Originariamente Scritto da
axeUgene
biologicamente, si tratta di monogamia seriale, l'hardware, e riguarda entrambi i generi;
la cosa si potrebbe discutere, e generalmente rileva la trasmissibilità della terra;
ma io eccepivo sul percorso a ritroso, in termini di smantellamento dell'impianto relazional/famigliare; insomma, la questione di rimettere ilo dentifricio nel tubetto;
tu hai quella norma patriarcale, che ha funzionato; poi, però, ne hai una nuova, che attiene al diritto individuale al desiderio, pure con dei vincoli; prendiamoli per buoni;
ma il desiderio legittimato, oltre ad essere difficilmente gestibile dalla norma, opera anche preventivamente, almeno sulla gente comune; il benchmark l'hai se osservi le prassi dei potenti, con veri e propri codici: il re che figlia con la regina, ma ha amanti "legittime", tra cui una "favorita"; faceva così anche il mio ex-suocero, peraltro più o meno imparentato all'originale, salvo che dopo il divorzio ha sorpreso tutti con un'inopinata non in pole position :asd:
ma anche le regine avevano amanti, tutto in modo abbastanza codificato e sotto gli occhi di consiglieri, confessori, ecc...
noi persone normali non abbiamo codici alternativi per il traffico del desiderio e la gestione di quella monogamia, passata da regola del matrimonio/patrimonio a nozione romantica e caduca;
col che, si perde il patto fondato sul bisogno e l'opportunità - tollerabile o meno - che non ha più una narrazione agibile, nel senso che ti racconti male la rassegnazione; ma non c'è nemmeno un percorso agibile di praticabilità di quel desiderio;
il tutto non è "patriarcale" perché intrinsecamente e in astratto la monogamia debba essere esclusiva a quel modello - anche se sarebbe da vedere il comportamento sessuale del matriarcato in relazione al potere;
ma lo diventa in pratica perché quella domanda di monogamia puntella i vincoli all'auto-determinazione in un contesto che offre solo patriarcato;
in soldoni, il maschio che perde quel potere chiede in cambio di essere dispensato dal ruolo di provider, o si dispensa da solo, evitando di metter su famiglia; magari è spaesato; ma spariglia il gioco, nel senso che l'acquisizione del desiderio come componente autonoma e legittima non incontra archetipi di ruolo praticabili;
nella narrazione banale metabolizzata da Cono, siccome la donna dice: io sono mia, quello dice: bene, allora io pure: sto con gli amici, vado al calcetto, spendo per l'auto e la vacanza, faccio l'adolescente e non i figli; perché dovrei sacrificare questi desideri ?
Cono non dovrebbe preoccuparsi troppo, perché tra 20 anni le persone in età procreativa saranno quasi tutte figlie dei patriarcali, come gli egiziani del piano di sotto, con qualche attenuazione, forse;
la regola del pollice, in tutto questo, è che più la società è ricca e offre opportunità di realizzazione, meno la famiglia risulta quell'ancoraggio identitario ansiogeno e le crisi sono - relativamente - metabolizzabili; per lo stesso motivo per cui una disciplina dei ruoli che includa il desiderio ha sempre funzionato per i potenti.