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conogelato
No! Dio è presente nel modo più meraviglioso che potesse concepire, Axe: Attraverso Suo Figlio! Lui (vero Dio e vero Uomo) è il ponte fra Cielo e Terra. La sintesi perfetta fra Materia e Spirito.
Cono, qui si discuteva di immanentismo e trascendenza;
la tua chiesa, come le altre fedi testamentarie indicano esplicitamente un dio trascendente e non immanente, presente nel momento in ogni cosa; e per ottimi motivi dottrinari; quindi, il "Dio presente in ogni cosa" è da escludere, soprattutto per un cattolico, perché fa a pugni con tutto il resto;
a meno che non ci si voglia lanciare in una "Corrida" di cantanti stonati che prendono fischi e uova marce, per il gusto di straparlare in libertà, dire tutto e il suo contrario;
un po' di rigore, orsù ! :asd:
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Originariamente Scritto da
conogelato
-- Credo in un solo Dio, Padre onnipotente......
Questo è il niceno-costantinopolitano !
Forgiato proprio dopo il 2 concilio (anno 381) e contempla gli articoli riguardanti soprattutto :
- la consustanzialita' (GIA' sancita a Nicea - anno 325)
- l' incarnazione
- e ovviamente la Nuova entita' divina (e consustanziale) - da formare la trinita'.
(gli altri.. seppur importantissimi per il (solo) credente - erano Gia' presenti nel Symbolum (detto apostolico) -
Quanto alla "presenza" dell' Iddio gli autori (ispirati) del Pentateuco - GIA' riportavano della Sua "presenza" Concreta in mezzo al popolo di sua esclusiva proprieta' !
Se leggi Esodo/Levitico... troverai quella precisa disposizione "comandata" a Mose' dallo stesso Iddio (almeno cosi' per l' autore) che nel santuario _ essendo la Sua dimora - fosse SEMPRE accesa una lampada _ a significare la Sua perdurante Presenza in mezzo al Suo popolo !
Questa è stata poi fatta propria ANCHE dal cristianesimo - per questo nelle chiese, vicino al tabernacolo, (quando sono presenti le "ostie") è accesa una lampada / per lo stesso significato degli incorruttibili devoti dell' Iddiobiblico !!
- ( Esodo 27.20 + Levitico 24.1/4 ) -
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axeUgene
non capisco cosa c'entri questo discorso, che peraltro non nega l'astrazione concettuale:
se fosse come dici, per decidere di non portare a passeggio il cane lanciandoti con quello dalla finestra, devi comunque astrarre e concettualizzare la dannosità dell'impatto, per analogia, astrazione, appunto; non è che hai fatto quella precisa esperienza;
è abbastanza assurdo continuare a sostenere il soggettivismo puro quando si parla di testi, che per loro natura hanno un contenuto per definizione convenzionale, sebbene soggetto ad esegesi;
altrimenti, la storia della trave e della pagliuzza potrebbe legittimamente suggerirmi l'esperienza di farti andar via la pagliuzza dandoti la trave in testa; perché no ?
cosa mai mi delegittimerebbe ad interpretare così se le frasi non hanno un contenuto razionale e convenzionale ?
posto che stiamo parlando di testi che si esprimono quasi sempre per metafore, quindi la quintessenza dell'astrazione retorica; altrimenti i giudici sarebbero tutti agronomi e cercherebbero materialmente la zizzania col setaccio, disinteressandosi di omicidi, spacciatori, ecc... :asd:
Se tu parli del "fuori": cani, luce elettrica, pizze, ecc, ecc, ed io parlo del "dentro", di intimità personale,di anima, di qualche cosa di difficile identificazione che risiede accanto al nostro io, credo che noi siamo agli antipodi.
Questa mia ricerca non nasce per oggettivare ma per essere oggettivata, ma da me.
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Originariamente Scritto da
crepuscolo
Se tu parli del "fuori": cani, luce elettrica, pizze, ecc, ecc, ed io parlo del "dentro", di intimità personale,di anima, di qualche cosa di difficile identificazione che risiede accanto al nostro io, credo che noi siamo agli antipodi.
Questa mia ricerca non nasce per oggettivare ma per essere oggettivata, ma da me.
se dici "Gesù...", o qualsiasi altra cosa, parli di un "fuori", dedotto peraltro da scritti di cui sei stato informato e che poi hai letto;
idem quando scrivi qui, perché ti rivolgi ad un "fuori", al quale vuoi comunicare qualcosa e al quale chiedi attenzione; e lo fai mediante un linguaggio, razionale e oggettivo;
il guaio è che ti smentisci mentre scrivi, e non te ne rendi conto, per l'abitudine a straparlare senza freni logici di nessun tipo.
