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7. Rapporto con la comunità religiosa
Un elemento vivo e fondamentale nella chiesa.
Nella cerchia familiare, come anche nella chiesa, dovremmo porre la temperanza cristiana come elemento base fondamentale. Dovrebbe essere un elemento vivo, fondamentale, che possa riformare le abitudini, la disposizione e il carattere delle persone. L’intemperanza è alla base di tutti i mali nel nostro mondo. Manuscript 50, 1893
Coloro che non devono essere ammessi nella chiesa.
Dio ci dà il privilegio di essere ben svegli per evitare questo male. Che Lui ci aiuti a lavorare con tutte le nostre forze per salvare gli uomini, le donne e la gioventù dalle trappole del nemico. La nostra chiesa non può permettersi di accettare la presenza di coloro che bevono alcolici e fumano. Tuttavia, possiamo aiutare queste persone a vincere queste abitudini. Possiamo insegnargli ad abbandonare queste pratiche nocive, e se rinunciano ad esse, possono portare molta felicità nella loro casa. Quelli che hanno il cuore pieno dello Spirito di Dio non avranno alcun bisogno di stimolanti. Review and Herald, 15 Giugno 1905.
Il vero convertito abbandona abitudini e appetiti malsani.
Le abitudini di molti uomini e donne sono in contrasto con i principi biblici. Le vittime dell’alcol e del tabacco sono corrotte nel corpo, nell’anima e nello spirito. Queste persone non dovrebbero essere ricevute nella chiesa, fino a quando non danno prova che sono veramente convertiti, che sentono il bisogno della fede, che opera per amore e purifica l’anima. Solo la Verità di Dio può purificare il vero credente. Colui che è veramente convertito abbandonerà ogni abitudine e appetito degradante. Con l’astinenza totale egli vincerà il suo desiderio sulle compiacenze distruttrici della salute. Evangelism, p. 264
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Mah, bisogna vedere se ha ragione sorella White, quando dice che si trattava di succo d'uva. Ha visto effettivamente che tale era o ci giunse attraverso un ragionamento, sulla base di altre scritture?
Carissimo, l'argomento che posti alla nostra attenzione da tempo, è oltremodo interessante, ma la chiosa finale è esplicitata come meglio non si potrebbe fare, proprio da Gesù Cristo nel Vangelo di Marco:
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: "Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro".
Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. E disse loro: "Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?". Così rendeva puri tutti gli alimenti. E diceva: "Ciò che esce dall'uomo è quello che rende impuro l'uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall'interno e rendono impuro l'uomo".
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: "Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro".
Questo, però, è un altro discorso. Sorella White evidenzia che le cattive abitudini rovinano la salute fisica dell'uomo e, successivamente o contemporaneamente, influiscono negativamente anche su una corretta vita morale e quindi sulla salvezza dell'anima.
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L'uso eccessivo, l'esagerazione, la dipendenza...
Le cose buone della terra, compresi cibi e bevande, sono date da Dio all'Uomo perché ne faccia buon uso.
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8. Gli Avventisti del 7° giorno sono dei leader spirituali
Preservare il vigore mentale e la forza di resistenza.
C’è una solenne responsabilità che riposa su tutti, specialmente sui ministri che insegnano la verità e a vincere l’appetito. L’utilità dei ministri di Cristo sarebbe maggiore, se avessero il controllo sui loro appetiti e passioni; le loro facoltà mentali e morali sarebbero più vigorose, se unissero il lavoro fisico con l’esercizio mentale. Con abitudini strettamente temperanti, col lavoro mentale e fisico combinati potrebbero realizzare una maggior quantità di compiti e preservare la chiarezza di mente. Se volessero proseguire su questa strada, i loro pensieri e le loro parole fluirebbero più liberamente, i loro esercizi religiosi sarebbero più attivi e le impressioni sui loro ascoltatori sarebbero più marcate.
L'intemperanza nell'alimentazione, anche se il cibo è di buona qualità, avrà delle ripercussioni sull'organismo e indebolirà le emozioni più sante ed elevate. Una rigorosa temperanza nel mangiare e nel bere è estremamente importante per conservare la salute e assicurare il buon funzionamento di tutti gli organi.
Le abitudini di una stretta temperanza, unite all'esercizio muscolare e mentale, garantiranno il vigore fisico e mentale, e assicureranno una buona resistenza a coloro che si impegnano nel ministero, come anche ai redattori e a quanti svolgono lavori sedentari. Health Reformer, Agosto 1875
Seguire l’esempio di Cristo.
I collaboratori del Cristo, che si dicono suoi rappresentanti, devono imitare l'esempio del Maestro e avere abitudini ispirate a una rigorosa temperanza. Essi devono presentare alla gente la vita e l'esempio del Redentore, con una vita di rinuncia, di sacrificio e di servizio attivo. Il Cristo vinse la tentazione della gola in favore dell'uomo; i pastori, quindi, devono, nel suo nome e in sua vece, dare agli altri un esempio degno di essere imitato. Coloro che non sentono la necessità di impegnarsi a vincere la tentazione degli appetiti perdono l'opportunità di assicurarsi delle vittorie preziose e diventano schiavi dei sensi e dei desideri, che colmano il «calice delle iniquità» di coloro che abitano sulla terra. Temperance, vol.3, p. 490
La visione spirituale compromessa.
Sono stata istruita per dire ai miei fratelli nel ministero questo: Attraverso l’intemperanza nel mangiare, disonorate voi stessi e non siete in grado di vedere chiaramente la differenza tra il fuoco sacro e il comune. La vostra intemperanza mostra il vostro disprezzo per gli avvertimenti del Signore. Egli vi parla per mezzo del profeta Isaia: "Chi tra voi teme l'Eterno e ascolta la voce del suo servo? Chi cammina nelle tenebre senza alcuna luce confidi nel nome dell'Eterno e si appoggi sul suo DIO! Ecco, voi tutti che accendete un fuoco, che vi cingete di tizzoni, andate nelle fiamme del vostro fuoco e fra i tizzoni che avete acceso! Dalla mia mano avrete questo: voi giacerete nel dolore." (Isaia 50:10,11) Testimonies, vol. 7, p. 258
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Un aiuto a pensare con chiarezza.
Noi non abbiamo il diritto di perdere il controllo delle nostre facoltà mentali e fisiche, a tal punto da irritarci senza motivo e pronunciare parole che disonorano Dio. Il Signore desidera che noi siamo sempre calmi e pazienti. Indipendentemente da quello che gli altri possono fare, noi dobbiamo rappresentare Cristo e agire come agirebbe lui, trovandosi nelle stesse circostanze.
Chi occupa un posto di responsabilità deve prendere ogni giorno delle decisioni, dalle quali possono derivare delle conseguenze di grande portata. Egli deve saper pensare rapidamente e ciò può essere fatto in modo positivo solo da coloro che praticano un regime di temperanza. Lo spirito si fortifica, quando le forze mentali sono trattate correttamente. La mente acquisterà di volta in volta nuovo vigore, se non sarà sottoposta a una tensione eccessiva. Testimonies, vol. 7, p. 199
Le qualifiche degli uomini scelti per le posizioni di responsabilità.
Essere fedele a Dio significa molto. Lui ha diritti su tutti coloro che lavorano al suo servizio. Egli desidera che la mente e il corpo siano conservati nelle migliori condizioni di salute; che ogni facoltà e dono siano sotto il dominio divino, e siano così vigorose (come potrebbero diventare) mediante scrupolose e strette abitudini temperanti. Il Signore ci chiede una consacrazione senza riserve di noi stessi, nel corpo e nell’anima, e con tutte le facoltà che ci ha donato per essere usate al suo servizio. Tutte le nostre energie e capacità devono essere costantemente rafforzate e sviluppate, durante questo tempo di prova. Solo coloro che apprezzano questi principi e sono stati addestrati a curare i loro corpi in modo intelligente e nel timore di Dio, dovranno essere scelti per assumere responsabilità nell’opera.
Coloro che conoscono la Verità da molto tempo, ma che non riescono a distinguere i principi corretti della giustizia da quelli del male, la cui comprensione riguardo la giustizia, la misericordia, l’amore di Dio è oscurata, dovrebbero essere sollevati dalle loro responsabilità. Ogni chiesa ha bisogno di una chiara e nitida testimonianza. La tromba deve dare un suono forte. Signs of the Times, 2 Ottobre 1907
Gli operatori sanitari devono essere temperanti.
Per quanto riguarda i principi della riforma sulla salute, i medici si rendano conto che coloro che seguono il corso di infermieristica dovrebbero ricevere un’educazione completa, dovrebbero essere istruiti ad essere strettamente temperanti in tutte le cose, perché la trascuratezza delle leggi della salute è inescusabile in coloro che sono stati scelti ad insegnare agli altri come vivere. Testimonies, vol.7, p. 74
Educare, educare, sempre educare.
Poiché i principi della salute e della temperanza sono così importanti, ma spesso così fraintesi, trascurati o perfino sconosciuti, noi per primi dobbiamo istruirci al riguardo, affinché possiamo mettere le nostre vite in armonia con tali principi, e poi istruire gli altri. La gente ha bisogno d’essere educata, linea su linea, precetto su precetto. Il tema deve essere costantemente ricordato nelle menti. Ogni famiglia ha bisogno d’incoraggiamento, la sua mente stimolata e la sua coscienza risvegliata a praticare i principi della vera riforma.
