sin da giovine, mi sono spesso sacrificato a difesa della famiglia tradizionale, con ottimi risultati strano che qualche cardinale non abbia fatto ancora gesti simbolici di apprezzamento, che so, una sine cura ben retribuita, un appartamento in centro a canone modico...
c'� del lardo in Garfagnana
Non ho fatto classifiche di merito, Magiostrina: Ho solo postato la nostra esperienza di vita. Quel che è successo a noi. Te parli giustamente dell'importanza di saper chiedere scusa, nel Matrimonio. Di perdonarsi scambievolmente ogni giorno. Io ti dico che umanamente, questo, è molto molto difficile. Direi quasi impossibile. Poichè il Perdono è una prerogativa divina. E solo appoggiandosi in Dio, facendoLo entrare concretamente nella vita di coppia, diviene praticabile. Esso và molto aldilà del semplice "Ti perdono ma non farmelo più" o "Ti perdono a patto che..." Si perdona l'Altro, nel mènage familiare, nella misura in cui ci si sente profondamente perdonati da Dio. Gratuitamente lo si è ricevuto, gratuitamente lo si dà, il Perdono.
amate i vostri nemici
Sbagli l'approccio, Axeugene. Il modo di porre la questione. L'equazione Famiglia=Infelicità, violenza e miseria umana. I nostri giovani vedono e osservano anche esempi positivi. Sconosciuti ai media, sottaciuti dai mezzi di comunicazione di massa. Che non fanno notizia e non vengono sbattuti in prima pagina come accade per i femminicidi. Ma che esistono! Persone semplici, che ancora hanno il coraggio di innamorarsi, di perdonarsi, di scommettere insieme sul futuro.....
Te la chiami "sbobba". Io la chiamo "Meraviglia!"
amate i vostri nemici
Cono, io non sostengo affatto che la famiglia sia necessariamente Infelicità, violenza e miseria umana, benché queste manifestazioni quotidiane mostrano che certi episodi si producono tra le mura domestiche, e molti di più sono quelli di cui non si sa;
so bene che ci sono anche molte famiglie felici, o serene;
il punto è che il matrimonio indissolubile è una condizione contro natura, e te lo dice la scienza; si può vivere lo stesso, se si vuole; ma ciò comporta un prezzo che non è solo ideologico, ma fisiologico e nervoso; se a questo aggiungi la nozione di possesso che rende l'altro un oggetto, funzionale al proprio equilibrio, capisci bene che ci sono tutti i presupposti per un inferno, o un infernetto;
del resto, se quello che si mostra fosse tanto meraviglioso, tutti lo vorrebbero; chi non vorrebbe emulare la felicità che percepisce negli altri ? tanto più che essere sposati comporta molte sicurezze materiali e psicologiche in più;
forse potresti considerare che il modello proposto, evidentemente, non comunica felicità e sostenibilità.
c'� del lardo in Garfagnana
Forse ti sembrerà difficile per i soliti pregiudizi e chi crede ti pare più bravo, onesto, ligio al dovere, al sacrificio...di altri e di cui ha dato un assaggio anche crepuscolo.
Che dio te lo dia proprio gratis il perdono...mmmmhhhh...
Ci son troppi interessi e scambi in gioco.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Ma quale sbobba ripropongo, di che parli? Sei tu che non capisci di cosa parlo.
Tu insegui un'utopia. L'uomo è un animale sociale e le dinamiche di scambio o di potere fanno parte del nostro modo di esistere. L'egoismo che ci contraddistingue è alla base di queste dinamiche ed è l'istinto che ci ha sempre permesso di sopravvivere fin dai tempi delle caverne.
E a maggior ragione vale il mio discorso, perché per realizzare quello che vorresti tu non basta essere innamorati e sapersi scegliere la persona giusta, ma ci vuole un impegno proprio per riconoscere all'altro la sua individualità senza inseguire secondi fini, perché si tratta di contrastare il nostro istinto di accentramento individuale.
Poi più del divorzio cosa può rappresentare la capacità di riconoscere la libertà dell'altro? Il matrimonio indissolubile non esiste più, non te ne sei accorto?
E la pace nel mondo dove la metti?
Comunque sai che novità? Uomini che predicano contro l'impegno a lunga scadenza nella relazione e a favore della donna scopatrice in tutta libertà e senza vergogna. Nulla di nuovo sotto il sole. Poi non è vero che viviamo in una società che rifugge la fatica e la responsabilità! Manco la fatica di conquistarti una scopata vuoi fare
Bisogna saper distinguere quelli con cui vale la pena prendere impegni, ma dobbiamo essere tutti disimpegnati. Non fa una piega!
Nel tuo bel discorso, cara Magiostrina, ci vedrei meglio, alla fine, disinibiti piuttosto che disimpegnati, anche se rende bene l'idea di libertà.
" Non siamo in un salotto borbonico col mignolo sollevato e l'inchino obbligatorio. Qui siamo tutti uguali. Non ti aspettare in un forum cose difficili da trovare pure tra amici e parenti." Nahui