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Discussione: Un uomo è troppo poco

  1. #136
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da bumble-bee Visualizza Messaggio
    "Un uomo è troppo poco..."

    Come disse Cicciolina (e anche Moana Pozzi)!!!
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  2. #137
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da PACE Visualizza Messaggio
    E' entrato in crisi perchè abbiamo abbandonato il Signore; perchè abbiamo voluto e preteso di fare senza di Lui; perchè lo abbiamo eliminato dal dibattito civile; perchè insieme ai diritti non ci siamo preoccupati dei doveri
    opinione legittima, ma non risponde: se il tuo modello è felice, lo si adotta; nessuno rifiuta la felicità; quando, per promuoverlo, fai leva su un sentimento di paura/minaccia/censura - perché questo è - produci ripugnanza e diffidenza;
    nessuna idea che abbia un valore si può fondare sulla paura e sulla censura; è contro la natura umana: se la paura e la propensione a conservare fossero state anche solo pari alla curiosità e al desiderio, non solo non avremmo nemmeno inventato la ruota per il timore cinetico di un mezzo che moltiplica la forza, ma probabilmente vivremmo ancora di bacche e avanzi di carcasse;

    poi, se la metti sul piano dei "doveri" - sei tu a chiamarli in causa come tali - questi sono tipicamente oggetto della legge; ora, sei in grado di enunciare quello che promuovi come obbligo ? no; e sai perché ?

    perché ti vergogni di quelle idee; chi ti legge lo capisce in una frazione di secondo e fa 2 +2 col sentimento di paura e censura;
    a parte il merito, su cui non mi pronuncio, considera che tutte quelle tensioni naturali tra desiderio e timore che rimuovi, non è che scompaiono per magia; te le ritrovi proprio nei comportamenti di cui ti rammarichi a livello pubblico, ma anche in famiglia, sia come tensione diretta, sia come riflesso del sentire pubblico;

    visto che mi pare tu abbia figli, se li istruisci ad un sistema di gestione del desiderio fondato su principi ispirati a paura e censura, li predisponi quanto meno alla confusione e all'errore;
    vale la pena, per porre al centro dell'universo le tue insicurezze psicologiche di maschile decaduto da uno status di per sé miserabile, caporale in casa e subalterno appena varcato l'uscio. ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #138
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da PACE Visualizza Messaggio
    Hai già risposto alla mia domanda di ieri, dunque: prima le donne - le nostre madri, le nostre nonne, le nostre bisnonne - erano tutte infelici, segregate, costrette. Mentre adesso le donne - soprattutto darklady - sono tutte felici, libere, emancipate e realizzate; non ci credi nemmeno tu, spero
    Non ho detto "tutte". Ne prima, ne dopo. Ma senza dubbio, oggi più felici e realizzate lo siamo, puoi giurarci.
    E certo che ci credo, perché è la realtà dei fatti.
    A ben poche donne piace essere segregate in casa, senza indipendenza, a fare gli angeli del focolare, dovendo chiedere al marito per qualsiasi decisione vogliano prendere.
    E questo non vuol dire non avere una relazione. Un sacco di mie amiche sono sposate, molte anche con figli, ma lavorano, hanno una carriera e una propria indipendenza economica, in casa e nella gestione dei figli i compiti sono divisi alla pari col marito, ecc.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  4. #139
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    L'uomo di oggi va ancora preso così com'è, tutto d'un pezzo o, vista la sua impalpabilità, a compartimenti stagni, accontentandosi di un pezzo alla volta?
    A voi la parola.
    Indipendentemente dalle "necessità" femminili, La domanda posta (L’uomo di oggi va ancora preso così com’è, tutto d’un pezzo o, vista la sua impalpabilità, a compartimenti stagni, accontentandosi di un pezzo alla volta?), anche lei, non é anodina, ma investe un problema classico della filosofia: l’unità o la frammentazione dell’essere umano.

