Pastis con olive
Pappardelle al sugo di pecora
Pecora al coccio (perfette le olive nere !)
Insalata radicchio rucola di Anderlecht
Aglianico del vulture
Anguria marocchina
.
Ultima modifica di Ale; 12-08-2025 alle 11:57
Una scatoletta di insalatissime, un pacchetto di tarallini e tre albicocche...
...stasera sbranerò il frigo completo di compressore e cavi, ma almeno per pranzo mi illudo di fare il bravo![]()
![]()
Il martedi é il giorno dei "Gioielli per i poveri".
Encornet rosa (totano di media/piccola taglia) e sardine, pagabili in oro e non in diamanti. A etti, e non carati.
Pranzo:
Encornets ripieni (pangrattato, tentacoli tritati, aglio, prezzemolo, puntina di peperoncino, maggiorana fresca, ciuffetto di aneto, una rondella di oliva nera tritata finemente, due capperi panteschi dissalati e tritati), rosolati e tirati in cottura col Muscadet)
Insalata mista radicchio, cipolla di tropea, rucola di anderlecht.
Cerasuolo rosé.
Preparato, per cena, fredda:
Tortiera di sardine( marinate nel succo di limone), olio, aglio, prezzemolo, dadini di pomodorini (ben sgocciolati), origano e capperi panteschi, olio. Al forno, 120 °C.....ah!...spolverata di pangrattato. No, niente pecorino sardo stravecchio: voglio sentire "il mare".
Mozzarella di bufala grande come una capuzzella e melanzane ripassate in padella con pomodorini.
l'abbinata totani ripieni e muscadet mi sfizia; amo tantissimo entrambi, ma non avevo mai pensato all'abbinamento, nemmeno in cottura;
pure la tortiera... W Spinoza !![]()
c'� del lardo in Garfagnana
io W Spinoza lo dico sempre, come intercalare e chiusura del discorso, tipo i livornesi col "deh" e i genovesi con "figeu"
nella fattispecie, l'abbinamento muscadet e totani mi evocava la scienza intuitiva
per i nostri amici più fervidi, Dio è immanente anche in un ripieno dei totani fatto come Dio comanda; lo so, è tautologico, ma quello per me è un piatto che ha - come dicevano gli studenti in panne alle interrogazioni anni 70 - una certa valenza![]()
c'� del lardo in Garfagnana
15 agosto: Trecchiulelle al sugo (stile osteria ai ponti rossi del secolo scorso)
Trecchiulelle ben carnose (costine di maiale), rosolate a bruno in olio abbondante in pentola di coccio. Senza fretta. Aglio schiacciato e 1 peperoncino: 1' max. Cipolla tritata finissima, abbondante: appassire. Sfumare a fuoco vivo con vecchio gragnano . Soffriggere per 2" buoni un paio di cucchiai di concentrato di pomodoro (Mutti o Esselunga vanno benissimo). Quindi, passata di pomodoro qb (per una chilata di trecchiulelle, 'na mezza litrata e la risciacquatura del recipiente.). Sale, basilico abbondante, 2/3 foglie di alloro fresco. (Ingrediente segreto di famiglia: 1 cm di cannella, insieme al peperoncino).
Minimo, 2:30 h di cottura lentissima. Curando che non si attacchi e mescolando. Eventualmente, 'na mestolatina di acqua calda. Perfetto all'affiorare dell'olio.
Paccheri (pochi) da condire con un po' del sugo. Pochi, perché la morte sua é la scarpetta col pane casareccio.
Gragnano spumeggiante o Lettere (idem).
Carlino, leggo che per il pranzo di ferragosto segui la tradizione:
“Ab ovo usque ad mala” (= dall’uovo fino alle mele): il proverbio latino allude ai pranzi degli aristocratici di epoca romana, iniziavano con le uova e terminavano con la frutta. In altre parole, in dialetto romanesco: "nun te fai mancà niente"![]()
![]()