Una grande scienziata! Una che conosce tutto del mondo fisico, ma che ha l'umiltà di affermare che la Scienza non possiede tutte le risposte....
Ciao, buon fine settimana!
Buon fine settimana a tutti, gente! :approved:
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Sempre se c'è davvero qualcuno. Non è cosa così scontata e provata, per cui questa dicotomia così spinta, abbi pazienza, non è che tu possa sbandierarla così come evidente e reale.
Comunque grazie per renderci ancora più chiaro il motivo psicologico per cui l'essere umano, tu compreso, è così attaccato al biogno di credere in un dio. Hai voglia a cianciare di valori, etica, bene, amore e pace.
Ma che c'entra allora citare la conoscenza della Gianotti del corpo umano? Che fai ti rimangi quello che scrivi con la supercazzola della scienza che non ha tutte le risposte?
Che la scienza non abbia le risposte e un'altra parte le possieda, tipo la religione, lascia il tempo che trova perché non può dirlo nemmeno uno scienziato se con la scienza potremmo effettivamente scoprire di tutto e di più oppure no e nemmeno lasciare intendere che certe risposte siano da trovare altrove.
Se poi la Gianotti afferma che semplicemente la Scienza non ha tutte le risposte, in senso proprio stretto, è vero che non sappiamo tutto, ma c'è differenza fra dire così e ventilare che una parte di risposte non le può dare la scienza ma altro, perché va dimostrato anche questo. Il condizionale sarebbe d'obbligo al limite.
Come prevedibilissimo, la tua risposta "si-no-non so-non mi va di rispondere", non é arrivata. Evidentemente il passo evangelico sul "si si no no etc " ti é sfuggito, o per te non é valido. Vassapé.:dunno:
Non posso prevedere come si passeranno i miei ultimi momenti di vita. Quindi , ho cercato di prepararmi tempestivamente. Non avro' bisogno di pormi domande angoscianti: so bene, saro' finito, come tutti gli esseri viventi (dal protozoo in su) che hanno terminato il loro ciclo, orientato alla sopravvivenza della stirpe, e quindi della loro. E lo so già. Senza illusioni. E senza bisogno di aldilà. Mi va perfettamente bene cosi'. Libero di non crederci.
Ah...ho apprezzato, molto, le tue certezza (vagamente jettatorie, dai...:D ) sui miei ultimi momenti.
Invece, io ti auguro una fine nella dignità, confortato fino all'ultimo dalla tua fede immarcescibile. Serena per il ritorno al Padre, a raccogliere il meritato premio.
Soprattutto, che non sia tu ad angosciarti con la domanda: " E se Rdc ha (modo indicativo) ragione"?
...Se Dio vorrà...
Manco a dirlo.
:D
Precisazione, cosi', caso mai fosse necessaria.
So bene che la morte é una cosa seria , che arriva una volta sola nella vita e che non é proprio una festa. Come tutti, ne sono stato confrontato direttamente. E so che non é divertente. Né per chi se ne va, né per chi resta.
Voglio dire che non aggiungo al timore del "come" moriro' ", e del "quali rogne lascero' ai supestiti che mi sono cari", l'inutile angoscia dell'esame d'ingresso all'aldilà, con premi o punizioni e tutto il bataclan...che siano vergini odalische, diavoli col forcone o chessoio.
"Non é ver che sia la morte il peggior di tutti i mali; é un sollievo de' mortali che son stanchi di soffrir". Metastasio: "Adriano in Siria"
Si finisce, cala la tela.
....come Dio vuola...
:D
Può essere anche no, se si accetta la morte come la fine di tutto, come un sonno eterno in cui non si sogna e non ci si risveglia più, simile a ciò che accade ogni sera quando ci si addormenta e si scivola nel sonno, senza avere consapevolezza di esistere e non si prova più nulla, fine.Citazione:
Te affermi di non avere bisogno di nessun Dio, ma quando sarai sul letto di morte, cercherai risposte.
Ed è un ritorno al nulla come prima di nascere. Cono dove eravamo prima di nascere?