    E mi sono sfiziato a filosofeggiarci sopra. Passatempo economico ed auto-gratificante come pochi. Per me, naturalmente.
    1. L’uomo come unità (“tutto d’un pezzo”)
    Aristotele concepisce l’uomo come “animale dotato di ragione” (Politica). La definizione aristotelica è sinottica: non separa funzioni e facoltà, ma le integra in un fine che dà direzione e compimento all’essere umano. L’uomo, dunque, è da “prendere tutto intero”, pena lo smarrimento della sua essenza. In paroloni: é una sostanza teleologica integrata.
    Tommaso d’Aquino, nella "Summa Theologiae" ribadisce l’unità sostanziale dell’uomo come "anima forma corporis". Non si può ridurre l’uomo a parti autonome: corpo e anima costituiscono una sostanza unica.
    2. L’uomo come molteplicità (“a compartimenti stagni”)
    Con la modernità, si afferma una visione fratturata. Cartesio, separa res cogitans e res extensa. Qui nasce la tendenza a prendere “un pezzo alla volta”: pensiero e corpo appaiono scissi, governati da logiche diverse.
    Nietzsche radicalizza questa visione: “L’uomo è qualcosa che deve essere superato” (Cosi' parlo Zarathustra). La soggettività moderna è fragile, spezzata da pulsioni contrastanti: un insieme di volontà di potenza, maschere e forze in conflitto.
    3. L’uomo contemporaneo come “impalpabile”
    Heidegger parla dell’uomo non come sostanza, ma come "Dasein", esserci, apertura al mondo. In "Essere e tempo", il "Dasein" non è compatto: è “essere-per-la-morte”, progetto incompiuto, inautenticità e autenticità intrecciate. La sua natura è impalpabile proprio perché costitutivamente temporale e finita.
    E mi scordavo il celeberrimo, grandissimo, maximo (dopo Costanziella ) Bauman, con la categoria della liquidità (Modernità liquida), offre una diagnosi sociologica affine: l’uomo “liquido” non è più coerente né duraturo, ma si ricompone continuamente in frammenti di identità. Qui i “compartimenti stagni” non sono rigidità ma segmenti provvisori, effimeri.

    Chissà se, ponendo la domanda, il mossiere-al-sorciodromo-empolese (topic-starter empolese) si rendeva conto di mettere sul tavolo la tensione storica tra, da un lato, la tradizione classica e medievale che esige l’uomo “tutto d’un pezzo”, unitario e, dall’altro, la modernità e la postmodernità che lo descrivono “a frammenti”, spezzato o liquido...
    E allora ?

    Il giullare conclude in bellezza, e cala, con forza, sul tavolo l'asso di briscola:
    Hegel , e la "Fenomenologia dello Spirito" : l’uomo va pensato come “unità nella differenza”: il tutto non elimina i frammenti, li ricompone in una dialettica che sola salva dall’accontentarsi di "un pezzo alla volta”.
    L’uomo è un sistema complesso, in cui i “pezzi” non sono indipendenti ma comunicano in un’unità dialettica.

    Quindi, prendere o lasciare : l'uomo é uno, nessuno e centomila.
    Cosi' é (se vi pare).

    Apre Troisi, chiude Pirandello
    Ultima modifica di restodelcarlino; 25-09-2025 alle 15:44

  5. #140
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Breakthru Visualizza Messaggio
    Come mai le Donne di prima se lo facevano bastare, un uomo?

    Perché non avevano altra scelta
    O perché conoscevano meglio l'uomo? Di cosa si lamenta Troisi con quella frase, Breakthru? C'erano meno esigenze perché le donne erano, semplicemente, più sagge di quelle di adesso. E magari avevano solo la licenza elementare.....
    Oggi tutte in carriera, le donne: ma non sanno tenerselo il loro uomo. In alcuni casi neanche più lo cercano. Preferiscono il gatto, il cane, il criceto, il pappagallino. Al massimo il trombamico.
    amate i vostri nemici

  6. #141
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Insomma, vuole insegnare la divina prostituzione casalinga.
    Eh già: le donne descritte dalla Bibbia tutte prostitute, le donne descritte dalla canzone di Pino Daniele tutte puttane, le donne che scelgono di sposarsi, di essere madri, di avere figli, di educarli e accudirli....tutte sgualdrine!
    Anche una Ursula Vonderleyen presidente UE che ha 6 figli, anche una Costanza Miriano scrittrice che ha 4 figli, mignotte anche loro!
    amate i vostri nemici

  7. #142
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Non ho detto "tutte". Ne prima, ne dopo. Ma senza dubbio, oggi più felici e realizzate lo siamo, puoi giurarci.
    E certo che ci credo, perché è la realtà dei fatti.
    A ben poche donne piace essere segregate in casa, senza indipendenza, a fare gli angeli del focolare, dovendo chiedere al marito per qualsiasi decisione vogliano prendere.
    E questo non vuol dire non avere una relazione. Un sacco di mie amiche sono sposate, molte anche con figli, ma lavorano, hanno una carriera e una propria indipendenza economica, in casa e nella gestione dei figli i compiti sono divisi alla pari col marito, ecc.
    Mia moglie ha lasciato il lavoro e scelto di fare la madre a tempo pieno: seguendo il tuo discorso dovrebbe essere infelice, alienata, repressa e segregata in casa, dico bene? Come mai invece è felice? Basta che mi spieghi questo e scriviamo the end all'argomento che ho aperto....
    Cosa fa, per davvero, la felicità di una persona? I soldi, l'indipendenza economica o la capacità di amare? Rileggi senza pregiudizi quello che dice la tua collega giornalista Miriano. Lo chiedo a te e lo chiedo a tutti, amici ed amiche. Perché oggi, a fronte di una pretesa libertà ed emancipazione, le persone sono sempre più sole? Si accontentano, scelgono o addirittura decidono di vivere da sole? Chi sbaglia, noi o Dio? Dio ha creato l'Uomo e la Donna per vivere insieme, per vivere in Coppia.


