Originariamente Scritto da
axeUgene
esatto;
comunque io capisco perfettamente quello che scrivi; quello che ho difficoltà a capire è la congruenza del sistema di emozioni reali che c'è dietro;
io sono davvero uno che non si scandalizza di fronte a quasi nulla, ma veramente;
capisco pure che tu possa esprimere l'idea in cui in fondo nessun partner potrà conoscerti come gli amici più intimi; anche questa è un'opzione;
ma, per essere praticabile, serve considerare che - possiamo aprire un sondaggio - difficilmente trovi uomo o donna che sia disponibile a vivere una relazione in base a quel presupposto di intimità di serie B, statutaria; ma magari c'è anche chi è capace;
in secondo luogo, per ispirarti a un sistema così pensato, non ti puoi "coinvolgere", a meno che il tutto non sia un teatro sado-maso: prima svillaneggi uno, con "non conti un caxxo, pochi..." e poi ti casca la frusta, quello la raccoglie e si vendica, quando sei coinvolta;
io capisco solo che sei molto traumatizzata dalla storia lunga e che hai comprensibilmente costruito una corazza di rifiuto che tenga sotto controllo anche solo la comparsa all'orizzonte di un maschile che associ a quella situazione traumatica; che è una cosa comprensibilissima; e nemmeno del tutto di fuori;
anche perché se esprimi questa cosa per cui l'uomo è sempre un potenziale pericolo, un sopraffattore da tenere al guinzaglio e limitare, hai sicuramente un ottimo motivo tuo, che io non mi sogno neppure di cassare;
però, renditi conto che se ne accorge pure quello che ti capita di incontrare e - penso io - se ti dà corda, è già uno propenso a cercare motivi e strategie di rancore; te lo dico perché io ho attenuato questo tratto aggressivo di rivalsa - mista ad amore vero, eh...- nella mia prima storia da "terzo";
occhio, perché se un uomo ti accetta per come ti racconti qui, ci sono buone probabilità che sia un insicuro che cerca un pretesto per vendicarsi, e trova una sfida promettente nel tuo atteggiamento che lo tiene al margine.