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Originariamente Scritto da
axeUgene
Cono, qui si discuteva di immanentismo e trascendenza;
la tua chiesa, come le altre fedi testamentarie indicano esplicitamente un dio trascendente e non immanente, presente nel momento in ogni cosa; e per ottimi motivi dottrinari; quindi, il "Dio presente in ogni cosa" è da escludere, soprattutto per un cattolico, perché fa a pugni con tutto il resto;
a meno che non ci si voglia lanciare in una "Corrida" di cantanti stonati che prendono fischi e uova marce, per il gusto di straparlare in libertà, dire tutto e il suo contrario;
un po' di rigore, orsù ! :asd:
Non c'è contrasto! Dio è in tutte le cose per il fatto stesso che tutte, da Lui, hanno avuto origine.....
Il Cristo, poi, va ancora più a fondo quando, ai Discepoli che temono di non rivederlo mai più, assicura:
"Non temete, ecco: Io sarò con voi per sempre. Fino alla fine del mondo!"
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Originariamente Scritto da
esterno
Questo è il niceno-costantinopolitano !
Forgiato proprio dopo il 2 concilio (anno 381) e contempla gli articoli riguardanti soprattutto :
- la consustanzialita' (GIA' sancita a Nicea - anno 325)
- l' incarnazione
- e ovviamente la Nuova entita' divina (e consustanziale) - da formare la trinita'.
(gli altri.. seppur importantissimi per il (solo) credente - erano Gia' presenti nel Symbolum (detto apostolico) -
Quanto alla "presenza" dell' Iddio gli autori (ispirati) del Pentateuco - GIA' riportavano della Sua "presenza" Concreta in mezzo al popolo di sua esclusiva proprieta' !
Se leggi Esodo/Levitico... troverai quella precisa disposizione "comandata" a Mose' dallo stesso Iddio (almeno cosi' per l' autore) che nel santuario _ essendo la Sua dimora - fosse SEMPRE accesa una lampada _ a significare la Sua perdurante Presenza in mezzo al Suo popolo !
Questa è stata poi fatta propria ANCHE dal cristianesimo - per questo nelle chiese, vicino al tabernacolo, (quando sono presenti le "ostie") è accesa una lampada / per lo stesso significato degli incorruttibili devoti dell' Iddiobiblico !!
- ( Esodo 27.20 + Levitico 24.1/4 ) -
Bellissimo e correttissimo! Bravo Esterno. Mi complimento :approved:
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conogelato
Non c'è contrasto! Dio è in tutte le cose per il fatto stesso che tutte, da Lui, hanno avuto origine.....
no, avere origine e diverso da contenere; in altri tempi ti avrebbero inquisito e fatto presente l'errore;
tu pensi di dire una cosa bella e innocente, perfettamente in linea con la dottrina, ma non è così; una nozione come quella che esprimi, se ammessa, nella dialettica di un filosofo implica la negazione di un Dio giudice, perché la presenza di per se stessa santifica ogni cosa, incluso l'autore del male; se si segue una dottrina, bisogna fare attenzione alle parole in libertà, soprattutto se non si è esperti in questioni teologiche.
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Originariamente Scritto da
axeUgene
se dici "Gesù...", o qualsiasi altra cosa, parli di un "fuori", dedotto peraltro da scritti di cui sei stato informato e che poi hai letto;
Infatti è dal fuori che posso leggere i Vangeli e capire la persona di Gesù in modo che il suo spirito di verità entri nel mio essere ed abbia un'esperienza spirituale con me. Non so se questo è misticismo ma è esattamente quello che Gesù ha promesso a chi crede in lui; tu pensi che Gesù non si accorga se il credere di colui che voglia mettersi alla sua sequela sia vero o falso.
La bontà è si una nostra possibilità ma finché non verrà assorbita rimarrà sospesa; non siamo noi che vagliamo Dio ma è lui che ci prova.......sempre che esista, eh.:asd:
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Originariamente Scritto da
conogelato
Bellissimo e correttissimo! Bravo Esterno. Mi complimento :approved:
Si, ha un bel pescaggio.
