“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
noto che nella versione Bino ti devi distinguere per sbagliare i nomi degli interlocutori
non so; certo che se quelle fossero state felici, e così le famiglie, il modello non sarebbe entrato in crisi;le nostre mamme, le nostre nonne, le nostre bisnonne erano tutte infelici?
poi, la felicità è il risultato del divario tra aspettative e realtà; se io ti abituo a camminare in scarpe due misure sotto la tua, quando te le togli a casa puoi essere felice; finché ti convincono che le scarpe della tua misura non esistono e ti devi accontentare, quella è la tua nozione di felicità;
quando ti rendi conto che invece ci sono le scarpe della misura giusta, vuoi quelle o altrimenti fai senza; e se ti costringono in quelle della nonna, quell'idea che lei tosse felice non ti convince.
c'� del lardo in Garfagnana
Si, erano infelici. Per carità, forse non tutte, spero che vi sia stata qualche donna che ha trovato un uomo decente anche nella mentalità del patriarfcato che c'era prima. Ma ste famiglie affiatate, unite e coese dove le vedi, fammi capire? E non parliamo della facciata pubblica che si mostrava per convenienza.
Mia nonna ha iniziato a vivere davvero solo dopo che è morto mio nonno e ha finalmente avuto la libertà di decidere per se stessa. Quando stava con lui, non poteva uscire da sola la sera neppure per andare a trovare sua madre portando con sè i figli. Una felicità incredibile, proprio. La frase che ha sempre ripetuto, in vecchiaia, è stata "tornassi indietro, cento amanti e nessun marito". Mia madre ha vissuto la sua vita all'ombra di mio padre, con il suo ego ipertrofico, il regime fascista che c'era in casa, le urla, le scenate, zero indipendenza economica, in una depressione continua. E senza potersi separare perché appunto non aveva una indipendenza economica. Una vita meravigliosa proprio, come non essere felice?
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .
E' un peccato che le nostre nonne siano morte, avrebbero avuto molto di cui colloquiare con i MODERNI uomini di oggi.
"Un uomo è troppo poco..."
Come disse Cicciolina (e anche Moana Pozzi)!!!![]()
Bambol utente of the decade
Ah beh, se appena appena ti facevi vedere infelice, oppure facevi qualche rivendicazione c'erano sempre i manicomi pronti ad accoglierti
L'hai scritto te lunedì alle 11,14: "Lo vivo e basta, perché mi fa stare bene" senza altri coinvolgimenti. Solo la semplice fruizione dell'immanente. Come si fa a 14, 15, 16 anni. In che cosa ti saresti evoluta? Le persone mature cercano nell'Altro/a qualcosa di più...
amate i vostri nemici
Questa è una bellissima e interessantissima disquisizione! Ricordiamoci sempre da dove siamo partiti, amici ed amiche: dalla frase di Massimo Troisi. Come mai le Donne di prima se lo facevano bastare, un uomo. Ed oggi ne avrebbero invece bisogno di due, tre, quattro? Cosa è cambiato nelle esigenze femminili rispetto a prima? Perché l'Uomo...quello è, dice Troisi. Quello è rimasto.
«Noi donne ci siamo, per così dire, emancipate, abbiamo conquistato la libertà di scegliere, nel lavoro, nell’amore, nella vita. Ma a che prezzo? Siamo davvero più felici? E soprattutto, rendiamo più felici le persone che ci sono affidate? Non è che per caso femminismo, rivoluzione sessuale e battaglie per la parità hanno finito per lasciarci più sole e più tristi? Per rispondere a queste domande, dobbiamo liberarci dagli schemi della rivendicazione e capire quale grande privilegio sia l’essere femmine, destinate dalla natura ad accogliere la vita, chinandoci su di lei, in qualsiasi forma si presenti alla nostra porta. E quale grande avventura possa essere per noi diventare spose e madri, accanto all’uomo con cui possiamo arrivare a diventare una carne sola! Non sto mica parlando della casalinga anni cinquanta: le tante donne che ho avuto la fortuna di incontrare, donne realizzate spesso anche nel lavoro, hanno percorso strade difficili, perfino drammatiche, eppure ne sono emerse straordinariamente capaci di vita, capaci di speranza contro ogni ragione. Mi hanno insegnato che essere felici è possibile, ma richiede un lavoro; che si può pure andare dove ci porta il cuore, ma poi bisogna chiamare il cervello perché ci venga a riprendere e ci porti in un luogo segreto, dove si mette in moto una vita più feconda e piena. Quello che ho imparato da queste amiche vorrei insegnarlo alle mie figlie, adesso che ancora mi ascoltano: poi ,credo sia questione di minuti, saranno adolescenti e sarà troppo tardi.»
Costanza Miriano
https://www.kobo.com/ie/en/ebook/qua...z3aEOb9u_uqZCu
amate i vostri nemici
Come mai le Donne di prima se lo facevano bastare, un uomo?
Perché non avevano altra scelta
Si, si, noSiamo davvero più felici? E soprattutto, rendiamo più felici le persone che ci sono affidate? Non è che per caso femminismo, rivoluzione sessuale e battaglie per la parità hanno finito per lasciarci più sole e più tristi?
"Tutti sotto lo stesso tendone blu, il Cielo di Dio, credenti di qualsiasi religione e non credenti, con la certezza che l
Hai già risposto alla mia domanda di ieri, dunque: prima le donne - le nostre madri, le nostre nonne, le nostre bisnonne - erano tutte infelici, segregate, costrette. Mentre adesso le donne - soprattutto darklady - sono tutte felici, libere, emancipate e realizzate; non ci credi nemmeno tu, spero
"Tutti sotto lo stesso tendone blu, il Cielo di Dio, credenti di qualsiasi religione e non credenti, con la certezza che l