Solo che nella mia testa suonava piu' perfect insight, che ha un significato un po' diverso.
Purtroppo non riesco a tradurlo meglio di cosi', al momento.
La perfezione rientra spesso in discorsi utopici e noiosi, infatti avevo voglia di lanciare una nuova discussione che morira' entro 4 o 5 risposte. Sono un ottimista.
Tuttavia mentre rientravo a casa, una mezz'oretta fa, mi sono fermato ad una decina di metri dal mio portone, e invece di rientrare mi sono infilato nel parchetto tossico qui sotto casa mia.
Stasera e' particolarmente freddo, quindi era deserto. Mi sono fermato qualche minuto a guardare le stelle, ad ascoltare quello che io chiamo il rumore dei pensieri.. e cosi', un po' per gioco, mi sono messo a pensare all'imperfezione dei sensi, del mondo, di questa serata trascorsa con mio fratello.
E ho pensato che a volte si puo' avere una perfetta intuizione dell'imperfezione.
E trovarla fantastastica.
Ogni infinitesimo attimo e' andato per sempre, sperimentato da un corpo che ogni istante muore e si rigenera con meno efficacia.
Boh.
Sublime.