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axeUgene
no, avere origine e diverso da contenere; in altri tempi ti avrebbero inquisito e fatto presente l'errore;
tu pensi di dire una cosa bella e innocente, perfettamente in linea con la dottrina, ma non è così; una nozione come quella che esprimi, se ammessa, nella dialettica di un filosofo implica la negazione di un Dio giudice, perché la presenza di per se stessa santifica ogni cosa, incluso l'autore del male; se si segue una dottrina, bisogna fare attenzione alle parole in libertà, soprattutto se non si è esperti in questioni teologiche.
San Francesco, nel Cantico delle Creature, loda l'acqua, il sole, l'erba e gli animali in quanto tali o come emanazione della bellezza di Dio? Come mai li chiama Fratello Sole e Sorella Luna?
Evidentemente ha occhi per vedere molto OLTRE l'immanente. :)
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Se per S. Francesco era così, non è detto che lo sia per tutti.. Per arrivare a lodare gli elementi o esseri della natura bisogna viverci insieme e non basta, poiché, come narra la tradizione, solo Francesco ricevette le stimmate tra i tanti frati che erano con lui.
Bisognerebbe essere in Francesco per capire per bene come siano andate le cose.
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Originariamente Scritto da
conogelato
San Francesco, nel Cantico delle Creature, loda l'acqua, il sole, l'erba e gli animali in quanto tali o come emanazione della bellezza di Dio? Come mai li chiama Fratello Sole e Sorella Luna?
Evidentemente ha occhi per vedere molto OLTRE l'immanente. :)
non è di questo immanente che si parlava, ma della nozione di inabitazione di Dio, che riguarda solo i giusti, appurato che tali siano; una cosa molto diversa dall'immanenza;
non ti conviene bluffare con frasi ad effetto su temi di questo genere, perché poi non ne esci;
ripeto, se parli di un dio immanente tout-court ti infili in un ginepraio incasinatissimo, in cui tutto è in discussione e dubbio, in tutti gli aspetti; è come mettersi a fare l'artificiere tagliando fili a casaccio.
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Lo gnosticismo cristiano di Alessandria credo risolva in modo soddisfacente l'immanenza di un Dio inconoscibile attraverso il concetto di "scintilla di luce", "lumen", attraverso la "gnosi", "sofia".
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Originariamente Scritto da
crepuscolo
Lo gnosticismo cristiano di Alessandria credo risolva in modo soddisfacente l'immanenza di un Dio inconoscibile attraverso il concetto di "scintilla di luce", "lumen", attraverso la "gnosi", "sofia".
il problema è sempre lo stesso, che si ripresenta sotto varie forme;
l'immanenza dovrebbe essere la qualità implicita nella partecipazione alle vicende umane, come nella tradizione testamentaria; tuttavia, un dio immanente, che interagisce nel tempo, sarebbe privo di quei caratteri di perfezione necessari a farne "Dio", perfetto e immutabile, e perciò si impone una nozione trascendente;
la quale a sua volta ha il "difetto" di non comunicare col mondo delle cose umane, di essere indifferente;
si tratta, da un altro punto di vista, della stessa contraddizione relativa alla teodicea, la questione del male, e poi quella del libero arbitrio, ecc... tutte collegate tra loro attraverso la stessa tipologia di contraddizione;
che ha anche un riflesso nei nostri dibattiti quando si evoca Dio come ispiratore, ma poi lo si deve denunciare come non-comprensibile;
come la rigiri perdi un punto d'appoggio per qualsiasi discorso che riguarda il rapporto tra divinità e creato.
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Beh, un Dio con un subconscio non lo vedrei male, dove il lato oscuro è satanico ed il lato luminoso è angelico, il seguito si intuisce.
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Originariamente Scritto da
crepuscolo
Beh, un Dio con un subconscio non lo vedrei male, dove il lato oscuro è satanico ed il lato luminoso è angelico, il seguito si intuisce.
il problema è che qualsiasi umanizzazione di Dio ti pone immediatamente una serie di grossi problemi nelle sue relazioni col creato; tu non li vedi perché non ti interessano, finché fai del soliloquio; ma non appena interagisci le questioni si pongono e diventano ineludibili; poi ti ritrovi di fronte alla necessità di sofismi debolissimi o ad idee di questo tipo:
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Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Questo è il sofisma dell'onnipotenza e del masso inamovibile.
Riflettendoci, effettivamente Dio ha creato quel masso inamovibile: dando immortalità alle anime create, sia che si tratti di angeli, demoni, uomini, animali, ecc. non può più ucciderle. Solo in teoria potrebbe farlo, ma se lo facesse effettivamente, farebbe crollare tutto il creato, perché nessuno si fiderebbe più di lui.
