Eh lo so!!:D
Son già in lizza per guadagnarmi un posto!
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Eh lo so!!:D
Son già in lizza per guadagnarmi un posto!
questa è una tua legittima credenza, che tale resta; ma non è una risposa, perché questa - eventuale - conseguenza è comunque percepita come premio, obiettivo;
io mi sono limitato a farti notare la psicologia di questo atteggiamento, visto che tu scrivi questo:
e ti ribadisco quello che ho scritto: crede nell'amore e in ciò che sente come giusto, anche se non crede nella vita eterna;
il tuo postulato declassa gli imperativi categorici di amore e giustizia ad imperativi eventuali, opportunistici: faccio questo perché otterrò quello, non perché sia convinto che sia giusto; trasuda tutta la sfiducia nell'essere umano, che può essere virtuoso solo se posto di fronte al premio/castigo, e non per intima convinzione;
e questa psicologia è infantile, rattrappita, zoppa, arcaica, inadatta all'umanesimo; perché pensa all'essere umano con diffidenza, paura, e chiede autoritarismo, obbedienza;
tu che perori l'autorità paterna, dovresti capire il punto con le parole di papa Luciani, col suo candore ispirato: Dio è più mamma che papà; te lo ricordi ?
nel vostro codice/linguaggio di cattolici è l'ennesimo richiamo al sentimento paolino, la confessione del superamento di quell'idea autoritaria di un dio-Padre, affettuoso quanto si vuol, ma pur sempre gerarca cui si deve obbedire poiché esercita un potere remunerativo;
non è questione di lana caprina, ma proprio di atteggiamento che poi il credente manifesta nei confronti degli altri, fiducia o sfiducia, giudizio o tolleranza e pietà, e ritrovi la questione quando discuti delle cose concrete, soprattutto con chi crede come te.
Boh...se Resurrezione vuol dire che nel giorno del Giudizio riprenderemo in eterno le nostre 4 ossa e vivremo felici in eterno fra caprette belanti e lupi che leccano agnelli...beh, riprendetevele voi le vostre frattaglie...
Quaggiù sotto le stelle...10° anno che sta ripetendo la stessa cantilena come fosse la prima volta
Ma sei sicuro quanto hai postato ??
Chi invece proprio di "Premio" (!) Post-motem argomenta, nel costituire la Nuova religione è proprio l' autore della Filippesi (cap.3 )
In tale capitolo - semmai hai letto i Primissimi testi della futura religione - infatti troverai questa eloquente espressione:
- Fratelli, io non ritengo ancora di esservi giunto, questo soltanto so.. dimentico del passato e proteso verso il futuro / corro verso la mèta per arrivare al PREMIO (!) che il divinAbba' ci chiama alfine di riceverlo lassù. (tradotto: nel poetico cielo della fede !) -
Vuoi un altri passi su questo ambitissimo Premio prospettato dall' eccelso?
Dovresti allora RI-leggere la 1 Corinzi (cap. 9) ove l' esperto architetto dottrinario cosi' riporta:
- Non sapete che nelle corse allo stadio tutti corrono, ma uno solo conquista il PREMIO ?
- Correte anche voi (credenti NEL Cristo/Messia Pneumatico) in modo da poterLO ottenere !
- MA che tale "Premio" sia Incorruttibile...eccc...eccc...eccc....
E cosa scriveva l' autore della 2 Timoteo (cap. 2) ?
- .. quando uno lotta come atleta non riceve la Corona (!) SE egli Non ha lottato secondo le relgole...ecc...eccc...
Come vedi il favoloso bene escatologico dell' incontro con il Redentore del mondo... sulla mitiche nubi celesti _ è l' ambitissimo Premio del credente (seppur ricevibile e godibile SOLO in un Inconoscibile aldila' !) _ sempre e comunque il tutto è ipotetico.. proprio perché NESSUNO lo sa _ tantomeno i gestori ispirati (?) del culto.
Ci sarà un giudizio: Questo è sicuro. Tutti gli operatori di iniquità, tutti gli assassini e i macellai che hanno compiuto nefandezze senza mai pentirsi o chiedere perdono, troveranno la naturale conseguenza dei loro crimini: L'Inferno.
Chi invece avrà speso la sua Vita per gli Altri, amando, perdonando, rispettando ogni giorno suo Fratello, troverà la Felicità eterna! :love:
Quando diciamo "Che vità d'inferno sto facendo....che vita d'inferno quella persona...." non facciamo altro che profetizzare, Axe. Dentro di noi (che siamo credenti o no) sappiamo bene che oltre questa Vita c'è dell'altro. Idem quando diciamo "Mi sento in Paradiso!": Non è solo un modo di dire. Vita terrena e Vita Celeste sono strettamente collegate: L'una sarà conseguenza dell'altra. E' scritto
" Se vuoi, osserverai i comandamenti;
l'essere fedele dipenderà dal tuo buonvolere.
Egli ti ha posto davanti il fuoco e l'acqua;
là dove vuoi stenderai la tua mano.
Davanti agli uomini stanno la vita e la morte;
a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà. "
SIRACIDE 15
Resurrezione vuol dire vedere Dio. Faccia a faccia, Turbociclo. Avere la visione beatifica! Del Cristo, dei Santi, della Beata Vergine Maria....
Significa ritrovare i nostri cari, i nostri amici che ci hanno preceduto in Cielo. Riassaporare quell'Armonia primordiale fra noi e gli Altri, fra noi e la Natura, fra noi e Dio!
Tutto questo ha preparato il Signore per noi: Tutto questo!
