Eccerto
Vuoi mettere dividere il mutuo a metà e invece doverselo pagare per intero da soli?
E vuoi mettere vivere in due e dividere le pulizie della casa, cucinare,stirare, riparare il rubinetto, imbiancare, ecc..pagare le bollette metti che uno restasse disoccupato?
Ma poi i figli occorre assicurarsi per la vecchiaia qualcuno che erediti il tuo" patrimonio" altrimenti a chi lo lasci?
E ancora i figli servono per dare continuità alla specie ma soprattutto garantirsi qualcuno che ci pulisce il kiu quando saremo vecchi, incapaci non più autosufficienti, altrimenti chi penserà a noi decrepiti se i giovani non si accoppiano più?
Per tutte queste ragioni occorre sposarsi, non basta la convivenza, sposatevi e moltiplicatevi!
L'amore e la compatibilità sono optional, basta pregare e tutto si aggiusta, abracadabra... vabbè poi se trovi quello o quella sbagliata pazienza fatevene una ragione e sottomettetevi mi raccomando....
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La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
Confucio
non credo;
quel "noi" non esiste, e una finzione retorica; per quanto tu possa essere oblativo, se credi, rappresenti sempre la tua individualità , e l'altro la sua; nella migliore delle ipotesi si può essere lealmente solidali, ma difficilmente il fine originario perdura;
questo te lo spiega bene il diritto civile, che non è esattamente il prodotto della mente di un idiota:
esistono i contratti, che hanno un fine, compiuto il quale, il contratto è risolto; i contratti rimandano alla sovra-categoria del negozio giuridico, di cui fa parte il matrimonio;
il matrimonio si distingue dai contratti perché è fine a se stesso e - almeno nel nostro ordinamento - non sottoponibile a condizione; però questo non può annullare tutta la disciplina della volontà delle parti, l'errore, la discordia, il venir meno degli intendimenti originari, il sopraggiungere di circostanze impreviste;
si resta responsabili di determinati effetti - cura dei figli - ma non si può imporre un'afflittività ulteriore, solo per imposizione di una parte; questa è la morale condivisa come comune denominatore;
mo', noi abbiamo questa situazione di fatto, per cui da un lato partiamo da una valutazione di quello che vorremmo - ognuno secondo le aspettative cui è stato educato - e al tempo stesso abbiamo preso cognizione del fatto che difficilmente le cose andranno sempre secondo le nostre aspettative; né, di normale, c'è modo di conoscere davvero il punto di crisi dell'altro;
spesso ci si illude, si getta il cuore oltre l'ostacolo, ma il resto rimane indietro; siamo anche naturalmente programmati per l'accoppiamento, ma anche per una certa prudenza; chiunque abbia vissuto crisi importanti o una separazione capisce subito;
ora, secondo la mia esperienza, quando trovi una persona davvero pacifica sul piano della relazione, non ti fai tanti problemi; io ho avuto l'illuminazione dopo i 40, e dopo diverse esperienze impegnate in cui avrei potuto fare disastri;
di solito, è improbabile che una persona davvero compatibile si incontri presto, da inesperti;
solo che fino ad alcuni decenni fa determinate circostanze di pressione sociale spingevano le persone ad accontentarsi, magari pur di andarsene di casa, e i margini di possibile conflitto erano ridotti dalle circostanze materiali - quello che tu chiami "noi";
se io incontro una, la prima cosa che mi domando da un par di decenni è se quella soffre l'ingombro della mia personalità , oltre che se io soffro la sua; se vedo uno stress pronunciato, lascio stare; quando non ho seguito questa regola, ho rischiato guai per entrambi;
ecco, ho idea che i giovani abbiano molto più presente da subito questi problemi; sono sentimentalmente più maturi e prudenti - almeno in media - consapevoli dei limiti e delle contraddizioni; se non altro perché hanno modo di osservare la realtà nella loro famiglia e in quelle degli amici; se vedi che metà dei genitori dei tuoi amici sono separati e che i tuoi sono depressi e non comunicano o litigano, o altrimenti vivono con poca gioia la situazione, che vorrebbero essere altrove, due conti se li fanno;
e per fortuna, possono fare sesso libero; perché nella morale di Cono sposarsi perché a un certo punto ti va di dar corso agli ormoni espone a errori esiziali;
il matrimonio è roba da esperti, come guidare una potente auto sportiva su una provinciale di collina; è rischioso per un automobilista esperto che non conosca quell'auto, e non lo lasci fare a un giovane che ha dato solo la teoria e mai fatto guide.