Io non ho ricordi e tu? :D
D' altronde se si morisse durante il sonno, la notte non ci si renderebbe neanche conto di morire.
Per me aggrapparsi all' idea di un Dio e una vita dopo la morte serve a chi fatica ad accettare l' idea della fine dell' esistenza ed ha bisogno di credere che la vita continui ancora, che sia eterna.
Ma pensa che fregatura se dopo la morte non esistesse il Dio cristiano con inferno e paradiso , ma esistesse il ciclo delle reincarnazioni su questa terra , condannati a rivivere le stesse esistenze o quasi .... O magari reincarnarsi in un topo, un grillo o altro animale :D
Se Dio non c'è...sono 18 anni che parli del niente. In realtà, la sezione più clikkata e commentata del forum....parla del niente, la Storia gira intorno al niente, l'arte, la letteratura, i monumenti intorno a noi....fanno riferimento al niente assoluto Laura: beh, complimenti :approved:
Potresti essere tu insieme a chi qui e altrove parla di dio a parlare del niente. Ti sei accorto che più spesso confutiamo e critichiamo quello che tu ed altri volete spacciare per verità, per realtà?
Hai voglia a fare l'offeso e con il giro di frittata sull'arte e la letteratura. Come se non ti avessimo mai detto che trovi opere ispirate ad altre divinità, miti, cosine fantastiche varie. Ti stai aggrappando al nulla con il tuo solito discorso, più volte anche questo confutato e criticato. Fai tu.
Torniamo a Pascal, amico mio. E alla sua famosa "scommessa".....
Ci sono due tipi, di uomini. Assolutamente paritetici. Quelli che pensano di essere solo materia (e la materia nasce, evolve e muore) e quelli che pensano di essere anche Spirito....anche Anima...(che non muoiono mai, essendo per natura eterne). Non ho capito perché hai usato il termine "jettarorio" parlando della tua Morte. Ne hai forse paura? Tutti dobbiamo morire: perché "jettarorio"? Se ritieni di essere pari pari come un lombrico, un topo o una lucertola.... niente dovrebbe turbarti.
Il titolo di questo topic parla di un inizio e di una fine. Fa cioè riferimento a due coordinate temporali. Il credente fa riferimento a Dio, che è l'Eterno. OLTRE, lo spazio. OLTRE, il tempo. E se L'Uomo è stato creato a Sua immagine, ne eredita le caratteristiche. Il suo destino è il Cielo!
Avrebbe ragione Buddha :D
Io ti annuncio il Dio cristiano, LadyHawke, ti annuncio Gesù Cristo unico Salvatore del mondo! Poi sta a te credere in Lui o credere in Buddha, Siddharta, Manitù e quant'altro....
Non si crede per convenienza, per avere consolazione, perché...non si sa mai, per addolcire la pillola dell' esistenza, amica mia. Si crede perché si è fatta un'esperienza CONCRETA di Dio. Perché Lo si è visto operare concretamente nella nostra Vita.
Sono i motivi principali e la paura di ciò che riserva la vita e il fatto di morire. Poi uno ci ricama sopra con le interpretazioni, come il tuo discorso delle esperienze ed attribuisce quello che avviene per intervento divino.Citazione:
Non si crede per convenienza, per avere consolazione, perché...non si sa mai, per addolcire la pillola dell' esistenza,
Tu annunci Cristo, altri alre divinità. Hai una bella concorrenza da battere.
Mi permetto di ricordarti che c'é una domanda, relativa a Bibbia e USA che attende , ancora e sempre, precisa risposta.
Le risposte possibili sono:
si-no-non so- non mi scocciare co 'ste domande del piffero
Mi firmo
Lombrilucertopastro
( giullare e canna pensante* )
*L’homme n’est qu’un roseau, le plus faible de la nature; mais c’est un roseau pensant. Il ne faut pas que l’univers entier s’arme pour l’écraser : une vapeur, une goutte d’eau, suffit pour le tuer. Mais, quand l’univers l’écraserait, l’homme serait encore plus noble que ce qui le tue, parce qu’il sait qu’il meurt, et l’avantage que l’univers a sur lui, l’univers n’en sait rien.
