Originariamente Scritto da
doxa
Ciao Rachele, come posso fare per dimostrare che sul capo non ho un gatto invisibile che sta facendo le fusa ?
Non posso !
Sta al credente dimostrare che il gatto è sulla mia testa, in base al principio “"Adfirmanti incumbit probatio" (l’onere della prova): è un principio logico-argomentativo in base al quale chi vuole dimostrare l'esistenza di un fatto ha l'obbligo di fornire le prove per l'esistenza del fatto stesso.
E’ impossibile provare con logica qualcosa che sovrasta la logica.
Molti credenti, per fede, sono convinti che esista Dio, e che esso abbia sentimenti. Non riescono ad immaginare un Dio apofatico, privo di caratteristiche umane. Ciò è comprensibile con la necessità di crearsi un dio a “propria” immagine e somiglianza. Il desiderio del dio antropologico e antropo-patetico è una risposta comprensibile e rassicurante, fin dalla preistoria. Ma illogica.
Come esseri umani proviamo soltanto sentimenti attinenti alla nostra natura nella relazione con Dio, ma questo non significa che li abbia anche Dio.
Chi ha fede ha bisogno di credere in ciò che disse Jesus: “Fa’ che siano tutti una cosa sola: come tu, Padre, sei in me e io sono in te, anch’essi siano in noi… così potranno essere perfetti nell’unità” (Gv 17, 21 – 23).
"Zio" Agostino, vescovo di Ippona, nel "De vera religione" scrisse: “Noli foras ire, in te ipsum redi, in interiore homine habitat veritas” : “Non uscire da te stesso, rientra in te: nell'intimo dell'uomo risiede la verità”.
(p. s. Rachele, se ti va, scrivi la tua riflessione nel thread dedicato a "Tenersi per mano"
)