Specialmente i ministri dovrebbero essere saggi su questa questione. Come pastori del gregge, essi saranno ritenuti responsabili per la loro ignoranza volontaria e il loro disprezzo delle leggi della natura. Imparino cosa sia la vera riforma igienica e insegnino i suoi principi, sia per precetto che per un sereno costruttivo esempio. Non dovrebbero ignorare il loro dovere su questa questione; non mettete da parte questi prìncipi solo perché alcuni vi potranno chiamare estremisti. Nei convegni, nelle assemblee e altre riunioni grandi e importanti, si dovrebbero dare istruzioni sulla salute e sulla temperanza. Mettete a disposizione ogni talento disponibile e seguite l’opera con pubblicazioni riguardo questo tema. - “Educare, educare, educare” dovrebbe essere la parola d’ordine - Manuscript 9, (senza data)
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SEZIONE 9 - L’ORIGINE DELL’INTEMPERANZA
1. L’influenza prenatale
Dove dovrebbe iniziare la riforma.
Gli sforzi di chi lavora in favore della temperanza non sono di così ampia portata da eliminare la maledizione dell’intemperanza dalla nostra terra. Le abitudini, una volta formate, sono difficili da eliminare. La riforma dovrebbe cominciare dalle mamme, prima della nascita dei loro bambini; per cui, se le istruzioni di Dio fossero fedelmente seguite, l’intemperanza non esisterebbe. Ogni mamma dovrebbe impegnarsi costantemente a conformare le proprie abitudini alla volontà di Dio, in modo da lavorare in armonia con lui per preservare i propri figli dai vizi attuali, responsabili di distruggere la salute e la vita.
Che le mamme si mettano, senza indugio, in una giusta relazione con il loro Creatore, affinché possano, per mezzo della sua grazia, erigere intorno ai loro bambini un baluardo contro la dissipazione e l’intemperanza. Counsels on Diet and Foods, pp. 225,226
Le abitudini di entrambi genitori.
Come regola generale, ogni uomo intemperante che genera figli trasmette le sue inclinazioni e tendenze malvage alla sua prole. Review and Herald, 21 Novembre 1882.
Le abitudini di una madre influiranno sul figlio per il bene o per il male. Essa deve controllarsi, seguendo giusti princìpi, praticare la temperanza e la rinuncia di sé, se vuole assicurare il benessere di suo figlio. Counsels on Diet and Foods, p. 218
L’eredità delle cattive abitudini.
I pensieri e i sentimenti di una madre avranno una forte influenza sulla sua prole. Se lei permetterà che la sua mente si soffermi sui propri sentimenti, se cede all’egoismo, se è di malumore e esigente, i suoi figli testimonieranno questo temperamento. Molti giovani hanno ricevuto come un lascito: tendenze al male quasi invincibili. Il nemico delle anime conosce bene questo fatto, molto meglio degli stessi genitori. Egli induce la madre alla tentazione, sapendo che se lei non riuscirà a resistergli, attraverso la madre colpirà il bambino. L’unica speranza della madre è in Dio. Può accorrere a Lui in cerca di forza e grazia, e non si rivolgerà a Lui invano. Signs of the Times, 13 Settembre 1910
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Il messaggio di Dio per ogni madre.
Le Scritture insegnano che la madre deve fare attenzione alle proprie abitudini di vita.
Quando Dio scelse Sansone come liberatore d'Israele, "l'angelo del Signore apparve alla madre per darle indicazioni particolari circa le sue abitudini e la cura del bambino: - ... Non bere né vino né bevanda alcolica e non mangiare niente d’impuro... -” (Giudici 13:13,7).
Molti genitori trascurano gli influssi prenatali, ma Dio non fa così. Il solenne messaggio inviato due volte a Manoah, tramite un angelo, mostra che questo soggetto merita la nostra più grande attenzione.
Rivolgendosi a una madre ebrea, Dio parla alle madri di tutti i secoli: “... Osserverà tutto quello che le ho comandato” (cfr. Giudici 13:14). Il benessere del bambino che deve nascere dipende, quindi, in modo particolare dalle abitudini della madre, i cui gusti e le cui passioni devono essere sottomessi a dei principi. Se vuole adempiere il piano che Dio ha progettato, donandole un figlio, deve evitare un certo numero di cose.
Prima della nascita, se la madre segue il suo istinto, se è egoista, impaziente ed esigente, questi tratti di carattere si ritroveranno nella sua piccola creatura. È in questo modo che molti bambini hanno ricevuto alla loro nascita delle tendenze al male quasi insuperabili. Ma se la madre si attiene fermamente a buoni principi, se pratica la temperanza e coltiva l'abnegazione, se è amabile e buona, può trasmettere a suo figlio queste preziose qualità. Molto esplicito è il comandamento che vieta alla madre l'uso del vino. Ogni sorso di bevanda alcolica, usata per soddisfare il proprio piacere, mette in pericolo la salute fisica, mentale e morale del bambino ed è un peccato nei confronti del Creatore. The Ministry of Healing, pp. 372, 2372
Responsabili del benessere delle generazioni future.
Se le donne delle generazioni passate fossero state mosse da motivi elevati, tenendo conto che le generazioni future sarebbero state nobilitate o degradate dalla loro linea di condotta, sarebbero arrivate alla ferma conclusione che non avrebbero unito i loro interessi di vita con quelli di uomini intemperanti, dediti all’alcol e al tabacco - veleni lenti, ma sicuri e mortali -, che indeboliscono il sistema nervoso e degradano le nobili facoltà della mente. Se gli uomini avessero deciso di rimanere legati alle loro vili abitudini, le donne li avrebbero lasciati nella loro condizione di celibato, affinché godessero della compagnia scelta. Le donne non dovrebbero considerare se stesse di poco valore, tanto da unire il loro destino con uomini che non hanno il controllo sui loro appetiti e sulle loro passioni, la cui felicità consiste nel mangiare e nel bere alimenti impuri, come gratificazione delle loro passioni animali.
Le donne non sempre hanno seguito i dettami della ragione, ma i loro impulsi. Non sempre hanno sentito quell’elevato grado di responsabilità, che riposava su di loro, di non formare una famiglia, che avrebbe impresso sulla loro discendenza un basso livello morale e la passione di soddisfare appetiti degradati, a spese della salute e anche della vita. Dio le terrà responsabili per la salute fisica e il carattere morale, così trasmesso alle generazioni future. How to Live, Nr. 2, pp. 27,28
Il neonato.
La domanda di padri e madri dovrebbe essere: “Che dobbiamo fare per il bambino, che nascerà da noi?” (cfr. Giudici 13:8). Abbiamo presentato al lettore ciò che Dio ha detto circa il comportamento di una mamma, prima che il figlio venga alla luce. Ma questo non è tutto. L’angelo Gabriele fu inviato a impartire istruzioni per la cura dei bambini, dopo la nascita, affinché i genitori potessero pienamente comprendere il proprio dovere. Prima dell’avvento di Cristo, l’angelo Gabriele andò da Zaccaria, con un messaggio simile a quello dato a Manoah. All’anziano sacerdote fu annunziato che sua moglie avrebbe avuto un figlio, che sarebbe stato chiamato Giovanni. “Tu - aggiunse l’angelo - ne avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno per la sua nascita. Perché sarà grande davanti al Signore. Non berrà né vino né bevande alcoliche, e sarà pieno di Spirito Santo...” (Lc 1:14,15). Questo bimbo promesso doveva crescere secondo abitudini di rigorosa temperanza. Un’importante opera di riforma gli sarebbe stata affidata, per preparare la via a Cristo. Tra la gente del popolo regnava ogni genere d’intemperanza. Il consumo di vino e di ghiottonerie stava debilitandone l’energia fisica e li degradava, al punto che i più efferati delitti non sembravano peccato. La voce di Giovanni si doveva elevare dal deserto, in una severa riprensione per le indulgenze peccaminose del popolo, mentre le sue abitudini di vita, all’insegna della sobrietà, avrebbero costituito un rimprovero contro gli eccessi dell’epoca. Counsels on Diet and Foods, p. 225
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2. La forza delle tendenze ereditate
Si trasmettono appetiti insaziabili.
La stessa responsabilità pesa sia sui padri sia sulle madri, che trasmettono ai figli le loro caratteristiche fisiche e mentali, le loro predisposizioni e le loro passioni. Spesso i figli mancano di forza fisica, mentale e morale, a causa dell’intemperanza dei genitori. I bevitori e i fumatori possono trasmettere ai figli - e spesso succede - il loro desiderio insaziabile, le loro tare fisiche e la loro irritabilità. Il licenzioso spesso trasmette alla prole desideri insani e perfino terribili malattie; e poiché i figli perdono quella resistenza alla tentazione, che avevano i genitori, ogni generazione tende a cadere più in basso. Patriarchi e Profeti, p. 561
Fino alla terza e quarta generazione.
