Citazione Originariamente Scritto da Bauxite Visualizza Messaggio
ahahahahahah
ti prego, fagli scrivere una storia su costui
������ “L'irrilevanza di chiamarsi Ernesto”
Ernesto aveva cinquantadue anni e un passato che sembrava appartenere a qualcun altro. Da giovane era stato il volto di una linea di bambolotti famosa, il Cicciobello originale: guance rosee, occhi azzurri spalancati e un sorriso che sembrava eterno. Cresciuto sotto i riflettori, Ernesto aveva vissuto una giovinezza fatta di fiere del giocattolo, spot televisivi e bambini che lo abbracciavano come fosse un fratello immaginario.
Ma il tempo, si sa, non fa sconti nemmeno ai simboli dell’infanzia.
Ora viveva in una piccola casa a Cervia, vicino al mare, dove l’aria salmastra si mescolava con l’ossigeno che gli arrivava dalla cannula. I polmoni non reggevano più come una volta. La fibrosi polmonare lo costringeva a rallentare, a contare i passi, a scegliere le parole con cura. Ma non aveva perso la sua ironia. “Sono passato da Cicciobello a Cicciobrutto,” diceva ridendo, anche se la voce era roca e il fiato corto.
Ogni mattina si sedeva davanti alla finestra, con una tazza di tè e il suo quaderno. Scriveva lettere a se stesso bambino. Gli raccontava com’era il mondo ora, di come i giocattoli fossero diventati digitali, di come il silenzio fosse diventato il suo migliore amico. Ma gli scriveva anche di speranza: del profumo del mare, del sorriso della farmacista che gli portava le medicine, del nipotino che lo chiamava “nonno Bello” senza sapere nulla del suo passato.
Un giorno, un giovane regista lo scoprì per caso, leggendo un vecchio articolo su Cicciobello. Lo cercò, lo incontrò, e decise di girare un documentario su di lui: “Il Bambolotto che Invecchiò”. Ernesto accettò, ma solo a una condizione: “Niente lacrime. Raccontate la verità, ma con dignità.”
Il film fece il giro dei festival. E mentre il mondo riscopriva il volto che aveva fatto sorridere generazioni, Ernesto continuava a vivere i suoi giorni con lentezza, ma con gratitudine. Perché anche se il corpo lo tradiva, il cuore restava giovane.

Se vuoi, posso scrivere anche un seguito o trasformarla in un racconto più lungo. Vuoi che esploriamo la sua infanzia, o magari un amore perduto?