Risultati da 1 a 14 di 14

Discussione: L'importanza di non piacere

  1. #1
    Opinionista
    Data Registrazione
    30/04/19
    Messaggi
    2,363

    L'importanza di non piacere

    Il titolo del topic è anche il titolo di un libro dello scrittore e psicologo Thomas Leoncini, autore poco conosciuto.
    Sottotitolo: “Liberarsi dalle aspettative altrui e trasformare la fragilità in salvezza”.

    Leoncini dice che molte persone per non sentirsi escluse, per timore del giudizio degli altri su di loro cercano di essere gradite da tutti. Invece, secondo l’autore, è sbagliato. L’individuo deve essere sé stesso, deve liberarsi dalla dipendenza verso gli altri.

    Non bisogna vivere la vita che gli altri vorrebbero per noi e ci rende infelici ma fare ciò che si vuole, senza danneggiare nessuno.

    Ciò di cui abbiamo bisogno per stare bene lo troviamo soltanto in noi. E chi ci accetterà per ciò che siamo potrà camminare al nostro fianco.

    Un aforisma attribuito allo psicoanalista svizzero Carl Gustav Jung dice che “Chiunque cerchi di adattarsi al gruppo e nello stesso tempo seguire il suo fine individuale, diventa nevrotico. L’incontro di due personalità è come il contatto tra due sostanze chimiche; se c’è una qualche reazione, entrambi ne vengono trasformati”.

    Infatti nella vita tutti abbiamo incontrato persone che ci hanno intimamente lasciato una traccia indelebile, non soltanto coloro che da quell’incontro sono usciti innamorati l’uno dell’altra, ma anche come amico o nemico. Dagli incontri significativi non si esce indenni ma con una scia nell’anima.



    segue
    Ultima modifica di doxa; 15-10-2025 alle 16:25

  2. #2
    L'importanza di non piacere: una grande verità.
    ...legata indissolubilmente al "piacere a se stessi".

  3. #3
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
    Data Registrazione
    09/03/05
    Località
    On the road
    Messaggi
    69,643
    Credo che a questo ci si arrivi con il tempo e la maturità, soprattutto.
    A 20 anni il non piacere agli altri può provocare sofferenza, disagio. Isolamento.
    Più vai avanti, più ti rendi conto, ovviamente se fai un percorso di crescita personale, di quanto l'unica persona a cui è importante piacere sei tu.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  4. #4
    Opinionista
    Data Registrazione
    30/04/19
    Messaggi
    2,363
    Carlino e Dark avete centrato l'obiettivo.

    L'autore del libro continua dicendo che piacere agli altri ci fa sentire degni di essere amati !

    Ci sono persone che si sentono “normali” solo se ricevono complimenti, il gradimento effimero da chi si ha davanti, e trascorrono la vita a cercare persone che possano in qualche modo confermare quel tratto che li rende tali e involontariamente placano il dubbio costante, ripetitivo, ingombrante di non essere abbastanza. Abbastanza cosa ? Abbastanza tutto: abbastanza capaci, abbastanza attraenti, abbastanza forti, ecc..

    In tal caso conviene riconoscere subito il cappio per evitarlo.

    Ci sono persone che hanno l’ansia della ricerca di chi possa farle sentire amate, speranzose che ci sia qualcuno in grado di comprenderle e accoglierle. Pensano: “forse sono proprio io ad essere sbagliato, non merito l’amore di nessuno”. Questa spirale negativa può indurre pensieri come: “sono quello che mi merito. Gli altri sono felici e hanno tutto, io non ho nulla e mi trovo sempre a cercare qualcosa che nemmeno so bene cosa sia, so solo che mi manca”.

    E’ vero. Ogni persona ha per noi un valore x. Quando la conosciamo siamo indotti a valutarla e po decidere se vale la pena perdere del tempo con lui/lei ?

    Questo significa che siamo abituati a mettere noi stessi e le nostre esigenze al centro, ma in modo dipendente dal parere esterno. Siamo individualisti. L’individualismo afferma l’autonomia, il valore preminente dell’individuo e i suoi diritti rispetto alla collettività di cui fa parte.

    L’amore per noi stessi è l’energia che ci fa muovere.

    Ma come facciamo ad amare noi stessi se non ci conosciamo ? Non possiamo amarci solo perché esistiamo, dice Leoncini, ma dobbiamo cominciare ad amarci perché stiamo mettendo in atto ciò per cui siamo venuti al mondo: diventare noi stessi !

    E’ necessario comprendere che non dobbiamo amarci perché siamo perfetti, ma perché stiamo diventando ciò che per nostra natura siamo destinati a diventare.

    Molte persone scoprono alla fine della loro esistenza che hanno trascorso gli anni a tentare di diventare qualcun altro da loro stesse. Per conformismo ? Per piacere a qualcuno ? Perché la famiglia voleva questo ? Poco importa. Si può solo constatare che è così.
    Ultima modifica di doxa; 15-10-2025 alle 17:06

  5. #5
    Opinionista
    Data Registrazione
    30/04/19
    Messaggi
    2,363
    ---

  6. #6
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
    Data Registrazione
    09/03/05
    Località
    On the road
    Messaggi
    69,643
    Tendenzialmente chi vuole a tutti i costi piacere agli altri sono persone molto insicure e con scarsa autostima...
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  7. #7
    Opinionista
    Data Registrazione
    30/04/19
    Messaggi
    2,363
    Carlino nel libro che sto leggendo: “L’importanza di non piacere” c’è questo aforisma che sembra a te dedicato:

    “C’è un giullare dentro di te, ha voglia di ridere, di divertirsi senza pensare a domani: oggi lascialo libero nel suo incanto di leggerezza, che non è superficialità”.

