Buonasera mia Regina d’Autunno, sovrana di questi mesi dell’anno.
Dal paese in cui abiti sulla costa dell’Adriatico si vedono le isole Tremiti quando non c’è foschia ?
Nel passato, in un post ci hai detto il toponimo del paese in cui abiti, ma non ricordo il nome. “Rinnovellami” la memoria. E’ in pianura a livello del mare o in collina ? Lo sai, l’altura permette di vedere più lontano la linea dell’orizzonte.
“Infandum, regina, iubes renovare dolorem” (= Indicibile dolore, regina, mi chiedi di rinnovare, “parlando” di quello stesso mare, che mi ha "visto" crescere negli anni della mia adolescenza durante le estive vacanze scolastiche nella casa dei nonni paterni sulla collina che domina il golfo. Quel mare ha visto i miei primi flirt, è stato lo sfondo delle prime illusioni d’amore, molto belle.il mare del mio paese... E' una favola meravigliosa!
p. s. La locuzione in lingua latina che ho sopra scritto è di Virgilio ed è nell'Eneide (II, 3).
È l'esordio doloroso della narrazione di Enea alla regina di Cartagine, Didone, che gli ha chiesto informazioni sulla caduta di Troia e dei suoi successivi sette anni di peregrinazioni. Enea accetta di parlare anche se ormai scende la notte, e le stelle del tramonto invitano al riposo (et iam nox umida caelo / praecipitat suadentque cadentia sidera somnos), idem anche per me. A domani.






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