vabbè, ma capisci pure che qualsiasi contenuto vale in relazione al contesto; se questa, invece di collocare le sue elucubrazioni in un contesto con richiami "alti" ad una tradizione, avesse promosso il suo stile di vita come una delle centomila diete bizzarre per perdere 10 kg in una settimana, sarebbe passata inosservata;
la cosa notevole del tutto è che un pensiero che si pretende di serie A nella competizione tra modelli morali è costretta ad iscrivere la sua squadra al campionato di serie B, con un'allenatrice che più o meno confessa di puntare alla salvezza, non retrocedere;
non ti accorgi che Miriano non espone quel modo come moralmente dovuto, ma come opportunisticamente "conveniente" preferibile ? se io vado a un convegno contro la violenza sulle donne e argomento: uomini: è una faticaccia e un rischio; se vi beccano sono guai o fastidi, sottintendo che non ho una motivazione morale, ma di opportunità;
se il convegno mi applaude, come quel pubblico e come Cono, vuol dire che la mia causa morale è proprio alla frutta, ed è proprio il mio intervento a squalificarla: il problema non è l'mmoralità della violenza, ma il rischio della repressione.
c'� del lardo in Garfagnana
Ti ho già parzialmente risposto nell'altro argomento; si combatte in due, se uno dei coniugi smette e si arrende, in caso di matrimonio civile è chiaro che si va dall'avvocato; in caso di matrimonio religioso si chiede aiuto in parrocchia, si valuta se esistano margini percorribili di riconciliazione. In altri termini, la separazione deve essere l'ultima - e non la prima - opzione sceglibile; soprattutto se ad essere coinvolti fossero anche dei figli
"Tutti sotto lo stesso tendone blu, il Cielo di Dio, credenti di qualsiasi religione e non credenti, con la certezza che l
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
Tornando a femminismo contro patriarcato, ho letto una riflessione interessante di una psicologa. Tutti, uomini e donne, abbiamo un'energia maschile e una femminile al nostro interno. E le due cose dovrebbero armonizzarsi tra loro nel creare gli individui che siamo. Solo che il patriarcato ha impedito per secoli all'uomo di esprimere la propria energia femminile e ha castrato l'energia maschile della donna.
Oggi essere liberi significa poter esprimere le proprie energie interamente. Ma ci sono elementi, come il giudizio dei vari Cono della situazione, che spesso ancora bloccano questa libera espressione. Credo che la nostra società potrà davvero evolversi del tutto quando queste sovrastrutture cadranno definitivamente e ci sentiremo liberi di essere semplicemente noi stessi.
Io ci ho provato, da sempre, e da giovane sono stata per anni quella emarginata, quella "diversa". Ero "il maschiaccio", quella che invece di giocare alle bambole giocava con le macchinine, quella che invece di giocare a pallavolo giocava a calcio, che da adolescente invece di passare il tempo a leggere giornalini femminili e cercare fidanzato andava a fare tiro a segno e volontariato con gli anziani. Sono sempre andata dritta per la mia strada, ma ne ho sofferto un sacco, a quei tempi.
Poi ho imparato ad accettare quello che ero e a valorizzarlo. Ora ho smesso di dare il minimo peso ai giudizi della gente. Se a qualcuno non vado bene per quella che sono, lo saluto cordialmente. Ma la mia esperienza mi ha reso pienamente consapevole di quanto ancora certe mentalità grette siano diffuse e invasive. E non smetterò mai di combatterle. Come già facevo da bambina.
Ricordo che c'era un mio amico che amava giocare con le Barbie. A me non piacevano granché (di solito le decapitavo), ma per lui ci giocavo, perché sapevo che gli piaceva. E non ci ho mai trovato nulla di strano, perché i bambini per fortuna sono smaliziati. Una volta, in oratorio, ci vide il parroco (un vecchio iracondo e bigottissimo) e ci fece una piazzata perchè "I maschi non devono giocare con le bambole". Al che io, dall'innocenza dei miei dieci anni, lo difesi, dicendogli che il mio amico non stava facendo nulla di male e che ognuno è libero di giocare con quello che vuole". Ero già tremenda pure all'epoca
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“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
questa è una valutazione pragmatica che ricorre anche per il matrimonio civile; nessuno si separa con leggerezza, persino senza figli; è sempre un trauma;
la questione vera è se, utimativamente, sacramento o meno, ognuno debba soggiacere al vincolo della LEGITTIMA libertà altrui, oppure essere in qualche modo moralmente autorizzato a imporsi su quella, oltre i doveri verso i terzi;
stiamo parlando di una circostanza che produce femminicidi a giorni alterni e chissà quante altre violenze sommerse; mica bruscolini;
il tema di come un Uomo - uso apposta la maiuscola, come Cono - DEBBA comportarsi quando si trovi di fronte al rifiuto è una questione troppo importante per essere elusa.
c'� del lardo in Garfagnana
Non ho ben capito del tutto il tuo discorso.
