Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
non mi sento certo offeso; ce ne vòle...

però, non è un modo molto corretto quello di rimandare al personale per far valere un'argomentazione;

ammesso che io sia colto, qui non faccio valere chissà quale sapienza, ma ho espresso un principio morale alla pari; tu, non solo citi - invano, impropriamente - Gesù, ma evochi un'astrazione e ti sottrai alla questione morale:

che deve fare un partner quando l'altro non vuole più ? cercare di trattenerlo contro la sua volontà, oppure lasciarlo libero ?
mo', rispondere a questa domanda che rappresenta un punto etico, di giustizia naturale, non richiede sapienza, ma rettitudine morale;
se eludi la domanda, o rispondi con perifrasi o rimandi, quella tua "Verità" è il tipico pensiero che si accusa di Paolo;

non è un problema mio, non mi riguarda e non te ne faccio un torto; ma è un problema tuo nel momento in cui proponi quella Verità, perché la credibilità di un'idea morale sta proprio nella postura di chi se ne faccia latore; se devi dissimulare, l'idea è moralmente equivoca.
Ti ho già parzialmente risposto nell'altro argomento; si combatte in due, se uno dei coniugi smette e si arrende, in caso di matrimonio civile è chiaro che si va dall'avvocato; in caso di matrimonio religioso si chiede aiuto in parrocchia, si valuta se esistano margini percorribili di riconciliazione. In altri termini, la separazione deve essere l'ultima - e non la prima - opzione sceglibile; soprattutto se ad essere coinvolti fossero anche dei figli