In sostituzione dell’incompiuto topic dedicato agli animali descritti nelle favole antiche e moderne, vi offro come lettura questo post.
Diversi animali ricevono la dignità letteraria, ma pochi hanno la notorietà come soggetti di romanzi. E’ il caso della piovra, questo nome deriva da pieuvre, forma dialettale normanna che discende dal latino pōlypus (= polpo).
Piovra è sinonimo di polpo, invece il polipo, è un animale marino diverso dal polpo.
La piovra viene immaginata come un polpo gigante, che lo scrittore francese Victor Hugo inserisce nel romanzo “Lavoratori del mare, del 1866.
La piovra ha ispirato anche un altro scrittore francese, Jules Verne, per il suo romanzo di fantascienza “Ventimila leghe sotto i mari”. L’autore immagina i protagonisti a bordo del sottomarino “Nautilus”, comandato dal capitano Nemo. Cercano il misterioso mostro marino, la piovra di grandi dimensioni, astuta e subdola, che affonda le navi incontrate nel suo percorso.
Un altro fantastico mostro marino fu “Moby Dick, la balena bianca”, in realtà un capodoglio.
Lo scrittore statunitense Herman Melville nel 1851 pubblicò il famoso romanzo d’avventura “Moby Dick”.
A raccontarci la storia è Ismaele, alter ego dello scrittore e uno dei protagonisti a bordo di una baleniera, la “Pequod”, comandata dal capitano Achab; la nave viene utilizzata per la caccia alle balene e ai capodogli, in particolare all’enorme “balena bianca”.
Achab è ossessionato dalla vendetta contro Moby Dick, perché in una precedente caccia, gli aveva strappato una gamba.
C’è l’incontro e lo scontro fatale che fa inabissare la nave con l’equipaggio.
I ricordi di Ismaele sono intervallati da riflessioni scientifiche, religiose, filosofiche e artistiche, rendendo l’ultimo viaggio della nave un'allegoria e un'epopea epica.
Bello anche il film “Moby Dick”, del 1956, diretto dal regista John Huston e interpretato da Gregory Peck nel ruolo del capitano Achab, e Orson Welles nel ruolo di Padre Mapple.
L’attore Gregory Peck nel ruolo del capitano Achab
Due avvenimenti reali costituirono la genesi del racconto di Melville. Uno fu l’affondamento nel 1820 della baleniera Essex di Nantucket, dopo che venne urtata da un enorme capodoglio a 3200 km dalla costa orientale del Sud America.
Il primo ufficiale Owen Chase, uno degli otto sopravvissuti, scrisse l’avvenimento nel suo libro del 1821: “Narrazione del naufragio della baleniera Essex”, di Nantucket, che fu affondata da un grosso capodoglio al largo dell’Oceano Pacifico.
L’altro evento fu la presunta uccisione nel 1830 circa del capodoglio albino Mocha Dick al largo dell’isola cilena di Mocha. Si narra che Mocha Dick avesse più di 20 ramponi nel dorso, conficcati da altri balenieri, perciò sembrava attaccare le navi con ferocia premeditata.
Una delle sue battaglie con una baleniera servì come soggetto per un articolo dell’esploratore Jeremiah N. Reynolds nel maggio del 1839 apparso sul The Knickerbocker.





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