Risultati da 1 a 11 di 11

Discussione: Mister Schif

  1. #1

    Mister Schif

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ...omissis...
    nell'inferno di rdc uno chef dello Utah - molto religioso - cucina "italiano" apposta per lui: una paella genovese in brodo col bitto di Valtellina squagliato a bollore
    potremmo fare il giochino a chi inventa il piatto più schifoso, ma nel quale deve trasparire l'ambizione
    Scarbognara
    Mettere su fuoco una pentola da max 3 l d'acqua.
    In un padellino di rame stagnato, far sudare a rosolatura in olio (30% di colza, 30% di fegato di merluzzo e 40% di frittura mista usato, filtrato) dadini di fondi di salame napoli, milano, felino, finocchiona e ciauscolo ben spellati. Riservare al caldo.
    In una ciotola (di ceramica di Deruta, col draghetto) sciogliere l'equivalente di un rosso d'uovo liofilizzato cinese (degli allevamenti dello Yang-tse) per persona, in acqua tiepida. Riservare a temperatura ambiente. Grattuggiare abbondante Cheddar e Leicester. Riservare.
    A bollore, buttar giù la pasta, con gesto ampio e misurato. Come il seminatore dannunziano o di van gogh.
    80 g di farfalline (piccole) a persona. Mescolare, affinché non si attcchi. Con cucchiaio di legno d'acero canadese. Raddoppiare il tempo di cottura e salare alla fine, con sale di sedano fino .
    Scaldare nel frattempo l'olio con salami e ciauscolo. Fuoco vivo.
    Scolare, conservando dell'acqua di cottura.
    Mettere in una capace zuppiera (di porcellana. Capodimonte o Limoges é l'ideale). Aggiungere in rapida successione le uova reidratate, l'olio con salami e ciauscolo, i formaggi. Mescolare, aggiungendo un mestolo di acque di cottura, onde rendere il tutto ben cremoso. Passare al micro-onde 1'- 800w
    Pepare a piacere ed ornare con bacche di ribes.
    Gli intenditori consumano la prelibatezza usando le bacchettine d'avorio. Vietato il cucchiaio.
    Ultima modifica di restodelcarlino; 22-08-2025 alle 17:41

  2. #2
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    COTTOLETTA MILANO (Michigan)

    prendere 4 costolette di bovino dell'Oklahoma, avendo cura di tenere l'osso, e marinarle per 4 ore nel Jack Daniels;
    preparare una panatura con pane e arachidi frullate, 50/50, per aggiungere croccantezza;

    Impanare due volte ripassando nell'uovo e procedere alla frittura, metà burro, metà burro di arachidi, a fuoco lentissimo per 20 minuti, avendo cura di rabboccare di burro e girare spesso;

    in un'altra padella, friggere in successione 4 uova occhio di bue nello stesso mix di burro e adagiare le uova sulle cottolette in caldo;
    spolverare le uova con paprika dolce, guarnire con ananas ritagliato in precedenza a forma di duomo di Milano e servire.
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #3

    Epulae epularum: Lucullo a cena da Apicio

  4. #4
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    Epulae epularum: Lucullo a cena da Apicio
    ti ha piaciato ?

    ora però bisogna migliorare; troppo facile usare materie prime disgustose;
    bisogna riuscire a fare schifezze senza trucchi e scorciatoie
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #5
    Il dessert:

    Turnedos golibalsamici alla Rossini


    Ingredienti
    Panettone di SanBiagio (Tre Marie o di Pasticceria rinomata)
    100 g di crema di castagne del Faito, cotte al vapore su legno di noce, lavorate con mattarello di betulla su tagliere di pioppo e non zuccherate
    300 g di foie gras demi-cuit (di Strasburgo o Ferme d'Upignac, au torchon) candito nello sciroppo di zucchero di canna colto a mano da Haitiani di discendenza Nigeriana
    20 g di tartufo bianco (trovato da maiali di razza cinta senese nelle colline del Monferrato rivolte a nord-nord ovest), conservato in miele di acacia greca di Corinto, tiepido.
    Cynar (Riserva Calindri)
    Puro Cacao amaro, in polvere: qb

    Tagliare il panettone in medaglioni spessi e comprimerli leggermente, senza tostarli: devono restare soffici.
    Spalmare uno strato abbondante di crema di castagne grezza,
    Adagiare sopra fettine di foie gras mi-cuit candito, ben lucido nel suo color bruno caramellato.
    Completare con scaglie di tartufo bianco al miele e una spolverata di cacao purissimo.
    Servire irrorando il tutto, abbondantemente (come se fosse una meneghina), con Cynar

    Per accompagnare, Porto Tawny 50 anni, versato e chambré in caraffa 48 ore prima con foglie e galle schiacciate
    di eucalipto australiane.
    Ultima modifica di restodelcarlino; 23-08-2025 alle 16:01