    Nessuno nasce sé stesso, ma si diventa sé stessi.

    Chi si aspetta l’amore incondizionato dagli altri finirà per sentirsi tradito se dentro di sé non ha saputo costruire il significato simbolico dell’amore e dell’accettazione di sé.

    Prima viene sempre il dentro, poi il fuori. Prima dobbiamo collocare i significati, i valori, dopo vanno messi in ordine. Il vero amore non si cerca fuori ma si coltiva interiormente.

    Senza l’amore per noi stessi siamo radici senza fiori, sempre in attesa della primavera per coltivare il campo di un altro.

    Il disagio e il senso di inadeguatezza rappresentano l’inizio di una richiesta di cambiamento interiore. L’importante è accettare che siamo diversi da ciò che eravamo prima. Qualcosa ci dice che la nostra personalità è pronta al cambiamento.

    Uno degli scopi della vita è capire chi siamo, qual è il nostro potenziale e adattarci alla nostra natura nel modo più equilibrato possibile.
    Alcuni esperti dicono che quando ci innamoriamo riusciamo a comprendere la parte intima e naturale di noi stessi, perché alla base dell’innamoramento c’è il riconoscimento di sé e ci sentiamo a nostro agio con la persona amata.

    Un vero amore e la passione ci permettono di andare oltre la paura del giudizio altrui, al di là del desiderio di piacere a chi abbiamo davanti.

    Riconoscendo la persona ideale di cui innamorarsi, il nostro mondo interiore scopre la completezza.

  8. #8
    Opinionista
    Data Registrazione
    30/04/19
    Messaggi
    2,363
    ---
    Ultima modifica di doxa; 16-10-2025 alle 18:01

  9. #9
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
    Data Registrazione
    29/04/19
    Messaggi
    8,825
    Infatti non si può piacere a tutti, e manco cercare di piacere ad ogni costo pensando così di poter essere amati, magari cercando come fanno spesso molti giovani di omologarsi al gruppo per essere accettati.

    Concordo con l'autore e pure con gli altri interventi, di solito ci si arriva crescendo e maturando la propria autostima.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  10. #10
    Citazione Originariamente Scritto da doxa Visualizza Messaggio
    “C’è un giullare dentro di te, ha voglia di ridere, di divertirsi senza pensare a domani: oggi lascialo libero nel suo incanto di leggerezza, che non è superficialità”.
    Grazie, doxa
    ...ma...
    quello che é in me, invece, pensa addirittura al dopodomani...perché lo si prepara oggi.
    ...che avvenga, poi... altra storia..

  11. #11
    Opinionista
    Data Registrazione
    30/04/19
    Messaggi
    2,363
    Vorrei aggiungere altri post riguardanti “L’importanza di non piacere”, ma è impossibile. Nel citato libro, di 193 pagine, non c’è null’altro di interessante sull’argomento. Vi assicuro che bastano i post riassuntivi che ho pubblicato al riguardo.

    E’ uno dei soliti volumi con titolo ad effetto per attrarre l’attenzione del possibile acquirente.

    Bastano 5 pagine, invece per farlo diventare libro l’autore l’ha riempito di digressioni, anche lontane dalla questione. Le solite furbate di editori e autori, meritevoli di rimanere sconosciuti.

    Le pagine da 137 a 184 sono dedicate all’autotest su diversi stati psicologici, per esempio, autostima, vergogna, paura, ecc.. Le rimanenti pagine ai riferimenti bibliografici.

    Per quanto detto, domenica mattina questo libro l’ospiterò nello scaffale dedicato al bookcrossing vicino al giornalaio.

  12. #12


    L'importanza della "Libreria" classica e non virtual-IBS: si puo' toccare il libro, sfogliarlo...e lasciarlo là: le opere "fumo-tuttotitolo" saltano all'occhio.
    Per esempio, spesso la rilegatura pesa più di tutto lo (striminzito)testo...


    quante fregature ho preso, dovendo (per motivi logistici) fidarmi di IBS e affini...

  13. #13
    Opinionista
    Data Registrazione
    30/04/19
    Messaggi
    2,363
    Ciao Carlino,
    hai ragione ! Sono andato in tre librerie per acquistarlo, ma non l'avevano a disposizione, perciò sono stato costretto ad ordinarlo e ricevere la fregatura. Anch'io ne ho spesi di soldi per testi inutili.

    Per dirla con il conte Giacomo (Leopardi), parafrasandolo:

    O libro, o libro
    perché non rendi poi
    quel che prometti allor? Perché di tanto
    inganni i figli tuoi?

    Ultima modifica di doxa; 18-10-2025 alle 08:15

  14. #14
    Opinionista
    Data Registrazione
    30/04/19
    Messaggi
    2,363
    Ciao Carlino,
    hai ragione !

    Per acquistarlo sono andato in tre librerie, ma non l'avevano a disposizione, perciò sono stato costretto ad ordinarlo e ricevere la fregatura. Anch'io ne ho spesi di soldi per testi inutili.

    Per dirla con il conte Giacomo (Leopardi), parafrasandolo:

    O libro, o libro
    perché non rendi poi
    quel che prometti allor? Perché di tanto
    inganni i figli tuoi?


Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
  • Il codice BBAttivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG]Attivato
  • Il codice [VIDEO]Attivato
  • Il codice HTML � Disattivato