@Dietrologo
Ottimo video...davvero ottimo.
Interessante spunto per farsi delle domande.
E per cercare delle risposte.
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@Dietrologo
Ottimo video...davvero ottimo.
Interessante spunto per farsi delle domande.
E per cercare delle risposte.
Ormai hai preso la tangente :no:
La legge naturale va a braccetto, con la Parola di Dio. La sposa. Perfettamente!
Altrimenti, come sarebbe possibile conciliare ad esempio Scienza e Fede? Come mai, per quale strano assunto un Rubbia, una Fabiola Gianotti, una Amalia Finzi si professerebbero credenti?
Amalia Ercoli-Finzi (Gallarate, 20 aprile 1937) è un'accademica, scienziata, ingegnere aerospaziale italiana.
È una delle massime esperte internazionali in ingegneria aerospaziale, consulente scientifico della NASA, dell'ASI e dell'ESA, è stata Principal Investigator responsabile dello strumento SD2 sulla sonda spaziale Rosetta. È stata la prima donna in Italia a laurearsi in ingegneria aeronautica[1] con votazione 100 e lode[2] presso il Politecnico di Milano, dove è poi docente fino al collocamento in quiescenza.
Amalia Ercoli ha assunto il secondo cognome Finzi dopo il matrimonio con Filiberto Finzi, figlio del matematico ed ingegnere Bruno Finzi. Da questo matrimonio ha avuto cinque figli e sei nipoti[4][8].
Si professa credente e ritiene che fede e scienza siano compatibili.[9]
Onorificenze
Ha ricevuto
la medaglia d'oro dell'Associazione Italiana di Aeronautica e Astronautica,[2]
il Premio Leonardo alla Carriera da parte dell'UGIS,[7] e
nel 2012 la Frank J. Malina Astronautics Medal dello IAF[10].
nell'agosto 2017 il "Premio Porto Venere Donna" alla carriera.
Nel 2018 le è stato dedicato un asteroide: 24890 Amaliafinzi.[11]
Autrice di oltre 150 tra pubblicazioni scientifiche e comunicazioni a congressi nazionali ed internazionali, è stata direttrice del Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale del Politecnico di Milano, insegnandovi Meccanica Orbitale e Sistemi Spaziali. È stata, per alcuni anni, membro del Consiglio di Amministrazione del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, nonché membro esperto dell’Human Spaceflights Vision Group (HSVG) dell'ESA per la programmazione di voli spaziali con equipaggio.[2]
Attualmente è membro del consiglio tecnico-scientifico dell'ASI e dell'Exploration Program Advisory Committee dell'ESA per l'esplorazione di Marte, nonché del Lunar Lander Science Definition Team sempre dell'ESA[7]. È inoltre consigliere dell'Associazione Italiana di Aeronautica e Astronautica e membro di numerose associazioni scientifiche nazionali ed internazionali tra cui l’American Astronautical Society, la British Interplanetary Society e l' Internatiomal Academy of Astronautics. Presidente del comitato per le pari opportunità del Politecnico di Milano e delegato rettorale per le politiche di genere, è inoltre membro dell’Associazione Italiana Donne Ingegnere e Architetto, di cui è stata presidente nazionale.
https://it.wikipedia.org/wiki/Amalia_Ercoli-Finzi
proprio non riesci a capire il punto: qui la questione scienza e fede non c' entra un tubo; non si tratta delle leggi meccaniciste della natura, compatibili col credere, ma dell'elezione della natura a legge MORALE, che sarebbe alternativa al Vangelo; cioè, non certo "ama i nemici", ma eliminali prima che loro facciano lo stesso con te, come suggerisce l' istinto; non un matrimonio indissolubile, ma tanti partner in successione, come da istinto naturale;
arrivi a capire il punto ???
Capisco quello che dici.
Ma io non penso affatto che non esista una "morale superiore".
E non penso affatto che Dio non esista.
Ho scritto un 3d apposta sulla esistenza della Mente cosmica. :mmh?:
Vedi...il punto non è come io (ipotizzando che io sia un credente del Dio biblico...e non lo sono) vivo il "messaggio della salvezza".
Non è questo che conta.
Quello che conta è come è strutturato il messaggio della salvezza.
