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La preghiera.
Sto leggendo il testo avventista "La preghiera" di sorella White e lo sto trovando tutto interessante, nonostante io non sia un fan di tale pratica. Si tratta di un invito alla preghiera, con continui riferimenti a episodi descritti nella Bibbia.
Comincio a pubblicarlo.
Potete leggerlo per intero nel sito degli avventisti del 7° giorno:
https://egwwritings.org/?module=writings
LA PREGHIERA
PREFAZIONE
Le Sacre Scritture c’invitano a “pregare incessantemente”. Questo non significa che dobbiamo stare tutto il tempo in ginocchio a pregare. Significa che dobbiamo vivere e servire il Signore in un’atmosfera di preghiera. La preghiera è il canale di comunicazione tra le nostre anime e Dio. Dio ci parla attraverso la Sua Parola, noi gli rispondiamo attraverso la preghiera, Egli ci ascolta sempre. Noi non possiamo stancare Dio o opprimerlo con le parole del nostro cuore. A volte ci presentiamo davanti a Lui con grandi pesi. Gli eventi di questo mondo esigono che ogni seguace di Cristo mantenga ferventemente la sua relazione con Dio. Per rafforzare questo nostro rapporto, per soddisfare i nostri bisogni sia emotivi sia spirituali, dobbiamo imparare quanto potente possa essere la preghiera. Come fecero i discepoli, dobbiamo supplicare il Signore chiedendo: - Signore, insegnaci a pregare! - Il Signore è pronto ad ascoltare e a rispondere a tutte le nostre preghiere in tutte le circostanze. Egli è un Padre amorevole; si interessa di noi sia quando le cose vanno bene sia quando le vicissitudini della vita ci devastano e ci colpiscono. Quando il Signore sente il nostro pianto, le nostre invocazioni: - Dio, dove sei? -, Lui s’ incontra con noi nella preghiera. Uno scrittore ha detto: - Più cose sono presentate in preghiera che il mondo neppure s’immagina! - La stessa verità concerne la chiesa. La rinascita della vera pietà nella nostra chiesa è la questione più urgente tra tutti i nostri bisogni. Questo dovrebbe essere la nostra priorità per eccellenza. (1SM, 121) Rientra nel piano di Dio accordarci, in risposta alla preghiera della fede, quello che non otterremmo, se non lo avessimo domandato. (GC, 525) Dobbiamo riconoscere che abbiamo bisogno dell’effusione dello Spirito Santo; ma questo può essere fatto solo quando preghiamo individualmente e collettivamente. Quando il popolo di Dio prega con sincerità, sia individualmente sia collettivamente, Dio risponderà sempre. Grandi cose accadranno in mezzo al Suo popolo. Il mondo sentirà l’impatto, quando lo Spirito Santo verrà a sostenere e a rinfrancare il Suo popolo. Siamo convinti che questo libro troverà una calda accoglienza tra persone di culture diverse. Mentre leggiamo i passaggi selezionati dalla penna di Ellen G. White, che parlano della vitalità della preghiera, potremo sentire nei nostri cuori una leggera commozione. Questi messaggi toccheranno le nostre anime. Il nostro cuore sarà pervaso da nuove convinzioni, che ispireranno una risposta alla chiamata di Dio per una vita di preghiera più profonda e più ricca. “Il nostro Padre celeste vorrebbe concederci le sue benedizioni senza limiti e noi, che abbiamo il privilegio di nutrirci di questo amore infinito, preghiamo così poco. Dio è pronto ad ascoltare ogni preghiera sincera dal più umile dei Suoi figli. . . Perché mai i figli di Dio sono così riluttanti a pregare, pur sapendo che la preghiera è la chiave, che nella mano della fede, apre i forzieri celesti, dove sono custodite le benedizioni infinite dell’ Onnipotente?” SC, 94, 95 Board of The Trustees of the Ellen White Estate.
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Perché ci costa. Perché vorremmo non aver bisogno di nessuno.....
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1. Dio c’ invita a pregare
Sintonizzati con Dio attraverso la preghiera.
