Ciao Cla! Mi sembrava ovvio, infatti
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Si tratta di capire come, astrid; con quali strumenti. Rispondendo occhio per occhio? Ri-armandoci fino ai denti? Mostrando anche noi i muscoli? O come papa Roncalli, papa Bergoglio e papa Prevost parlando col nemico, confrontandosi col nemico, mediando col nemico e - si - perfino pregando per il nemico?
***** grande Tommy :approved:
Essere contenti è una cosa, essere felici un'altra; non può essere la solitudine o l'estrema liquidità odierna dei rapporti sentimentali, a poterci regalare la felicità, axegene. Infatti tu stesso scrivi che ti accontenti. La felicità sta su un piano diverso, superiore. E' incontrare veramente l'altro, fondersi con l'altro, entrare in sintonia con l'altro; non certo accontentarsi - o farsi bastare - di rapporti sessuali occasionali
Papa Prevost ha dei nemici? Non lo sapevo... Grazie dell'informazione, sarà utilissima per le strategie diplomatiche in atto!!
Anche qui, Pace, siamo un po' fallaci.Bisognerà impegnarsi un po' di più nello studio della materia.
Se qualcuno - chiunque - si recasse a un tavolo di mediazione usando termini come "nemico", "combattere", "torto",... ne uscirebbe desautorato di credibilità e potere di mediazione.
Infatti il Papa cosa fa? Organizza concerti e tavoli - come quello a Roma imminente -. Non va certo di persona a dare del nemico a nessuno.
Se ero vissuta delle parole di Dio ero già morta! :D
Ma tu che ne sai delle esigenze degli animali, della loro sfera emotiva?
Tutte le volte ripeti a pappagallo le stesse menate, senza nemmeno sapere di che parli. Tanto per rompere tutte le volte e basta.
Ha molti, nemici; un'infinità, di nemici astrid. E a dire quelle cose, rischia seriamente la vita ogni giorno
Poche ore dopo l’accordo raggiunto al vertice Nato sull’aumento al 5% del Pil delle spese per la difesa entro il 2035, Papa Leone XIV è tornato a far sentire con forza la propria voce contro le spinte al riarmo. “Come si può credere, dopo secoli di storia, che le azioni belliche portino la pace e non si ritorcano contro chi le ha condotte? – ha domandato il Santo Padre alla Riunione delle Opere per l’Aiuto alle Chiese Orientali – Come si può pensare di porre le basi del domani senza coesione, senza una visione d’insieme animata dal bene comune? Come si può continuare a tradire i desideri di pace dei popoli con le false propagande del riarmo, nella vana illusione che la supremazia risolva i problemi anziché alimentare odio e vendetta? La gente è sempre meno ignara della quantità di soldi che vanno nelle tasche dei mercanti di morte e con le quali si potrebbero costruire ospedali e scuole; e invece si distruggono quelli già costruiti!”.
https://www.ilfattoquotidiano.it/202...-oggi/8040374/
Signora, è invece il punto fondamentale della nostra discussione; posizioni - me lo conceda - assurde come la sua non rendono un buon servizio alla scienza. Anzi, la danneggiano! Come si può anche lontanamente pensare che uomo e animali siano più o meno la stessa cosa?
Le cazzate vostre non rendono giustizia nemmeno a due neuroni collegati.
Perchè non ci sono altri che parlano della questione?
E nessun altro, oltre al papa, sta rischiando che qualche lupo solitario lo prenda di mira?
Oppure la cosa viene recepita come: "Parole, parole, parole..." - che vale per il Papa come per esponenti della politica, della cultura, della scienza di tutto il mondo.
Hai visto il festival di Venezia? Anche lì hanno detto, detto, detto... Anche loro hanno rischiato, dal tuo punto di vista.
Però non funziona così... le parole da sole non bastano.
Servono parole unite a fatti.
Questo ci ha insegnato la storia: persino a Gesù Cristo non sono bastate le parole...