E il messaggio della salvezza è strutturato su un ricatto: "Io rispetto il tuo libero arbitrio e ti amo gratuitamente. Però...se fai quello che dico io - cioè credi in me - ti mando in paradiso a cantare con i cherubini altrimenti ti mando all'inferno tra le fiamme e sofferenze eterne".
Questo messaggio si basa su una contraddizione evidente e su una ipocrisia evidente. Oltre che su un ricatto.
Ed è quindi evidente che non può provenire da un Dio. E' la attribuzione a Dio di un approccio tipicamente umano...ma di un uomo infantile e con uno spessore culturale davvero misero che considera l'umanità una specie di scolaresca di bambini rincoglioniti che vanno minacciati per soggiogarli.
Mai dimenticare che questo messaggio di salvezza fu concepito da Paolo (e fu ripreso poi dai vangeli e fu messo in bocca a Gesù)...Paolo era un fariseo. E sappiamo quanto erano falsi e ipocriti i farisei.
Non mi meraviglio che un simile messaggio sia nato da Paolo. :mmh?:
Dopodichè vorrei fare una puntualizzazione.
Tu hai detto: "la vita si basa sul desiderio, in senso lato"
Bè...non solo.
Ora...io non so quanti anni tu abbia. Pochi a giudicare da quello che dici.
La vita non si basa solo sul desiderio. Si basa anche sul senso di responsabilità.
E' evidente che sei ancora piuttosto giovane e inesperto della vita.
Quando avrai dei figli capirai che la vita non si basa solo sul desiderio. O meglio...tu puoi basarla solo sul tuo desiderio. Puoi farlo. Però ti accorgerai che non è proprio così quando vedrai che i tuoi figli ti mandano a quel paese. :mmh?:
Vabbè...fratello.
La vita si basa sul desiderio e sul senso di responsabilità tipico di una persona che ha raggiunto un certo grado di maturità.
E vedi....tra persone adulte si costruiscono rapporti basati sul senso di responsabilità.
E credo che una "morale superiore" debba basarsi e debba costruirsi sul senso di responsabilità. Più che sulla dinamica "premio e punizione".
La dinamica "premio e punizione" si adotta coi bambini - che devono ancora maturare. E con i cani per addestrarli e ammaestrarli e sottometterli.
Poco si addice nelle relazioni tra persone adulte e mature.
io ho 56 anni, e so quel che scrivo :
il senso di responsabilità è una qualità morale, importante quanto ti pare ma non iscritta tra le pulsioni vitali dei viventi su cui si basa la vita ; il desiderio muove tutto, per umani e altri viventi, privi di senso morale, ma ugualmente e necessariamente desideranti, pena l' estinzione.
Scusa fratello, non volevo offenderti.
Una cosa però è certa. Non ti darei mai le chiavi di casa mia per curarmi la casa se dovessi fare un lungo viaggio.
Sai com'è....non vorrei mai che ti venisse il desiderio di fare baldoria con gli amici e di svuotami la cantina e magari pisciarmi sui divani. :mmh?:
E non vorrei mai che tu, per rinunciare ai tuoi desideri, ti estingua. :mmh?:
Interessante questione. Pensate che un essere che possieda realmente un alto livello di spiritualità sia privo di desideri, delle pulsioni umane che tutti conosciamo? Lasciati tutti i beni terreni san Francesco da allora non ha più avuto spinte a godere dei piaceri materiali?
questo è precettizio, un wishful thinking; uno può essere giudicato irresponsabile ma esprimere pulsione vitale efficiente per la natura; semina figli che abbandona, ma ha un maggior successo biologico di un responsabile, che ne fa solo uno; spesso il mondo è degli irresponsabili, duole dirlo...
guarda il disoccupato cronico, o i tossici d'antan... più erano disperati, più figli facevano ; tanto, qualcuno li avrebbe mantenuti comunque, a spese di chi paga le tasse e per senso di responsabilità faceva un figlio solo; dopo tre generazioni, la natura ha premiato il tossico, che ha discendenti, e non il responsabile :D
Sì, sì, come no. Non tergiversare.
