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Originariamente Scritto da
efua
Ma di uno così, che te ne fai?
La famiglia è anche il luogo di mutuo soccorso
la questione sarebbe che una persona può piacere comunque, con tutti i suoi limiti;
l'importante è saperli vedere e - eventualmente - accettare molto presto;
ma se uno si concentra su altre esigenze fatalmente poi il tutto mostrerà gravami non ponderati;
ovvio che poi una famiglia deve necessariamente implicare un impegno reciproco, ma quando leggo di certe crisi la prima cosa che mi pare di capire è che quel partner nn si sarebbe frequentato nemmeno da amici, per quanto è limitata la stima per la persona e il piacere della sua presenza; il più delle volte ascolto recriminazioni opposte, sacrifici di quotidianità, assenza di gioia, un racconto retrospettivo da incubo; come è possibile ?
questo lo capisco, ma solo nei primi momenti della rottura;
mo', bravo, pigro o fortunato che io sia stato, mi ricordo bene dell'angoscia che ha preceduto le rotture, ma ho anche la nozione viva e concreta di ciò che mi piaceva in una persona, che ho anteposto ai difetti e che non è stato cancellato dalla fine;
non lo dico per puntare il dito e giudicare, ma solo perché a volte rendersi conto di aver avuto una parte attiva nell'errore contribuisce tanto a scardinare quella sensazione di essere vittime che predispone maluccio a ciò che si para davanti; anche perché chi si incontrerà dopo, tende di suo a scontare la narrazione e attiva meccanismi di difesa, se proprio vogliamo trarne un utile concreto, à la Guicciardini :D
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Originariamente Scritto da
axeUgene
la questione sarebbe che una persona può piacere comunque, con tutti i suoi limiti;
l'importante è saperli vedere e - eventualmente - accettare molto presto;
ma se uno si concentra su altre esigenze fatalmente poi il tutto mostrerà gravami non ponderati;
ovvio che poi una famiglia deve necessariamente implicare un impegno reciproco, ma quando leggo di certe crisi la prima cosa che mi pare di capire è che quel partner nn si sarebbe frequentato nemmeno da amici, per quanto è limitata la stima per la persona e il piacere della sua presenza; il più delle volte ascolto recriminazioni opposte, sacrifici di quotidianità, assenza di gioia, un racconto retrospettivo da incubo; come è possibile ?
questo lo capisco, ma solo nei primi momenti della rottura;
mo', bravo, pigro o fortunato che io sia stato, mi ricordo bene dell'angoscia che ha preceduto le rotture, ma ho anche la nozione viva e concreta di ciò che mi piaceva in una persona, che ho anteposto ai difetti e che non è stato cancellato dalla fine;
non lo dico per puntare il dito e giudicare, ma solo perché a volte rendersi conto di aver avuto una parte attiva nell'errore contribuisce tanto a scardinare quella sensazione di essere vittime che predispone maluccio a ciò che si para davanti; anche perché chi si incontrerà dopo, tende di suo a scontare la narrazione e attiva meccanismi di difesa, se proprio vogliamo trarne un utile concreto, à la Guicciardini :D
Eh insomma
Uno/a nella frequenzazione e nella conoscenza può fare le sue valutazioni arritudinali ma fino ad un certo punto
I problemi molto spesso insorgono con l'arrivo dei figli
Quando la coppia non è coalizzata con il noi di Cono, che qua ci sta
Solitamente una donna mediamente intelligente valuta anche la propensione di chi le poggia l'uccello (:D) a diventare padre
Uno pondera finché ci arriva, l'imponderabile sfugge al controllo
Il modo anche "arrabbiato" in cui si può arrivare alla rottura può scaturire dal fatto che il compromesso (parlo di quando nascono i figli e non visto in chiave negativa) viene gestito da una parte solamente, mentre l'altra va avanti in altra direzione, perché crede che sia quella giusta
Ovvio che poi si recrimina tutto
La cosa bellissima che è mia figlia, c'è e rimane ma sul contorno beh...
