Ma cono se lo tieni al collo, o ancor meglio nell'animo, chi te lo ruba o chi te lo distrugge?
Lì non c'è ne tignola e ne ruggine.
Visualizzazione Stampabile
[QUOTE=crepuscolo;937684]Per me il discorso
Se mi spieghi cosa c'entra Nostro Signore con la sanità, l'istruzione, la giustizia e le amministrazioni locali ti posso dare ragione.
Se poi vuoi metterti a dar fuoco a moschee e sinagoghe accomodati, non sei l'unico del resto.
Il fatto che i fedeli islamici (pur tra mille difficoltà) riescano a pregare e tale pratica sia riconosciuta come un diritto è conferma che tutte le religioni sono puramente e semplicemente tollerate (nel senso vero della parola) in ugual misura dallo stato.
Così come sono concesse e tollerate (sempre nel senso buono) tutta una serie di libertà individuali senza distinzioni (organizzarsi politicamente, esprimere opinioni e pensieri, costituire sindacati e associazioni ecc. ecc.).
Stiamo comunque parlando di libertà individuali (e tale per me è la libertà religiosa).
Se ti fosse proibito o reso difficile praticare la tua religione sarei con te a difendere il tuo diritto, ma non puoi pretendere che lo stato riconosca più importanza alla tua religione rispetto ad altre.
[QUOTE=conogelato;937690]E' basilare averlo nel cuore, il Crocifisso. Eppure anche il segno e' importante. Oggi come oggi, in questa societ
Ragazzi, ero in Israele non piu' tardi di 5 giorni fà. Stato laico, ma tutto parla con la stella di Davide. Idem nei quartieri arabi. Mat chiede cosa ha a che fare il Crocifisso con la giustizia o la sanità. Una persona che si stà difendendo in pretura o un'altra che stà soffrendo in ospedale, puo' o non puo' eventualmente trovare conforto in quell'immagine? E a scuola il Cristianesimo, anche per ragazzini non credenti o di altra religione, rappresenta pur sempre un fenomeno di grande rilevanza storica o no? Ha permeato la nostra cultura o no?
[SIZE="1"]Non so perch
Tralascio Isarele che per me non è certo une esempio e ti rispondo sul resto.
Chi si difende in Tribunale ha bisogno di un buon avvocato, di giudici imparziali e di un'organizzazione della giustizia efficiente, se è condannato ha diritto di scontare la pena in un luogo umano, il crocifisso non gli serve.
Le nostre leggi del resto non sono fondate su principi religiosi e la giustizia non è amministrata in nome di Dio ma del popolo italiano.
Poi, scusa, non voglio ironizzare ma esporre un condannato a morte (tale era Gesù) in un'aula di giustizia io lo trovo di pessimo gusto.
Negli ospedali io direi che sul tuo comodino puoi tenerti quello che vuoi ma, essendo gli ospedali (non gestiti da religiosi) luoghi che appartengono allo stato o alle regioni, vale lo stesso discorso delle scuole.
Sul discorso del "valore culturale" ho già scritto e replicato fino alla noia qualche centinaio di post addietro.
Prima di annoiarci a vicenda, prendiamo atto di una profonda differenza: Per te Dio e' un fatto eminentemente privato, per me e per chi crede il centro della vita. Chiaro che, poi, le rispettive posizioni ci fanno allontanare vieppiu'.....
p.s. Il Crocifisso non e' solo l'immagine di un condannato (ingiustamente) a morte. Ma icona dell'amore di Dio, che offre la Sua vita per te e per me.
Certo è un'immagine d'amore per chi crede.
E per chi non crede?
Anche la condanna... (non voglio scandalizzarti) ma era conforme alle leggi del tempo.
Ingiusta?
Può darsi.
Di sicuro non fu illegale.
Ti dirò (in confidenza) che per quello che ho letto dei Vangeli, i personaggi che più sono riuscito a capire (umanamente e psicologicamente) sono Ponzio Pilato e Giuda.
Dici che è meglio farmi vedere da un esorcista?
Giuro che non scherzo...
Non c'è niente di scandaloso, guarda.
E' comprensibile.
[QUOTE=mat612000;937722]Certo
Vabbè Cono, adesso ti stai intestardendo.
Se una religione dovesse prescrivere la nudità totale anche nei luoghi pubblici tu diresti "se vi dà fastidio voltatevi dall'altra parte"?
E poi ho già detto che non è un problema di fastidio o piacere.
Mi fai venire in mente la samaritana che Ges
[QUOTE=crepuscolo;937743]Mi fai venire in mente la samaritana che Ges