Ci sarebbe da capire per un dio onnipotente e d'amore quale sia il guadagno a tenere delle anime per l'eternità in un luogo ultraterreno ed altre in un altro, comprese le grigliate miste. Senza contare che il tanto vituperato male, da eliminare addirittura, altro non sembra che essere uno strumento che fa comodo a dio stesso, sia in questa che nell'altra vita.
Poi anche icchè rifrulla davvero in testa al pio credente, che spende e spande amore e pace come il prezzemolo, data l'aspirazione alla grigliata mista.
Cono, l'etica è un fatto culturale, non "naturale"; imfatti, hai bisogno dei Comandamenti, delle religioni, ecc... per precettare agli esseri umani comportamenti diversi da quelli che definisci "bestiali", proprio perché propri della naturalità, che però invochi come pregiata, quando ti comoda;
se l'etica fosse "naturale", dovremmo avere tutti naturalmente la stessa, così come abbiamo tutti sete, appetito, desiderio di muoverci, desiderio sessuale e concupiscenza, di fare meno fatica - da cui il furto - istinto a prevaricare o addirittura sopprimere chi si interponga tra noi e i nostri desideri;
ora, capisco l'orgoglio del predicatore cristiano, ma non ti conviene perseverare in questa sciocchezza; la tua religione, a partire dai Comandamenti, fino al Vangelo e il Magistero della Chiesa rappresenta - come le altre - esattamente un costrutto diretto a sradicare l'istinto dagli esseri umani, per sostituirlo con una morale diversa;
invocare la "naturalità" come pregio perché in quella data discussione ti può sembrare un'argomentazione convincente equivale a darti la zappa sui piedi; da noi, si dice: i'Vvantaggio d'i'Ll'ICA... :asd:
la natura e la naturalità sono la principale argomentazione di tutte le dottrine sommamente anti-cristiane, nichilismo nicciano, nazismo, ecc... perché dicono:
guardate: in natura vige la legge del più forte, del più adatto che sopravvive a scapito del debole, che va eliminato, scartato, per non essere di peso agli altri; e noi dobbiamo emulare quella natura, eliminare gli inadatti, gli improduttivi, i deboli, i malati, proprio come spontaneamente avviene in natura, dove non c'è la pensione per i predatori anziani, incapaci di procacciarsi il cibo, o la tutela delle prede dalla violenza, ecc...
hai tanto bene il Vangelo e il Magistero per argomentare; perché devi incasinarti la vita con la "naturalità", se tanto poi devi citare il papa, la dottrina, ecc... che non sono certo legge di natura ?
oh, poi fai come ti pare, eh... io lo dico solo per amor di scienza.
Nessuna utilità, Dio non si compiace del Male. Vuole infatti che tutti gli uomini si salvino. Altrimenti non avrebbe mandato Suo Figlio a morire per noi....
Purtroppo vi sono alcuni che non sanno che farsene, di tale Sacrificio, di tale Salvezza. E si ostinano a compiere il Male. Godono, nel fare il Male. Mettendosi essi stessi, da soli, nella peggior condizione possibile.
Se non è naturale, l'etica, mi spieghi quale sarebbe allora la nostra unicità? Come mai non agiamo solo guidati dall'istinto come i nostri amici animali?
Prima che nei Comandamenti, non uccidere, non rubare, non mentire eccetera, è scritto nel nostro DNA ETICO, Axeugene. Anche chi non crede in Dio, quando compie il Male avverte un disagio. Che magari viene subito rimosso, ma che esiste.
per diversi motivi, ma fondamentalmente, perché siamo molto più a lungo dipendenti dalla famiglia per sopravvivere, e quindi dobbiamo obbedire, conformarci ad una cultura che abbiamo tempo di apprendere;
il DNA etico ?Citazione:
Prima che nei Comandamenti, non uccidere, non rubare, non mentire eccetera, è scritto nel nostro DNA ETICO, Axeugene. Anche chi non crede in Dio, quando compie il Male avverte un disagio. Che magari viene subito rimosso, ma che esiste.