I nostri progenitori ci hanno trasmesso costumi e appetiti che stanno riempiendo il mondo di malattie. I peccati dei genitori, a causa dell’appetito pervertito, si sono radicati nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, con una forza spaventosa. La dieta sbagliata di molte generazioni, la golosità e l’auto indulgenza della gente stanno riempiendo i nostri ospizi, le nostre carceri e i nostri ospedali psichiatrici. L’intemperanza nel bere tè, caffè, vino, birra, rum e cognac, l’uso del tabacco, oppio e altri stupefacenti hanno portato a una grande degenerazione mentale e fisica, e questa degenerazione è in costante aumento. Review and Herald, 29 Luglio 1884
L’eredità alle generazioni future.
Dovunque le abitudini dei genitori sono contrarie alla legge fisica, il danno fatto a se stessi sarà ripetuto nelle generazioni future. Manuscript 3, 1897
La razza umana sta gemendo sotto il peso del dolore accumulato, a causa dei peccati delle generazioni precedenti. E nonostante ciò, la generazione attuale continua a indulgere nell’intemperanza e nell’ubriachezza, lasciando così in eredità le malattie, l’intelletto indebolito e la morale corrotta alla prossima generazione. Testimonies, vol. 4, p. 31
Lottare contro le tendenze ereditate.
Molti genitori hanno trasmesso ai propri figli le loro tendenze all’appetito e alle passioni. Tale situazione rende molto difficile l’educazione e la formazione di questi bambini, affinché siano strettamente temperanti ed abbiano abitudini pure e virtuose. Se l’appetito per il cibo malsano, l’alcol e i narcotici gli è stato trasmesso come un’eredità dai loro padri, quale responsabilità terribilmente solenne riposa sui genitori per contrastare le cattive tendenze, che hanno dato ai loro figli!
Quanto ferventemente e diligentemente i loro genitori dovrebbero lavorare per compiere il loro dovere, con fede e speranza, verso la loro sfortunata prole. Testimonies, vol. 3, pp. 567, 568
Affrontare l’ondata del male.
Molti soffrono per gli errori dei loro genitori. Anche se non ne sono responsabili, è loro dovere verificare ciò che le leggi della natura vietano o consentono. Devono evitare le abitudini sbagliate e ritrovare l'equilibrio. The Ministry of Healing, p. 234
Si richiede maggior forza morale.
La più grande necessità per gli uomini di questa generazione è rafforzare la loro volontà, attraverso la grazia di Dio, per poter resistere alle tentazioni di Satana e opporsi alla più piccola compiacenza degli appetiti pervertiti. La generazione moderna ha meno potere di autocontrollo rispetto a quelle precedenti. Coloro che si arrendono a questi stimolanti trasmettono i loro depravati appetiti e passioni ai loro figli, ed essi necessitano di una maggiore forza morale per opporsi all’intemperanza in tutte le sue forme. L’unico modo sicuro di riuscirci è quello di essere fermi, osservando una temperanza rigorosa in tutte le cose, senza avventurarsi sulla via del pericolo. Christian Temperance and Bible Hygiene, p. 37
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3. Formazione di norme e comportamento
Iniziate dall’infanzia.
Che i genitori inizino una crociata contro l’intemperanza nelle proprie case, nelle loro famiglie, nei prìncipi che insegnano ai loro figli, iniziando dall’infanzia, cosicché potranno aspettarsi il successo. Testimonies, vol. 3, p. 567
Insegnamento coscienzioso e disciplinato.
Insegnate ai vostri figli sin dalla culla l’abnegazione e l’autocontrollo… Insegnate loro che Dio non desidera che vivano solo per soddisfare piaceri immediati, ma in vista di una felicità eterna. Spiegate loro che cadere in tentazione significa comportarsi male e manifestare debolezze, mentre resistere vuol dire avere un carattere nobile e forte. Questi insegnamenti saranno come un seme gettato in un buon terreno e porteranno dei frutti, che rallegreranno il vostro cuore. The Ministry of Healing, p. 386
Importanza di un inizio precoce.
Non si accorderà mai troppa attenzione alla prima fase dell'educazione dei bambini. Le lezioni imparate e le abitudini formate nell'infanzia e nell'adolescenza influiscono sul carattere e sulle scelte della vita più dell'istruzione e dell'educazione negli anni successivi. The Ministry of Healing, p. 380
Trascendente influenza delle prime abitudini.
Il carattere, in larga misura, si forma nei primi anni di vita. Le abitudini consolidate in quel periodo hanno un grande influsso sulla crescita dell’intelletto, più di qualunque altra dote naturale, poiché i migliori talenti, a causa di abitudini sbagliate, possono essere deformati o indeboliti. Quanto prima nella vita il bambino apprende abitudini nocive e più saldamente esse si afferrano alla loro vittima, gettandola nella schiavitù, e (tanto più) la sua norma di spiritualità sarà mediocre. Counsels on Health, pp. 112,113
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Iniziate dall’infanzia.
Insegnamento coscienzioso e disciplinato.
Importanza di un inizio precoce.
Trascendente influenza delle prime abitudini.
Quoto "in toto" quanto messo in evidenza
...ma...
Sul "cosa" insegnare, le opinioni divergono.
E c'é un altro punto (che forse mi é sfuggito o che sarà sviluppato in seguito):
quid del "rispetto della personalità del bambino"?
Nel senso che il bambino, metaforicamente, é più un albero da far sviluppare che non un recipiente da riempire o un blocco di plastilina da modellare . IMHO.
Non so se mi sono spiegato.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
Quoto "in toto" quanto messo in evidenza
...ma...
Sul "cosa" insegnare, le opinioni divergono.
E c'é un altro punto (che forse mi é sfuggito o che sarà sviluppato in seguito):
quid del "rispetto della personalità del bambino"?
Nel senso che il bambino, metaforicamente, é più un albero da far sviluppare che non un recipiente da riempire o un blocco di plastilina da modellare . IMHO.
Non so se mi sono spiegato.
Certo, la personalità del bambino va rispettata, l'educazione vuole correggere eventuali difetti di comportamento, che possono essere conseguenza di capricci o di obiettivi non corretti. L'ignoranza del bene supremo da raggiungere sicuramente può influire su comportamenti egoistici.
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E’ difficile disimparare le abitudini consolidate.
È molto difficile disimparare le abitudini acquisite durante la vita. Il demonio dell’intemperanza ha una forza gigantesca e non è facile vincerlo… Madri, ne varrà la pena impiegare le preziose ore che vi sono state date da Dio nel formare il carattere dei vostri figli e nell’insegnargli a rispettare strettamente i prìncipi della temperanza nel mangiare e bere. Christian Temperance and Bible Hygiene, p. 79
Il gusto per l’alcol creato in età precoce.
Insegnate ai vostri bambini a detestare gli stimolanti. Quanti sono coloro che per ignoranza suscitano in loro il desiderio di queste sostanze! In Europa ho visto delle nutrici portare il bicchiere pieno di vino o di birra alle labbra di piccoli innocenti, coltivando così in loro la passione per gli stimolanti. Crescendo, imparano sempre più a dipendere da queste sostanze, finché a poco a poco sono vittime di questa tendenza e, senza che si possa aiutarli, finiscono la loro esistenza alcolizzati. Counsels on Diet and Foods, p. 235
I primi tre anni.
Se lasciate che l’egoismo, la rabbia, l’ostinazione seguano il loro corso durante i primi tre anni di vita di un bambino, poi sarà difficile portarlo a sottomettersi alla disciplina della salute. La loro disposizione è insoddisfatta, il loro diletto è nel fare la propria volontà e il controllo paterno gli diventa sgradevole. Queste tendenze cattive crescono con lo sviluppo del bambino, finché nell’età virile, l’egoismo supremo e una mancanza di autocontrollo lo collocano alla mercé dei mali, che avvengono nel nostro paese. Health Reformer, Aprile 1877
Grave responsabilità dei genitori.
Quanto è difficile ottenere la vittoria sull’appetito, una volta che è consolidato. Quanto importante è per i genitori crescere i propri figli con gusti puri e appetiti non pervertiti. I genitori dovrebbero sempre ricordare che su loro riposa la grande responsabilità di istruire i loro figli, in modo tale che essi possano acquisire la capacità di resistere al male, che li circonderà, quando affronteranno il mondo.
Gesù non chiese a suo Padre che togliesse dal mondo i suoi discepoli, ma di preservarli dal male nel mondo, che li guardasse dal cedere alle tentazioni, che avrebbero incontrato. Questa è la preghiera che padri e madri dovrebbero offrire per i loro figli. Ma peroreranno la causa dei loro figli con Dio e poi gli lasceranno fare ciò che gli aggrada? Dio non può preservare dal male i figli, quando i genitori non collaborano con Lui. Essi dovrebbero eseguire il loro compito con coraggio, allegrezza e instancabile sforzo. Review and Herald, 9 Luglio 1901
Quelli che compiacciono l’appetito di un bambino e non gli insegnano a controllare le sue passioni, in futuro vedranno il terribile errore che hanno commesso, (quando contempleranno) lo schiavo amante di tabacco e alcol, i cui sensi sono intorpiditi, e le sue labbra proferiranno falsità e bestemmie. Counsels on Health , p. 114
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Modellare il carattere per resistere alla tentazione.