È una cosa meravigliosa quando possiamo pregare efficacemente, mentre siamo peccatori, e quindi indegni di presentare le proprie richieste a Dio. Quale facoltà più elevata potrebbe desiderare l’uomo più di questa — ossia essere in comunione con il Dio infinito? L’uomo, debole e peccatore, ha il privilegio di parlare al suo Creatore. Le sue parole possono raggiungere il trono del Re dell’ universo. Possiamo parlare con Gesù, mentre camminiamo per strada, e Lui ci sussurra: - Io sono alla tua destra! - Possiamo comunicare con Dio nel nostro cuore; possiamo camminare in compagnia di Cristo. Mentre siamo impegnati nei nostri doveri quotidiani, possiamo esalare i desideri del nostro cuore, in modo così impercettibile che nessun orecchio umano possa udire. Tuttavia, le nostre parole non possono perdersi nel silenzio né cadere nel dimenticatoio. Nulla può soffocare il desiderio dell’anima. Si eleva al di sopra del frastuono della strada, in mezzo al rimbombo delle macchine. È a Dio che parliamo ed Egli ode la nostra preghiera. Chiedete e vi sarà dato. Chiedete l’umiltà, la saggezza, il coraggio, l’aumento della fede. Ogni preghiera riceverà una risposta. Talvolta la risposta non viene come noi la desideriamo o al momento che ci aspettiamo. Essa arriva al momento opportuno, per soddisfare le nostre necessità. Le preghiere vengono offerte in solitudine, nella fatica e nelle prove. Dio non risponde secondo le nostre aspettative, ma sempre per il nostro bene. — Gospel Workers, 258
Gesù c’ invita a pregare — Il Signore ci dà il privilegio di cercarlo individualmente attraverso la preghiera, al fine di deporre i pesi delle nostre anime davanti a Colui che ci invita, dicendo: - Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò riposo. - Oh, come dovremmo essere grati perché Gesù è disposto a portare le nostre infermità, rafforzare e guarire tutte le nostre malattie, agire per il nostro bene e per la Sua gloria. — Medical Ministry, 166
Dio c’ invita a pregare. Il Suo invito è “Venite a me!” Qualunque siano le vostre ansietà o prove, presentate il vostro caso al Signore. — The Desire of Ages, 329
Presentate a Gesù tutte le vostre necessità — Sono pochi quelli che apprezzano il prezioso privilegio della preghiera. Tutti noi dovremmo andare a Gesù, per confidargli i nostri bisogni. Solo a Lui dovremmo portare le nostre preoccupazioni e perplessità, come anche i nostri più grandi problemi. Qualunque cosa che ci turba o angoscia dobbiamo portarla al Signore nelle nostre preghiere, in qualunque momento, quando sentiamo che abbiamo bisogno della presenza di Cristo; Satana avrà poche opportunità di intromettersi tra noi e Cristo con le sue tentazioni. La sua più grande abilità consiste nel separarci dal nostro migliore Amico, Colui che più simpatizza con noi. Il nostro unico confidente deve essere soltanto Gesù. Solo a Lui possiamo dire tutto ciò che abbiamo nel cuore. — Testimonies, vol. 5, 200, 201
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Perché ci costa. Perché vorremmo non aver bisogno di nessuno.....
(senza berretto con sonaglini)
Non vedo il nesso con quanto scritto da Arcobaleno. Cosa intendi dire?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
“Perché mai i figli di Dio sono così riluttanti a pregare, pur sapendo che la preghiera è la chiave, che nella mano della fede, apre i forzieri celesti, dove sono custodite le benedizioni infinite dell’ Onnipotente?” SC, 94, 95 Board of The Trustees of the Ellen White Estate.
Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Perché ci costa. Perché vorremmo non aver bisogno di nessuno.....
Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
(senza berretto con sonaglini)
Non vedo il nesso con quanto scritto da Arcobaleno. Cosa intendi dire?
Cono ha semplicemente risposta all'ultima domanda fatta da sorella White.
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Grazie Arco! È molto bello il tuo argomento :)
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Apriamo il cuore a un Amico — Pregare significa aprire il cuore a Dio come a un amico, non perché sia necessario far sapere a Dio ciò che siamo, ma per permetterci di riceverlo. La preghiera non fa abbassare Dio al nostro livello, ma ci eleva sino a Lui. — Steps to Christ, 93
Quando Gesù era sulla terra, insegnò ai suoi discepoli a pregare, invitandoli a presentare al Signore le loro necessità quotidiane e ad affidare a Lui tutte le loro preoccupazioni. Promise anche che le loro richieste, come del resto anche le nostre, sarebbero state ascoltate. — Steps to Christ, P. 93
Dio ci accoglie nel suo trono — Noi ci avviciniamo a Dio che ci invita; egli ci aspetta per accoglierci in sua presenza. I primi discepoli che seguirono Gesù non si accontentarono di una frettolosa conversazione per strada. Essi chiesero: “... Rabbi dove abiti? ... Essi dunque andarono, videro dove abitava e stettero con lui quel giorno” (Giovanni 1:38, 39). Anche noi possiamo essere ammessi alla più intima comunione con Dio. “ Chi abita al riparo dell’Altissimo riposa all’ombra dell’Onnipotente” (Salmo 91:1). Coloro che cercano le benedizioni di Dio devono bussare e attendere dietro la porta della grazia con convinzione e dire: “ Signore, tu hai detto che chiunque chiede riceve, chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto...” — Thoughts From the Mount of Blessing, 131
