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Originariamente Scritto da
Breakthru
Ok , non avevo capito
In questo senso, se ora ho capito, per sposarsi sarebbe meglio avere la vocazione al matrimonio.
Te che dici? :D
Oggi manca la via di mezzo: O non ci si sposa per niente, o lo si fa con estrema leggerezza, tanto poi c'è il divorzio....
Come giustamente dice Papa Francesco, andrebbe riscoperta la bellezza e l'importanza del Fidanzamento. Vera palestra dove poter appurare quello che hai appena detto. E cioè se davvero abbiamo una chiamata, al Matrimonio, una "Vocazione" oppure no.
Ciao cara, a martedì :)
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Originariamente Scritto da
bumble-bee
Semplice. Prego me stesso di darmi forza.
Poi, per intenderci, io credo in Dio... solo che lui sta lassù ed io quaggiù... fai conto che... Dio ha una specie di acquario... in cui ci siamo tutti noi... e lui passa il tempo a guardarci.... ecco.
Quando sarà che ci incontreremo... sempre se ci incontreremo... allora scambieremo due chiacchiere... alla pari!!! Poiché Spirito è lui e Spirito sarò io.
Sei un vero gigante allora! Preghi te stesso di darti forza :asd: Un' ascesi insomma, un'opera di autoconvincimento. Chiaro che Dio non lo senti, amico Bumble. Al centro di tutto ci sei te e i tuoi pugni chiusi....
No, Dio non è un sadico giustiziere che assiste annoiato alle nostre vicissitudini.
Dio s'è compromesso, con noi. Ha voluto sperimentare, fino alla Morte, la nostra condizione. Ogni nostra lacrima, a Lui, non è sconosciuta.
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Citazione:
tanto poi c'è il divorzio....
Meno male che c'è.
Citazione:
...andrebbe riscoperta la bellezza e l'importanza del Fidanzamento. Vera palestra ...
Forse nell'accezione pissera per come lo intendi tu, serve a poco o fino ad un certo punto. La vera palestra sarà vivere insieme. Lì casca l'asino e vengono fuori altri lati del carattere ed altri comportamenti nel breve, medio e lungo periodo.
Ed il sesso è bene che entri a far pare della coppia, che ti piaccia o no, altra palestra per un'altra fetta di percentuale di compatibilità. Ed anche qui casca l'asino. Che qualche problemino nella sessualità potrebbe venire fuori visto che l'altro non lo abbiamo conosciuto biblicamente prima.:D
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Una volta si comprava solo dopo la cosiddetta "prova", o assaggio!!! :D
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Te che dici? :D
Oggi manca la via di mezzo: O non ci si sposa per niente, o lo si fa con estrema leggerezza, tanto poi c'è il divorzio....
Come giustamente dice Papa Francesco, andrebbe riscoperta la bellezza e l'importanza del Fidanzamento. Vera palestra dove poter appurare quello che hai appena detto. E cioè se davvero abbiamo una chiamata, al Matrimonio, una "Vocazione" oppure no.
Ciao cara, a martedì :)
Ne sei proprio sicuro che oggi ci si sposi con leggerezza perchè tanto poi c'è il divorzio? Non è che pure un tempo ci si sposava per leggerezza, per interesse o per dovere ma non essendoci il divorzio era tacitamente accettato: corna, relazioni parallele, figli illegittimi , matrimoni "per sempre" di facciata finchè morte non li separi magari da separati in casa e ognuno viveva la propria vita al di fuori mantenendo una facciata di coppia unita e apparentemente felice?
Ben venga il divorzio! Che poi non credo affatto che chi arriva a divorziare sia una decisione così semplice come la fai tu ma spesso difficile e molto sofferta.
E poi il fidanzamento è una palestra di conoscenza?
Io sono convinta che due persone si conoscono veramente solo quando iniziano a vivere insieme, condividere tutti gli aspetti della vita in comune, dal condividere le spese, le bollette, la salute, la malattia, la sessualità. Trovarsi, frequentarsi qualche ora al giorno e poi ognuno torna a casa propria è una conoscenza superficiale.