Toute notre dignité consiste donc en la pensée. C’est de là qu’il faut nous relever et non de l’espace et de la durée, que nous ne saurions remplir. Travaillons donc à bien penser : voilà le principe de la morale.
Blaise Pascal, famoso giocatore d'azzardo francese del XVII secolo
Unico salvatore del mondo secondo il tuo punto di vista e di quello dei credenti cristiani come te.:).
Non per convenienza ( potrebbe anche) ma per un bisogno, per soddisfare un bisogno e....tutti abbiamo bisogni da soddisfare.... più o meno consapevoli, anche Cono :D
Bisogno di sentirsi "eterni", "immortali", incapacità di accettare la morte come fine della vita e di tutto, o di dare un senso alla propria esistenza.:)
È il rischio che Dio ha voluto correre, la nostra Libertà....
Alla fine, di tutte le religioni, di tutte le filosofie, di tutte le culture....non rimarrà pietra su pietra, dice la Scrittura. Contempleremo solo Gesù Cristo.
"Di tutto quello che vedete non rimarrà pietra su pietra! Il cielo e la terra passeranno, le mie parole non passeranno"
(Marco 13)
Rifletti: se Dio non c'è, se riteniamo di essere al mondo solo per un casuale incontro di aminoacidi, se più o meno siamo come topi e lombrichi e se non abbiamo un'Anima.....come mai, a cosa è dovuto il fatto che abbiamo il senso del Bene e del Male? Del giusto e dell' ingiusto? Perché ci ripugna la Morte? Come dicevo a RDC....dovremmo accoglierla naturalmente e non come "jettatura", no? Se tutto finisce, LadyHawke, se tutto dal niente viene e al niente ritorna.... perché amare, perché gioire, piangere, lottare e soffrire quaggiù, sotto le stelle?
Molto meglio non nascere proprio! Molto meglio non essere che essere, rispondendo ad Amleto.
Uno strumento atroce e ignominioso come la Croce di Cristo, ti annuncia l'esatto contrario: te sei preziosa per Dio! Da Lui provieni e a Lui tornerai!! La tua Vita è un Disegno d'amore: meraviglioso ed eterno!!!:love:
Sei di fronte a un bivio, con due indicazioni stradali.
Possa lo Spirito del Signore illuminarti.
Ma speriamo che possa tu ritrovare un po' di gnegnero e un po' di illuminazione e sapienza.
Anni di medesimi discorsi e tiritere e di risposte che tu non prendi minimamente in considerazione, come l'ennesima domanda sul perché del senso del bene e del male o il ripudio della morte. Alla base c'è il fatto di essere degli esseri viventi, che devono vivere e sopravvivere, riprodursi, dotati di sensi, enoziini e di comportamenti che ci servono nella vita e ci servono anche per capire e apprendere tramite l'esperienza non solo per istinto e per il pacchetto in dotazione di comportamenti della nostra specie. Ogni organismo attua, nel.possibile, strategie di sopravvivenza, dove c'è alla fine un senso del bene e del male, che riguarda la propria specie.
Senza parlare poi degli animali sociali e con legami stretti di gruppo come lupi o elefanti, dove aiuto e cooperazione sono presenti.
La base è questa per tutti, umani compresi. Se non ti torna, se non sei convinto, sono problemi tuoi.
Attiva una briciola di memoria, grazie.
@Cono!...@Connooo!....@CONOGELATO da Empoliiiiii.....
Hai dimenticato di rispondere al mio post
Basta rispondere, onestamente (:D vedi post precedenti in materia)
1) si
2) no
3) non so
4) non mi scocciare, me ne fotto, piantala
e per me, basta e avanza. Quindi, avuta la risposta, Morta là.
Come per l'esistenza precisa di un primo peccatore ben definito nel tempo e nello spazio, causa prima di tutti i mali (o quasi). Ho preso atto che per te esiste. E l'ho piantata là.
Quindi, non aver paura: rispondi.
....senza dimenticare che Uno disse : "il vostro parlare sia.....etc etc etc "....