Una necessità e un privilegio straordinario — Quando sono in difficoltà e assaliti da feroci tentazioni, i figli di Dio hanno il privilegio della preghiera. Quale straordinario privilegio! Esseri umani limitati, creati dalla polvere della terra, possono essere ammessi alla presenza dell’Altissimo attraverso la mediazione di Cristo. Con tali pratiche l’anima si avvicina alla sacralità divina, per rinnovarsi nella conoscenza e nella santità vera, per essere fortificata contro gli assalti del nemico. — Appeal to Mothers, 24
La preghiera, una necessità spirituale e un privilegio — Alcuni, che hanno professato di amare Cristo, non hanno compreso il rapporto che esiste tra loro e Dio. . . Non comprendono neppure la grande importanza delle richieste della santa legge e quanto sia essenziale mettere in pratica i precetti. Essi non si rendono conto di avere un grande privilegio e quanto necessaria sia la preghiera, il pentimento e il fare la volontà di Cristo. — Selected Messages, book 1, 134
La preghiera ci permette di vivere nella luce della sua presenza — Il nostro privilegio consiste nell’aprire i cuori, per far entrare i raggi della presenza di Cristo nelle nostre anime. Fratello mio, sorella mia, accettate questa stupenda Luce. Ponetevi in contatto personale con Cristo, affinché Egli eserciti su voi un’influenza edificante e rigenerante. Che la vostra fede sia forte, pura e costante. Fate in modo che la vostra gratitudine a Dio riempia i vostri cuori. Quando vi alzate al mattino, inginocchiatevi al vostro capezzale e invocate il Signore, perché vi dia la forza per adempiere i compiti quotidiani e vi protegga dalle tentazioni. Chiedetegli di aiutarvi nei vostri compiti quotidiani e a mettere in pratica la dolcezza del carattere di Cristo. Chiedete il Suo aiuto nell’usare le parole che ispirano le persone intorno a voi, per dare loro la speranza e il coraggio di avvicinarsi al Salvatore. — Sons and Daughters of God, 199
Le nostre preghiere non stancano Dio — Non esiste luogo o tempo che non sia appropriato per elevare un pensiero a Dio, perché nulla può impedirci di rivolgere al Signore una silenziosa, ma fervente preghiera. Quando camminiamo nelle strade affollate, quando siamo impegnati negli affari, possiamo chiedere al Signore che ci guidi, proprio come fece Nehemia, quando presentò la petizione al re Artaserse. Dovunque, possiamo trovare la possibilità di entrare segretamente in comunione con Dio; e se rimaniamo sempre ricettivi agli appelli divini, Gesù si avvicinerà e dimorerà in noi. Per quanto l’atmosfera che ci circonda sia contaminata e corrotta, noi, invece di respirarne le esalazioni, possiamo vivere nell’aria pura del cielo. Possiamo evitare di pensare e di immaginare tutto ciò che è impuro e, attraverso una preghiera sincera, elevarci sino a Dio. Chi è pronto a ricevere l’aiuto e le benedizioni divine, vivrà in un’atmosfera più santa di quella di questo mondo e sarà in costante comunione con il cielo. Abbiamo bisogno di scorgere più chiaramente la figura di Gesù e di comprendere meglio il valore delle realtà eterne, perché così proveremo pienamente la bellezza della santità. Lasciamoci attrarre sempre di più da ciò che è divino, in modo che Dio ci conceda di respirare l’atmosfera del cielo e affinché, quando le prove sopraggiungeranno improvvise, possiamo facilmente rivolgere il nostro pensiero a Dio, con la stessa spontaneità con cui il fiore si orienta verso il sole. Presentate a Dio le necessità, le gioie, le tristezze, le preoccupazioni e i timori che sentite, perché niente lo potrà stancare o infastidire. Egli non è affatto insensibile alle necessità dei propri figli; anzi, di loro conta pure i capelli. Il Signore è pieno di compassione, è misericordioso e si commuove al pensiero dei nostri dolori, e perfino quando noi ci lamentiamo per essi. Presentategli dunque tutto ciò che vi rende perplessi, perché niente è troppo gravoso per Colui che sostiene i mondi e regna su tutto l’universo. Non esiste pensiero che turbi la nostra pace che Egli non noti; tutta la nostra vita è per Dio come un libro aperto e nessun nostro problema è troppo difficile da risolvere per Lui. Ogni disgrazia che colpisce il più piccolo dei Suoi figli, ogni preoccupazione che ci tormenta, ogni gioia che proviamo, ogni preghiera sincera, è immediatamente osservata con interesse dal nostro Padre celeste, che guarisce chi ha il cuore rotto, e fascia le piaghe. I rapporti tra Dio e ogni individuo sono personali e intimi, come se sulla terra non ci fosse nessun altro da aiutare, come se il Figlio diletto fosse morto solo per quella persona. — Steps to Christ, 99,100
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Cono ha semplicemente risposta all'ultima domanda fatta da sorella White.