Così ha perso la sua onnipotenza? In realtà ce l'ha ancora, ma si autolimita per non cadere nel discredito totale.
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Beh, in effetti basterebbe dire, per essere oggettivo: "Dio esiste" indipendentemente da chi ci creda o meno; per essere soggettivo: "Io credo che Dio esista"; uso il congiuntivo, più reale del condizionale, perché è compito di Dio far sì che il mio dubbioso congiuntivo diventi un bel presente indicativo.
Evidentemente nel secondo caso sorge automatica la ricerca di quale Dio sia il migliore; come ai tempi di Mosè ed il Faraone:asd:
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Originariamente Scritto da
crepuscolo
Beh, in effetti basterebbe dire, per essere oggettivo: "Dio esiste" indipendentemente da chi ci creda o meno; per essere soggettivo: "Io credo che Dio esista"; uso il congiuntivo, più reale del condizionale, perché è compito di Dio far sì che il mio dubbioso congiuntivo diventi un bel presente indicativo.
allora, se dicessi che "gli asini volano !" descriverei un fatto, oggettivo ? :asd:
oggettivo è ciò che si impone a tutti come fatto; se uno dice "Dio esiste", l'unico fatto è che quello dice che Dio esiste, non la veridicità di quanto afferma.
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Originariamente Scritto da
axeUgene
allora, se dicessi che "gli asini volano !" descriverei un fatto, oggettivo ? :asd:
Poichè è stato affermato da scienziati e filosofi che se ci fosse il tempo sufficiente la probabilità che un bicchiere caduto e rotto possa ritornare sul tavolo e sano esisterebbe e si verificherebbe.
In effetti se il tempo fosse infinito tutto sarebbe possibile, anche, come dicono quegli antipatici di inglesi, che nell'universo ci sia qualcuno che parli inglese:(.
Quindi la tua constatazione nel non vedere asini volare andrebbe buca:asd:.
Inoltre la nostra vita è talmente corta che solo poche probabilità davvero insolite si verificherebbero, non certo una certa evoluzione intellettuale con allegato ampliamento del cervello, a discapito della scimmia che eravamo:rotfl:.
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Originariamente Scritto da
axeUgene
oggettivo è ciò che si impone a tutti come fatto; se uno dice "Dio esiste", l'unico fatto è che quello dice che Dio esiste, non la veridicità di quanto afferma.
ma ragiona, tutti i credenti, qualsiasi sia il loro Dio, oggettivamente credono in Dio, che sia vero o che sia falso, ossia una sua illusione.
Anche chi non crede deve riscontrare l'oggettività che è: "credere in Dio è un fatto oggettivo per il credente".
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Originariamente Scritto da
crepuscolo
Poichè è stato affermato da scienziati e filosofi che se ci fosse il tempo sufficiente la probabilità che un bicchiere caduto e rotto possa ritornare sul tavolo e sano esisterebbe e si verificherebbe.
In effetti se il tempo fosse infinito tutto sarebbe possibile, anche, come dicono quegli antipatici di inglesi, che nell'universo ci sia qualcuno che parli inglese:(.
Quindi la tua constatazione nel non vedere asini volare andrebbe buca:asd:.
no, proprio perché se parlo di ciò che si constata non pretendo di esprimere verità assolute, ma solo negative; quando vedremo gli asini volare, riformeremo il traffico aereo;
Citazione:
Originariamente Scritto da
crepuscolo
ma ragiona, tutti i credenti, qualsiasi sia il loro Dio, oggettivamente credono in Dio, che sia vero o che sia falso, ossia una sua illusione.
Anche chi non crede deve riscontrare l'oggettività che è: "credere in Dio è un fatto oggettivo per il credente".
appunto, è oggettivo che ci credano, esattamente come per chi legge l'oroscopo;
questo rende vero che la posizione degli astri influenza gli eventi e il carattere delle persone ?