  6. #6
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    A pensar male, si fa Pierpaolo

    un piatto di altissima cucina che rivisita le antiche tradizioni romanesche del riuso degli scarti:

    recarsi presso le anse interne dei prati lungo via Togliatti, altezza Prenestina o vialone degli sfasciacarrozze direzione Tuscolana, alle prime luci dell'alba, e cogliere almeno 1/2 kg di erbetta, separando i profilattici usati, che potrete utilizzare per il fuoco, assieme a stracci e e uno spicchio di copertone che non avrete difficoltà a trovare ai margini dell'aria dell'adiacente campo rom;

    andate dal Vs macellaio di fiducia in Borgo Pio e fatevi scegliere una paiata di vero vitellino; dovrebbe regalarvi gli avanzi delle cotenne di porchetta di Ariccia che serviranno da guarnizione, più un po' di polpa e grasso;

    preparate il barbecue avendo cura di accendere e consumare prima le materie plastiche e poi i tessili;

    prendete una mezza pagnotta di Genzano e separate la mollica, lasciando la crosta intatta a "barchetta"; farsi dare da don Agapito Cocciolella il fondo della bottiglia di rosso avanzato dall'ultima messa e bagnare metà della mollica;
    soffriggere l'altra metà della mollica in olio; non vi fate fregare; l'olio di frantoiano analfabeta è oramai introvabile e, si trovasse, costerebbe 500 euro lt; va bene anche una laurea in lettere o scienza della comunicazione;

    Frullare la mollica bagnata con olio e le erbette, polpa della porchetta fino a una consistenza cremosa, quasi liquida, che sarà la vostra salsa a specchio;
    procedete alla grigliatura del budellino e alla bruscatura della barchetta di crosta; adagiate la mollica soffritta nella salsa a specchio, e poi la barchetta con dentro il budellino in crosta, tagliati a fette; porzionate e pepate con moderazione, secondo i dettami gourmet, e aggiungete un'emozione di pecorino grattugiato alla grossa, guarnite con le cotiche e servite;

    invitate don Agapito Cocciolella, confessategli i vostri peccati mercenari - con generosità di dettagli - e chiedetegli una raccomandazione per un posto di usciere appena vacante al Pio istituto per la protezione della giovane sito in salita mura aureliane, vicino ai musei.
    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #7
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    aggiungete un'emozione di pecorino grattugiato alla grossa
    ..."pecorino"...
    axe, axe...mi cadi su quello che é il "tocco del vero gourmet": come....."pecorino" e basta? senza specificare?

    da te, non me lo sarei mai aspettato...

  8. #8
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    ..."pecorino"...
    axe, axe...mi cadi su quello che é il "tocco del vero gourmet": come....."pecorino" e basta? senza specificare?

    da te, non me lo sarei mai aspettato...
    hai ragione; manco da troppo tempo, ho perso il feeling con l'Urbe come un qualsiasi broccolino
    c'� del lardo in Garfagnana

  9. #9
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Limoni di pane ingabbiati

    Spesso considerato dai più ignari un frutto mitologico, il limone di pane è come il porco: non si butta via nulla.
    Questa dis-ricetta ne dimostra la duttilità.

    Recarsi sull'isola di Procida e farsi chiamare Arturo.
    Acquistare dei limoni di pane : ne bastano 3 (come rose e salsicce vanno comprate dispari)
    Presso un buon macellaio acquistare la famosa rete di fegato di maiale.
    Metterla a bagno, in acqua e aceto, per farla ammorbidire.
    Intanto svuotare della sola polpa i tre limoni, facendo sì che l'albedo resti ben visibile.
    Tagliare la polpa, mescolarla con bacche rosa, pepe, olio, capperi, acciughe, olive, e ciccioli.
    Dopo che il tutto è stato ben condito con olio e sale, riempire di nuovo i limoni.
    Tapparli con una bella botta di stagnola.
    E avvolgere ognuno nella rete di maiale.
    Stufare, almeno per 3 ore, i limoni.

    Servire, con tutta la stagnola, schiaffando i tre limoni al centro della tavola.
    Poi chi s'è visto s'è visto.

    Acqua tonica, senza limone, per accompagnare il tutto.

  10. #10
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Questo 3d può essere un ottimo coadiuvante alla dieta
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  11. #11
    Menu domenicale


    Gelatina di cetriolo al profumo di sardina affumicata
    Paté di lumache al cioccolato fondente piccante

    Spaghetti al sugo di liquirizia e acciughe marinate
    Risotto alla banana verde e caviale di anguilla

    Polpettone di tofu, alghe e marmellata di cipolle rosse
    Stufato di trippa di rana e fegto di merluzzo, in salsa di mango al caramello salato
    Frittura di insetti tropicali con salsa di yogurt acido al ketchup

    Insalata di rinforzo di rape, pastenache, scorzonera e melanzane bollite in agrodolce

    Torta al formaggio blu con salsa di fragole al limone verde
    Gelato al rosmarino, pepe di cajenna e crema di polpo caramellato

    Coca cola, a tutto pasto.

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