Quello che tu chiami bene e male (non nel senso della religione) corrisponde a comportamenti etici secondo regole , il giusto e sbagliato o ingiusto, si fa, non si deve fare, per la convivenza degli individui di una comunità.
L' essere umano è un "essere" sociale da "sempre", questo comportamento con regole all' interno di un gruppo ha permesso l' evoluzione dell' essere umano e la sua sopravvivenza, altrimenti da solo, il singolo avrebbe più difficoltà a sopravvivere. La sopravvivenza da sempre, e non solo per l' uomo ma anche altre specie animali, è legata alla collaborazione e rispetto di regole sociali.
E poi l' istinto protettivo della specie, ci sono comportamenti innati, quindi regole sociali presenti fin nei primi gruppi di umani primitivi non sono una prerogativa della religione cristiana e anche chi non abbraccia la religione o non riconosce l' esistenza di un Dio, riconosce cosa è giusto e cosa sbagliato nel rispetto delle regole e di altri esseri umani.
La morte non ripugna, viene temuta più per quello che si lascia e per il distacco dai propri cari.
Perchè? Perchè è la "vita" che lo chiede, siamo "programmati" istintivamente da un meccanismo per la sopravvivenza e a perpetuare la nostra specie attraverso la riproduzione. Il nostro cervello si è evoluto a tal punto che ci consente di provare sentimenti ed emozioni, chissà che anche altre specie animali non provino emozioni, magari meno evolute, più primitive, di noi ma provano qualcosa di simile.Citazione:
Se tutto finisce, LadyHawke, se tutto dal niente viene e al niente ritorna.... perché amare, perché gioire, piangere, lottare e soffrire quaggiù, sotto le stelle?
....E ti ho spiegato...che non avevi capito nulla.
Vedo che continui a non comprendere. Forse, non vuoi. E' tuo diritto.
Ti ricordo che la mia domanda (Validità della bibbia certificata da presidente USA) attende risposta.
Ti ripeto: basta dire:
1) si
2) no
3) non so
4) non rompere, me ne f....
"Il vostro parlare sia.....etc etc etc", come diceva Quello....
Gli animali provano emozioni, ormai la scienza qualche passo in avanti lo ha fatto. Le emozioni primarie (rabbia, paura, gioia, disgusto, sorpresa, tristezza) le abbiamo noi così come altri animali. E' un pacchetto base in dotazione, più o meno in comune. Un pò più difficile capire in certi tipi si animali come gli insetti le emozioni presenti ma parte di queste sembra le provino anche loro.Citazione:
chissà che anche altre specie animali non provino emozioni, magari meno evolute, più primitive
Poi ci sono le cosiddette secondarie (gelosia, invidia, vergogna, allegria ecc...), che creano altre sfumature e possono derivare dalla combinazione delle primarie e l'uomo le ha. Negli animali per esempio, è stata appurata le gelosia nel cane. Chiaramente si tratta di studi particolari e non è semplice verificare quali secondarie facciano parte degli animali e a quali specie.
Per fare un'altro esempio si potrebbe dire anche qualcosa su un certo senso di "giustizia" e di capaità di confronto, es. eseprimenti con i primati.
Esperimenti in cui ad una scimmia veniva dato un cibo più ambito e all'altra uno meno appetibile, hanno messo in luce che la scimmia che si rendeva conto che l'altra aveva cibo più buono, attuava certi comportamenti, tipo tirare addosso il cetriolo, meno buono della banana data alla compagna.
Siamo in un campo in divenire ma oggi negare le emozioni nehli animali diventa assurdo.
E quindi? Credo che con le premesse che hai elencato, tu possa arrivare a una conclusione e imboccare decisamente e senza indugio la via che indica la non esistenza di Dio: dico bene? È corretto? Dio non c'è. l'Uomo non ha un'Anima, non ha Spirito, non ha caratteristiche profondamente singolari e diverse dagli animali. Veniamo al mondo dal niente, per puro caso, rispondendo all'istinto riproduttivo. Oltre la Morte non c'è niente, chiudiamo gli occhi e stop. Le ansie di giustizia, di pace, di amore e di eternità.....fisime, oppio, illusioni. E le Parole del Cristo solo illusorie promesse.
"Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati. Beati gli operatori di pace, perché vedranno Dio. Beati voi che ora piangete, perché sarete consolati."
Molto bene LadyHawke, ne prendo atto. Nessuna Giustizia per le centinaia di Bambini innocenti trucidati ieri a Gaza. Né dagli uomini, né da Dio.
Giusto la coda, se proprio vogliamo essere pignoli....:looksi:
Anche i gatti infatti sentono il bisogno di mettere su una tela, su una pagina, su un blocco di marmo, su celluloide le loro emozioni e i loro sentimenti. Anche i gatti, seduti accanto a te su una spiaggia, contemplano estasiati un tramonto autunnale. Anche i gatti seppelliscono e venerano i loro simili defunti. Anche i gatti prendono le loro decisioni ascoltando o non ascoltando la loro Coscienza. Standing ovation e complimenti!!!
In sostanza, alla domanda "Quanto fa 2 + 2 ? ", rispondi: " La capitale d'Italia é Bogotà."
D'accordo: basta aver Fede.
Speranza di "ragionare" non ce n'é più ed é per pura Carità che non faccio riflessioni sul tuo rifiuto di rispondere correttamente, "evangelicamente"... :D Si, il più volte, inutilmente, citato "Sia il vostro parlare si si no no etc etc "
Ma é tuo diritto.
Che rispetto e difenderei, se necessario.
Guarda che esistono anche le manifestazioni degli animali verso la morte e gli individui morti.
Succede anche che un gatto si allontani definitivamente da un gatto morto per esempio, col quale aveva un determinato rapporto, dopo più di un giorni.
Gli elefanti vanno sui resti e le ossa (quindi dopo che è passato del tempo!), di coloro col quale avevano una parentela o amicizia. E fra vari resti di alcuni ielefanti, vanno proprio da quelli con cui erano in relazione.
[QUOTE=conogelato;1856790].Citazione:
E quindi? Credo che con le premesse che hai elencato, tu possa arrivare a una conclusione e imboccare decisamente e senza indugio la via che indica la non esistenza di Dio: dico bene? È corretto? Dio non c'è. l'Uomo non ha un'Anima, non ha Spirito, non ha caratteristiche profondamente singolari e diverse dagli animali
Se dio non c'è allora non c'è "anima" "spirito" , e se ciò che chiamiamo "anima" "spirito" esistesse veramente ma avesse origini diverse dal divino?
Diversi dagli animali fino a prova contaria
molto probabilmente quello che regola il nascere e il morire si chiama vita e non sappiamo bene di cosa si trattiCitazione:
Veniamo al mondo dal niente, per puro caso, rispondendo all'istinto riproduttivo. Oltre la Morte non c'è niente,
E perché mai? spiegami il ragionamento che ti porta a questa conclusione e vedrai che è fallaceCitazione:
. Le ansie di giustizia, di pace, di amore e di eternità.....fisime, oppio, illusioni.
Citazione:
E le Parole del Cristo solo illusorie promesse.
sicuramente dio deve essere troppo impegnato per intervenireCitazione:
. Nessuna Giustizia per le centinaia di Bambini innocenti trucidati ieri a Gaza. Né dagli uomini, né da Dio
Esternare le emozioni vengono esternate e comunicate con posture e linguaggio del corpo, vocalizzi o emissione di suoni, odori, prossemica.
Un nodo importante è semmai quello su consapevolezza di sé, delle proprie emozioni, empatia verso altri individui ed il distinguo fra sé e gli altri.
Visti gli studi, pare che sia presente, almeno in alcuni animali studiati, fra cui per esempio le scimmie antropomorfe ed anche i cani.
E' evidente a chi abbia frequentato qualche animale (mammiferi soprattutto) che gli animali abbiano emozioni e che sappiano comunicarle
Se dipingere, comporre, creare etc... sono la misura della capacità di avere emozioni, ovvero ce l'ho perché la posso esprimere si rischia una brutta china, ma proprio brutta brutta
ma Cono ha il Master in" fallacia della brutta china"