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capisco;
ma io osservo: chi sostiene di sapere dove sia la felicità, si manifesta da infelice e evoca un mondo di infelici; ci sta talmente dentro da non rendersi conto;
qui ho letto che una donna dovrebbe rinunciare alla propria libertà sessuale per essere desiderabile per omuncoli che "si passano parola", pena la solitudine;
che è un po' come andare dalle ragazze delle medie ed esortarle a non giocare a pallavolo come le nostre bellissime campionesse, ma vestire un burqa integrale, altrimenti non le vorrà più il panzone patriarca barbuto, e saranno sole e infelici;
oh, poi ognuno è libero di proporre quel che crede...
ps. io, benché abbia modesta esperienza, questi rapporti occasionali non li sminuirei tanto, anche sotto il profilo umano; oltre a divertirsi parecchio, si impara molto della natura umana, ché sempre di relazioni umane si tratta.
Pace, visto che tanto ti premono la gestione del tempo e il suo uso, ti posto un filmato di uno dei miei apprendisti filosofi contomporanei preferiti (che, un uccellino mi ha detto, apprezzi anche tu, assieme al golf e alla cifratura delle camicie sui polsini):
https://www.youtube.com/watch?v=DBkDXgCSn04
Risentirlo (e rivederlo) fa sempre piacere, vero?
Ecco cosa dice.
Dichiarazione di Cambridge sulla Coscienza
In questo giorno del 7 luglio 2012, un significativo gruppo internazionale di neuroscienziati cognitivi, neurofarmacologi, neurofisiologi, neuroanatomisti e neuroscienziati computazionali sono riuniti all’Università di Cambridge per riesaminare il sotto strato neurobiologico dell’esperienza cosciente ed i relativi comportamenti negli animali umani e non-umani. Mentre le ricerche comparative su quest’argomento sono naturalmente ostacolate dall’incapacità degli animali non-umani, e spesso umani, di comunicare prontamente e chiaramente riguardo ai propri stati interni, le seguenti osservazioni possono essere date inequivocabilmente:
Il campo di ricerca sulla Coscienza si sta evolvendo rapidamente. Sono state sviluppate nuove ricche tecniche e strategie per la ricerca su animali umani e non-umani. Di conseguenza, più dati stanno diventando prontamente disponibili, e questo richiede una periodica rivalutazione dei precedenti preconcetti mantenuti in questo campo. Studi sugli animali non-umani hano mostrato che omologhi circuiti cerebrali correlati all’esperienza cosciente ed alla percezione possono essere selettivamente facilitati ed interrotti per valutare quando essi sono fattualmente necessari per queste esperienze. Inoltre, negli umani, nuove tecniche non-invasive sono prontamente disponibili per sondare i correlati della coscienza.
Il sotto strato neurale delle emozioni non appare confinato alle strutture corticali. Difatti, le reti neurali subcorticali eccitate durante gli stati affettivi negli umani sono anche criticamente importanti nella generazione di comportamenti emotivi negli animali. L’eccitazione artificiale delle stesse regioni cerebrali genera corrispondenti comportamenti e stati emotivi sia negli animali umani che non-umani. Dovunque nel cervello uno evochi comportamenti emotivi istintivi negli animali non-umani, molti dei conseguenti comportamenti sono consistenti con gli stati emotivi esperiti, inclusi gli stati interni che sono di ricompensa e punizione. La stimolazione cerebrale profonda di questi sistemi negli umani, può generare analoghi stati affettivi equivalenti. I sistemi associati agli affetti sono concentrati in regioni subcorticali dove abbondano omologie neurali. Giovani animali umani e non-umani privi della neocorteccia conservano queste funzioni mente-cervello. Per di più, i circuiti neurali di sostegno agli stati comportamentali/elettrofisiologici dell’attenzione, sonno e decisione sembrano essere evolutivamente sorti già al tempo della radiazione adattativa degli invertebrati, essendo evidenti in insetti e molluschi cefalopodi (es., polpo).