Il primo passo verso l’intemperanza di solito viene fatto durante l’infanzia o la giovinezza. Si nutrono i bambini con alimenti stimolanti e si risvegliano insaziabili appetiti innaturali. Questi appetiti insani, se assecondati, continuano a svilupparsi sempre di più. E quando i gusti sono pervertiti, si desiderano stimolanti più forti, finché lo schiavo dell’appetito rifiuta ogni freno. Questo male, che è iniziato precocemente nella vita, avrebbe potuto essere evitato dai genitori. Nel nostro paese sono stati fatti grandi sforzi per reprimere l’intemperanza, ma ci siamo accorti che gli appetiti si sono consolidati, a tal punto che è molto difficile sottometterli.
Se la metà degli sforzi che si fanno per trattenere questo cattivo gigante fossero diretti verso l’istruzione dei genitori, riguardo alla loro responsabilità nel formare le abitudini e il carattere dei loro figli, il corso attuale della lotta contro il male risulterebbe mille volte più positivo. L’appetito innaturale per l’alcol è creato in famiglia e in molti casi sulla tavola stessa di coloro che sono più zelanti nel principiare le campagne per la temperanza. I genitori non dovrebbero considerare con leggerezza il compito d’istruire i loro figli. Essi dovrebbero impiegare molto tempo nell’attento studio delle leggi, che regolano il nostro essere. In primo luogo essi dovrebbero imparare il modo adeguato di trattare i loro figli, al fine di assicurare loro una mente e un corpo sano. Troppi genitori sono dominati da abitudini, anziché da sani ragionamenti e dalle richieste di Dio. Molti di coloro che professano di seguire Cristo sono tristemente negligenti nei loro doveri verso la famiglia. Essi non percepiscono l’importanza sacra della fiducia, che Dio ha posto nelle loro mani, al fine di plasmare il carattere dei loro figli, affinché essi possano resistere alle tentazioni, che intrappolano i piedi della gioventù. Signs of the Times, 17 Novembre 1890
Iniziare dalla culla.
Se i genitori avessero fatto il loro dovere e avessero messo sulla tavola alimenti salutari, scartando le sostanze irritanti e stimolanti, e al contempo avessero insegnato ai loro figli l’autocontrollo e educato i loro caratteri, affinché sviluppassero la forza morale, oggi non avrebbero dovuto lottare contro il leone dell’intemperanza. Dopo che le abitudini della compiacenza sono state formate, sono cresciute, si sono sviluppate e si sono fortificate, quanto sarà difficile per quelli che non sono stati adeguatamente istruiti in gioventù a rompere le loro cattive abitudini e a imparare a frenare i loro appetiti innaturali. E’ molto più difficile insegnare a costoro e fargli sentire la necessità della temperanza cristiana, quando raggiungono la maturità. Le lezioni sulla temperanza dovrebbero iniziare già dalla culla. Review and Herald, 11 Maggio 1876
La resa finale dei conti.
Quando i genitori e i figli s’incontreranno alla resa finale dei conti, quale incredibile scena sarà loro presentata! Migliaia di bambini, che furono schiavi dell’appetito e del vizio degradante, le cui vite morali furono rovinate, si troveranno faccia a faccia con i genitori, che li hanno resi ciò che sono diventati. Chi altro, se non i genitori, dovrà sopportare questa spaventosa responsabilità? È il Signore che ha fatto diventare questi giovani corrotti? Certamente no! Anzi, Egli li ha creati a Sua immagine, un poco inferiori agli angeli.
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4. L’esempio e la guida dei genitori
Responsabili del carattere.
Solamente pochi genitori si rendono conto che i loro figli sono quello che il loro esempio e la loro disciplina li ha resi, ed essi sono responsabili del carattere che si sviluppa nei loro figli. The Health Reformer, Dicembre 1872
Le madri hanno il compito di aiutare i loro figli a formarsi buone abitudini e gusti sani. Educate i loro appetiti, insegnate loro a non usare nessun tipo di sostanze eccitanti, fate in modo che abbiano la forza per resistere al male, che li circonda. Insegnate loro a non lasciarsi corrompere, a non cedere agli influssi esterni, ma ad essere un esempio. The Ministry of Healing, p. 334,335
La madre un esempio.
La posizione della donna nella famiglia è sacra ed elevata, più di quella di un re seduto sul trono. La sua grande opera consiste nel fare della sua vita un esempio vivente, che i suoi figli potranno imitare. Testimonies, vol. 3, p. 566
Temperanza in tutti i dettagli nella vita di una famiglia.
I genitori dovrebbero comportarsi in modo tale che le loro vite siano una lezione quotidiana di controllo su se stessi e pazienza per tutta la loro famiglia. Raccomandiamo vivamente che i principi della temperanza siano praticati in tutti i dettagli, giorno dopo giorno nella vita domestica, che l’esempio dei genitori sia una lezione di temperanza. Signs of the Times, 20 Aprile 1882
Il Signore completerà gli sforzi dei genitori.
Quando vi attenete ai vostri doveri di padre e madre, nel potere di Dio, con una ferma determinazione, senza mitigare i vostri sforzi né abbandonare il vostro posto del dovere, sforzandovi nel fare dei vostri figli quello che Dio farebbe per loro, allora Dio poserà il suo sguardo su di voi con approvazione. Lui sa che state facendo tutto il possibile, il Signore aumenterà il vostro potere e vi benedirà. Dio stesso farà la parte dell’opera che la madre e il padre non possono fare; Lui opererà con quei genitori saggi, pazienti e timorati di Dio. Genitori! Dio non si propone di fare l’opera che vi ha incaricato di fare nella vostra famiglia. Se volete che i vostri figli siano salvati dai pericoli che li circondano nel mondo, non dovete arrendervi all’indolenza ed essere dei servi pigri. Review and Herald, 10 Luglio 1888
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5. Insegnate l’abnegazione e l’autocontrollo
Si inizia dall’infanzia.
L’abnegazione e l’autocontrollo dovrebbero essere insegnati ai bambini già nella prima infanzia. La cosa più importante è insegnare ai piccoli che si mangia per vivere e non si vive per mangiare; che l’appetito deve essere controllato dalla volontà; e che la volontà deve essere gestita dalla calma e dal ragionamento intelligente. Signs of the Times, 20 Aprile 1882
Insegnate i principi della riforma.
Padri e madri, pregate e vegliate. Guardatevi rigorosamente dall’intemperanza in qualsiasi delle sue forme. Insegnate ai vostri figli i principi della vera riforma sanitaria. Insegnate loro quali alimenti sono da evitare, al fine di preservare la salute. L’ira di Dio ha già cominciato a cadere sui ribelli. Quanti crimini, quanti peccati e pratiche inique si manifestano dappertutto. Testimonies, vol. 9, p. 160
Insegnate i veri principi della vita.
La Parola di Dio contiene istruzioni esplicite. Lasciate che questi principi siano portati a termine dalla madre con la collaborazione e l’appoggio del padre, affinché i figli siano istruiti sin dall’infanzia a praticare l’autocontrollo.
Padri e madri, lavorate ferventemente e fedelmente, confidando in Dio, per avere grazia e saggezza. Siate fermi, ma dolci. In tutti i vostri ordini proponetevi di assicurare il bene maggiore per i vostri figli e vedrete che questi ordini saranno ubbiditi. La vostra energia e decisione devono essere fermi, tuttavia sempre in sottomissione allo Spirito di Cristo. Allora potremo aspettarci veramente che: “I nostri figlioli, nella loro giovinezza, siano come piante novelle che crescono e le nostre figliole come colonne scolpite nella struttura d’un palazzo.” (Salmo 144:12)
La colpa cade sui genitori, se i figli si ubriacano.
Generalmente tutti si lamentano perché l’intemperanza è così diffusa; ma la responsabilità, in gran parte, cade sui genitori, perché hanno collocato sulla loro tavola i mezzi, per i quali gli appetiti dei loro figli fossero abituati ad alimentarsi con cibi e bevande stimolanti. Essi stessi hanno seminato nei loro figli i semi dell’intemperanza ed è colpa loro se i loro figli sono diventati dei bevitori. Health Reformer, Maggio 1877
Spesso il cibo è preparato in modo tale da far sorgere il desiderio di bevande stimolanti. Ai bambini sono presentati piatti estremamente elaborati: cibi troppo conditi, salse piccanti, dolci e pasticceria assortita, carni e formaggi stagionati, che irritano lo stomaco e suscitano una voglia intensa di stimolanti ancora più forti.
Non solo l’appetito è eccitato da cibi inadeguati, che i bambini possono mangiare liberamente in occasione dei pasti, ma è consentito loro di averne anche tra un pasto e l’altro; e così, già fin dai dodici o quattordici anni d’età, sono spesso dei dispeptici. Forse avete avuto la possibilità di vedere delle immagini per rendervi conto di come è ridotto lo stomaco di un alcolista; un effetto simile lo fanno anche i cibi troppo piccanti e speziati. Con lo stomaco in un tale stato nasce il desiderio ardente di qualcosa che risponda meglio alle richieste dell’appetito, qualcosa che sia forte e sempre più forte. Il prossimo passo prevede d’incontrare i vostri figli in strada, mentre imparano a fumare. Counsels on Diet and Foods, pp. 235,236
La via verso l’intemperanza.