pare che tu non sia mai andato a scuola;
senza sostituirmi a quella, una causa persa, se fosse come dici tu gli esseri umani si sarebbero da sempre naturalmente comportati tutti allo stesso modo, e così farebbero oggi;
non devi dire alle persone di mangiare, dormire, fare sesso, muoversi, desiderare, ecc... ciò che è davvero "naturale" per chiunque, in qualsiasi cultura;
tu sei vegetariano, e alla messa pasquale accanto a te prende la comunione una gentile signora che a pranzo mangerà un tenero agnellino, senza alcun rimorso; anzi, nella piena convinzione di obbedire ad un precetto divino;
e il giorno dopo, magari nella gita fuori porta si farà una bella chianina, cosa che farebbe orrore ad un induista;
tu non divorzieresti mai, né avresti più mogli, mentre la maggior parte delle persone del mondo segue davvero la nostra natura ed è monogama seriale, come ha appurato la scienza;
i gruppi di esseri umani, poi nazioni, ecc... avevano regole culturali sulla proprietà e il furto, ma nessun rimorso a rubare e uccidere gli "estranei", invadere territori e rubare raccolti, animali, ricchezze; anzi, ricevevano medaglie e onori per questi atti; pensi che Giulio Cesare, Carlo Magno o Carlo V° avessero qualche scrupolo a conquistare e depredare ?
è così ovvio che tutto ciò che richiede una norma, un comandamento, un precetto, sia evidentemente innaturale; altrimenti, tutti spontaneamente si conformerebbero a quella che definisci un'eticità genetica;
se ragioni in questo modo, dai ragione a Vega quando sostiene che per essere credenti bisogna essere ignoranti e superstiziosi; io, da non credente che rispetta chi crede, ti dico che non è necessario argomentare la fede in questo modo, esponendola al ridicolo.
Non mi hai risposto: Dove sarebbe allora la nostra unicità? Come mai non agiamo tutti secondo istinto? Te la metto in un altro modo: Escludendo l'istinto, perchè non agiamo tutti RAZIONALMENTE di fronte agli eventi? Cosa entra in gioco, nell'Uomo e nella Donna? Cosa li fa agire in un modo o in un altro? Perchè ci sono gli assassini e i Santi?
Noi la chiamiamo ETICA. Morale. Coscienza. Discernimento: Fai te.
Ma unite a queste realtà, purtroppo, vi è IL PECCATO. Che tante volte fa scegliere il Male. Che ci si chiami Giulio Cesare, Carlo Magno, Axeugene o Conogelato.
tra un po' mi chiederai di spiegarti le tabelline :asd:
sei stato a scuola ? sei in grado, non dico di ricordare, ma almeno di recuperare un minimo di sapere scientifico ?
ci crediamo unici, ma siamo scimmie evolute;
vuoi le ragioni ? te le riepilogo: il pollice opponibile, la postura eretta che libera due mani, la capacità onnivora che ha consentito un cervello più grande, la forma del cavo oro-laringeo che consente fonemi multipli e un linguaggio più articolato, la circostanza di un'autonomia del cucciolo molto ritardata; questo ci ha selezionati come esseri intrinsecamente sociali e dipendenti dall'obbedienza alle regole del gruppo, quindi a conformarsi ad una morale trasmessa dalle persone che ci educano e che può creare conflitti;
quello che tu chiami "peccato" è la ribellione, quella del passato che consente oggi a te di non essere un servo della gleba, ma che dai predecessori del tuo amato papa era considerato peccato; avrai anche tu fatto scelte diverse da quelle che i tuoi genitori avrebbero voluto, come sempre avviene;Citazione:
Cosa li fa agire in un modo o in un altro? Perchè ci sono gli assassini e i Santi?
Noi la chiamiamo ETICA. Morale. Coscienza. Discernimento: Fai te.
Ma unite a queste realtà, purtroppo, vi è IL PECCATO. Che tante volte fa scegliere il Male. Che ci si chiami Giulio Cesare, Carlo Magno, Axeugene o Conogelato.
non a caso, il peccato è la disobbedienza; ma senza quella non c'è alcuna evoluzione, cambiamento;
ripeto: se il peccato, il bene e male, l'etica, fossero qualcosa di connaturato e non culturale, dovremmo averne, e averne avuto nella storia tutti la stesa nozione, identica e immutabile, come la fame e la sete, gli istinti, ecc...
possibile che nella tua formazione e istruzione non sia emerso chiaramente che un comportamento così variabile nella storia umana non può essere "naturale", ma rimanda evidentemente alla cultura ?