Comunque già mi ero accorta della bassa morale dei messaggi di questa qui. In un altro video, a proposito del comportamento dei ragazzini, si lamentava che non si rendevano conto che lassù qualcuno guarda.
Non cambia, secondo me, il messaggio schifoso che riguarda il lavoro, di cui non credo, guardando il video, ci sia bisogno di sottolinearne i punti.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
che c'è che non ti torna ?
se uno è contro la pena di morte per un motivo morale assoluto - non si uccide qualcuno non più in grado di nuocere; ci sei ? - e io arrivo e dico: sì, la pena di morte non va bene, perché - la ragione - con la ghigliottina si fanno tutti quegli schizzi di sangue e poi tocca pulire, non concordo sulla ragione; col che, se mi propongono l'iniezione letale, la pena di morte ca benissimo, visto che non si sporca; ho declassato una questione da morale - categorica - a pragmatica - eventuale;
e questo fa Miriano; di un precetto che si intende assoluto, morale, fa una cosa che argomenta come conveniente, cioè facoltativa; peraltro, nel momento in cui facilmente qualcuno argomentasse una serena funzionalità di un contegno diverso da quello auspicato da Miriano, nelle premesse stesse dei ragionamenti di quest'ultima sta la legittimazione di posizioni opposte;
lei dice: fai così, ché stai meglio, non fai così, ché è giusto ; perciò, se tu argomenti che stai meglio in un altro modo, siete pari e ognuno fa quello che gli pare;
ma è un declassamento confesso, perché il precetto originario è che devi; ci siamo ?
sul lavoro, una delle infinite cose che si possono dire, parole in libertà che non contano una cippa.
c'� del lardo in Garfagnana
Ma infatti su questo ti ho dato ragione, tra i vari discorsi che fa, appare l'opportunismo.
Il che non elimina il messaggio donne, lavoro e maternità e pure la strumentalizzazione che ne fa.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Ma infatti su questo ti ho dato ragione, tra i vari discorsi che fa, appare l'opportunismo.
Il che non elimina il messaggio donne, lavoro e maternità e pure la strumentalizzazione che ne fa.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
vabbè, ma kisselaincu... è una farsa buona per chi aderisca già a quella roba; non un'argomentazione capace di incidere pubblicamente; nessun operatore politico che si occupa di pari opportunità farà mai valere quelle ragioni; forse Pillon, sommerso di pernacchie;
le trappole che ostacolano le donne nel lavoro sono più nascoste, surrettizie.
c'� del lardo in Garfagnana
Ma infatti su questo ti ho dato ragione, tra i vari discorsi che fa, appare l'opportunismo.
Il che non elimina il messaggio donne, lavoro e maternità e pure la strumentalizzazione che ne fa.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
estigranca ! su chi vuoi abbiano presa ? questa è una tipo Pillon, Adinolfi, ecc... alla fine in realtà sta gente appare pochissimo perché quegli stessi che danno loro dammangiare capiscono che sono fenomeni da baraccone, bòni per la sagra degli adepti, ma da far tacere al di fuori;
se non altro, Miriano è furba e lo capisce, mentre gli altri du' grulli che ho citato hanno più il gusto della figuruccia.
c'� del lardo in Garfagnana
estigranca ! su chi vuoi abbiano presa ? questa è una tipo Pillon, Adinolfi, ecc... alla fine in realtà sta gente appare pochissimo perché quegli stessi che danno loro dammangiare capiscono che sono fenomeni da baraccone, bòni per la sagra degli adepti, ma da far tacere al di fuori;
se non altro, Miriano è furba e lo capisce, mentre gli altri du' grulli che ho citato hanno più il gusto della figuruccia.
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