Quello, pur essendo de coccio :mmh?:, l'avevo capito.
Ho chiesto cosa intendesse dire scrivendo: "... ci costa. Perché vorremmo non aver bisogno di nessuno...."
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Un anticipo del cielo — Abbandoniamoci completamente nelle mani di Gesù. Contempliamo il Suo grande amore, la Sua abnegazione, il Suo sacrificio infinito fatto in nostro favore. Se crediamo in Lui, i nostri cuori saranno pieni di santa gioia, di calma, di pace e indescrivibile amore.
Mentre parliamo di Gesù, mentre lo invochiamo in preghiera, dobbiamo farlo con fede, perché Egli è il nostro Salvatore, perché solo Lui può rinfrancarci col Suo amore salvifico. Con Lui possiamo godere di ricchi momenti d’amore, essere pienamente convinti di essere i Suoi figli adottivi e gustare in anticipo un assaggio di paradiso. Confidiamo nel Signore con fede. Il Signore guida la nostra anima nella preghiera, attraverso la quale ci fa sentire il Suo prezioso amore. Quando ci avviciniamo a Lui, possiamo mantenere una dolce comunione. Attraverso la Sua tenera compassione, mediante la contemplazione del Suo amore, il nostro cuore viene sensibilizzato e quindi attirato a Lui. Solo così possiamo sentire che Cristo dimora nelle nostre anime, che le Sue promesse riempiono la nostra vita, che la pace ricevuta è come un fiume di gloria che inonda il cuore. Egli cenerà con noi e noi con Lui. Comprenderemo il senso dell’amore di Dio e ci abbandoneremo in esso. Nessuna lingua può descrivere questa sensazione, perché è oltre la conoscenza umana. Siamo uno in Cristo; la nostra vita è nascosta con Cristo in Dio. Abbiamo la certezza che quando Colui che è la nostra vita dovrà apparire, anche noi appariremo con Lui nella gloria. Possiamo chiamare Dio nostro Padre con grande fiducia. —SDA Bible Commentary, vol.3, 1147,1148
Mi pare che il modo corretto di guardare a queste parole di sorella White sia di riferirle a Dio, non già a Gesù, che non disse di pregare lui, ma il Padre in suo nome.
Come potrebbe Gesù uomo sopportare tutti i pesi che tutti gli oranti gli porrebbero addosso?
Sto parlando anche del Cristo del secondo avvento.
Questo, invece, è possibile per il Padre.
La preghiera porta freschezza nella nostra vita spirituale — La nostra vita deve essere intimamente legata a quella di Cristo, dobbiamo ricevere continuamente da lui, far parte di lui, pane vivente disceso dal cielo, e attingere a quella fonte sempre fresca, dalla quale zampillano continuamente acque preziose. Se teniamo presente quanto il Signore ci sia vicino, se il nostro cuore trabocca di gratitudine e lode, la nostra vita religiosa rimarrà sempre fresca e parleremo con Dio in preghiera come con un amico ed Egli ci svelerà i suoi misteri personalmente. Con gioia sentiremo spesso la dolce presenza di Gesù ed il nostro cuore arderà, quando Egli si avvicinerà per comunicare con noi come faceva con Enoc. Quando il cristiano fa veramente questa esperienza, vivrà una vita di semplicità e umiltà, dolcezza e mansuetudine, e quanti gli sono intorno noteranno che conosce Gesù e ha imparato da lui.— Christ’s Object Lessons, 129, 130
Un rifugio sempre aperto — La strada verso il trono di Dio è sempre aperta. Non è necessario essere continuamente inginocchiati in preghiera; le nostre richieste silenziose possono salire costantemente a Dio, in cerca di forza e guida. Ogni qual volta siamo tentati, possiamo rifugiarci in un luogo appartato, per entrare in comunione con l’ Altissimo, dove le Sue amorevoli braccia ci circonderanno. — In Heavenly Places, 86 Il segreto del potere spirituale —
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
...omissis...
Mi pare che il modo corretto di guardare a queste parole di sorella White sia di riferirle a Dio, non già a Gesù, che non disse di pregare lui, ma il Padre in suo nome.
Come potrebbe Gesù uomo sopportare tutti i pesi che tutti gli oranti gli porrebbero addosso?
Sto parlando anche del Cristo del secondo avvento.
Questo, invece, è possibile per il Padre....omissis...
Accellente osservazione.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
Quello, pur essendo de coccio :mmh?:, l'avevo capito.
