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Discussione: "Anima gemella"

  1. #1
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    "Anima gemella"


    Costantin Bràncusi, Il bacio, scultura in pietra calcare, 1907 Museum of Art, Philadelphia (U.S.A.)

    E' considerata la prima opera astratta del XX secolo.

    L’interesse artistico di Brâncuși era rivolto ai modelli offerti dalle sculture primitive e dalla pietra come materiale da scolpire.

    L’opera si ispira alla versione del bacio realizzato dallo scultore Auguste Rodin, il quale raffigura i due giovani amanti uniti dall'abbraccio; i loro corpi sono avvinghiati in un movimento a spirale. Brâncuși, invece, scolpisce le due figure l’una di fronte all’altra, e divide in due parti speculari il blocco di pietra. Le due metà della forma alludono a due figure umane, una maschile ed una femminile, unite al centro. I due amanti sono accovacciati e abbracciati. La loro stretta unione forma un unico essere.

    Le braccia che avvolgono i corpi diventano fasce orizzontali che uniscono le due metà, amplificano l’idea di un legame indissolubile. I lineamenti sono appena abbozzati, gli occhi e le labbra sembrano fondersi tra di loro.

    Le forme sono ridotte all’essenziale, semplificate, fino a far diventare i due soggetti un unico blocco di pietra. Dualità nell’unità.

    Per “Il bacio”, Brancuși utilizzò il quadrato invece del cerchio per accentuare la dimensione statica dell’amore, fuori dalla ciclicità del tempo, diventato pietra, quindi eterno.

    Realizzò alcune versioni di questa scultura, semplificando nel tempo le forme che tendono ad una maggiore astrazione. Una sua nota versione de Il bacio decora una tomba nel cimitero di Montparnasse a Parigi.

    Il tema del bacio oltre ad Auguste Rodin evoca altri artisti, come Francesco Hayez, Gustav Klimt, Edvard Munch. Ma rimanda anche ai primi baci che abbiamo dato a chi credevamo essere la nostra anima gemella…

    Il concetto di “anima gemella” implica l’esistenza del/la partener predestinato/a per ciascuna persona. Ma è un legame indissolubile ?

    Fratel Cono per “anima gemella” intende la donna con la quale ha un’affinità spirituale e sentimentale con sfondo religioso cristiano; è la “mezza mela” inviatagli da Dio come segno del destino o volere dello Spirito Santo.

    Caro Cono, mi piace scherzare con te, da buon cristiano mi sopporti e mi perdoni. Debbo dirti che nei giorni di fine settimana la tua assenza dal forum è come il cielo: si estende sopra ogni cosa ! E noi soffriamo per la tua lontananza dal sito.
    Ultima modifica di doxa; 24-06-2025 alle 16:09

  2. #2
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Andava tutto bene, prima che ponessi quesiti a Cono

  3. #3
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Costantin Bràncusi, Il bacio, scultura in pietra calcare, 1907 Museum of Art, Philadelphia (U.S.A.)

    E' considerata la prima opera astratta del XX secolo.

    L’interesse artistico di Brâncuși era rivolto ai modelli offerti dalle sculture primitive e dalla pietra come materiale da scolpire.

    L’opera si ispira alla versione del bacio realizzato dallo scultore Auguste Rodin, il quale raffigura i due giovani amanti uniti dall'abbraccio; i loro corpi sono avvinghiati in un movimento a spirale. Brâncuși, invece, scolpisce le due figure l’una di fronte all’altra, e divide in due parti speculari il blocco di pietra. Le due metà della forma alludono a due figure umane, una maschile ed una femminile, unite al centro. I due amanti sono accovacciati e abbracciati. La loro stretta unione forma un unico essere.

    Le braccia che avvolgono i corpi diventano fasce orizzontali che uniscono le due metà, amplificano l’idea di un legame indissolubile. I lineamenti sono appena abbozzati, gli occhi e le labbra sembrano fondersi tra di loro.

    Le forme sono ridotte all’essenziale, semplificate, fino a far diventare i due soggetti un unico blocco di pietra. Dualità nell’unità.

