Originariamente Scritto da
Vega
Cono, ti ho detto che non ci sono problemi? Il fatto è che ora, sull'onda del momento, son tutti unti a fare retorica sull'ambiente. Tralasciando la parte ad cazzum sul virus e l'ambiente, credi che anche se stoppassimo tutto, non ci trascineremmo per diverso tempo i problemi che abbiamo creato?
Ti faccio notare che un problema che non sarà probabilmente risolvibile, riguarda le micro e nanoplastiche, sparse dappertutto. Tu pensa, per farti un esempio, solo al consumo dei pneumatici con l'attrito sulla strada ed alle fibre che perdiamo con i vestiti, quasi tutte sintetiche.
E tu che inneggi alla moltiplicazione indefinita dell'essere umano non vuoi fare i conti nemmeno con i problemi demografici, delle risorse e sanitari. Forse pensi che risolvendo il problema dell'allevamento si azzereranno le epidemie, che non scappi fuori nessuna malattia.
Poi se dietro questo virus c'è qualcos'altro chi lo sa. Vedendo come son unti tutti a parlare di "non torneremo più come prima", di smart working, tele lavoro ecc..., vien da pensare se dobbiamo capire fra le righe. Già mi immaginavo qualcosa che bolliva in pentola dopo i primi tempi della quarantena.
Vedrai se non faranno qualche ribaltone nel mondo del lavoro, non tanto perché c'è il virus, ma con la scusa del virus. Oggi è arrivato un volantino sindacale dove si parla di potenziali intenzioni aziendali di mantenere l'assetto lavorativo come ora in quarantena(smart working e tele lavoro, rientri scaglionati, mirati su necessità), che qualora dovesse concretizzarsi, chiaramente dovranno esserci leggi necessarie, modifiche contrattuali e contrattazione sindacato-azienda.
Tanto da un po' di anni le aziende son tutte a risparmiare, non vogliono forse più tanti lavoratori fra i piedi, salvo i necessari, per cui chi può per il tipo di mansione riuscire a tenerlo a casa, saranno ben contente. Risparmio negli immobili, affitti, pulizie, corrente, acqua, riscaldamento, mense. E le leggi non tarderanno ad arrivare credo, poi chissà.