Ho chiesto cosa intendesse dire scrivendo: "... ci costa. Perché vorremmo non aver bisogno di nessuno...."
Siamo impastati di orgoglio e di superbia: tendiamo dunque a non aver bisogno di nessuno, a non voler chiedere aiuto a nessuno. Nemmeno a Dio.
Ecco perché pregare diventa un atto di umiltà.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Siamo impastati di orgoglio e di superbia: tendiamo dunque a non aver bisogno di nessuno, a non voler chiedere aiuto a nessuno. Nemmeno a Dio.
Ecco perché pregare diventa un atto di umiltà.
tenchiù
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Not at all :)
Cono, quello che hai scritto significa: "assolutamente no";
la risposta di cortesia ad un "grazie" è: "you're welcome"
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
Cono, quello che hai scritto significa: "assolutamente no";
la risposta di cortesia ad un "grazie" è: "you're welcome"
Cosa ti fa pensare che cono, MaestroGiudice (non-Plagiariomadistrattosmemorato), si sia sbagliato? Un poliglotta come Lui....daàiiiii....
Voleva veramente dire "Del tuo tenchiù me ne impipo".
:mmh?:
:D
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Però, rimembro che si usava anche in risposta a thank you.
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Morale 1): E se usassimo 'na bbona vorta l'itagliano, invece de fà i fighetti co l'inglisc, che se capimo mejo?
Morale 2): Vi...prego, restiamo in tema. Arcobaleno non merita 'sta caciara. Grazie. Io, per primo, mi scuso.
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Il segreto del potere spirituale — La preghiera è il respiro dell’anima. È il segreto della nostra forza spirituale. Non possiamo sostituirla e contemporaneamente pensare di conservare l’equilibrio dello spirito. La preghiera ha la capacità di mettere il nostro cuore in contatto immediato con la Fonte della vita, rafforzando i nervi e i muscoli nell’esperienza spirituale. Se trascuriamo l’esercizio della preghiera, oppure ci dedichiamo ad essa saltuariamente e quando ci conviene, finiremo per perdere i contatti con Dio. Le facoltà spirituali risulteranno prive della loro vitalità e l’esperienza religiosa mancherà di equilibrio e sarà vissuta senza entusiasmo. È meraviglioso pensare che le nostre preghiere possano essere efficaci e che dei comuni mortali, soggetti a sbagliare, abbiano l’opportunità di presentare le loro richieste direttamente a Dio. Quale potere può desiderare l’uomo, se non quello di mettersi in contatto con il Dio infinito? L’uomo, nella sua condizione di debolezza e di peccato, ha il privilegio di parlare con il Suo Creatore. Noi possiamo pronunciare parole in grado di raggiungere il trono del Re dell’universo. Possiamo parlare con Gesù, mentre percorriamo il sentiero della nostra vita, ed Egli ci dice: - Io sono alla tua destra. — Messages to Young People, 249, 250
La preghiera segreta è l’anima della religione — Non dobbiamo trascurare le preghiere fatte in segreto, perché esse sono l’anima della religione. La preghiera sincera e fervente può venire solo da un’anima pura. Pregate con ardore e con entusiasmo, come se la vita terrena fosse in pericolo. Rimanete davanti a Dio fino a quando non nasceranno in voi desideri indicibili di salvezza, fino a quando non otterrete il perdono dei peccati. — Spiritual Gifts, book 2, 264
Ogni preghiera sincera è ascoltata — I discepoli non conoscevano ancora le risorse infinite della potenza del Salvatore. Egli disse loro: - Fino ad ora non avete chiesto nulla nel mio nome. - (Giovanni 16:24) Disse loro che avrebbero potuto ricevere, chiedendo potenza e grazia nel Suo nome. Egli sarebbe stato vicino al Padre per pregare in loro favore, presentando anche la richiesta più umile come un suo desiderio. Ogni preghiera sincera viene udita in cielo; e anche se espressa in modo imperfetto, ma con il cuore, sale fino al santuario dove Gesù officia. Egli la presenterà certamente al Padre, accompagnata dall’incenso della sua perfezione. Il cammino della sincerità e dell’integrità non è esente da ostacoli, ma in ogni difficoltà noi dobbiamo scorgere un invito alla preghiera. Tutte le capacità provengono da Dio, che è a disposizione anche dell’essere più debole. Gesù ha detto: - E quello che chiederete nel mio nome, lo farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io lo farò. - (Giovanni 14:13,14) Gesù ha invitato i discepoli a pregare nel suo nome. Essi possono presentarsi a Dio nel nome di Cristo: acquistano valore agli occhi del Signore, grazie al sacrificio compiuto in loro favore. Sono preziosi perché è stata imputata loro la giustizia di Gesù. Per amore di Cristo il Signore perdona coloro che lo temono: non scorge in loro la bassezza del peccato, ma riconosce la somiglianza con il Figlio al quale hanno creduto. — The Desire of Ages, 667