guarda che se cedi alla tentazione di ricorrere a paradossi o a formule retoriche estreme per mettere in crisi la razionalità non avvalori alcun discorso religioso o spirituale, ma trascini anche quello nell'insignificanza, dato che necessariamente ogni espressione di fede comunicata deve fondarsi sulla razionalità del linguaggio;
infatti, puntualmente quando gli alti teologi discettano sulla possibilità di Dio, emerge una definizione talmente rarefatta da escludere qualsiasi possibilità dottrinaria "forte", cioè un legame tra quell'essenza e qualsiasi principio di valore;
cioè, alla fine, per il religioso quel dio resta in disparte, non è in alcun modo utile come testimone della verità e bontà della relativa dottrina o precetto morale, perché potrebbe esserlo altrettanto del suo opposto;
l'effetto che produci con queste considerazioni è analogo a quello di un umarel che si presenta al cantiere e, siccome ha letto da qualche parte che due rette all'infinito si incontrano, grida all'ingegnere che ha sbagliato il progetto del palazzo :asd:
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Originariamente Scritto da
crepuscolo
Inoltre la nostra vita è talmente corta che solo poche probabilità davvero insolite si verificherebbero, non certo una certa evoluzione intellettuale con allegato ampliamento del cervello, a discapito della scimmia che eravamo:rotfl:.
e questo porta a una riflessione sull´evoluzione dell' intelligenza umana negli ultimi 60-30-10 anni,rapidissima!
dalla scimmia alla prima casa decente ci son voluti migliaia di anni..dal porta ordini romano a cavallo alla telefonata altre centinaia di anni --
ora negli ultimo decennio prendi un telefonino in man,o registri un filmato e lo invii dall´altra parte del mondo in due minuti! :v
per non parlare dei progressi su scienza e astronomia !
insomma che significato possiamo dare a questa rapidissima evoluzione tecnologica?
chi "ci illumina" per avere una cosí rapida evoluzione e verso cosa?
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Originariamente Scritto da
crepuscolo
ma ragiona... l'oggettività che è: "credere in Dio è un fatto oggettivo per il credente".
ma ragiona tu: oggettivo per il credente vuol dire esattamente soggettivo;
oggettivo è ciò che non è opinabile, il dato di fatto, come la presenza di sale nell'acqua marina; se uno la beve pensando di dissetarsi, o ignora, o è disperato, ma non per questo l'acqua si dissala; l'oggetto è lì, misurabile, a fronte delle obiezioni di chi vorrebbe diversamente; questa è oggettività.
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Originariamente Scritto da
Misterikx
e questo porta a una riflessione sull´evoluzione dell' intelligenza umana negli ultimi 60-30-10 anni,rapidissima!
dalla scimmia alla prima casa decente ci son voluti migliaia di anni..dal porta ordini romano a cavallo alla telefonata altre centinaia di anni --
ora negli ultimo decennio prendi un telefonino in man,o registri un filmato e lo invii dall´altra parte del mondo in due minuti! :v
per non parlare dei progressi su scienza e astronomia !
insomma che significato possiamo dare a questa rapidissima evoluzione tecnologica?
chi "ci illumina" per avere una cosí rapida evoluzione e verso cosa?
Crescita demografica e specializzazione.
Da pochi Homo sapiens sparsi qua e là a miliardi di persone ben organizzate. Io credo che l'aumento demografico e l'organizzazione funzionale abbiano permesso gli accessi alle varie tecnologie tra le quali la più importante è l'avvento della lingua prima e della scrittura dopo.
A questo punto è vero che abbiamo abbandonato la bellezza di arrampicarci negli alberi saltarci sopra ma ora stiamo belli comodi davanti ad un Pc con un goccio di caffè.:asd:
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Originariamente Scritto da
axeUgene
ma ragiona tu: oggettivo per il credente vuol dire esattamente soggettivo;
E' no, caro mio, credere in Dio come essere superiore è oggettivo, quasi connaturato nella natura umana, credere in un Dio come Allah, Brama, Geova od altri è soggettivo anche se per quel tipo di credenti particolare può sembrare oggettivo.
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Originariamente Scritto da
axeUgene
guarda che se cedi alla tentazione di ricorrere a paradossi o a formule retoriche estreme per mettere in crisi la razionalità non avvalori alcun discorso religioso o spirituale, ma trascini anche quello nell'insignificanza, dato che necessariamente ogni espressione di fede comunicata deve fondarsi sulla razionalità del linguaggio;
A parte che non voglio avvalorare niente ed a parte soprattutto che non esistono i termini per dire: ciò è oggettivo, come per dire succedeva prima succede ora e succederà sempre. nessuno si giocherebbe l'anima per giurare che sarà così. Io direi: nel contingente, ora succede così, la probabilità che domani sia così supponiamo sia al 99%, che dopodomani sia così 98,9 e così via per sempre. E' razionale notare che più ci allontaniamo dall'oggi e più la probabilità che le cose o condizioni siano identiche diminuisce fino quasi ad azzerarsi se parliamo di ere, ma sempre, nonostante il significato di immobilità è in continuo movimento; e tu vai alla ricerca delle leggi che regolano l'oggettività delle cose?