In gioventù, senza figli, senza il pensiero dei genitori anziani, senza pressioni da portare sulle spalle
Pensi che certi aspetti puoi colmarli senza difficoltà
Io non ho dormito per due anni e mezzo mai, per crescere mia figlia
Caparbiamente a 7-8 mesi abbiamo iniziato a fare insieme tutti i playgroup esistenti, l'ho scarrozzata ovunque
Perche' era mio desiderio starle accanto in quei momenti della sua vita
I dolori sono subentrati poi...
A cosa non ho prestato attenzione?
Al fatto che sia arrivata ai 4 anni di mia figlia e che solo allora abbia voluto rimettermi nella società, che non fosse solo di madri e giochi, pure io?
Semplicemente ho realizzato che, senza nulla togliere al fatto di essere madre, avevo del talento per fare pure altro
Con chi arriva dopo, parlo sempre di persone mediamente intelligenti, di tutta la sofferenza vissuta, ne fai tesoro e uno slancio per protenderti in avanti
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Originariamente Scritto da
conogelato
Famiglia: Luogo di potere, come dici te, o palestra di Vita, dove maturare e realizzarsi pienamente come Persone?
Fidanzamento: Condizione che predispone all'inganno, come dici te, o posto dove imparare a crescere insieme, per gradi, a piccoli passi, non bruciando sempre tutto in una volta sola come avviene oggi?
Si tratta di intendersi e di decidere, Axe. La Vita di Cona non sta su un gradino inferiore, visto oltretutto che prima di avere Figli lavorava. Ha fatto una scelta. Semplicemente questo. Testimoniandola poi negli anni ogni giorno. Quelle dei Figli (maschi e femmine) saranno scelte loro, indipendenti. Le mettiamo nelle mani di Dio. :)
Ciao, a martedi.
A martedì, amici ed amiche.
Ma tutto ciò come si sposa con le pippe di cui ci hai reso partecipi sui carismi, i ruoli, lagnanze per solo un figlio o due a coppia? Se di libertà parli, libertà sia.
Cona ha fatto una scelta, libera e voluta si spera. Bene.
Perché rompere le scatole agli altri e romperle quando vieni a parlare di libertà, di scelte, di figlie che si laureano, di indipendenza dei figli in generale?
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Originariamente Scritto da
efua
Eh insomma
Uno/a nella frequenzazione e nella conoscenza può fare le sue valutazioni arritudinali ma fino ad un certo punto
I problemi molto spesso insorgono con l'arrivo dei figli...
capisco;
ma qui hai parlato di te e di come l'hai vissuta; nel tutto, non si capisce il senso di quella persona, come fosse a una sola dimensione, quella della collaborazione, che si capisce sia mancata; per il resto pare un soggetto fantasma, tipo elettrodomestico, che non ha lasciato nessuna traccia di gioia, di crescita, qualcosa di suo e infungibile...
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Originariamente Scritto da
axeUgene
capisco;
ma qui hai parlato di te e di come l'hai vissuta; nel tutto, non si capisce il senso di quella persona, come fosse a una sola dimensione, quella della collaborazione, che si capisce sia mancata; per il resto pare un soggetto fantasma, tipo elettrodomestico, che non ha lasciato nessuna traccia di gioia, di crescita, qualcosa di suo e infungibile...
Di infungibile ha lasciato la sofferenza protratta negli anni
Lo sguardo come se gli avessi ammazzato la madre, tutte le volte che gli parlavo del fatto di voler rientrare
Perché qua non ci stavo bene, perché volevo lavorare in Italia e perché volevo pure gestirmi al meglio la vecchiaia dei miei genitori
Che altra traccia può avermi lasciato, se non di rabbia furente, al ricordo di luglio di due anni fa, quando disperatamente cercavo una casa per andarmene a Pisa ed eravamo io e i magrebini sotto il sole cocente delle 2?
Che grazie gli devo rivolgere per essere stata tre settimane lontana da mia figlia dopo la morte di mio padre?
Trovamela tu la gioia in tutto questo
Nella mia vita mi sono sempre fatta carico di belle zavorre
Colpa mia?
Ecco perché con me rimorsi, recriminazioni e rimpianti non attaccano
Certo che detesto, eccome se detesto
E' vero che ha pandemia non era prevedibile
Ma la morte dei propri genitori si
Se insieme non si affrontano nemmeno le problematiche legate a questi aspetti della vita...