Gli angeli annotano le nostre preghiere e ci influenzano a fare del bene — Quando vi alzate al mattino, sentite la vostra impotenza e il bisogno di ricevere la forza divina? Presentate al Signore con umiltà di cuore i vostri desideri? Se è così, gli angeli annotano le vostre preghiere. E se le vostre labbra non pronunciano parole di frode, o quando siete in pericolo di peccare inconsciamente ed esercitare un’influenza, che può indurre gli altri a fare del male, il vostro angelo custode sarà al vostro fianco, per indurvi a seguire una condotta migliore, scegliendo le parole che dovete pronunciare, e influenzare le vostre azioni. Se non vi considerate in pericolo, se non pregate abbastanza per ricevere aiuto e forza per resistere alle tentazioni, potete essere certi che alla fine vi perderete. La vostra negligenza riguardo i doveri sarà annotata nel libro del cielo e sarete trovati mancanti nel giorno del giudizio. — Testimonies for the Church, vol. 3, 363, 364
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Not at all :)
Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
Cono, quello che hai scritto significa: "assolutamente no";
la risposta di cortesia ad un "grazie" è: "you're welcome"
Credo che l'espressione "Not at all." potrebbe corrispondere all'italiano "Non c'è di che." e allo spagnolo "De nada."
Questo per dire che anche in altre lingue esiste una risposta "negativa" per un "Grazie."
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Grazie Arco, buon fine settimana!
Buon fine settimana a tutti, gente :approved:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Però, rimembro che si usava anche in risposta a thank you.
Grazie anche a te, Laurina. Ci sentiamo lunedì :ciaociao:
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Mi vengono tolti punti "Tugurio", no? :D
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Credo che l'espressione "Not at all." potrebbe corrispondere all'italiano "Non c'è di che." e allo spagnolo "De nada."
Questo per dire che anche in altre lingue esiste una risposta "negativa" per un "Grazie."
nelle lingue latine c'è questa forma, francese incluso, pas de quoi...
in inglese si usa in risposta alle scuse, a negare benevolmente un danno, se urti qualcuno o crei un disagio;
poi, la lingua è mobilissima, e se fossimo scrittori potremmo contemplare un'infinità di anacoluti di strada, per cui la "shit" può diventare qualcosa di pregiatissimo e autentico :asd:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Credo che l'espressione "Not at all." potrebbe corrispondere all'italiano "Non c'è di che." e allo spagnolo "De nada."
Questo per dire che anche in altre lingue esiste una risposta "negativa" per un "Grazie."
Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
nelle lingue latine c'è questa forma, francese incluso, pas de quoi...
in inglese si usa in risposta alle scuse, a negare benevolmente un danno, se urti qualcuno o crei un disagio;
poi, la lingua è mobilissima, e se fossimo scrittori potremmo contemplare un'infinità di anacoluti di strada, per cui la "shit" può diventare qualcosa di pregiatissimo e autentico :asd:
Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Mi vengono tolti punti "Tugurio", no? :D
Ripeto: se usarebbimo l'itagliano, non saressi meglio? E se lasciassimo l'inglisc inutile ai fighettanglofili e tornassimo al tema?
Vi...prego.
Grazie
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Come Mosè possiamo godere di una comunione intima con Dio — La mano che ha creato il mondo, che sostiene le montagne al loro posto, creò l’uomo dalla polvere della terra - un uomo forte - un uomo che Egli protegge con la Sua misericordia, lo nasconde nella fenditura della roccia, mentre la gloria di Dio scende dal cielo e passa davanti a lui. Siamo in grado di immaginare questa meravigliosa e Onnipotente gloria, che risplendeva sul viso di Mosè con tale luminosità che la gente non lo poteva guardare? L’impronta dell’Onnipotente era su di lui, facendolo apparire come uno degli angeli lucenti, provenienti dal trono