La ""bellezza" nel fidanzamento è che non hai impegni e responsabilità quotidiane, e appena scatta la scintilla d'innamoramento, di forte attrazione, tutto è bello, "perfetto" i difetti manco li vedi, ma li vedrai dopo, quando passa lo stato euforico causato dall'innamoramento, processo chimico del tutto naturale, perchè è nella natura che passi e si trasformi in un sentimento più profondo oppure ci si lasci.
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Il divorzio è un passo molto difficile e sofferto, dimostra che hai fallito in un progetto di vita, inoltre impoverisce la famiglia non poco. Cono, torniamo a ripeterti che non è una passeggiata. Io credo che la maggior parte delle coppie infelici rimanga unita solo per incapacità di affrontare questo passaggio: per la tua tribù sarà un successo, per la mia no.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
LadyHawke
Ne sei proprio sicuro che oggi ci si sposi con leggerezza perchè tanto poi c'è il divorzio? Non è che pure un tempo ci si sposava per leggerezza, per interesse o per dovere ma non essendoci il divorzio era tacitamente accettato: corna, relazioni parallele, figli illegittimi , matrimoni "per sempre" di facciata finchè morte non li separi magari da separati in casa e ognuno viveva la propria vita al di fuori mantenendo una facciata di coppia unita e apparentemente felice?
Ben venga il divorzio! Che poi non credo affatto che chi arriva a divorziare sia una decisione così semplice come la fai tu ma spesso difficile e molto sofferta.
E poi il fidanzamento è una palestra di conoscenza?
Io sono convinta che due persone si conoscono veramente solo quando iniziano a vivere insieme, condividere tutti gli aspetti della vita in comune, dal condividere le spese, le bollette, la salute, la malattia, la sessualità. Trovarsi, frequentarsi qualche ora al giorno e poi ognuno torna a casa propria è una conoscenza superficiale.
La ""bellezza" nel fidanzamento è che non hai impegni e responsabilità quotidiane, e appena scatta la scintilla d'innamoramento, di forte attrazione, tutto è bello, "perfetto" i difetti manco li vedi, ma li vedrai dopo, quando passa lo stato euforico causato dall'innamoramento, processo chimico del tutto naturale, perchè è nella natura che passi e si trasformi in un sentimento più profondo oppure ci si lasci.
Vogliamo tutto "assicurato" prima, cara amica LadyHawke. Non vogliamo rischiare niente. Per nessuna ragione al mondo! Solo che la Vita ci sorprende sempre. Poichè è più forte di noi...
Oggi si convive. Si è talmente incerti e insicuri, perfino nei sentimenti, che diventa "fondamentale" lasciare sempre una scappatoia....una possibile via d'uscita.....
Più che amarci, ci "proviamo" reciprocamente. Come si prova un'aspirapolvere o una lavatrice. Ahhh io le spiego male le cose. Non ho il dono della sintesi e della semplicità di Papa Francesco. Proprio no.
"E’ importante chiedersi se è possibile amarsi “per sempre”. Questa è una domanda che dobbiamo fare: è possibile amarsi “per sempre”? Oggi tante persone hanno paura di fare scelte definitive. Ma è una paura generale, propria della nostra cultura. Fare scelte per tutta la vita, sembra impossibile. Oggi tutto cambia rapidamente, niente dura a lungo… E questa mentalità porta tanti che si preparano al matrimonio a dire: “stiamo insieme finché dura l’amore”, e poi? Tanti saluti e ci vediamo… E finisce così il matrimonio. Ma cosa intendiamo per “amore”? Solo un sentimento, uno stato psicofisico? Certo, se è questo, non si può costruirci sopra qualcosa di solido. Ma se invece l’amore è una relazione, allora è una realtà che cresce, e possiamo anche dire a modo di esempio che si costruisce come una casa. E la casa si costruisce assieme, non da soli! Costruire qui significa favorire e aiutare la crescita. Cari fidanzati, voi vi state preparando a crescere insieme, a costruire questa casa, per vivere insieme per sempre. Non volete fondarla sulla sabbia dei sentimenti che vanno e vengono, ma sulla roccia dell’amore vero, l’amore che viene da Dio. La famiglia nasce da questo progetto d’amore che vuole crescere come si costruisce una casa che sia luogo di affetto, di aiuto, di speranza, di sostegno. Come l’amore di Dio è stabile e per sempre, così anche l’amore che fonda la famiglia vogliamo che sia stabile e per sempre. Per favore, non dobbiamo lasciarci vincere dalla “cultura del provvisorio”! Questa cultura che oggi ci invade tutti, questa cultura del provvisorio. Questo non va!