Gli uccelli sembrano offrire, nel loro comportamento, neurofisiologia, e neuroanatomia un impressionante caso di evoluzione parallela della coscienza. Evidenze di livelli quasi-umani di coscienza sono stati osservati in modo più drastico nei pappagalli grigi africani. Le reti emotive ed i microcircuiti cognitivi di mammiferi e uccelli sembrano essere molto più omologhi di quanto precedentemente pensato. Inoltre, alcune specie di uccelli sono state trovare ad esibire schemi neurali del sonno simili a quelli dei mammiferi, incluso il sonno REM e, come dimostrato nel diamante mandarino (Taeniopygia guttata), schemi neurofisiologici che precedentemente si pensava richiedessero una neocorteccia di mammifero. La gazza, in particolare, ha dimostrato esibire impressionanti similitudini con umani, grandi scimmie, delfini, ed elefanti negli studi sull’auto-riconoscimento allo specchio.
Negli umani, l’effetto di alcuni allucinogeni appariva essere associato con la rottura dei processi di feedforward e feedback corticali. Interventi farmacologici in animali non-umani, mediante composti conosciuti per gli effetti sul comportamento cosciente negli umani possono portare a simili perturbazioni nel comportamento degli animali non-umani. Negli umani, ci sono prove che suggeriscono che la consapevolezza sia correlata con l’attività corticale, la quale non esclude possibili contributi di pre-elaborazioni subcorticali o corticali precoci, come nella consapevolezza visiva. Le prove che le sensazioni emotive negli animali umani e non-umani emergono da omologhi substrati di reti cerebrali, forniscono la prova convincente della condivisione dei qualia affettivi primordiali.
Si dichiara quanto segue:
L’assenza di una neocorteccia non sembra precludere ad un organismo l’esperienza di stati affettivi. Prove convergenti indicano che animali non-umani possiedono i substrati neuroanatomici, neurochimici e neurofisiologici degli stati consci assieme alla capacità di esibire comportamenti intenzionali. Conseguentemente, il peso delle prove indica che gli umani non sono unici nel possedere i substrati che generano la coscienza. Gli animali non-umani, inclusi tutti i mammiferi e gli uccelli, e molte altre creature, compresi i polpi, anch’essi possiedono tali substrati neurologici.”
La Dichiarazione di Cambridge sulla Coscienza è stata scritta da Philip Low e curata da Jaak Panksepp, Diana Reiss, David Edelman, Bruno Van Swinderen, Philip Low e Christof Koch. La Dichiarazione è stata proclamata pubblicamente a Cambridge, UK, il 7 luglio 2012, al Francis Crick Memorial Conference on Consciousness in Human and non-Human Animals, al Churchill College, Università di Cambridge da Low, Edelman e Koch. La Dichiarazione è stata firmata dai partecipanti alla conferenza lo stesso pomeriggio, in presenza di Stephen Hawking, nella Balfour Room all’Hotel du Vin a Cambridge, UK. La cerimonia della firma è stata immortalata da CBS 60 Minutes.
....tanto, tu leggi solo Costanziella ed i sapienti domenicani, della scuola "galileiana"....
La contentezza non va confusa con l'accontentarsi.
Felicità e contentezza ( SAṂTOṢA) non sono la stessa cosa:
La felicità legata ad un fatto esterno o interiore è effimera e dura poco. Quindi se la fai dipendere da eventi e fatti esterni come solitudine, rapporti sentimentali, fusioni o liquidità varie è destinata a durare poco, richiede sempre nuove esperienze, la contentezza no, è uno stato interiore più profondo.
La contentezza secondo l'insegnamento yoga è uno stato di gioia, cuore contento, sottile sensazione di pienezza, pace col mondo, permanente.
È uno stato interiore di contentezza non rassegnazione e accontentarsi.
A me te e Cono non sembrate affatto persone contente e se vogliamo manco felici.