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Originariamente Scritto da
crepuscolo
E' no, caro mio, credere in Dio come essere superiore è oggettivo, quasi connaturato nella natura umana
è solo comune alle culture; si trattasse - come sostieni - di una circostanza implicita oggettivamente nella condizione umana, non avresti i non credenti, atei e agnostici;
sempre inteso che questo non dimostrerebbe l'oggettiva esistenza di un dio; anche perché, dovendo dimostrare quanto affermi, dovresti innanzitutto definire di che si tratta, in termini di finitezza, per poter dire che "tutti credono", un comune denominatore; se ci infili il Big Bang, il "mistero", il fato greco, l'imperativo categorico e gli altri dei, non hai definito nulla;
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Originariamente Scritto da
crepuscolo
A parte che non voglio avvalorare niente ed a parte soprattutto che non esistono i termini per dire: ciò è oggettivo, come per dire succedeva prima succede ora e succederà sempre.
dovresti avere gente che si lancia dal quarto piano, perché prima o poi qualcuno volerà :asd:
la forza di gravità è oggettiva, misurabile, e le conseguenze pure; in qualche caso - improbabilissimo - non si muore per i traumi, se ossa e articolazioni hanno attutito l'urto in modo coordinato;
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nessuno si giocherebbe l'anima per giurare che sarà così. Io direi: nel contingente, ora succede così, la probabilità che domani sia così supponiamo sia al 99%, che dopodomani sia così 98,9 e così via per sempre. E' razionale notare che più ci allontaniamo dall'oggi e più la probabilità che le cose o condizioni siano identiche diminuisce fino quasi ad azzerarsi se parliamo di ere, ma sempre, nonostante il significato di immobilità è in continuo movimento; e tu vai alla ricerca delle leggi che regolano l'oggettività delle cose?
no, solo di quelle che spiegano ciò che è stato ed è in atto;
ma il punto - scusa eh - è che il tuo discorso irrazionalista finisce nel nichilismo puro, che è necessariamente ateista; e auto-refutante, poco intelligente;
tu, per prevenire le critiche razionaliste ai fondamenti di fede incoerenti, distruggi la razionalità che è alla base di qualsiasi messaggio, ivi inclusi quelli cui ti riferisci, i quali perdono anch'essi di qualsiasi oggettività; la tua logica conduce necessariamente ad un nichilismo ateista, anche se non arrivi a capirlo per la scarsa dimestichezza con le formulazioni in cui ti avventuri:
che è il Vangelo, un ricettario per le pizze ? un foglio di istruzioni per l'assemblaggio di mobili Ikea ? il vademecum del tifoso ? un manuale di armi e tiro per l'ufficiale di fanteria ? perché no, se non vi è un criterio valido per definire cosa sia oggettivamente ?
e allora, di che stai straparlando ?
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axeUgene
è solo comune alle culture; si trattasse - come sostieni - di una circostanza implicita oggettivamente nella condizione umana, non avresti i non credenti, atei e agnostici;
Non vorrei però che essere non credenti, atei ed agnostici nasca solo da un sentimento di repulsione.
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Originariamente Scritto da
axeUgene
sempre inteso che questo non dimostrerebbe l'oggettiva esistenza di un dio; anche perché, dovendo dimostrare quanto affermi, dovresti innanzitutto definire di che si tratta, in termini di finitezza, per poter dire che "tutti credono", un comune denominatore;
Il comune denominatore è il Dio sconosciuto. Infatti alle strette nessuno può conoscerlo con certezza.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
dovresti avere gente che si lancia dal quarto piano, perché prima o poi qualcuno volerà :asd:
la forza di gravità è oggettiva, misurabile, e le conseguenze pure; in qualche caso - improbabilissimo - non si muore per i traumi, se ossa e articolazioni hanno attutito l'urto in modo coordinato;
Se fai una foto a lunga posa di notte alle luci delle auto vedrai solo delle strisce illuminate; se uno non conosce il sistema potrà mai immaginare che quelle scie luminose si riferiscono ad automobili? Non credo
Così il tempo, se tieni d'occhio le finestre di un palazzo per 100 ridicoli anni vedrai prima o poi qualcuno per aria.