Perché l'onesta' nei confronti dell'altro ti impone di pensare che la situazione dell'altro non è come la tua, che se viene un colpo a uno dei tuoi genitori, hai tuo fratello sullo stesso pianerottolo
Io mi sono dovuta fare un viaggio di 12 ore di inferno, per arrivare a casa
Ho dovuto farmi i manifesti di mio padre sul treno
Per sentirmi dire che quando uno è morto, o arrivi da Londra, o da Pisa, cosa ti cambiava?
Io non avevo contatti con la realtà, che campavo di filosofia...
Però...
Ogni volta ho analizzato ogni singolo comportamento e alla domanda: "Io avrei fatto così?"
Ogni volta è stato no
Senza il bisogno di arrivare ad un elettrodomestico
Perché in questo caso si potrebbe parlare pure di un congelatore, a pozzetto o a cassetti
Semplicemente certe volte ci si appassiona alle Ferrari e le si vuole guidare come le 500
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Citazione:
Originariamente Scritto da
efua
Di infungibile ha lasciato la sofferenza protratta negli anni
Lo sguardo come se gli avessi ammazzato la madre, tutte le volte che gli parlavo del fatto di voler rientrare
Perché qua non ci stavo bene, perché volevo lavorare in Italia e perché volevo pure gestirmi al meglio la vecchiaia dei miei genitori
Che altra traccia può avermi lasciato, se non di rabbia furente...
questo l'ho capito;
quello che mi domandavo - in generale, per le situazioni di questo tipo - riguarda il cosa è stato prima;
io pure ho avuto il mio periodo d'inferno prima della rottura, che per un po' mi ha avvelenato i sentimenti in una misura giustificata; ma, non ho mai perso di vista un "prima" bello, che alla fine prevale;
se mi leggi, avrai visto che è una cosa su cui torno spesso, perché mi pare indicativa di quello che c'è all'origine di una coppia; e magari può essere utile come riflessione sulla necessità di quel "prima" appagante, che dovrebbe in qualche modo restare; tutto qui.
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Quando hai figli, nell'educarli vengono fuori le differenze vere, rilevanti, essenziali.
Con la carne della tua carne non puoi scendere a compromessi.
Il mio compagno è un brav'uomo, ma come padre, no, non mi è piaciuto. Si è spezzato qualcosa, forse non era pronto: ha oscillato tra fughe e interventi in cui mi sembrava un pupazzo che ripeteva frasi fatte di un ventriloquo dell'Aspromonte di 50 anni fa. Posseduto. Spesso ho pensato "Ma chi è questo?". Avrebbe avuto bisogno di 10 anni di psicanalisi, invece ce li siamo fatti io e Marta, a turni alternati :v Lui bene che sta:asd:
Ha la fissità della roccia :D Ma come coppia, prima di diventare genitori e di convivere, siamo stati felici.
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Il prima appagante per me non è restato
Perché le enormi difficoltà del presente hanno fagocitato ogni cosa
Perché anche se eravamo giovani, entrambi studiavamo da fuori sede ed avevamo le nostre vite, nelle nostre case con i coinquilini
Tutto è stato sempre caricato dal peso del dovere
Io già di mia avevo la croce di mia madre, dalla quale volevo liberarmene il prima possibile
Per cui ho passato gli anni in cui avrei dovuto essere spensierata a pensare: devo sbrigarmi, devo laurearmi e fare la vita come la voglio io
Con questi presupposti e con quello che mi sono ritrovata, la rabbia è ancora più grande
Indubbiamente l’ho amato o non ci avrei fatto mia figlia
Il dopo e’ stato uno sfacelo
È un buon padre, anche se ravviso degli aspetti della mia coinquilina di tribù :v
Per adesso, 7 anni sono ancora pochini per vedere come evolverà il rapporto padre-figlia
Questi uomini li hanno inguaiati le madri
Almeno per quanto riguarda il mio caso
Le coppie migliori? Quelle alle quali fanno tutti le pulci
Vedo solo omosessuali felici in giro io :D
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Sembrerebbe che il cosiddetto "Anno dell'amore" abbia una primavera ingannevole e breve , un' estate effimera con temporali precoci, premonitori di un autunno triste, che sfocia in un lunghissimo gelido inverno.