    Leggerò lunedì, grazie anticipato a tutti.
    amate i vostri nemici

  8. #143
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Non è l'essere madre e fare figli in sè, ma i motivi a monte, il come e perché farlo. Quello che la Miriano e la religione insegnano, fra le righe ma a volte nemmeno tanto, è in un certo senso la prostituzione femminile, oltre alla ormai ben nota sottomissione, edulcorata da donne che possono pure lavorare. C'è un essere invisibile che sovrasta, a cui far vedere che si è i bravi bambini e da guadagnarsi dei premi. E mettiamo in conto tutta mentalità, le pressioni sulle donne ed il corpo delle donne. Per cui sì, viene insegnata la divina prostituzione casalinga.
    Più in generale, donne e uomini, è un prostrarsi e prostituirsi davanti ad un essere particolare, ultraterreno, che avrebbe potere di vita e di morte su tutti.
    Inutile negare l'evidenza.
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  9. #144
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Rileggi senza pregiudizi quello che dice Miriano. lo chiedo a tutti, amici ed amiche.
    Pur non avendo "rapporto di amicizia", penso di rientrare nei "tutti".
    E rispondo all'invito.
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    ...omissis...Mi hanno insegnato che essere felici è possibile, ma richiede un lavoro; che si può pure andare dove ci porta il cuore, ma poi bisogna chiamare il cervello perché ci venga a riprendere e ci porti in un luogo segreto, dove si mette in moto una vita più feconda e piena....omissis....
    Su questo sono d'accordo, a parte che il cervello cerco di averlo sempre presente, senza doverlo andare a chiamare o cercare dove si sia nascosto, piccolo com'é
    ..."luogo segreto eccetera" non ho la minima idea di cosa significhi, ma suona indubbiamente bene e "fa effetto".
    Non é male. Bé, ci fosse anche il cioccolatino da mangiare, dopo aver letto, sarebbe anche meglio.
    I "Baci Perugina" mi sono sempre piaciuti.
    Ultima modifica di restodelcarlino; 26-09-2025 alle 07:51 Motivo: sistemazione consecutio

  10. #145
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Mia moglie ha lasciato il lavoro e scelto di fare la madre a tempo pieno: seguendo il tuo discorso dovrebbe essere infelice, alienata, repressa e segregata in casa, dico bene? Come mai invece è felice? Basta che mi spieghi questo e scriviamo the end all'argomento che ho aperto....
    Cosa fa, per davvero, la felicità di una persona? I soldi, l'indipendenza economica o la capacità di amare? Rileggi senza pregiudizi quello che dice la tua collega giornalista Miriano. Lo chiedo a te e lo chiedo a tutti, amici ed amiche. Perché oggi, a fronte di una pretesa libertà ed emancipazione, le persone sono sempre più sole? Si accontentano, scelgono o addirittura decidono di vivere da sole? Chi sbaglia, noi o Dio? Dio ha creato l'Uomo e la Donna per vivere insieme, per vivere in Coppia.


    Leggerò lunedì, grazie anticipato a tutti.
    Nella vita un conto è realizzare un progetto/desiderio proprio, perché piaccioni i bambini e la famiglia numerosa ecc..., un conto farlo perché scatta qualcos'altro, magari un'ossessione religiosa, con tanto di imperativi dall'alto. Cavoli vostri per carità, non sei tenuto a rispondere, ma direi che un pò di differenza c'è fra una modalità e l'altra.