Nella loro ignoranza e trascuratezza, i genitori danno ai loro figli le prime lezioni dell’intemperanza. A tavola, dove c’è cibo carico di condimenti pregiudizievoli, alimenti ricchi e conditi con spezie, il bambino acquisisce un gusto per quelle sostanze dannose, che tendono a irritare le tenere pareti dello stomaco, infiammando il sangue e rafforzando le passioni animali. A questo punto l’appetito richiama qualcosa di più forte come il tabacco, che gratifica questo desiderio veemente. Questa indulgenza fa aumentare il desiderio innaturale di stimolanti come alcol, che alla fine conduce all’ubriachezza. Questa è la via che conduce all’intemperanza. Review and Herald, 6 Settembre 1877
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Facoltà morali paralizzate.
Attraverso l’appetito, le passioni si accentuano e le facoltà morali si paralizzano, in modo che l’istruzione paterna riguardo i prìncipi della morale e della vera bontà ricadano nell’udito, senza colpire il cuore. Gli avvertimenti e le minacce più temibili della Parola di Dio non sono abbastanza potenti da risvegliare l’intelletto intorpidito e scuotere la coscienza violata.
L’indulgenza dell’appetito e la passione febbricitano la mente e limitano l’istruzione. I nostri giovani hanno bisogno di una formazione fisiologica e altre conoscenze letterarie e scientifiche. È importante che essi comprendano che il mangiare e bere e le loro abitudini generali debbano essere tali da salvaguardare la salute e la vita. Nel momento in cui comprendono la propria costituzione, sapranno come proteggersi dalla debolezza e dalla malattia. Con una costituzione sana, c’è speranza di riuscire in ogni cosa. Essi imparano a coltivare la benevolenza, l’amore e la pietà. Una mancanza di vigore fisico si manifesterà nelle facoltà morali indebolite. L’apostolo Paolo scrive: “Non regni quindi il peccato nel vostro corpo mortale, per ubbidirgli nelle sue concupiscenze.” (Romani 6:12) Health Reformer, Dicembre 1872
Per alcuni si tratta di affari.
Studiate con diligenza la temperanza in tutte le cose. Studiate principalmente ciò che è bene mangiare e ciò che non lo è. Eppure, qualcuno di voi potrebbe dire: - A nessuno deve interessare quel che mangio, o quel che bevo, o quello che metto sulla mia tavola. - Questi (non) sono affari personali, a meno che prendiate i vostri figli e li rinchiudiate, o andiate nel deserto, dove voi non sarete un peso per gli altri e dove i vostri indocili e viziati figli non corromperanno la società e non si mescoleranno con altre persone. Testimonies vol. 2, p. 362
Insegnate ai vostri figli l’indipendenza morale.
I genitori devono educare i loro figli ad acquisire l’indipendenza morale, non a seguire impulsi e inclinazioni, ma esercitare le loro facoltà di ragionamento e agire per principio. Lasciate che le madri s’informino, non dell’ultima moda, ma su come dovrebbero dirigere i passi dei loro figli. Abitudini semplici, una morale pura e una nobile indipendenza nel corso della vita saranno di gran valore nei giovani, più di qualsiasi talento, di doti di apprendimento, o di qualsiasi cosa straordinaria, che il mondo può offrire. Insegnate ai vostri figli a camminare nelle vie della giustizia ed essi, a loro volta, condurranno altri sullo stesso cammino. Così si potrà vedere finalmente che i vostri sforzi non sono stati vani, ma siete stati degli strumenti nel portare preziosi frutti nel granaio di Dio. Review and Herald, 6 Novembre 1883.
I genitori devono studiare le leggi della vita.
È importante che i genitori comprendano le leggi della vita e della salute, affinché nella preparazione dei cibi o mediante qualsiasi altra abitudine sbagliata, evitino di sviluppare tendenze errate nei loro figli. Le madri devono imparare a preparare la loro mensa in modo semplice, con cibo sano, affinché gli organi digestivi non siano indeboliti, le energie nervose alterate e l’istruzione che dovrebbero dare ai loro figli non sia respinta dall’alimento, collocato davanti a loro. Gli alimenti o indeboliscono o fortificano lo stomaco e hanno molto a che fare sul controllo della salute fisica e morale dei loro figli, che sono proprietà di Dio, acquisita col sangue. Che sacro compito è affidato ai genitori, nel raccomandare di custodire la costituzione fisica e morale dei loro figli, affinché il sistema nervoso possa essere ben equilibrato e l’anima protetta dai pericoli. Testimonies, vol. 3, p. 568
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"I genitori devono educare i loro figli ad acquisire l’indipendenza morale, non a seguire impulsi e inclinazioni, ma esercitare le loro facoltà di ragionamento e agire per principio. Lasciate che le madri s’informino, non dell’ultima moda, ma su come dovrebbero dirigere i passi dei loro figli. Abitudini semplici, una morale pura e una nobile indipendenza nel corso della vita saranno di gran valore nei giovani, più di qualsiasi talento, di doti di apprendimento, o di qualsiasi cosa straordinaria, che il mondo può offrire. Insegnate ai vostri figli a camminare nelle vie della giustizia ed essi, a loro volta, condurranno altri sullo stesso cammino. Così si potrà vedere finalmente che i vostri sforzi non sono stati vani, ma siete stati degli strumenti nel portare preziosi frutti nel granaio di Dio."
Grazie per queste parole, Arcobaleno :)
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I figli devono capire la loro fisiologia.
I genitori dovrebbero cercare di risvegliare nei loro figli l’interesse per lo studio della fisiologia. Sin dal primo manifestarsi della ragione, la mente umana dovrebbe avere intelletto riguardo la struttura fisica. Possiamo contemplare e ammirare l’opera di Dio nel mondo naturale, ma l’organismo umano è la più ammirabile. È molto importante che la fisiologia occupi un posto importante tra gli studi scelti per i bambini. Tutti loro dovrebbero studiarla.
Inoltre, i genitori dovrebbero aggiungere a questo tema di studio l’igiene pratica. I bambini devono comprendere che ogni organo del corpo e ogni facoltà della mente sono i doni di un Dio buono e saggio, e che ognuno di questi doni deve essere usato alla sua gloria. È necessario inculcare le corrette abitudini nel mangiare, bere e vestire. Le abitudini sbagliate rendono i giovani meno suscettibili all’istruzione biblica. I bambini devono essere protetti contro l’indulgenza dell’appetito e soprattutto contro l’uso di stimolanti e narcotici. Counsels to Teachers, pp. 125,126
Preparati ad affrontare le tentazioni.
I figli devono essere istruiti e educati su come affrontare le difficoltà e a respingere le tentazioni e i pericoli. Dovrebbero essere educati ad avere il controllo su se stessi e a superare le difficoltà; se loro non si lanciano volontariamente nel pericolo, non si mettono sulla via della tentazione, se evitano gli influssi malvagi e la compagnia viziosa, allora riceveranno quella forza di carattere per preservare i principi e saranno vincitori nel potere di Dio, con la loro morale incontaminata. I giovani che avranno ricevuto le giuste istruzioni e avranno rafforzato le loro facoltà, confidando completamente in Dio, sapranno superare la prova più difficile. Health Reformer, Dicembre 1872
Se i principi corretti riguardo la temperanza, che forma e modella la società, fossero inculcati nei giovani, non ci sarebbe bisogno di queste campagne sulla temperanza. Prevarrebbero la fermezza di carattere, il controllo morale e, nel potere di Gesù, essi sarebbero in grado di resistere alle tentazioni di questi ultimi giorni. Christian Temperance and Bible Hygiene, p. 79
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6. I giovani e il futuro
Indicazioni per il futuro.
I giovani di oggi sono la promessa per il futuro della società. Guardando loro, che cosa ci possiamo aspettare dal futuro? La maggior parte sono dediti al divertimento e riluttanti al lavoro. Mancano di coraggio morale per rinegare il proprio io e rispondere alle richieste del dovere. Hanno poco autocontrollo, si eccitano e si arrabbiano per motivi insignificanti. Molti di loro sono privi di principi e coscienza, e con le loro abitudini oziose e spendaccione, stanno scivolando nel vizio e stanno corrompendo la società, fino a quando questo mondo diventerà una seconda Sodoma. Christan Temperance and Bible Hygiene, p. 45
È ora di stabilire buone abitudini.
Se nei giovani si formano abitudini corrette e virtuose, generalmente queste caratterizzeranno la condotta di chi le possiede per tutta la vita. Nella maggioranza dei casi, ci saranno quelli che nella loro vita futura riveriranno Dio e onoreranno la Sua legge, impareranno questa lezione, prima che il mondo abbia il tempo di imprimere la sua immagine di peccato sull’anima. Generalmente gli adulti sono così insensibili alle nuove impressioni come lo è la dura roccia; ma la gioventù è impressionabile. Giovani! Ora è il momento di acquisire conoscenza, per formare il vostro carattere. Ora è il momento di stabilire buone abitudini, per ottenere e mantenere la forza dell’autocontrollo. E’ in gioventù che si semina e il seme seminato determina il raccolto, sia per questa vita sia per quella futura. Counsels on Health, p. 113
Essere temperanti e virili.
