un mucchio di cretini, tanti, che senti abbaiare di autoritarismo e sono più anarchici di un gatto selvatico; non è una mia constatazione di oggi;
eh, ma era solo più ignoranza e fatalismo; per te no, per l'incoscienza dei giovani; sapessi che facevo io tra i 15 e i 20 anni... mi credevo immortale;ad esempio di un'Italia più coraggiosa, più fiduciosa, meno "frignona" come dici tu, che 50 anni fa affrontava le pandemie con animo ben diverso, eppure la gente cadeva a migliaia, nessuno si sognava di abbattere i consumi, il commercio, le attività ricreative, chiudere le scuole, i cinema, teatri e musei...Si parlava sì di asiatica o di Hong Kong, ma senza allarmismi o paranoie. I mass media ne parlavano insieme a tutte le altre notizie più importanti. Io penso che forse il ricordo della guerra con le sue inenarrabili privazioni era ancora presente, si era abituati all'emergenza, alle difficoltà del vivere quotidiano. La morte non era ancora quel tabu innominabile che oggi ci distrugge interiormente perché in fondo viviamo come se A NOI non dovesse mai accadere...
non si facevano problemi, ma crepavano;
ieri in zona gialla, a due passi dal lodigiano, hanno fatto un rave illegale con migliaia di ragazzi; poi, le conseguenze le pagano tutti;
le località montane pare siano piene...