
Originariamente Scritto da
Rachele Giacobi
Non riesco a vedere Dio in veste di giudice che aspetta l’errore dell’Uomo per dargli la mazzata,la condanna,il castigo.
Il castigo (come anche il premio) è un’invenzione umana,una risposta cattiva(castigo)ad un’azione che non si approva.
Il bambino che ruba la nutella viene castigato magari con la privazione di un videogioco che non è la conseguenza dell’errore commesso.Il bambino associa il furto di nutella con la privazione del videogioco e probabilmente non lo fa più.Lo stesso può succedere per i premi
Il vero castigo l’Uomo se lo crea da sé come conseguenza di azioni sbagliate
L’idea di un Dio iracondo che manda disgrazie e catastrofi ha creato la paura di Dio su cui le chiese hanno giocato sporco creando servilismi o ateismi.
Parlare di ira di Dio o furore di Dio è una bestemmia: se pensiamo che l’ira è considerata uno dei peggiori vizi umani non si può attribuire a Dio un simile peccato.
Nella Bibbia il termine compare ma,se pur ispirato,è l’uomo che scrive secondo il concetto di un Dio battagliero simile alle divinità pagane rispettate perché temute
E’ proprio Gesù con le sue “ripetizioni”o meglio con le sue integrazioni a specificare che Dio è Padre e non tiranno.
Se Dio avesse creato persone destinate a salvarsi e altre no avrebbe fatto un distinguo che non corrisponde ad un agire secondo giustizia.
Avremmo quindi un Dio onnipotente,onniscente ma ingiusto...