Questo testo venne rivelato a Jakob Lorber nel 1842. Fa parte di un'opera monumentale “La nuova rivelazione” di 14.000 pagine, 36 volumi, scritti nel corso di 24 anni. Sappiamo che sorella White scrisse 100.000 pagine, quindi non ci sorprende questa sovrabbondanza di scritti.
Finora Dio nelle Scritture si è espresso spesso con allegorie, parabole, similitudini, tanto da essere tacciato di raccontare favole agli uomini. Solo raramente ha parlato scientificamente di qualche fenomeno.
Con questo testo si esprime con termini scientifici nel valutare le funzionalità della mosca, che sarebbe utilissima nella vita del pianeta Terra, ma anche di altri pianeti.
Quale lo scopo di questo breve trattato? Per i credenti rivalutare la funzione di esseri piccoli come gli insetti e non ritenerli solo creature fastidiose; far capire che tutto ciò che Dio ha creato ha uno scopo, che va al di là dell'estetica, della bellezza.
Per gli atei potrebbe essere una sfida: - Affermate che io non esisto, ma quale uomo di scienza potrebbe conoscere le cose che leggete in questo libro? -
Ecco, io vorrei che gli atei leggessero il libro di 96 pagine ed eventualmente facessero le loro contestazioni, se in grado di farle. Mi rivolgo soprattutto a Vega, sacerdotessa della scienza, e a Carlino, ingegnere.
Leggendo i titoli delle altre opere, sembrerebbe che ci siano altri testi di carattere scientifico in questa rivelazione.
Tornando a “La mosca”, devo dire che non ci ho capito molto, nonostante io abbia una preparazione scientifica – liceo scientifico e studi di medicina – e abbia anche lavorato come assistente tecnico nei laboratori di fisica e scienze delle scuole e, quindi, partecipato a esperimenti sul magnetismo e sull'elettricità (citati nel libro), oltre a numerosi altri. Forse questa ridotta comprensione dipende anche dal fatto che ho cercato di leggere rapidamente, senza soffermarmi troppo a riflettere su quanto letto.
Alla fine di ogni capitolo, viene detto: Per oggi fermiamoci qui.
Quindi, bisognerebbe leggere non più di un capitolo al giorno e riflettere su di esso.
Sicuramente non è un testo facile, anche perché si parla di cose che non conosciamo, credo.
Il testo, ovviamente, ha anche risvolti religiosi, spirituali, oltre che scientifici.
Questo il link per scaricare il libro:
file:///C:/Users/usuario/Downloads/07_LA_MOSCA_6.2d.2014_pag.96.pdf
Dopo la lettura, invece di cantare “Vola, colomba bianca, vola...”, canteremo “Vola, mosca bianca, vola...”? E quando una mosca si poserà sulle nostre vivande, invece di cacciarla, le diremo “Vuoi favorire? Non fare complimenti! Fa' come se fossi a casa tua!”? Vassapè.
A proposito, sicuramente la conoscenza sconfiggerà il vassapè. Questo libro sarà un importante inizio?
Vorrei che gli atei si soffermassero soprattutto sugli aspetti scientifici e rispondessero se ritengono possibili le affermazioni fatte e se ritengono possibile che l'autore umano dell'ottocento, un maestro elementare e insegnante di pedagogia, oltre che musicista, abbia potuto inventarsi cose simili.
Per invogliare i credenti a leggere questo piccolo trattato, cito una parte della prefazione e una del cap. 12:
L’opera principale, Il "Grande Vangelo di Giovanni" (10 volumi), è il gioiello
più imponente che rappresenta il compendio e il coronamento della
NUOVA RIVELAZIONE. In esso ci sono le descrizioni dettagliate e
profonde di tutto ciò che Gesù ha detto e fatto nei tre anni del Suo
insegnamento terreno.
In queste ampie Comunicazioni, il Signore rivela che i Vangeli
della Bibbia sono certamente la Sua Parola, ma aggiunge che Dio
Stesso, incarnatosi in Gesù, ha insegnato e operato molto di più di
quanto è stato tramandato ai posteri, attraverso gli attuali Vangeli.