Dunque come si cura questa paura del “per sempre”? Si cura giorno per giorno affidandosi al Signore Gesù in una vita che diventa un cammino spirituale quotidiano, fatto di passi - passi piccoli, passi di crescita comune - fatto di impegno a diventare donne e uomini maturi nella fede. Perché, cari fidanzati, il “per sempre” non è solo una questione di durata! Un matrimonio non è riuscito solo se dura, ma è importante la sua qualità. Stare insieme e sapersi amare per sempre è la sfida degli sposi cristiani."
https://www.vatican.va/content/franc...fidanzati.html
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Cono, mi piacerebbe farti un incantesimo.... ti farei leggere riviste spinte, scambiandoli per sermoni religiosi!! :v
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Io:
Citazione:
Ne sei proprio sicuro che oggi ci si sposi con leggerezza perchè tanto poi c'è il divorzio?
.... poi il fidanzamento è una palestra di conoscenza?
Io sono convinta che due persone si conoscono veramente solo quando iniziano a vivere insieme, condividere tutti gli aspetti della vita in comune, dal condividere le spese, le bollette, la salute, la malattia, la sessualità. Trovarsi, frequentarsi qualche ora al giorno e poi ognuno torna a casa propria è una conoscenza superficiale.
Cono:
Citazione:
Vogliamo tutto "assicurato" prima, cara amica LadyHawke. Non vogliamo rischiare niente. Per nessuna ragione al mondo! Solo che la Vita ci sorprende sempre. Poichè è più forte di noi...
Oggi si convive. Si è talmente incerti e insicuri, perfino nei sentimenti, che diventa "fondamentale" lasciare sempre una scappatoia....una possibile via d'uscita.....
Più che amarci, ci "proviamo" reciprocamente. Come si prova un'aspirapolvere o una lavatrice. Ahhh io le spiego male le cose. Non ho il dono della sintesi e della semplicità di Papa Francesco. Proprio no.
Non ce la posso fa' non ci capiamo!
Scusa Cono ma continui con il disco rotto.
Io parlo di una cosa e tu rispondi con un'altra. Finora delle coppie sposate che conosco nessuna è arrivata all'altare o davanti al sindaco pensando "proviamo tanto se non funziona divorziamo."
Di solito le coppie che conosco erano al settimo cielo, felici di sposarsi, il giorno più bello della loro vita.E in quelle( sempre che conosco io) che si sono separate lo hanno fatto dopo tentativi di ricucire e la separazione è stata molto sofferta, non trallallero trallallà.
Poi ti dico che non condivido il fidanzamento come palestra di conoscenza, ma ci si conosce veramente non durante il fidanzamento ma solo dopo convivendo insieme e tu mi parli di sola convivenza. Cono ci sono ancora coppie che dopo una convivenza decidono consapevolmente di ufficializzare l'unione civile o religiosa che sia, penso che si conoscano un po' di più di chi si trova da fidanzato solo due ore al giorno.
Comunque il tuo punto di vista ormai l'abbiamo capito, spero che tu abbia capito il mio.:D
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Cono crede che tutti si sposano ubriachi a Las Vegas
Non vedo cosa ci sia di socialmente scorretto nell’anche volere provare e di assicurarsi che le cose vadano come si desidera
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Noi non ci vediamo nulla di scorretto e non giudichiamo chi sceglie in un modo piuttosto che in un altro, sono scelte di vita.