L'utilità è quella di remunerare (giustizia o vendetta?) gli esseri umani ed il male gli serve. Quello che non si capisce è l'utilità di tenere per l'eternità gli esseri umani, le loro anime, in un certo luogo ed in un certo stato ed in un altro le altre anime, l'intransigenza di un essere superiore, di una mente superiore, se non le cheche di uno che appare più umano che divino.
Inoltre, per come la metti per l'ennesima volta, questo sacrificio sembra più un ricatto e non sembra nemmeno gratuito visto che la non accettazione comporta conseguenze negative. Inutile fare il finto tonto ad oltranza.
Altra enorme contraddizione della tua dottrina.
Tu sostieni che "chi non sa che farsene di tale Sacrificio, di tale Salvezza, si ostina a compiere il Male".
Sbagliato.
Esistono miliardi di persone che non riconoscono tale Sacrificio, che non credono in Gesù, e non compiono nessun Male.
Eppure...per il tuo dio terrorista, questi saranno condannati lo stesso.
Dice infatti il vangelo di Giovanni (cap.5):
[21]Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi vuole; [22]il Padre infatti non giudica nessuno ma ha rimesso ogni giudizio al Figlio, [23]perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato. [24]In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.
Per ottenere la salvezza, cioè la vita eterna nel paradiso a cantare coi cherubini (sai che PALLE!!!), non ha importanza fare il bene e non fare il male.
Secondo Giovanni, infatti, si ottiene la salvezza SOLO se si crede in Gesù/Dio e si ascolta la sua parola.
Quindi...anche quelli che "non sanno che farsene di tale sacrificio", ma fanno comunque il bene, verranno condannati.
Della serie: Caro figliolo...tu puoi fare quello che vuoi nella vita. Sei libero. Ma se non credi in me e non ascolti la mia parola, sarai condannato. Questo è il mio amore gratuito. :mmh?:
E' pura e totale follia.
Il sig. X che ha scritto il cosiddetto vangelo di Giovanni, doveva avere ben più di una semplice paranoia.
Era proprio uno psicopatico. :mmh?:
Per me Dio non ha mandato suo figlio a morire per noi, altrimenti Gesù non sarebbe altro che un burattino i cui fili sarebbero stati mossi da un Dio incomprensibile; a questo punto mi chiedo: dove sarebbe la libertà umana di Gesù se tutto fosse stato già programmato?
Vega direbbe: a farsi friggere:dentone:.
Inoltre dove sarebbe il merito di Gesù? Avrà pur lottato e sofferto per le sue idee su Dio e sul prossimo; che dici cono?
E' per questo che non credo al destino.
Inoltre il prologo del Vangelo di Giovanni è stato aggiunto dopo, quando si era sviluppata una certa cristologia.
Da quanto detto sopra, per quanto riguarda ascoltare la parola di Gesù ritengo che Gesù si rivolgesse a chi non credeva in lui in tale modo: se non volete ascoltare me ascoltate almeno quello che dico; e quello che lui diceva era oltreché la visione di un Dio buono e generoso, la visione del senso della vita vissuta in Dio.
Qui potrei cedere alla predestinazione come modo di vita in Dio, nel senso che se l'uomo si fosse attenuto ai concetti di Gesù che ripeto erano quelli del suo Dio, sarebbe vissuto bene ed in pace, proprio come creatura divina.
Il concetto insegnato: il mondo continuerà a vivere in vari modi ma le mie parole ( questo modo di vita universale), dice Gesù (come coscienza di Dio), non passeranno mai. Cioè, cari miei, se volete vivere bene ed in pace, dovete vivere come fratelli, così sarete figli di Dio.
Per concludere direi che a cercar bene nel Vangelo si possono trovare concetti universali per l'uomo nuovo, il famoso figlio dell'uomo citato spesso da Gesù, nascosti tra concetti di divinizzazione operati nella figura di Gesù (cristologia) che non interessavano certo a Gesù in quanto già egli viveva in funzione del suo Dio; cioè si sentiva già figlio di Dio senza il bisogno di essere divinizzato.
Questa per me è la figura umana dl buon Gesù.