    Per “Il bacio”, Brancuși utilizzò il quadrato invece del cerchio per accentuare la dimensione statica dell’amore, fuori dalla ciclicità del tempo, diventato pietra, quindi eterno.

    Realizzò alcune versioni di questa scultura, semplificando nel tempo le forme che tendono ad una maggiore astrazione. Una sua nota versione de Il bacio decora una tomba nel cimitero di Montparnasse a Parigi.

    Il tema del bacio oltre ad Auguste Rodin evoca altri artisti, come Francesco Hayez, Gustav Klimt, Edvard Munch. Ma rimanda anche ai primi baci che abbiamo dato a chi credevamo essere la nostra anima gemella…

    Il concetto di “anima gemella” implica l’esistenza del/la partener predestinato/a per ciascuna persona. Ma è un legame indissolubile ?

    Fratel Cono per “anima gemella” intende la donna con la quale ha un’affinità spirituale e sentimentale con sfondo religioso cristiano; è la “mezza mela” inviatagli da Dio come segno del destino o volere dello Spirito Santo.

    Caro Cono, mi piace scherzare con te, da buon cristiano mi sopporti e mi perdoni. Debbo dirti che nei giorni di fine settimana la tua assenza dal forum è come il cielo: si estende sopra ogni cosa ! E noi soffriamo per la tua lontananza dal sito.
    Ahahahahahaha e perché mai di grazia? Il problema non sono io, ma voi. Specialmente d'estate, come fate a sprecare sabati e domeniche davanti al PC o allo smartphone? Rischiate di diventarne schiavi, di sviluppare forme di dipendenza. Ma uscite no? Incontrate gente, parlate con le persone, andate in bici, ai musei, al mare, ai monti. Te poi abiti a Roma, hai solo l'imbarazzo della scelta.
    amate i vostri nemici

  4. #4
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Costantin Bràncusi, Il bacio, scultura in pietra calcare, 1907 Museum of Art, Philadelphia (U.S.A.)

    E' considerata la prima opera astratta del XX secolo.

    L’interesse artistico di Brâncuși era rivolto ai modelli offerti dalle sculture primitive e dalla pietra come materiale da scolpire.

    L’opera si ispira alla versione del bacio realizzato dallo scultore Auguste Rodin, il quale raffigura i due giovani amanti uniti dall'abbraccio; i loro corpi sono avvinghiati in un movimento a spirale. Brâncuși, invece, scolpisce le due figure l’una di fronte all’altra, e divide in due parti speculari il blocco di pietra. Le due metà della forma alludono a due figure umane, una maschile ed una femminile, unite al centro. I due amanti sono accovacciati e abbracciati. La loro stretta unione forma un unico essere.

    Le braccia che avvolgono i corpi diventano fasce orizzontali che uniscono le due metà, amplificano l’idea di un legame indissolubile. I lineamenti sono appena abbozzati, gli occhi e le labbra sembrano fondersi tra di loro.

    Le forme sono ridotte all’essenziale, semplificate, fino a far diventare i due soggetti un unico blocco di pietra. Dualità nell’unità.

    Per “Il bacio”, Brancuși utilizzò il quadrato invece del cerchio per accentuare la dimensione statica dell’amore, fuori dalla ciclicità del tempo, diventato pietra, quindi eterno.

    Realizzò alcune versioni di questa scultura, semplificando nel tempo le forme che tendono ad una maggiore astrazione. Una sua nota versione de Il bacio decora una tomba nel cimitero di Montparnasse a Parigi.

    Il tema del bacio oltre ad Auguste Rodin evoca altri artisti, come Francesco Hayez, Gustav Klimt, Edvard Munch. Ma rimanda anche ai primi baci che abbiamo dato a chi credevamo essere la nostra anima gemella…

    Il concetto di “anima gemella” implica l’esistenza del/la partener predestinato/a per ciascuna persona. Ma è un legame indissolubile ?

    Fratel Cono per “anima gemella” intende la donna con la quale ha un’affinità spirituale e sentimentale con sfondo religioso cristiano; è la “mezza mela” inviatagli da Dio come segno del destino o volere dello Spirito Santo.

