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Discussione: Ma chi lo lascia il mondo in queste condizioni? Siamo colpevoli.

  1. #1

    Ma chi lo lascia il mondo in queste condizioni? Siamo colpevoli.

    Quali condizioni?

    Tiriamo fuori due numeri:
    Evoluzione “al netto” dell’incremento demografico (1950–2024)

    1. Popolazione mondiale
    1950: circa 2,5 miliardi
    2024: oltre 8 miliardi
    → +220% circa in 74 anni

    2. Speranza di vita
    1950: ~47 anni
    2024: ~72–73 anni
    → +25 anni non proporzionale alla demografia, quindi progresso netto e qualitativo

    3. Mortalità infantile
    1950: ~140 morti ogni 1000 nati
    2024: ~28 per 1000
    → Riduzione del ~80%: progresso percentuale e strutturale, non influenzato dalla demografia

    4. Reddito medio globale (PIL pro capite, PPP)
    1950: circa 3500–4000 $/anno (valori corretti)
    2024: oltre 17.000 $/anno
    → +325% per individuo, quindi progresso al netto dell’aumento demografico

    5. Alfabetizzazione globale
    1950: ~56% della popolazione
    2024: ~86%
    → +30 punti percentuali: progresso percentuale sulla popolazione, quindi reale e sostanziale

    6. Povertà estrema (<1.90$/giorno PPP)
    1950: stimata sopra il 60–65%
    2024: sotto il 9%
    → riduzione percentuale enorme, anche con popolazione triplicata: progresso netto

    7. Conflitti armati (vittime)
    Anni '50–'70: tassi di morti in guerra per milione di abitanti spesso superiori a 200/milione/anno
    Oggi: valori medi globali sotto i 10–15/milione/anno
    → La riduzione è proporzionale o superiore alla crescita demografica, quindi netta

    8. Ambiente e sostenibilità

    Emissioni CO₂ pro capite:
    1950: ~1,6 tonnellate/persona
    2024: ~4,5–5 t/persona (media globale)
    → Aumento non solo assoluto ma anche pro capite → regressione netta

    Superficie forestale per abitante:
    Diminuita drasticamente (dati FAO): da oltre 1,2 ha/abitante nel 1950 a meno di 0,6 ha oggi
    → Erosione ecologica anche proporzionale

    Nel confronto tra il mondo del 1950 e quello odierno, i dati mostrano in modo chiaro che l’umanità ha fatto progressi tangibili in quasi tutte le dimensioni misurabili della qualità della vita. Le persone vivono più a lungo, in condizioni mediamente migliori, con maggiore istruzione, minore mortalità e accesso crescente a risorse tecnologiche impensabili nel dopoguerra.
    Siamo colpevoli.

    Questo progresso, tuttavia, non è stato gratuito: ha comportato costi ambientali enormi, che si manifestano oggi come sfide epocali.
    Siamo colpevoli.

    L’ambivalenza di questo sviluppo ci impone un nuovo tipo di maturità collettiva: non basta constatare i benefici ottenuti, occorre ora progettare un modello di crescita qualitativa, equa e sostenibile.
    La vera sfida del XXI secolo é costruire un equilibrio tra benessere umano e salute planetaria.

    Procreare come conigli d'allevamento intensivo, date le cifre, non mi sembra la priorità.

  2. #2
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Immagino che tutti i dati si riferiscano al mondo intero, o no?


    Non so se volutamente, hai tralasciato il peso delle vecchie generazioni: chi pagherà il sistema pensionistico se non ci sono più giovani?

  3. #3
    رباني L'avatar di King Kong
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    Quali condizioni?


    Siamo colpevoli.
    ...


    Siamo colpevoli.
    ...