L’unico modo per essere protetti dall’intemperanza è astenersi completamente da vino, birra e bevande forti. Dobbiamo insegnare ai nostri figli che, per essere virili, non devono toccare queste cose. Dio ci ha mostrato ciò che costituisce la vera virilità. Chi vincerà sarà onorato e il suo nome non sarà cancellato dal libro della vita. Christian Temperance and Bible Hygiene, p. 37
In tutti gli angoli delle nostre città ci sono bar che invitano i passanti a compiacere l’appetito, il quale, una volta stabilito, è molto difficile da vincere. La gioventù deve essere istruita a non toccare tabacco e bevande alcoliche. L’alcol priva gli uomini della loro facoltà di ragionamento. Review and Herald, 15 Giugno 1905.
Nadab e Abihu e la loro abitudine di bere.
Tutto ciò che diminuisce la forza fisica indebolisce anche la mente, la rende meno attiva nel discernere tra il bene e il male, tra giusto e sbagliato. Questo principio è stato illustrato nel caso di Nadab e Abihu. Dio ha dato loro un sacro compito da eseguire, consentendo di avvicinarsi a Lui durante questo servizio. Ma essi avevano l’abitudine di bere vino e iniziavano il servizio sacro nel santuario con le menti confuse… allora un fuoco uscì dalla presenza di Dio e li divorò, e morirono davanti all’Eterno. (Levitico 10:2) Fundamentals of Christian Education, pp. 427, 428
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Un avvertimento per i genitori e i giovani.
Genitori e figli dovrebbero essere ammoniti dalla storia di Nadab e Abihu. L’indulgenza dell’appetito pervertì le loro facoltà di raziocinio e li condusse a rompere un esplicito comandamento, che fece ricadere su di loro il giudizio di Dio. Anche quando i giovani non hanno ricevuto una corretta istruzione e il loro carattere non è stato correttamente modellato, Dio propone di condurli direttamente a Lui. Se essi con coraggio e fede si sottomettono alla volontà di Dio, Egli li istruirà e la loro vita potrebbe diventare come un giglio puro e bianco, pieno di profumo nelle acque stagnanti. Nella forza di Cristo essi impareranno a controllare inclinazioni e passioni, a guadagnare vittoria sulle tentazioni di Satana ogni giorno. Questa è la via che Dio ha indicato, affinché gli uomini servano gli elevati propositi divini. Signs of the Times, 8 Luglio 1880
L’unico degno di onore.
Il giovane che è determinato a sottomettere il suo appetito sotto il controllo di Dio e rifiuta la prima tentazione di bere alcolici, dicendo con cortesia e fermezza: “No, grazie”, è l’unico degno di onore. Insegnate ai giovani a prendere la loro posizione nel decidere di rimanere astemi, anche quando gli uomini che occupano posti elevati nel mondo non hanno il coraggio morale di lottare arditamente contro tale abitudine, rovinosa per la salute e la vita. Lettera 166, 1903
L’influsso di un giovane consacrato.
Un giovane, che è stato istruito nel giusto insegnamento nella famiglia, porterà solidità nell’edificazione del suo carattere e, col suo esempio di vita e il buon uso delle sue facoltà, diventerà una guida per gli altri, nel loro cammino verso la santificazione e la rettitudine. La salvezza di una sola anima è la salvezza di molte anime. Review and Herald, 10 Luglio 1888
Tessendo una rete di abitudini.
Ricordatevi che ciascuno di voi sta tessendo ogni giorno una rete di abitudini. Se queste abitudini sono in accordo con la regola biblica, allora state camminando passo dopo passo verso il cielo, crescendo in grazia e nella conoscenza della Verità, e Dio vi darà saggezza come la diede a Daniele. Non scegliete le vie della compiacenza egoista. Praticando una rigorosa temperanza, custodirete la sacra legge, che Dio ha stabilito per governare il vostro corpo. Il Signore ha il pieno diritto sulle vostre facoltà, per cui ogni vostra negligenza riguardo le leggi della salute è un peccato. Quanto più osserverete le leggi della salute, tanto più potrete discernere chiaramente le tentazioni e resistergli, e scorgerete con chiarezza il valore delle cose eterne. Youth’s Instructor, 25 Agosto 1886, p. 135
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L’esempio di Daniele.
Nessun uomo o donna potrebbe essere più tentato di quanto siano stati Daniele e i suoi compagni. A questi quattro giovani ebrei fu assegnata la razione di vino e carne dalla mensa del re. Ma essi scelsero di essere temperanti. Videro i pericoli ovunque e che dovevano resistere alle tentazioni; dovevano fare sforzi più decisi da parte loro e affidare i risultati a Dio. Il giovane, che desidera resistere come Daniele, deve esercitare le proprie facoltà spirituali al massimo, cooperando con Dio e confidando completamente nel potere, che Dio ha promesso a tutti quelli che vanno a Lui in umile ubbidienza.
C’è una costante guerra combattuta tra la virtù e il vizio. Gli elementi discordanti dell’uno e i principi puri dell’altra stanno lottando per la supremazia. Satana vuole avvicinare ogni anima con qualche forma di tentazione, circa la compiacenza dell’appetito. L’intemperanza è terribilmente diffusa. Dovunque guardiamo, contempliamo questo male fomentato con leggerezza.
Rifiutare la tentazione è onorevole.
I seguaci di Cristo non si vergogneranno mai di praticare la temperanza in tutte le cose. Perché, allora, qualche giovane si dovrebbe vergognare, nel rifiutare la coppa di vino o il boccale di birra spumeggiante? Il rifiuto di assecondare l’appetito perverso è un atto onorevole. Peccare è indegno per un uomo, indulgere in abitudini pregiudizievoli nel mangiare e nel bere è un atto di debolezza, di viltà e di degradazione; mentre rinunciare all’appetito pervertito è coraggioso e nobile. Alla corte babilonese, Daniele era circondato da tentazioni e peccati, tuttavia con l’aiuto di Cristo mantenne la sua integrità. Chi non può resistere alla tentazione, quando ogni facilità di vittoria è stata posta alla sua portata, non è registrato nei libri del cielo.
Abbiate il coraggio di essere Daniele, abbiate il coraggio di essere unici! Abbiate il coraggio di fare ciò che è giusto. Un’incertezza codarda e silenziosa davanti a cattivi compagni, mentre date ascolto ai loro inganni, vi fa diventare uno di loro. Gesù disse: - Uscite di mezzo a loro e separatevene e non toccate nulla d’immondo, ed io vi accoglierò. - (2 Corinzi 6:17)
E’ necessario coraggio morale.
In ogni momento e in tutte le occasioni è richiesto coraggio morale, per aderire ai principi di una stretta temperanza. Possiamo aspettarci che nel seguire questa condotta sorprenderemo gli altri, che non si astengono totalmente da tutti gli stimolanti, ma come porteremo avanti l’opera della riforma, quando noi stessi ci conformiamo alle abitudini e alle pratiche pregiudizievoli di coloro ai quali ci uniamo? Nel nome e per la potenza di Gesù, ogni giovane può vincere il nemico oggi, riguardo l’appetito pervertito. Miei cari giovani amici, avanzate passo dopo passo, fino a quando tutte le vostre abitudini non siano in armonia con le leggi della vita e della salute. Colui che ha vinto le tentazioni nel deserto dichiara: - A chi vince concederò di sedere con me sul mio trono, come anch’io ho vinto e mi son posto a sedere col Padre mio sul Suo trono. - (Apocalisse 3:21) The youth’s Instructor, 16 Luglio 1903
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Non siamo esenti dalla tentazione.
Daniele amò Dio, lo temette e gli ubbidì. Eppure, lui non fuggì dal mondo, per evitare la sua influenza corruttrice. Nella provvidenza di Dio, egli doveva rimanere nel mondo, ma non far parte del mondo. Con tutte le tentazioni e il fascino della vita di corte, rimase saldo nell’integrità della sua anima, fermo come una roccia nella sua adesione ai principi. Fece di Dio la sua fortezza e Dio non lo dimenticò nel momento di maggior bisogno. Testimonies, vol. 4, pp. 569, 570
Il risultato della fedele istruzione in famiglia.
I genitori di Daniele gli avevano insegnato sin dall’infanzia le abitudini di una stretta temperanza. Gli insegnarono che doveva conformarsi alle leggi della natura in tutte le sue abitudini; che la sua alimentazione avrebbe avuto un’influenza diretta sulla sua natura fisica, mentale e morale, e che era responsabile davanti a Dio dei suoi talenti; perché tutto ciò che aveva ricevuto era un dono di Dio e quindi non avrebbe mai dovuto per nessuna ragione corrompere, rimpicciolire o mutilare quel dono. Come risultato di questo insegnamento, egli esaltava e riveriva la legge del Signore nella sua mente e nel suo cuore. Durante i primi anni della sua prigionia, Daniele passò attraverso un’ordalia che come fine voleva abituarlo alla magnificenza cortigiana, all’ipocrisia e al paganesimo. Una strana scuola veramente, per prepararlo a una vita di sobrietà, laboriosità e fedeltà. E tuttavia visse incontaminato dall’atmosfera di male, che lo circondava.