Una meteorologia degna di Cambronne.
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Mi trovo in un posto tristo, con 16 gradi
Di grigio
In questa giornata che dovunque altrove sarebbe di sole
Una gioia :v
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Citazione:
Originariamente Scritto da
efua
Il prima appagante per me non è restato
Perché le enormi difficoltà del presente hanno fagocitato ogni cosa
Perché anche se eravamo giovani, entrambi studiavamo da fuori sede ed avevamo le nostre vite, nelle nostre case con i coinquilini
Tutto è stato sempre caricato dal peso del dovere
Io già di mia avevo la croce di mia madre, dalla quale volevo liberarmene il prima possibile
non è che lui sottotraccia può aver frainteso ed essersi sentito "utile" come passerella per sfuggire a tua madre, e non per le sue qualità ?
non è una cosa strana, né un "peccato", come direbbe qualcuno;
però è una di quelle tipiche circostanze umane che poi chiedono un prezzo;
se, a torto o a ragione, uno od entrambi hanno l'impressione che l'altro si sia accontentato pur di perseguire un suo fine, estraneo alle qualità infungibili di quella persona, si genera un sentimento di insicurezza e rancore, e la reazione è spesso quella del distacco emotivo, quando la persona in questione non è iraconda;
detta brutalmente - e questo l'ho visto in tante coppie - il pensiero soggiacente, spesso inconsapevole, ma che rode come un tarlo è: ah, ho capito: ti sei preso/a ammé perché pensi che valgo poco e mi potrai controllare, far fare quello che vuoi; tanto, dove vado ? chi mi si piglia ? e lì ci si sente elettrodomestico, provider di servizi gratuiti;
io ho cominciato a capirci qualcosa solo quando mi sono posto la cosa in questi termini:
chi sono ? cosa ho di buono ? questa persona sta con me per questo, o mi fraintende per altro ?
sentirsi capiti è rassicurante, de-nevrotizza e libera energie per una relazione, perché l'altro capisce che i sui difetti possono essere accettati in cambio di quel valore essenziale;
ma se il valore non è stato compreso, le insicurezza che abbiamo tutti si amplificano;
certo, per vedersi e vedere le esigenze dell'altro serve uno sforzo, un investimento di energie per cambiare il modo in cui ci si racconta a se stessi, includendo anche difetti; quelli veri, difficili da confessarsi, quelli di cui ci si vergognerebbe; non: sono troppo buono :asd:
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Io non sono troppo buona, sono solo giusta per me stessa, o almeno ci provo :v
Non credo che si sia sentito scelto per sfuggire io a qualcosa, anche perché io allora cercavo di percorrere velocemente la mia strada e l’unica cosa che veramente mi servisse, era che i miei mi aiutassero con l’università
Vivevo a Napoli e lavorare mi era impossible
Mio padre mi disse solo di non fargli bruciare soldi e io feci di tutto perché ciò non avvenisse
Mia madre era già al gate
E poi lui qualche tempo fa mi disse che mica aveva capito fino in fondo come fosse mia madre, ma va? :v
Quindi figuriamoci se potesse arrivare a tutto il resto
Lui non e cervellotico come noi e ha sempre pensato che chi sta sui forum ha qualche problema, per dire... :D
Altro, che tra l’altro non penso di avergli trasmesso, dato che io davvero non pensavo di liberarmi delle pressioni di mia madre attraverso di lui ma pensavo di farlo solo attraverso me stessa
Piuttosto ho riflettuto, nel corso del tempo, moltissimo sul modo con il quale siamo stati entrambi cresciuti, l’ambiente familiare che abbiamo vissuto
Il padre è sempre stato concentrato sulle costruzioni, affari, l’accumulare
Sacrifici, sacrifici, sacrifici
La madre sarebbe un capitolone a parte
Il figlio è partito ed ha iniziato a fare come il padre, perché così aveva visto fare
Anche la mia famiglia era dedita ai sacrifici
Ma io in nome di questi ho vissuto malissimo, per cui già da piccolina si formava dentro di me il sentire che certe cose non le avrei ripetute nella mia vita
Lo amai moltissimo, senza se e senza ma
Siamo sempre stati semplicemente diversi, con un’attenzione alla vita diversa
Viverla, il proiettarsi in essa
Il presente, la malattia, la morte
Lui non entra in contatto con nessuna circostanza di esse, fa finta che non esistano
Esiste il suo lavoro e il padre che gli ha sempre chiesto: “Allora il business come va?”