    Onestamente non mi sento colpevole.
    Non sono mai stato nella posizione di poter influire sui fenomeni che hai descritto, nemmeno con il voto e nemmeno con i miei comportamenti sociali.
    Con tutto il rispetto, il mea culpa per un peccato originale che non ho commesso non mi appartiene
    Aut hic aut nullubi

  4. #4
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    "In passato, non sono mancati studi e teorie che mettevano in guardia sul numero degli abitanti della Terra, perché la nascita di troppi bambini avrebbe creato squilibri economici, mancanza di risorse e inquinamento. Mi ha sempre colpito constatare come queste tesi, ormai datate e superate da tempo, parlassero di esseri umani come se si trattasse di problemi. Ma la vita umana non è un problema, è un dono. E alla base dell’inquinamento e della fame nel mondo non ci sono i bambini che nascono, ma le scelte di chi pensa solo a sé stesso, il delirio di un materialismo sfrenato, cieco e dilagante, di un consumismo che, come un virus malefico, intacca alla radice l’esistenza delle persone e della società. Il problema non è in quanti siamo al mondo, ma che mondo stiamo costruendo - questo è il problema -; non sono i figli, ma l’egoismo, che crea ingiustizie e strutture di peccato, fino a intrecciare malsane interdipendenze tra sistemi sociali, economici e politici. L’egoismo rende sordi alla voce di Dio, che ama per primo e insegna ad amare, e alla voce dei fratelli che ci stanno accanto; anestetizza il cuore, fa vivere di cose, senza più capire per cosa; induce ad avere tanti beni, senza più saper fare il bene. E le case si riempiono di oggetti e si svuotano di figli, diventando luoghi molto tristi. Non mancano i cagnolini, i gatti…, questi non mancano. Mancano i figli. No, Il problema del nostro mondo non sono i bambini che nascono: sono l’egoismo, il consumismo e l’individualismo, che rendono le persone sazie, sole e infelici.

    Il numero delle nascite è il primo indicatore della speranza di un popolo. Senza bambini e giovani, un Paese perde il suo desiderio di futuro. In Italia, ad esempio, l’età media è attualmente è di quarantasette anni – ma ci sono Paesi del centro Europa che hanno l’età media si ventiquattro anni – e si continuano a segnare nuovi record negativi. Purtroppo, se dovessimo basarci su questo dato, saremmo costretti a dire che l’Italia sta progressivamente perdendo la sua speranza nel domani, come il resto d’Europa: il Vecchio Continente si trasforma sempre più in un continente vecchio, stanco e rassegnato, così impegnato ad esorcizzare le solitudini e le angosce da non saper più gustare, nella civiltà del dono, la vera bellezza della vita"

    https://press.vatican.va/content/sal...re%20il%20bene.
    amate i vostri nemici

  5. #5
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    E ti pareva se Cono non se ne usciva con il solito copia incolla!

    In una recente ricerca sulla denatalità presentata a Roma è emerso che:

    Fare figli non è un destino ma un progetto e che per fare famiglia serve famiglia, ovvero occorre avere una famiglia di origine che aiuta.
    Progetto accantonato non solo per motivi economici ma culturali.
    49,5% solidità economica.
    38,4% relazioni di coppie stabili.
    33,4% lavoro soddisfacente.
    33,6% tempo libero a disposizione.

    Dati e informata prese da un servizio passato in TV.

    Visti i dati riportati sopra da RDC concordo, si capisce che il genere umano ancora non è a rischio d'estinzione dato che viviamo molto di più dei nostri antenati:
    La vera sfida del XXI secolo é costruire un equilibrio tra benessere umano e salute planetaria.

    Procreare come conigli d'allevamento intensivo, date le cifre, non mi sembra la priorità.
    Occorre costruire un equilibrio non ci piove.
    Riguardo alla domanda di Folle, su chi pagherà il sistema pensionistico se c'è sproporzione tra anziani pensionati e giovani che lavorano immagino che l'età pensionabile verrà spostata sempre più avanti.
    Adesso provate ad immaginare una persona che va in pensione a 67 anni e vive fino a 90-97 quanti anni di pensione pagata a carico del sistema?
    Considerato che oggi si entra nel mondo del lavoro più tardi o comunque di lavoro stabile con versamento di contributi, rispetto a mio padre che comunque era ancora vivo, ha iniziato abbastanza presto con lavoro regolare ma è andato in pensione se non ricordo male prima dei 60 anni e sono almeno 30 anni che percepisce una pensione ed è quasi quanto gli anni di contributi versati, cioè 35 dell'epoca.

    Trent'anni a carico del sistema sono tanti, ai tempi in cui è andato in pensione mio padre tanti colleghi sono morti poco dopo il pensionamento, hanno goduta della pensione solo pochi anni.
    Quindi un sistema pensionistico non può reggere neanche se si va in pensione troppo presto e si campa cent'anni.

