Oggi eravamo in uno dei giardini della mia scuola, e parlavamo con la mia prof d'inglese sull'aborto. La chiesa
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Oggi eravamo in uno dei giardini della mia scuola, e parlavamo con la mia prof d'inglese sull'aborto. La chiesa
[QUOTE=Seren@;618357]A questo punto, chi
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ahaha.
macchecosadicimai!
Leggiamo nel libro della Sapienza: "23 Sì, Dio ha creato l`uomo per l`immortalità;
lo fece a immagine della propria natura.
24 Ma la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo;
e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono."
Dio e' amante della vita, sempre. Ma rispetta a tal punto la libertà dell'uomo, che anche la sua capacità di peccare rientra nel piano ultimo della salvezza. Cantiamo altresi' nel preconio pasquale, in riferimento ad Adamo e a Gesu': "Felice colpa, che merito' un cosi' grande Salvatore!"
Se vuoi un consiglio scevro da una religiosità mal interpretata che forse non ti appartiene più possiamo dirti che l'aborto, o meglio, la liceità dell'aborto, così di come ogni altra azione umana è strettamente correlata con l'intenzione.
Lo stesso atto può avere conseguenze, per colui che lo commette, diametralmente opposte.
Se l'atto e mosso da un senso di umanità, per cui si interrompe una gravidanza a causa di malformazioni al feto che produrrano inevitabilmente un essere la cui vita sia un tormento o con l'intenzione di non mettere al mondo uno sfortunato al quale non si può dare un seguito come affetto o famiglia e lo si vuole abbandonare, questo ha un senso.
Nel caso lo si voglia fare per intenzioni egoistiche, per continuare ad avere una vita comoda o altre motigazioni comunque dettate dall'Ego, ecco, questo è "male".
Nel primo caso l'intenzione ha fatta salva la persona che ha interrotto una vita, giusto o sbagliato che qualcuno possa pensare. Nel secondo caso il Karma maturerà in modo da portare effetti (situazioni) per cui faranno maturare la coscienza dell'individuo che non ha avuto "Coscienza" appunto.
Per esempio potrebbe, in una successiva vita, desiderare ardentemente un figlio e, per una o diverse ragioni, non ne possa avere, provando da questa situazione limitante una sofferenza produttiva.
Con lo stesso metro si può misurare qualunque azione commessa dall'uomo: l'intenzione, nascosta, inconscia, o palese che sia.
Pace e Bene
Serena il tuo discorso
Come pu
[QUOTE=Seren@;618357]Oggi eravamo in uno dei giardini della mia scuola, e parlavamo con la mia prof d'inglese sull'aborto. La chiesa
[QUOTE=Il Manu;618867]
Se l'atto e mosso da un senso di umanit
Io ho letto entrambi ed ho seguito il catechismo quando ero piccino piccio', e devo dire che di confusione ce n'e' molta eh.
E' comodo dire "rileggiamo l'Antico Testamento nell'ottica della venuta di Cristo", ma cosi' posso farlo anch'io nell'ottica della retrocessione in B della Juve.
Tipo sul fatto che prima c'era la Legge Mosaica come base di giudizio, che poneva innanzitutto l'accento sulla vita terrena. Non senti parlare di Regno dei Cieli.
Poi arriva il Nazareno, si evolve la struttura dei Canoni che inglobano i Vangeli e con Nicea diventano Bibbia. Cambia il modo di vedere le cose, ora l'accento e' posto sul Regno dei Cieli, dopo la morte.
C'e' qualcosa che non mi quadra. Siamo sicuri che l'ispiratore sia lo stesso?
forse ci andavi ma non stavi molto attento?!ahahah:dentone:
io non trovo nessuna confusione...posso darti se vuoi qualche chiarimenti in merito...
beh...diciamo che il pensiero e la consapevolezza religiosa di israele si
ero il preferito del "don" e di tutti i catechisti/catechiste che ho avuto :sisi:
E questi sarebbero i chiarimenti? Io non credo di detenere la verita', per l'amore di Chtulhu, ma certo che le cose ve le inculcano proprio bene.
Talmente bene che non riuscite nemmeno a capire piu' che cosa si sta criticando, in quale contesto e a che pro.
Queste sono le cose che leggi in qualsiasi testo di parte, che non analizza la cosa da un punto di vista critico ma dal punto di vista di farle quadrare.
Ma certo, bisogna discutere! Ma non ho capito cosa dovrei far capire io :mumble:
Sempre questo
A cui mi si e' risposto con:
[quote]tutto appunto deve essere inquadrato nel percorso storico religioso di Israele, anche lui, che arriva nella pienezza dei tempi...
questo invece dimostra la meraviglia dell'Ispirazione dei testi sacri...Dio non sovrasta l'uomo buttandogli in faccia la verit
[QUOTE=conogelato;618787]Leggiamo nel libro della Sapienza: "23 S
Vega, in realta' Satana non esiste. Cioe', non e' un'entita' in carne ed ossa, anche se l'iconografia le ha sempre attribuito un aspetto tipicamente mostruoso.
Di Satana e' il Regno della Terra, questo vuol dire che Satana e' qui tra noi. Rappresenta la tentazione negli uomini, "l'istinto" di peccare insito dentro di noi.
Ma li si usava un termine particolare, "appartenere".
Allora no, l'uomo non "appartiene" a Satana, perche' Satana rappresenta una parte dell'uomo. Vega, devi capire che la mela, l'Eden, il Serpente e Dio fanno tutti parte di un'allegoria.
Si lo so però sempre meglio chiedere un chiarimento in più. Comunque per i cristiani è un entità esistente, non il lato oscuro dell'uomo.
[QUOTE=Vega;749286]Si lo so per
Io alla fine non ci capisco pi
Secondo me e' perche' tendi troppo a generalizzare, sei schematica e non vedi le sfumature. :)
Boh, sarà così, ma tutto il puzzo che viene fatto su satana ed il male, le scritture della Bibbia con riferimenti a lui sono sono metaforiche o allegoriche?
Se ascolti 5 minuti Radio Maria è tutto un "Satana e Madonna"!!