Dopo ben due millenni, Dio ritiene opportuno comunicare
nuovamente e riconsegnare integralmente all’umanità tutto ciò che era
stato rivelato da Gesù alla cerchia più ristretta dei Suoi discepoli.
Nel "Grande Vangelo di Giovanni", tutte le domande principali della
vita vengono finalmente svelate e chiarite.
Solo in quest’epoca, infatti, l’umanità è preparata e matura per
accogliere e comprendere la profonda verità sui più importanti misteri
divini, sulla continuità della vita e sul destino finale dell’uomo.
Nel cap. 12:
44. E se sapete questo, dovete sapere anche da chi e come possa
venire sollevata l’infinita catena della serie degli esseri sempre
ascendente verso la Fonte prima di ogni luce e di ogni vita.
45. Qui, però, viene fatta al freddo ragionatore la domanda se
anch’egli, l’inoperoso e l’inerte, si senta il potere di sollevare questa
catena. E nello stesso modo gli viene sottoposta anche la seconda ed
ultima domanda: "Se tu non riesci a scoprire la traccia della Verità
mediante l'opera, chi dunque potrà mai liberarti dalle tenebre della
morte eterna?".
46. Io penso che quest’ultima domanda non abbia bisogno di nessun’altra
spiegazione, poiché nel corso di queste comunicazioni
avrete appreso a sufficienza che, per sottrarsi alle tenebre della
morte eterna, è necessario esplicare un’attività intensa e viva secondo
la Parola, e non essere un semplice ascoltatore e perfino un critico
o, peggio ancora, addirittura un dispregiatore e quindi un
rinnegatore della Mia Parola.
47. Chi vuole invece conformare veramente le proprie azioni alla
Parola, deve prenderLa del tutto seriamente, per poter poi esclamare
con il Mio amato Davide: "Dio è la Mia giusta Serietà; io
canterò e salmodierò, e questa è anche la mia gloria. Destatevi voi,
o salteri e arpe! Io mi risveglierò all’alba. Io Ti celebrerò fra i
popoli, o Signore, e Ti salmodierò fra le nazioni. Poiché la Tua
Benevolenza è grande, sopra il Cielo; e la Tua Verità giunge fino
alle nuvole. InnalzaTi, o Dio, sopra i cieli; e innalza la Tua Gloria
su tutta la Terra, affinché i Tuoi diletti siano liberati; salvami con
la Tua Destra, e rispondimi!". (Salmo 108)
48. Non canta qui Davide, nel suo salmo, che Dio è per lui tutta la
sua sapienza e la sua serietà?
49. Ma come può Dio essere nell’uomo, se non nella Parola? La
Parola deve dunque essere per l’uomo una cosa seria, affinché egli
abbia da "cantarLa", vale a dire da ascoltarLa, e dopo da "salmodiarla",
vale a dire da metterLa in opera; e questa è la gloria ovvero
la luce dell’uomo stesso.
50. Bene desta qui Davide salteri e arpe, e vuole "risvegliarsi
all’alba", e per fare cosa?
51. Null’altro che la Parola, poiché colui che accoglie la Parola
nel suo cuore ed opera secondo Essa, costui Mi ringrazia ed esalta i
suoi migliori salteri e arpe, ed egli fa ciò in mezzo a popoli ed a
nazioni; ovvero egli si trova nel mezzo delle due polarità a voi già
note, e fra queste egli anela ad ascendere a Dio, e non si lascia fuorviare
né da popoli, né da nazioni, o con altre parole, né dal proprio
intelletto, né dalla propria pigrizia.
Ecco, qui viene data una spiegazione simbolica a quel suonare le arpe e cantare lodi a Dio, per le quali gli atei sfottono i credenti.
Quando avremo esaminato queste rivelazioni, Axe continuerà ad affermare che nella partita tra atei e credenti si è in eterno sullo 0-0?
E Cono continuerà ad affermare che la Bibbia contiene già tutto, sottintendendo che le altre rivelazioni divine sono superflue?