    Se si campa più a lungo, se in buona salute, si dovrà andare in pensione sempre più tardi.
    Senza contare che comunque campare fino a 90 anni ha un costo costa per il sistema sanitario dato che non tutti hanno la fortuna di sopravvivere ad un cancro, arrivare fino a 89 anni senza prendere farmaci, sopravvivere ai primi casi di COVID, ad un intervento di angioplastica e recentemente ad un inizio di setticemia nel sangue e riprendere la sua vita di prima.
    Bisogna proprio avere un sistema immunitario forte, una tempra forte, gli altri già a 60 o prima hanno patologie croniche da curare e monitorare a carico del sistema.

    Quindi riassumendo.... viviamo troppo a lungo e costiamo al sistema, anche questo contribuisce alla sproporzione tra la popolazione.

    E anche se ci si mettesse a fare figli come conigli si consumerebbero molte più risorse ed inquinamento per il pianeta, più siamo più mangiamo, cacchiamo, più sporchiamo, più inquiniamo.

    A proposito....anche se c'è sbilanciamento di ricchezza c'è chi ne ha tanta e chi è povero e che con i soldi si compra, certo ma non si mangiano i muri delle case o il denaro cartaceo ma serve cibo, coltivato, allevato, pescato, quindi più siamo e più si deve sfruttare il pianeta per produrre cibo.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  6. #6
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Sono 72 righe, Lady. Hai scritto 72 righe per dire in fondo agli anziani di affrettarsi a morire prima e ai bambini di non aver fretta di nascere. E poi non ti senti colpevole di niente....
    amate i vostri nemici

  7. #7
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Sono 72 righe, Lady. Hai scritto 72 righe per dire in fondo agli anziani di affrettarsi a morire prima e ai bambini di non aver fretta di nascere. E poi non ti senti colpevole di niente....
    Come sempre capisci un cazz.
    Io sono serena e sono a posto con la mia coscienza mentre tu? L'importante è che ti senti in colpa tu
    Buona vita
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  8. #8
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Sono 72 righe, Lady. Hai scritto 72 righe per dire in fondo agli anziani di affrettarsi a morire prima e ai bambini di non aver fretta di nascere. E poi non ti senti colpevole di niente....
    ascoltati radio 24, adesso

  9. #9
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    Credo che sia scaduta l'ora di tempo nel forum, mi sa che dovremo attendere risposta domani
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  10. #10
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    Comunque mi compiaccio.....72 righe.... Cono sa contare....
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  11. #11
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Breakthru Visualizza Messaggio
    ascoltati radio 24, adesso
    sì, magari quei satanisti di Barisoni e Nicoletti; mi fece un'impressione una volta che intervistarono la Miriano, che esprimeva quelle cose sue con lo stesso marcato accento perugino di Nicoletti, tipo Esorcista
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #12
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    sì, magari quei satanisti di Barisoni e Nicoletti; mi fece un'impressione una volta che intervistarono la Miriano, che esprimeva quelle cose sue con lo stesso marcato accento perugino di Nicoletti, tipo Esorcista
    Ma no era il tranquillissimo, Spetia intervistava Elena Bonetti e Francesco Billari

    io e Barisoni siamo nati lo stesso giorno, in anni diversi

  13. #13
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    io e Barisoni siamo nati lo stesso giorno, in anni diversi
    sagittaria come me...
    certo che ad ascoltare il Seba ci si fa un fegato così con la top-ten degli sprechi e malversazioni; però è questo che deve fare un bravo giornalista;
    io ero compagno di scuola di Sandro Plateroti e Luigi Contu
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #14
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Comunque mi compiaccio.....72 righe.... Cono sa contare....
    Vedi? E di quelle 72 righe più della metà le hai impiegate in calcoli, cifre, numeri e percentuali. Mentre invece l'inverno demografico, prima che essere un problema economico, è una questione etica. Morale. Esistenziale: non amiamo più la Vita in quanto tale. Ci infastidisce, ostacola i nostri piani. Meglio l'asteroide.
    amate i vostri nemici

  15. #15
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Vedi? E di quelle 72 righe più della metà le hai impiegate in calcoli, cifre, numeri e percentuali.
    Impiegato in calcoli io?
    Non posso fare a meno di ridere della tua risposta
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

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