di Dio. Questa esperienza, e soprattutto la certezza che Dio avrebbe ascoltato la sua preghiera e che la presenza di Dio lo avrebbe accompagnato, erano di grande valore per Mosè, più di tutto il sapere dell’Egitto e di tutto quello che poteva acquisire nella scienza militare. Nessun potere, nessuna abilità o apprendimento terreno può raggiungere l’immediata presenza di Dio. Nella storia di Mosè possiamo vedere la sua straordinaria e intima comunione con Dio. Per un trasgressore della legge, è una cosa tremenda cadere nelle mani di Dio, ma Mosè non ebbe paura di stare da solo con l’Autore di quella legge, che era stata data con tanta imponenza sul Monte Sinai, perché la sua anima era in armonia con la volontà del suo Creatore. Pregare significa aprire il proprio cuore a Dio come a un amico. L’occhio della fede sa discernere la presenza di Dio, e il supplicante può acquisire una preziosa testimonianza dell’amore e della cura che Dio manifesta per lui. — Gospel Workers, 34, 35
Pregate con santa audacia — "Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto." Quando pregate, presentate a Dio questa promessa. Abbiamo il privilegio di presentarci davanti a Dio con santa audacia. Se con sincerità chiediamo che la Sua luce scenda su di noi, Egli ci ascolterà e risponderà. — Child Guidance, 499
Il cielo è aperto a ogni nostra petizione. Siamo invitati a presentarci davanti al trono della grazia con piena fiducia, al fine di ottenere misericordia e trovare grazia nel momento del bisogno. Con fede dobbiamo accostarci al Signore, credendo che otterremo tutto ciò che domandiamo. — Signs of the Times, April 18, 1892
Chiedete per i vostri bisogni — Ogni promessa contenuta nella Parola di Dio ci offre un soggetto di preghiera e noi possiamo essere certi del suo esaudimento. Qualunque sia la benedizione di cui avete bisogno è vostro privilegio reclamarla tramite Gesù. Possiamo chiedere al Signore con la semplicità di un bambino ciò di cui abbiamo bisogno. Possiamo parlargli dei nostri problemi, come il nutrimento, i vestiti, o dei nostri bisogni spirituali, come il pane della vita e l’abito della giustizia di Cristo. Il Padre, sapendo che abbiamo bisogno di tutte queste cose, ci invita a rivolgerci a lui nel nome di Gesù. Dio onorerà quel nome e soddisferà le vostre necessità, attingendo dalle ricchezze della sua generosità. — Thoughts From the Mount of Blessing, 133
Chiedete e abbiate fede — Quando chiedete l’aiuto del Signore, onoratelo, credendo di averlo già ricevuto. Tutta la forza e la saggezza sono a vostra disposizione. Dobbiamo solo chiedere. Avanzate costantemente alla luce di Dio. Meditate giorno e notte sul suo carattere. Allora ne comprenderete la bellezza e godrete della sua bontà. Il vostro cuore sarà animato dalla presenza del suo amore. Sarete sollevati, come se braccia eterne vi sostenessero. Con la potenza e la conoscenza che Dio vi dona potrete intraprendere e realizzare più di quanto non avreste potuto immaginare prima. — Ministry of Healing 514
Andiamo avanti confidando in Dio — Dobbiamo incoraggiarci vicendevolmente mediante questa fede viva, che Cristo ha elargito a ogni credente. La Sua opera deve essere portata avanti secondo la Sua guida. Quando il Signore conduce il Suo popolo in luoghi difficili, abbiamo il vantaggio di poterci riunire in preghiera, ricordando che tutte le cose provengono da Dio. Coloro che non hanno ancora condiviso le esperienze che concernono l’opera in questi ultimi giorni, presto dovranno passare attraverso prove, che proveranno la loro fiducia in Dio. E proprio in quei momenti il popolo di Dio si accorgerà di non poter avanzare, perché troverà il Mar Rosso dinanzi a sé e alle sue spalle un esercito che lo persegue. Ma al comando di Dio andate avanti, dobbiamo proseguire. Il Signore mette alla prova la nostra fede in modi diversi. Quando queste esperienze ci toccheranno, non dobbiamo esitare e andare avanti, confidando in Cristo. Passo dopo passo dobbiamo proseguire il percorso che Egli ci indicherà. Sopravverranno delle prove, ma andate avanti. Acquisirete un’esperienza che rafforzerà la vostra fede in Dio, affinché siate idonei a servirlo più fedelmente. — Testimonies for the Church, vol. 9, 273 2 -
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Mi vengono tolti punti "Tugurio", no? :D
Ti ho risposto nell'altro topic: dipende da te, da cosa scegli nella Vita, Laurina. Dio ti darà ciò che vorrai.