    Caro Cono, mi piace scherzare con te, da buon cristiano mi sopporti e mi perdoni. Debbo dirti che nei giorni di fine settimana la tua assenza dal forum è come il cielo: si estende sopra ogni cosa ! E noi soffriamo per la tua lontananza dal sito.
    Ahahahahahaha e perché mai di grazia? Il problema non sono io, ma voi. Specialmente d'estate, come fate a sprecare sabati e domeniche davanti al PC o allo smartphone? Rischiate di diventarne schiavi, di sviluppare forme di dipendenza. Ma uscite no? Incontrate gente, parlate con le persone, andate in bici, ai musei, al mare, ai monti. Te poi abiti a Roma, hai solo l'imbarazzo della scelta. Che ci fai a casa?
    amate i vostri nemici

  5. #5
    Opinionista
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    Cono ha scritto
    Te poi abiti a Roma, hai solo l'imbarazzo della scelta. Che ci fai a casa?
    Non sono quasi mai a casa.

    Per esempio oggi pomeriggio, alle 16.00, nonostante il caldo, andiamo a visitare la grande e bella Villa Maraini, in via Ludovisi, strada laterale di via Veneto. Il proprietario quando morì la lasciò alla Svizzera e a questa nazione ancora appartiene.

    Se poi il cognome Maraini ti fa pensare alla scrittrice Dacia Maraini, beh l’accostamento non è sbagliato.

    Torno al tema: l’anima gemella. Ma veramente è quella con la quale c’è l’’affinità spirituale e sentimentale ? Qual è il confine tra due persone che diventano legate al punto tale da confondere ruoli e identità fino a diventare una coppia simbiotica ?

    L’amore simbiotico trasforma la relazione di coppia in una “prigione”. Uno dei due oppure entrambi rinunciano alla loro vera personalità, per l’incapacità di vivere la propria unicità.

    La caratteristica della fusione simbiotica è la reciproca dipendenza tra i partner. Annullano la propria autonomia, la propria individualità.

    Ma cosa succede se uno dei due comincia ad avere bisogno di un proprio spazio ?

    Ultima modifica di doxa; 25-06-2025 alle 07:34

  6. #6
    Opinionista L'avatar di PACE
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    Posso intervenire anch'io? Non si rinuncia a nulla nel matrimonio, io mi sono sposato prima civilmente e poi in chiesa: si mette in comune quel che siamo, si diventa davvero una cosa sola in questo senso; la prigione soffoca, con l'anima gemella si respira, non si è piu preda della dittatura dell'ego, tutto è in funzione del due e del noi, una vera e propria liberazione. Tu sei sposato?
    "Tutti sotto lo stesso tendone blu, il Cielo di Dio, credenti di qualsiasi religione e non credenti, con la certezza che l

  7. #7
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Ahahahahahaha e perché mai di grazia? Il problema non sono io, ma voi. Specialmente d'estate, come fate a sprecare sabati e domeniche davanti al PC o allo smartphone? Rischiate di diventarne schiavi, di sviluppare forme di dipendenza. Ma uscite no? Incontrate gente, parlate con le persone, andate in bici, ai musei, al mare, ai monti. Te poi abiti a Roma, hai solo l'imbarazzo della scelta. Che ci fai a casa?
    Disse quello succube e dipendente da un essere invisibile, ultraterreno e dotato di superpoteri
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  8. #8
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    PErsonalmente ho un po' di confusione sul concetto di "anima gemella", perché parte dal presupposto che uno debba vedersi come un'entità incompleta, che viene completata solo dal congiungimento con "la sua metà".
    Per come la vedo io, non esiste nessuna mela a metà. Se uno si sente incompleto, significa che deve cercare qualcosa dentro se stesso.
    Ci completiamo da soli. La persona accanto è un di più, un arricchimento, un'evoluzione, non il completamento, secondo me. Ma questo vale per chi ha imparato ad amarsi e ad apprezzarsi davvero.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  9. #9
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Quindi l'altro dovrebbe essere uno che si sente già completo e ama se stesso senza essere un narciso o un narcisista. Quindi, nonostante ciò, o in virtù di queste piccole premesse, dovrebbe volersi arricchire e completare (non si sa in quale aspetto dato che è già automunito, autoimmunizzato, autorealizzato e sa fare anche delle ottime polpette fritte e non light) da volersi impelagare in una relazione sentimentale, che non gli complichi la sua autovita.