c'� del lardo in Garfagnana
Hai dimenticato il valore SOCIALE del figliare!
Se uno figlia, poi può parlare a ragion veduta della società e dei suoi malanni!
Al contrario, chi non espelle prole dal proprio corpo, non deve azzardarsi a dare un parere su coppie, famiglia e società !
Sì figlia per esprimere opinioni valide!
Togli modernità e metti realizzazione Baux: la vera realizzazione dell'Uomo sta nell'entrare in armonia, in sintonia, in sincronia con la Donna. E viceversa! Non cerchiamo ciò fin dalla più tenera età ? Non stiamo male e non sorgono crisi interiori quando non ci riusciamo? Davvero si sta meglio soli? Via.
amate i vostri nemici
"Una persona la si conosce dalla sua conversazione"
Uomini e Donne non figliano Bauxite. I conigli, figliano. I topi, i gatti. Uomini e Donne danno la Vita. I genitori generano. Non è che babbo e mamma ti hanno figliato: ti hanno generato. La differenza è sostanziale.
amate i vostri nemici
Dovresti conoscere bene il latino, Cono.
La parola "matrimonio" deriva dal latino matrimonium, che a sua volta è composto da mater (madre) e il suffisso -monium, legato a munus (dovere, compito).
Letteralmente, quindi, matrimonium significa "compito della madre" o "dovere materno".
Questo sottolinea il ruolo storico e sociale della donna nel matrimonio, principalmente legato alla procreazione e alla legittimazione dei figli.
Peccato che le donne si siano evolute e gli uomini siano rimasti al "patrimonium".
E la parola "patrimonio" che sempre deriva dal latino patrimonium, che a sua volta deriva da pater (padre) e munus (dovere, compito). Letteralmente, patrimonium significava "compito del padre" o "eredità paterna". Che inizialmente, si riferiva ai beni che un padre trasmetteva ai figli, ma nel tempo il significato si è esteso a indicare l'insieme di beni, sia mobili che immobili, posseduti da un individuo o da un'entitÃ
Potevi anche usare parole tue.
Dammi lezioni di linguistica generale, non tralasciare morfologia, fonologia e fonetica (naturalmente con le esatte trascrizioni).Uomini e Donne non figliano Bauxite. I conigli, figliano. I topi, i gatti. Uomini e Donne danno la Vita. I genitori generano. Non è che babbo e mamma ti hanno figliato: ti hanno generato. La differenza è sostanziale.
Attendo numerosa.
"Tutti sotto lo stesso tendone blu, il Cielo di Dio, credenti di qualsiasi religione e non credenti, con la certezza che l
Società che è tutto uno splendore, vero? Sei un admin qua dentro e una giornalista fuori; ti sembra - in tutta sincerità - che non vi siano nel mondo conflitti di genere come mai prima? Che non vi siano depressioni giovanili e adolescenziali in numero abnorme rispetto al passato? Attacchi senza precedenti al ruolo educativo di padri, insegnanti, professori, medici, allenatori e chiunque "osi" rivendicare un ruolo di guida nella società ? In questo caso mi arrendo; non sono un conogelato che cerca in ogni modo di fare capire il bà ratro in fondo al quale siamo precipitati
"Tutti sotto lo stesso tendone blu, il Cielo di Dio, credenti di qualsiasi religione e non credenti, con la certezza che l
"Tutti sotto lo stesso tendone blu, il Cielo di Dio, credenti di qualsiasi religione e non credenti, con la certezza che l