Però, ahimè, possiamo rifiutarlo. Possiamo benissimo dire "non mi interessa".
Il dramma grosso che ci sovrasta è questo, alla fine. Non se si tratti o non si tratti di un "premio" come comunemente lo intendiamo: Possiamo accogliere la Salvezza di Dio o possiamo calpestarla.
Il fatto è che il concetto della parola "Inferno" anche se con la maiuscola:dentone: può sembrare distinto, di fatto risulta molto indistinto, e così tanto che a volte, quello che ad alcuni può sembrare inferno, per altri è un paradiso:asd:,.......e viceversa:rotfl:.
Solo Gesù vede il Padre faccia a faccia e nessun altro, lo stesso Mosè ha detto di averne visto solo il retro; angeli, santi, brav'uomini e brave donne si possono vedere e forse anche sentire i defunti, senza sapere dove, in quale posto, ma per quanto riguarda vedere l'immensità di Dio credo sia impossibile, accontentiamoci della visione del Figlio:D.
E' un po' come arrivare al casello e non voler pagare il pedaggio:birre:
Guarda, lo dici pure tu del giudizio, quindi nulla di scontato a priori, non certo una sola ed esclusiva scelta del singolo individuo come ami raccontare quando vuoi discolpare dio dal fatto che sia lui a mandarci in paradiso o all'inferno. Altrimenti non avrebbe senso parlare di dio che mette al vaglio le nostre vite, la possibilità della misericordia.
Poi chiamiamo le cose col loro nome invece di girarci intorno. Paradiso ed inferno sono ricompense o punizioni per chi ha aderito o meno alle sue regole e direi anche a leccate o meno al suo lato B.
perché ? il participio è presente, non futuro;
ma nemmeno per idea; la maggior parte delle persone spera; ma abbiamo tutti l'esperienza di essere non ancora nati, ed evidentemente chiunque pensi alla morte ha perfettamente la percezione ineluttabile che quella è la condizione, pacifica, di assenza di sofferenza, ma anche della stessa psiche, o anima, se preferisci;Citazione:
Dentro di noi (che siamo credenti o no) sappiamo bene che oltre questa Vita c'è dell'altro.
ma il punto che ho sollevato è un altro: il premio, il differimento, il dopo, la remunerazione, sono una tipica manifestazione pagana; la psicologia è la stessa di quelli che sacrificavano l'animale per ingraziarsi, che so, il dio della pioggia;
rieditare questo meccanismo in un sistema monoteista, dove il sacrificio lo fai ora vivendo, e la pioggia verrà dopo morti, non cambia la psicologia, né la manipolabilità del credente; per inciso, ha sempre fatto comodo dire agli umili: soffrite qui e ora, state al vostro posto, ché da morti verrà il premio...
ripeto, per chi crede, questa idea non crea "cittadini" di un Regno di Dio, liberi e convinti, ma sudditi, intimoriti dal castigo e desiderosi del premio, ma incapaci di farsi autenticamente parte di quella Volontà divina; è un rattrappimento emotivo, la paura del bambino che non vuole mai togliere le rotelle e i braccioli e racconta a se stesso e agli amichetti che sa andare in bici o nuotare, salvo poi trovarsi in compagnia e soffrire per l'impossibilità di condividere;
così, tante regole eteronome, magisteri vari, dottrine, funzionano da rotelle e braccioli; chi sa nuotare, nuota; non dice a chi nuota senza che dovrebbe mettere i braccioli, perché questo denuncia esattamente l'inesperienza del nuoto.
Abbi pazienza Vega, tu sei una ragazza che ragiona con la testa, vorrei chiederti se per te è incompatibile, supposta l'esistenza di un Dio, che chi ha fatto del male al mondo nella vita, finisca in un mondo di male, dopo la vita.
Sicuramente, abituato com'è, si troverà a casa sua.
Pensa che spaesamento sarebbe per questa povera cattiva anima, trovarsi tra le anime buone, come esalterebbe i suoi cattivi sentimenti?
Una verità ecclesiastica che accompagna sempre la Chiesa falsa è, a mio avviso: "meglio male accompagnati che soli".
Visto che sono un po' cresciutello ti chiedo quali sono gli insegnamenti del catechismo infantile in cui io incorro nonostante te?
Anche se devo dire che l'infanzia è stato il mio miglior mondo.
Tu getti ma non dai modo agli altri di crescere.
Ma ancora siamo tutti ridotti a parlare di inferno e paradiso? Cono ci ha contagiato di CONITE acuta? :D
Sappiamo bene che Inferno e Paradiso fanno parte di quell'armamentario usato nei secoli dalla chiesa per tenere legati gli ingenui al suo potere tramite la paura e la speranza di una vita migliore in un'altra dimensione. Per non rompere le palle in questa. Da notare che veniva assai usata la concezione di "Purgatorio" per ottenere donazioni atte a far avere agli interessati degli sconti di pena. Però evidentemente c'è ancora qualcuno che fa finta di non saperlo, anche se siamo nel terzo millennio...e caspita, svegliatevi!!!
Il fatto che la Chiesa cattolica abbia fatto un uso strumentale del futuro giudizio divino, non significa che quel giudizio sia falso o inesistente. Si deve buttare via l'acqua sporca - la Chiesa cattolica - e tenere il bambino - il giudizio divino.
Quelli "svegli" come te buttano via tutto e... cosa gli rimane? L'umanesimo? La polvere che torna alla polvere? Poveri noi! Quante vite inutili, allora!