    Il messaggio lampante della tua religione, perché di questo si tratta, è che in sostanza bisogna passare la vita a leccare le chiappe alla divinità. Non è per cattiveria o per offendere, ma questo è. Questo alla fine è il messaggio che passa, perché il tema che guida tutto è la salvezza delle proprie chiappe e la seconda chance di vita. E allora se quel qualcuno ti deve salvare le chiappe e mandarti nella suite dell'aldilà, e non lo fa in maniera spontanea e gratuita, la strada può essere solo quella di obbedire ed ingraziarsi chi te le salva.
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  11. #146
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  12. #147
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Mia moglie ha lasciato il lavoro e scelto di fare la madre a tempo pieno: seguendo il tuo discorso dovrebbe essere infelice, alienata, repressa e segregata in casa, dico bene? Come mai invece è felice? Basta che mi spieghi questo e scriviamo the end all'argomento che ho aperto....
    può darsi che per suoi personali motivi non avesse aspirazioni diverse; nemmeno dico "migliori"; posto che vai a sapere chi è felice, chi moderatamente infelice e rimuove... boh !?
    Cosa fa, per davvero, la felicità di una persona? I soldi, l'indipendenza economica o la capacità di amare? Rileggi senza pregiudizi quello che dice la tua collega giornalista Miriano. Lo chiedo a te e lo chiedo a tutti, amici ed amiche. Perché oggi, a fronte di una pretesa libertà ed emancipazione, le persone sono sempre più sole? Si accontentano, scelgono o addirittura decidono di vivere da sole? Chi sbaglia, noi o Dio? Dio ha creato l'Uomo e la Donna per vivere insieme, per vivere in coppia...
    io credo che la felicità - parola grossa - sia connessa alla possibilità di fare progetti creativi, in senso lato; ti svegli al mattino e sai che, accanto agli impegni e difficoltà, avrai un momento di gratificazione che dipende da te e non è il croccantino nella ciotola;

    non so Cona, ma dall'umore che manifesti qui, tu non trasmetti certo felicità; le persone felici non scrutano e criticano le vite altrui; questo lo fa chi è insoddisfatto, e in questo modo compensa, rimuovendo quel rumore di fondo:
    chi abbia fatto scelte diverse dalle tue DEVE per forza essere in errore e, se non manifesta infelicità, moralmente sbagliato; perché altrimenti ti porrebbe di fronte all'eventualità - per te insostenibile - di avere tu sbagliato, oppure di sentirti talmente inadeguato da non poter aspirare a niente altro;

    non c'è niente di male; è una normale fragilità umana, che abbiamo un po' tutti in qualche misura; tu hai meno capacità di dissimularla, sei intriso di una retorica più ingenua e rudimentale;
    ma renditi conto che non se la beve nessuno.
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #148
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Anche una Ursula Vonderleyen presidente UE che ha 6 figli,
    Immagino tu voglia parlare di Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea.
    Che ha 7 figli.

    Figli che, data l'intensa attività pubblica della madre (e del padre), mi chiedo se l'abbiano più vista, una volta usciti dalla sala parto.
    Vassapé.

  14. #149
    Opinionista L'avatar di Vega
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  15. #150
    Opinionista L'avatar di PACE
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    opinione legittima, ma non risponde: se il tuo modello è felice, lo si adotta; nessuno rifiuta la felicità; quando, per promuoverlo, fai leva su un sentimento di paura/minaccia/censura - perché questo è - produci ripugnanza e diffidenza;
    nessuna idea che abbia un valore si può fondare sulla paura e sulla censura; è contro la natura umana: se la paura e la propensione a conservare fossero state anche solo pari alla curiosità e al desiderio, non solo non avremmo nemmeno inventato la ruota per il timore cinetico di un mezzo che moltiplica la forza, ma probabilmente vivremmo ancora di bacche e avanzi di carcasse;

    poi, se la metti sul piano dei "doveri" - sei tu a chiamarli in causa come tali - questi sono tipicamente oggetto della legge; ora, sei in grado di enunciare quello che promuovi come obbligo ? no; e sai perché ?

    perché ti vergogni di quelle idee; chi ti legge lo capisce in una frazione di secondo e fa 2 +2 col sentimento di paura e censura;
    a parte il merito, su cui non mi pronuncio, considera che tutte quelle tensioni naturali tra desiderio e timore che rimuovi, non è che scompaiono per magia; te le ritrovi proprio nei comportamenti di cui ti rammarichi a livello pubblico, ma anche in famiglia, sia come tensione diretta, sia come riflesso del sentire pubblico;

    visto che mi pare tu abbia figli, se li istruisci ad un sistema di gestione del desiderio fondato su principi ispirati a paura e censura, li predisponi quanto meno alla confusione e all'errore;
    vale la pena, per porre al centro dell'universo le tue insicurezze psicologiche di maschile decaduto da uno status di per sé miserabile, caporale in casa e subalterno appena varcato l'uscio. ?
    Ma di quale subalternità parli? Nella famiglia cristiana (e nella mia) tutti hanno pari dignità; ognuno col suo carisma, ognuno con la sua peculiarità, ognuno spalleggiando l'altro. Si è uniti verso un obiettivo comune, verso un bene comune. Ora invece, abbiamo gettato via tutto, capovolto tutto axegene "Se non mi vai bene ti butto via, se non mi vai bene ti cambio. I figli? Si arrangeranno!" Abbiamo gettato via - insieme all'acqua sporca -anche il bambino. E bene fa (faceva) l'attore napoletano a lamentarsene
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