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La preghiera è essenziale per la vita come il cibo quotidiano — Pregare ogni giorno è fondamentale nella vita spirituale, perché ci fa crescere nella grazia, così come il cibo materiale è indispensabile per il nostro benessere fisico. Dobbiamo abituarci a esprimere più spesso i nostri pensieri in preghiera a Dio. Se essi vagano, dobbiamo riprenderne il filo. Se ci impegniamo, riusciremo a interiorizzare facilmente queste abitudini. Non possiamo separarci da Cristo, anche per un solo istante, senza correre dei rischi. La Sua presenza ci può accompagnare in ogni circostanza della nostra vita, solo se osserviamo le condizioni che Egli stesso ha stabilito. — Messages to Young People, 115
La preghiera è una necessità spirituale — Anche se Cristo aveva dato ai suoi discepoli la promessa che avrebbero ricevuto lo Spirito Santo, questo non sminuì la necessità di pregare. Anzi, pregarono più intensamente di prima; e continuarono a pregare di comune accordo. Coloro che oggi sono impegnati nell’opera solenne di preparare un popolo per la venuta del Signore, dovrebbero continuare a pregare incessantemente. — Gospel Workers 371
Ma essi (i discepoli) non avevano tenuto conto della sua ripetuta esortazione a vegliare e a pregare. Dapprima erano rimasti sorpresi, perché il loro Maestro, sempre calmo e contenuto, era turbato da un incomprensibile dolore e avevano pregato nell’udire le sue grida di angoscia. Non volevano abbandonare il loro Maestro, ma si sentivano come paralizzati da un torpore, dal quale avrebbero potuto liberarsi solo con una preghiera perseverante. Non comprendevano la necessità di vegliare e pregare con fervore per poter resistere alla tentazione. — The Desire of Ages, 688
L’esperienza dei discepoli nel giardino del Getsemani contiene una lezione per il popolo di Dio oggi. . . Essi non si resero conto della necessità di vegliare e pregare per resistere alle tentazioni. Molti oggi stanno dormendo profondamente come i discepoli. Essi non vegliano e non pregano per non entrare in tentazione. Leggiamo e studiamo seriamente questi passi della Sacra Parola, che si riferiscono agli ultimi giorni, i quali ci ricordano i pericoli che ci minacciano costantemente. — In Heavenly Places, 97
La preghiera è la vita dell’anima — La preghiera è una necessità, poiché è la vita dell’anima. La preghiera famigliare, la preghiera pubblica hanno il loro posto; ma è la comunione con Dio, che sostiene l’anima in vita. — Education, 258
La preghiera è necessaria per la vita spirituale — Più volte al giorno si dovrebbero consacrare dei momenti preziosi alla preghiera e allo studio delle Scritture, anche se fosse solo per memorizzare un testo biblico, al fine di accrescere la vita spirituale dell’anima. Inoltre, lo studio della Scrittura ci fornisce un cibo di riflessione e d’ispirazione per le nostre preghiere. La comunione con Dio è essenziale per la salute spirituale, perché solo per mezzo di questa comunione possiamo acquisire la saggezza e un corretto giudizio, così necessario nei nostri doveri quotidiani. — Testimonies for the Church, vol. 4, 459
L’esempio di Cristo mostra la necessità della preghiera — Se coloro che diffondono i solenni avvertimenti per questo tempo potessero comprendere quanto sono responsabili verso Dio, vedrebbero la necessità di pregare ferventemente. Quando la città era immersa nel sonno della mezzanotte, quando tutti erano ritirati a casa loro, Cristo, il nostro esempio, si dirigeva al Monte degli Ulivi e lì, in mezzo agli alberi che lo nascondevano, passava tutta la notte in preghiera. Colui che non aveva macchia di peccato, colui che era pieno di benedizioni, la cui voce fu udita nella quarta vigilia della notte dai discepoli terrorizzati sul mare in tempesta, mentre pronunciava le benedizioni celesti, la cui parola può richiamare in vita i morti nelle tombe — era Colui che supplicava il Padre con forti grida e lacrime. Ma Egli non pregava per se stesso, ma per coloro che era venuto a salvare. Trasformandosi in supplicante, cercava dalla mano del Padre nuova forza e vigore, divenne sostituto dell’uomo, identificò se stesso con l’umanità sofferente, e diede loro un esempio sulla necessità della preghiera. La sua natura era senza macchia di peccato. Come Figlio dell’uomo, Egli pregò il Padre, mostrando che la natura umana ha bisogno del sostegno divino, per poter sostenere le prove. Come Principe della vita, Egli aveva lo stesso potere del Padre, indispensabile per venire in aiuto al suo popolo. Questo Salvatore che pregò per coloro che non sentivano il bisogno della preghiera, pianse per tutti quelli che non sentivano il bisogno di piangere; ora è davanti al trono per ricevere e presentare al Padre le richieste di coloro, per i quali pregò sulla terra. L’esempio di Cristo è anche per noi oggi. La preghiera è una necessità nella nostra opera per la salvezza delle anime. Dio solo può far crescere il seme che stiamo seminando. — Gospel Workers, 28, 29
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Bellissimo! Grazie Arco.
Posso chiedere il tuo pensiero riguardo alla Chiesa orante per Papa Francesco in questi giorni?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Bellissimo! Grazie Arco.
Posso chiedere il tuo pensiero riguardo alla Chiesa orante per Papa Francesco in questi giorni?
Mi pare logico che chi si definisca cattolico e apprezzi questo Papa preghi per la sua salute fisica.
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