ma "giusto" per cosa ? che è, un colloquio di lavoro, titoli, esperienza, disponibilità, motivazione alla crescita e all'interazione di gruppo, automunito ?
sia chiaro, non ci sarebbe niente di male, in sé; ma questo è un vero e proprio contratto, con un fine, che va stabilito e che ha - al contrario del matrimonio e assimilati - un termine al conseguimento del fine;
quando ero ragazzo, sbeffeggiavo la femminista storica Elvira Banotti, la quale sosteneva che gli uomini fossero tutti stupratori e puttanieri; oeehhh... addirittura !?
invece, aveva ragione:
quegli uomini degli anni '70 - con ancora la bussola e non indecisi tra essere carne o pesce - erano educati dalla morale della famiglia tradizionale all'idea di:
a) vincere la ritrosia femminile a concedersi; per cui, il desiderio femminile era irrilevante; chi è uno che pensa questo ? uno stupratore;
b) per vincere questa resistenza, l'uomo avrebbe dovuto pagare; con la prostituta bastava la tariffa; con la ragazza "virtuosa", la promessa di un impegno - a farsi provider in uno scambio di servizi; cioè, prostituzione con termini contrattuali diversi;
oggi ci si stupisce e lagna se donne e uomini non si ritrovano in questo sistema di ruoli così avvilente;
non è la famiglia in sé, che può essere una cosa bellissima, bensì tutto quel sistema educativo che presiede alla creazione della famiglia in quel modo che fa cacare: le figlie educate ad "amministrarsi" in modalità di scambio, e i maschi ad insistere e investire sul possesso di una "cosa";
ovvio che non si può semplificare; un po' è natura, le code del pavone, gli ovetti a scadenza, ecc...








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