Il caso di Daniele e dei suoi compagni illustra i benefici che possono derivare da una dieta sobria, e mostra quello che Dio farà per quelli che collaborano con Lui, nella purificazione e nell’elevazione dell’anima. Questi giovani furono un onore per Dio, una luce chiara e brillante alla corte di Babilonia.
La chiamata di Dio per noi.
Dio ci chiama individualmente, invitandoci a raccogliere tutti i raggi preziosi di luce su questo tema della temperanza cristiana. Riguardo le leggi della salute, vogliamo avere una parte nell’eredità eterna. Vogliamo avere un posto nella città di Dio, liberi da ogni impurità. Tutto il cielo osserva la nostra lotta contro le tentazioni. Chi professa il nome di Cristo cammini davanti al mondo, in modo tale che possa insegnare con l’esempio e per precetto i principi della vita futura. Paolo ci esorta dicendo: - Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio. Romani 12:1 Christian Temperance and Bible Hygiene, pp. 23,24
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Gli studenti dovrebbero stare attenti.
Il tipo di cibo e il modo in cui lo consumiamo esercita un forte influsso sulla nostra salute. Molti studenti non hanno mai fatto uno sforzo risoluto per controllare l’appetito o per osservare le dovute regole dell’alimentazione. Alcuni mangiano troppo, altri mangiano tra i pasti ogni volta che si presenta la tentazione. Le abitudini dietetiche dovrebbero essere impresse nelle menti degli studenti. Sono stata istruita, affinché ai nostri studenti non siano serviti cibi a base di carne e preparazioni di alimenti conosciuti come malsani. Anzi, non si dovrebbe mettere in tavola qualunque cosa che contribuisca a incoraggiare desideri stimolanti. Faccio appello a tutti voi nel rifiutare di mangiare quelle cose che possono danneggiare la salute. Così potete servire il Signore con sacrificio. Counsels to Teachers, pp. 297, 298
Far valere la propria tenacia.
Giovani! Chi di voi pensa che non si possano mangiare alimenti semplici e nutritivi, somministrati nel nostro Istituto di Salute, e che dobbiate andare al ristorante, per ottenere qualcosa che gratifichi il vostro palato, allora è tempo di affermare la vostra libertà di scelta. Manuscript 3, 1888
Non cadete in tentazione.
Volete che le vostre occupazioni terrene v’inducano in tentazione? Volete dubitare dell’amore di nostro Signore? Volete trascurare il compito che Egli vi chiede di fare per la Sua gloria? Vi siete uniti a persone mondane, sensuali e diaboliche. Avete respirato la malaria morale, siete in serio pericolo di fallire e invece potreste vincere, se solo vi metteste nella giusta relazione con Gesù, facendo della sua vita e carattere il vostro criterio. Orbene, al fine di fuggire dalla corruzione, che c’è nel mondo a causa della concupiscenza, dovete essere partecipi della natura divina. E’ vostro dovere mantenere la vostra anima nell’atmosfera del cielo.
È un obbligo morale evitare la compagnia di coloro che conducono una vita dissoluta. Vi supplico, evitate, per quanto possibile, la compagnia dei libertini, dei licenziosi e degli empi. Pregate “non ci esporre alla tentazione”, oppure: “O Signore, preservaci dalle tentazioni.” “Oh Signore, non permettere che siamo vinti, quando ci assale la tentazione.”
Vegliate e pregate per non entrare in tentazione. Vi è una differenza tra essere tentati e entrare in tentazione. Lettera 8, 1893
Gesù fu socievole e temperante.
Gesù rimproverò l’intemperanza, l’autoindulgenza e la stoltezza. Tuttavia, la Sua natura era socievole. Accettava inviti a pranzo e cena con i dotti e i nobili, con i poveri e con gli afflitti. In queste occasioni, le Sue conversazioni elevavano e istruivano, e i Suoi ascoltatori erano affascinati e conquistati. Non permetteva scene di dissipazione e baldoria, ma la felicità innocente gli era gradita. Per il Figlio dell’uomo un matrimonio ebraico era un’occasione solenne di gioia e di piacere. Redemption; or the Miracles of Jesus, pp. 13, 14
Diretto ma non opprimente.
La Parola di Dio non condanna o reprime l’attività dell’uomo, anzi, cerca di dare una giusta direzione. Mentre il mondo sta riempiendo la mente e l’anima di eccitazione, il Signore mette la Bibbia nelle vostre mani, affinché possiate studiare, apprezzare e ascoltare; essa è una guida per i vostri passi. La Sua Parola è la vostra luce. Lettera 8, 1893
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SEZIONE 10 - MISURE PREVENTIVE
1. Istruzioni riguardo alla temperanza
Ciò che possiamo fare.
Cosa si può fare per respingere la marea del male? Che si promulghino e si impongano rigidamente le leggi, che proibiscono la vendita e il consumo di bevande alcoliche. Fate tutti gli sforzi possibili per stimolare il ritorno dell'ubriaco alla temperanza e alla virtù. Ancor più, è necessario bandire la maledizione, causata dall’ebbrezza che dilaga nel nostro paese. Eliminando l’appetito per le bevande alcoliche, il loro consumo e la loro vendita finirà. Gospel Workers, p. 388.
Ricchi raccolti di sforzi educativi.
Molti uomini di diverse posizioni sociali sono stati vinti dalle contaminazioni del mondo, dall’uso di bevande alcoliche, dalla compiacenza della concupiscenza della carne, e sono caduti in tentazione. Mentre essi suscitano la nostra pietà e ricevono il nostro aiuto, non dovremmo venire in soccorso anche a quelli che non sono ancora caduti totalmente in basso, ma stanno facendo i primi passi nella stessa direzione? Testimonies, vol. 6,p. 256
Se la metà degli sforzi che si fanno per trattenere questo grande male fossero diretti verso l’istruzione dei genitori, sulla loro responsabilità nel formare le abitudini e i caratteri dei loro figli, sarebbe un beneficio mille volte maggiore che combattere solamente il male già cresciuto. L’appetito innaturale per le bevande alcoliche si origina in famiglia, in molti casi sulle tavole di quelli che sono più entusiasti nel condurre le campagne sulla temperanza. Noi offriamo a tutti gli operai di questa straordinaria causa questo saluto: BUONA FORTUNA!, tuttavia li invitiamo anche a esaminare profondamente le cause del male, contro le quali lottano, lavorando seriamente e con coerenza nell’opera di riforma. Signs of the Times, 17 Novembre 1890
Che cosa insegnare.
È importante sottolineare che il buon equilibrio delle forze mentali e morali dipende in modo particolare dalle condizioni dell'organismo. Tutte le sostanze eccitanti, che indeboliscono e degradano gli organi vitali, incidono anche sull'equilibrio mentale e morale.
I fautori della temperanza devono compiere un'opera di sostegno. Devono insegnare che l'uso di sostanze eccitanti, facendo leva su energie già esaurite, induce a un tipo di attività innaturale e spasmodica, che mette in pericolo la salute, l'equilibrio del carattere e perfino la vita. The Ministry of Healing, p. 335
Essere coraggiosi e vincere.
La vita fisica deve essere accuratamente educata, coltivata e sviluppata, affinché negli uomini e nelle donne la natura divina possa essere rivelata nella sua pienezza. Dio si aspetta che gli uomini usino l’intelletto, che Lui gli ha dato. Si aspetta che per Lui usino ogni facoltà di raziocinio. Gli uomini devono dare alla coscienza il posto di supremazia, che gli è stato assegnato. Le facoltà mentali e fisiche, con gli affetti, si devono coltivare, in modo che possano raggiungere la massima efficienza… Dio può gioire nel vedere che alcuni degli organi e delle facoltà, che Lui ha dato agli uomini, siano trascurati, maltrattati o privati della salute e dell’efficienza, che gli è possibile acquisire attraverso l’esercizio? Io vi esorto a coltivare il dono della fede. Siate coraggiosi e vincete ogni pratica, che distrugge il corpo che è il tempio del Signore. Noi dipendiamo totalmente da Dio e la nostra fede si fortifica nel credere, anche se non possiamo vedere il proposito di Dio per noi o le conseguenze dei Suoi disegni. La fede deve crescere, deve proiettarsi verso le cose future, afferrandosi all’unica forza che può renderci completi in Dio. “Uno dovrebbe piuttosto aggrapparsi alla mia forza per fare pace con me, sì, per fare pace con me.” (Isaia 27:5) Manuscript 130, 1899
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Nessun soggetto è di maggior interesse.
Dio ha inviato il Suo messaggio di avvertimento per risvegliare gli uomini e le donne dal pericolo che corrono, ma nonostante questo, milioni di persone stanno disprezzando la parola, che indica il pericolo. Mangiano cibi malsani, perniciosi per la salute. Rifiutano di vedere che, mangiando alimenti inadeguati e bevendo bevande inebrianti, stanno schiavizzando se stessi. Violano le leggi della vita e della salute, fino a quando l’appetito li vincola nelle sue catene.
