Originariamente Scritto da
axeUgene
dipende dal senso dell'umorismo di ognuno;
tu, quando leggi di un dio che risiede sul pianetino satellite della stella Kobol, che negozia con Satana, di
rivelazioni successive che riformano le Scritture, secondi avventi di Cristo, penserai qualcosa di quelle idee;
beh, la tua personale elaborazione teologica di un Gesù ab-soluto dal contesto precedente, che diventa irrilevante e dispensabile, opera di un dio minore, una specie di
bad company di ogni nefandezza o contraddizione, fai più o meno lo stesso effetto;
io non ti voglio far cambiare idea; questi sono solo fatti tuoi, come diceva quello della pubblicità dell'amaro
ti faccio solo presente che la discontinuità di Cristo non è teologicamente un buon affare, perché sega il ramo su cui stava seduto lo stesso Gesù; e non perché lo dica io, ma perché questo è stato subito un problema per gli stessi Padri della Chiesa, poi riconosciuto e formalizzato da tutti, secoli fa, e infine dalla stessa dottrina cattolica;
quando Ratzinger dice che
non si possono leggere le Scritture come un teorema, lo fa proprio per mettere una toppa sulla contraddizione introdotta da quella discontinuità che, come nei tuoi discorsi - tu te ne renda conto o meno - contrappongono Padre e Figlio, col secondo che sconfessa il primo come
incompiuto, insufficiente, fallace;
per Ratzinger - ossessionato dai protestanti - è un pentimento tardivo, solo di 5 secoli
ed è dovuto al fatto che quello si è reso conto che una discontinuità legittima tutte le altre, come una reazione nucleare a catena;
che se contrapponi un monoteismo all'altro, il risultato è la disgregazione di qualsiasi ipotesi di comunità di credenti e di comune denominatore di senso; e il motivo è logicamente ovvio:
se il dio dell'AT ha emanato una legge che doveva essere rivista, lo stesso può valere anche per lo stesso Vangelo; e l'unico modo per evitare quella discontinuità conflittuale e cristallizzare un senso, evitando quelle derive di cui Arco è solo uno dei milioni di esempi, è sostenere che fosse tutto un copione, con la conseguenza di dover rinunciare al libero arbitrio per non dover mettere in discussione la giustizia divina;
magari a te non importa un fico secco, e ti piace fantasticare a modo tuo, come ad altri spararle grosse; io mi limito a far presenti alcuni problemi; poi, ognuno creda e scriva quel che gli pare, e se crede anche esponendosi al ridicolo.