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Appunto
Che non vedo in che modo vadano ad inficiare quello in cui crede Cono
Cono parla delle scelte altrui sempre in modo sprezzante e piccato
Semplificando tutto e riconducendolo a come lui pensa che sia il meglio
Io contro la virtù ho mica nulla in contrario
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Originariamente Scritto da
LadyHawke
Poi ti dico che non condivido il fidanzamento come palestra di conoscenza, ma ci si conosce veramente non durante il fidanzamento ma solo dopo convivendo insieme e tu mi parli di sola convivenza. Cono ci sono ancora coppie che dopo una convivenza decidono consapevolmente di ufficializzare l'unione civile o religiosa che sia, penso che si conoscano un po' di più di chi si trova da fidanzato solo due ore al giorno.
Comunque il tuo punto di vista ormai l'abbiamo capito, spero che tu abbia capito il mio.:D
a parte le realtà parallele :D, ci sarebbe una circostanza oggettiva di cui discutere:
una parte della condizione di coppia - per alcuni il tutto, o quasi - sta nel progetto, matrimonio, famiglia, figli, stabilità, ecc...
poi ci può essere il piacere di godere della compagni di quella particolare persona;
se il progetto pesa tanto nella ricetta, va da sé che la sua realizzazione peserà in proporzione al momento della sua realizzazione, facendo spazio a motivi che prima erano secondari, come per ogni desiderio che si percepisce come "realizzato"; e questo cambia le carte in tavola, le personalità; o meglio, le rivela, al netto di quel progetto;
si può anche vivere per un progetto, ma le incognite sono molto maggiori di quelle di una relazione in cui la qualità della persona/partner è essenziale, e per motivi che cambiano poco, come determinati aspetti della personalità che incidono molto in termini di vita quotidiana, benessere;
posto che se due persone convivono per sei mesi senza tirarsi i piatti - soprattutto se c'è un bagno solo in casa :D - sono molto compatibili;
io, che sono pessimo - scherzo, ma non troppo :D - non ho sofferto troppo la convivenza, lunga, eh... ma ancora non so spiegarmi come la cosa sia stata possibile :asd:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
LadyHawke
Io:
Cono:
Non ce la posso fa' non ci capiamo!
Scusa Cono ma continui con il disco rotto.
Io parlo di una cosa e tu rispondi con un'altra. Finora delle coppie sposate che conosco nessuna è arrivata all'altare o davanti al sindaco pensando "proviamo tanto se non funziona divorziamo."
Di solito le coppie che conosco erano al settimo cielo, felici di sposarsi, il giorno più bello della loro vita.E in quelle( sempre che conosco io) che si sono separate lo hanno fatto dopo tentativi di ricucire e la separazione è stata molto sofferta, non trallallero trallallà.
Poi ti dico che non condivido il fidanzamento come palestra di conoscenza, ma ci si conosce veramente non durante il fidanzamento ma solo dopo convivendo insieme e tu mi parli di sola convivenza. Cono ci sono ancora coppie che dopo una convivenza decidono consapevolmente di ufficializzare l'unione civile o religiosa che sia, penso che si conoscano un po' di più di chi si trova da fidanzato solo due ore al giorno.
Comunque il tuo punto di vista ormai l'abbiamo capito, spero che tu abbia capito il mio.:D
Lo capisco e l'ho specificato ieri. Fa parte della mentalità del mondo: Primo, non avere problemi. Secondo, non soffrire. Terzo, non combattere. Tale mentalità è diventata ormai costume. E illude le persone di poter controllare e dominare la Vita. Vita che invece ne sa sempre più di noi, Lady. Vita che ci precede e ci supera. Vogliamo rimpicciolirla, delimitarla, controllarla appunto in ogni suo aspetto. Non accorgendoci che alla lunga questa cosa ci sfinisce e ci rattrista. Quale spazio rimane per la Speranza, per la Sorpresa, per la Scoperta continua dell'Altro/a? Se tutto è già stato pianificato, è chiaro che, appena uno dei due finisce fuori-parametro, si va in crisi...
Il succo del discorso del Papa consiste proprio nello scoprirsi giorno per giorno, poco alla volta. Non nel pacchetto pre-confezionato.