Nessun tema, tra quelli che sono presentati agli abitanti delle nostre città, attrarrà un interesse così grande come quello che concerne la salute fisica. La vera temperanza richiede l’astinenza totale dalle bevande inebrianti. Esige anche una riforma nelle abitudini dietetiche, nel vestire e nel riposo. A coloro che compiacciono l’appetito non piace sentirsi dire che dipende da loro decidere se saranno degli invalidi. Essi hanno bisogno di ragionare su causa ed effetto. Hanno bisogno di comprendere che sono loro a produrre le malattie, a causa della loro ignoranza sul tema del mangiare, del bere e del vestire appropriato. Manuscript 155, 1899
Il segreto di un’opera permanente.
Abbiamo costatato che le vittorie ottenute mediante LE CROCIATE DELLA TEMPERANZA non sono spesso permanenti. In quei luoghi dove l’eccitazione arriva al massimo e apparentemente si raggiungono i maggiori risultati, nel chiudere le cantine e nel ridurre il numero degli ubriachi, dopo pochi mesi l’intemperanza ha prevalso ancora più di prima che fossero fatti gli sforzi per sopprimerla. La ragione di questo era evidente. Il lavoro non era stato fatto con scrupolosità e interamente. L’ascia non era stata posta alla radice dell’albero. Le radici dell’intemperanza giacciono in maggior profondità che il mero bere bibite alcoliche. Al fine di rendere la riforma della temperanza un successo, l’opera della riforma deve cominciare sulle nostre tavole. Signs of the Times, 6 Gennaio 1876
Presentare la temperanza con forza e chiarezza.
Mostrate alla gente quali benedizioni può portare la pratica dei princìpi della salute. Che le persone vedano quello che Dio si è proposto che loro diventino. Indicate loro il grande sacrificio fatto, per l’innalzamento e la crescita spirituale della razza umana. Con la Bibbia in mano, presentate le richieste di Dio. Dite agli ascoltatori che Egli si aspetta di essere onorato da loro, mediante l’utilizzo delle facoltà della mente e del corpo. Mostrate loro come il nemico stia cercando di trascinare gli esseri umani nella miseria, inducendoli a compiacere l’appetito pervertito. Dite loro con chiarezza e sincerità in che modo migliaia di uomini e donne stanno usando il denaro di Dio, per corrompere se stessi e per fare di questo mondo un inferno. Milioni di dollari sono spesi per le sostanze che fanno impazzire gli uomini. Presentate questo tema con tanta chiarezza, affinché la sua forza possa essere avvertita. Parlate ai vostri ascoltatori del Salvatore, che venne in questo mondo per salvare la razza umana da tutte le pratiche peccaminose… “perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.” (Giovanni 3:16)
Chiedete la collaborazione di quelli che frequentano le riunioni. Mostrate loro le cose indescrivibili che possono provocare le cattive abitudini in tutto l’organismo. L’uso di bevande alcoliche e intossicanti sta privando migliaia di persone della ragione, ma nonostante questo la vendita degli alcolici è legalizzata. Dite loro che hanno il cielo da guadagnare e un inferno da evitare. Chiedete loro di firmare la promessa. L’impegno del grande IO SONO deve diventare la vostra autorità. Preparate degli inviti e consegnateli ai presenti delle vostre riunioni. Evangelism, p. 530
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2. Firmare l’impegno
Ogni avventista deve firmare.
Secondo la luce che il Signore mi ha dato, ogni membro tra noi dovrebbe firmare la promessa di adesione all’associazione della Temperanza. Review and Herald, Oct. 21, 1884
Firmate e incoraggiate gli altri a firmare.
Vi è un grande lavoro da fare tra i giovani, i meno giovani e gli anziani. Dal momento in cui vi viene presentato il programma che riguarda la riforma e la temperanza, non esitate a firmarlo per collaborare con gli altri e sconfiggere il male. Incoraggiate tutti quelli che stanno cercando di fare un’opera di riforma nel mondo. Review and Herald, 14 Gennaio 1909
Ogni giovane dovrebbe firmare l’impegno preso.
L’intemperanza, le parolacce e la dissipazione sono sorelle. Che ogni giovane timorato di Dio si cinga con la Sua armatura e vada avanti. Che i giovani firmino col proprio nome ogni impegno preso nella lotta contro l’intemperanza. Estendano il loro influsso in favore della firma dell’impegno e inducano gli altri a seguire il loro esempio. Nessuna scusa dovrebbe impedire o scoraggiare nel prendere questa decisione. Lavorate per il bene delle vostre anime e per il bene degli altri. The Youth’s Instructor, 16 Luglio 1903
Che il bevitore firmi.
È una cosa giusta coinvolgere i bevitori d’alcol a firmare la promessa che d’ora in poi non berranno più alcolici. Questo è buono. Manuscript 102, 1904
Che i figli del bevitore firmino. - Un appello.
Non permettete che una goccia di vino o liquore passi per le vostre labbra, perché il suo utilizzo porta alla follia e al dolore. L’unica vostra salvezza sta nell’astinenza, promettete a voi stessi di astenervi totalmente. Non permettete che dalle vostre parole e col vostro esempio un figlio di Dio diventi agente di Satana, per tentare altri membri della famiglia a indulgere e risvegliare il demonio dell’appetito che fece perdere la vita al padre ed è morto prematuramente. Manuscript 25, 1893
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La firma di persone che occupano incarichi di grande responsabilità.
A coloro che occupano posti di grande responsabilità domandate di firmare l’impegno di totale astinenza. Chiedetegli d’investire il loro denaro per la costruzione di istituti, dove i bambini e i giovani possano essere preparati per le responsabilità future, anziché adoperarli per le bevande nocive e il tabacco. Testimonies, vol. 7, p. 58
Firmate ai nostri congressi.
Nei nostri congressi richiamate l’attenzione su quest’opera, perché è una questione di vitale importanza. Dovete presentare ai cittadini i princìpi della vera temperanza e sensibilizzarli a firmare l’impegno che concerne l’astinenza. Testimonies, vol. 6, p. 110
Nessuna scusa.
Alla richiesta di porre la vostra firma sul documento riguardo la temperanza, non cercate alcuna scusa, ma firmate il vostro impegno. Inoltre, cercate di sensibilizzare anche gli altri per firmare insieme a voi. Lavorate per il bene delle vostre anime e per il bene degli altri. Non perdete mai l’occasione di esercitare il vostro influsso e mettetevi dalla parte della stretta temperanza. Counsels on Health, p. 441
Quando manca la firma.
Dopo il discorso di domenica sera, è stato fatto un appello per firmare l’impegno e 137 persone hanno firmato. Siamo rimasti dispiaciuti nell’apprendere che alcune persone non hanno firmato, perché non si ritenevano dei veri figli di Dio. La loro scusa era di essere stati chiamati nei luoghi dove il consumo di vino è abituale e che non potevano rifiutarsi di prenderlo, per non offendere coloro per cui stavano lavorando. Ho pensato che qui vi era un’ottima opportunità, affinché essi prendessero la croce e lasciassero brillare la loro luce come popolo particolare di Dio, affinché Egli potesse purificarli e attirarli a Sé. In tutti i tempi e in tutte le occasioni la resistenza alle tentazioni richiede coraggio. Dobbiamo aspettarci che tale pratica sarà una sorpresa per chi non pratica abitudini di astinenza totale da tutti gli stimolanti. Ma come possiamo portare avanti la riforma, se noi stessi ci conformiamo alle abitudini e pratiche di coloro con i quali ci associamo? Qui è la vera opportunità, per manifestare che siamo un popolo particolare, zelante in buone opere. Mentre i bevitori di birra presenteranno i loro bicchieri pieni, quelli che si professano figli di Dio possono addurre la stessa scusa per non firmare il loro impegno per la temperanza, perché saranno invitati a bere e non sarà gradevole rifiutarsi di farlo. Queste scuse possono essere portate a qualunque estremo, ma non sono di peso alcuno; e fummo addolorati, perché alcuni, che pretendevano credere alla verità, si erano rifiutati di firmare l’impegno, rinunciando a mettere le barriere intorno alla loro anima, per fortificarsi contro la tentazione. Essi scelsero di lasciare aperta la porta, in modo da poter accettare la tentazione, senza sforzarsi di resistergli…
Mancanza di coraggio per dire: “Ho firmato l’impegno”.
Non tutti quelli che pretendono di credere alla verità hanno assunto la dovuta posizione riguardo la temperanza, come sarebbe loro sacro dovere fare. Alcuni si sono emarginati dal sostenere in modo deciso la causa della temperanza. Per quale motivo? Affermano che quando sono invitati a bere vino o birra, non hanno il coraggio morale di dire: “Io ho firmato l’impegno di non assaggiare vino fermentato o bevande alcoliche”. I nomi di queste persone saranno registrati nei libri del cielo come chi difende la compiacenza dell’appetito? Review and Herald, 19 Aprile 1887