    Ho capito.
    Se voglio trovare storie irreali, me le scrivo oppure leggo chi sa scriverle.
    Oppure vado ad una mostra.

  10. #10
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Per fortuna non sono astemia.

  11. #11
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da Bauxite Visualizza Messaggio
    Quindi l'altro dovrebbe essere uno che si sente già completo e ama se stesso senza essere un narciso o un narcisista. Quindi, nonostante ciò, o in virtù di queste piccole premesse, dovrebbe volersi arricchire e completare (non si sa in quale aspetto dato che è già automunito, autoimmunizzato, autorealizzato e sa fare anche delle ottime polpette fritte e non light) da volersi impelagare in una relazione sentimentale, che non gli complichi la sua autovita.

    Ho capito.
    Se voglio trovare storie irreali, me le scrivo oppure leggo chi sa scriverle.
    Oppure vado ad una mostra.
    Ma infatti io ho detto che sono confusa sul concetto di anima gemella, non ho portato certezza ma un mio punto di vista.
    Se sei completo, l'altro è qualcosa in più. E' la ciliegina sulla torta. La spezia in più che rende più saporito un piatto.
    Per me l'altro non deve completarci, ma spingerci a migliorarci.
    E tu come la vedi?
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  12. #12
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Ma infatti io ho detto che sono confusa sul concetto di anima gemella, non ho portato certezza ma un mio punto di vista.
    Se sei completo, l'altro è qualcosa in più. E' la ciliegina sulla torta. La spezia in più che rende più saporito un piatto.
    Per me l'altro non deve completarci, ma spingerci a migliorarci.
    E tu come la vedi?
    Non credo nemmeno che l'altro "debba" completarci.
    Sarebbe un onere eccessivo per un essere umano che, in fondo, può essere autonomo quanto vuole, ma spero abbia idea del fatto che l'altra parte non sia tanto diversa da lui.
    Per questo credo che questa idea, molto da psicoterapia , sia altrettanto ricca di aspettative ed è legata al presupposto che il percorso verso lo stare in coppia si basi su forme di merito, crescita personale ampiamente avvenuta, consapevolezza a buoni livelli...mentre la realtà dice altro.
    E la realtà non parla di persone risolte che trovano l'amore né di grandissimi casi umani che si incontrano tra loro, ma c'è pure altro.
    Le relazioni sentimentali non sono un punto di arrivo nella carriera della vita.

  13. #13
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da Bauxite Visualizza Messaggio
    Non credo nemmeno che l'altro "debba" completarci.
    Sarebbe un onere eccessivo per un essere umano che, in fondo, può essere autonomo quanto vuole, ma spero abbia idea del fatto che l'altra parte non sia tanto diversa da lui.
    Per questo credo che questa idea, molto da psicoterapia , sia altrettanto ricca di aspettative ed è legata al presupposto che il percorso verso lo stare in coppia si basi su forme di merito, crescita personale ampiamente avvenuta, consapevolezza a buoni livelli...mentre la realtà dice altro.
    E la realtà non parla di persone risolte che trovano l'amore né di grandissimi casi umani che si incontrano tra loro, ma c'è pure altro.
    Le relazioni sentimentali non sono un punto di arrivo nella carriera della vita.
    Ma su questo sono pienamente d'accordo.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  14. #14
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    PErsonalmente ho un po' di confusione sul concetto di "anima gemella", perché parte dal presupposto che uno debba vedersi come un'entità incompleta, che viene completata solo dal congiungimento con "la sua metà".
    Per come la vedo io, non esiste nessuna mela a metà. Se uno si sente incompleto, significa che deve cercare qualcosa dentro se stesso.
    Ci completiamo da soli. La persona accanto è un di più, un arricchimento, un'evoluzione, non il completamento, secondo me. Ma questo vale per chi ha imparato ad amarsi e ad apprezzarsi davvero.
    sta cosa del completo/incompleto e fuorviante, per forza; non c'entra una cippa con la realtà di una persona;

    quello che succede è che siamo sempre in una certa misura limitati nelle interazioni con gli altri, a maggior ragione che se si condivide molto, spazi materiali, cose da fare, ecc...
    mo', capita che alcune persone, per fortunate coincidenze, abbiano un insieme notevole di caratteristiche nervosiche, energetiche, caratteriali ed educative per cui ci si trova meno "compressi" che nelle altre interazioni;

    questa circostanza può preludere ad una favorevole condizione di liberazione e legittimazione di attitudini e affermazione di bisogni, altrimenti repressi, grazie al recupero di energie che quella condizione di maggior fiducia consente;

    non è che "ti completi", ma riesci a liberare una parte di te con cui facevi difficilmente i conti; quella persona ti fa da sponda, come in una psicanalisi; magari, che so, è testimonial positivo di un comportamento ché ti piacerebbe essere tuo ma hai sempre censurato, e l'esempio di quell'amico o partner ti sblocca e poi stai meglio, sei contenta e si fissa un attaccamento consapevole;

    perciò, se il completamento è una cazzata, lo è - per lo stesso motivo - anche l'idea del "di più", dell'accessorio, comunque fungibile; una persona non è fungibile, anche se può assolvere a determinate funzioni; non per un motivo morale, eh...
    il punto è che se indirizzi il tuo immaginario in modo da collocare una relazione nello scaffale "di più", fai come un produttore che assegni il budget per Steven Spielberg al genere "film di squali", e non avrai mai Private Ryan;

    nel bene e nel male, se difendi una tua condizione, per qualsiasi motivo, un programma, difficilmente ti può succedere qualcosa di diverso; che, non necessariamente è positivo, sia chiaro;
    io faccio poco testo, e tendenzialmente sono altrettanto diffidente; ma se non avessi smollato in alcuni casi e avessi scelto come difesa razionale suggeriva, mi sarei perso quello che oggi considero il meglio che ho vissuto.
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #15
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    sta cosa del completo/incompleto e fuorviante, per forza; non c'entra una cippa con la realtà di una persona;

    quello che succede è che siamo sempre in una certa misura limitati nelle interazioni con gli altri, a maggior ragione che se si condivide molto, spazi materiali, cose da fare, ecc...
    mo', capita che alcune persone, per fortunate coincidenze, abbiano un insieme notevole di caratteristiche nervosiche, energetiche, caratteriali ed educative per cui ci si trova meno "compressi" che nelle altre interazioni;

    questa circostanza può preludere ad una favorevole condizione di liberazione e legittimazione di attitudini e affermazione di bisogni, altrimenti repressi, grazie al recupero di energie che quella condizione di maggior fiducia consente;

    non è che "ti completi", ma riesci a liberare una parte di te con cui facevi difficilmente i conti; quella persona ti fa da sponda, come in una psicanalisi; magari, che so, è testimonial positivo di un comportamento ché ti piacerebbe essere tuo ma hai sempre censurato, e l'esempio di quell'amico o partner ti sblocca e poi stai meglio, sei contenta e si fissa un attaccamento consapevole;

    perciò, se il completamento è una cazzata, lo è - per lo stesso motivo - anche l'idea del "di più", dell'accessorio, comunque fungibile; una persona non è fungibile, anche se può assolvere a determinate funzioni; non per un motivo morale, eh...
    il punto è che se indirizzi il tuo immaginario in modo da collocare una relazione nello scaffale "di più", fai come un produttore che assegni il budget per Steven Spielberg al genere "film di squali", e non avrai mai Private Ryan;

    nel bene e nel male, se difendi una tua condizione, per qualsiasi motivo, un programma, difficilmente ti può succedere qualcosa di diverso; che, non necessariamente è positivo, sia chiaro;
    io faccio poco testo, e tendenzialmente sono altrettanto diffidente; ma se non avessi smollato in alcuni casi e avessi scelto come difesa razionale suggeriva, mi sarei perso quello che oggi considero il meglio che ho vissuto.
    MA è esattamente quello che intendo io quando parlo di un "di più". Un valore aggiunto, e non un completamento.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

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