Io un fuoco, lui acqua cheta
Per cui spesso mi ritrovavo ad essere come quelle donne che non indossano i tacchi per non sorpassare in altezza l’uomo che hanno accanto
Per questo spesso ho parlato delle Ferrari e delle 500
Non che io fossi una Ferrari ma almeno una Mini :D
Io l’ho affiancato in tutto, perché semplicemente avevo respirato la collaborazione in famiglia e perché pensavo che spontaneamente dovesse anche lui sentire il moto dentro di se’ di venire nella mia direzione e fare gruppo con me
La sua condanna la firmo’ quando si oppose alla mia realizzazione professionale, semplicemente perché lui voleva che io la cercassi qui, dove lui aveva deciso di portarci e dove lui aveva trovato l’America e io no
Nel momento in cui ho visto che mi ostacolava e non avevo la spalla accanto che pensavo spontaneamente dovesse essere, dentro di me si è rotto tutto
Per non parlare di quando, crescendo Maria e io stremata da tutta la fatica immane che ho fatto per tirarla su da sola, mi sentivo dire (se a fine giornata mi lamentavo della stanchezza e dello stress che vivevo): “Ma è tua figlia...”
Degli uomini non dovrebbero tenere nemmeno un cane
Anzi no, il cane lo vedo più impegnativo
Il gatto forse?
O forse nemmeno quello perché ci sarebbe da cambiargli la lettiera
Io non mi sono mai raccontata in un modo in cui non fossi
Chi mi ha conosciuta veramente e’ perché ha voluto “vedermi” e “sentirmi”
Vogliamo scommettere che mi conosce più Kanyu che tutti quei miei affetti che mi hanno gravitato intorno per gran parte della mia vita?
Spesso ho incontrato gente che non ha voluto capire nemmeno se le cose gliele facevi scendere giù, fin nell’esofago
Forse perché non era confacente a quello che loro pensavano
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Originariamente Scritto da
efua
Lo amai moltissimo, senza se e senza ma
forse ti sarebbe utile chiederti il perché;
Citazione:
Siamo sempre stati semplicemente diversi, con un’attenzione alla vita diversa
Viverla, il proiettarsi in essa
Il presente, la malattia, la morte
Lui non entra in contatto con nessuna circostanza di esse, fa finta che non esistano
Esiste il suo lavoro e il padre che gli ha sempre chiesto: “Allora il business come va?”
Io un fuoco, lui acqua cheta
idem;
se ti rileggi, a parte dove descrivi le sue caratteristiche negative, non ne tratteggi nessuna positiva;
Citazione:
Per cui spesso mi ritrovavo ad essere come quelle donne che non indossano i tacchi per non sorpassare in altezza l’uomo che hanno accanto
questo testimonia più un bisogno tuo, che una stima verso di lui;
non è che voglio venire a sfruculiare nei fatti tuoi, ma tutti questi angoli ciechi in queste tue descrizioni certamente contengono cose che ti fanno soffrire e la cui rimozione ti assorbe tanta energia che ti servirebbe, preziosa per tutto;
Citazione:
Io l’ho affiancato in tutto, perché semplicemente avevo respirato la collaborazione in famiglia e perché pensavo che spontaneamente dovesse anche lui sentire il moto dentro di se’ di venire nella mia direzione e fare gruppo con me
La sua condanna la firmo’ quando si oppose alla mia realizzazione professionale, semplicemente perché lui voleva che io la cercassi qui, dove lui aveva deciso di portarci e dove lui aveva trovato l’America e io no
io ti posso pure credere; ma immagina che farà altrettanto - e altrettanto in buona fede - un suo amico a cui lui facesse il discorso speculare; lui ha trovato l'America e considera una castrazione il fatto che rifiuti di integrarti in quel luogo, dove evidentemente lui si sente la Ferrari e ti percepisce come una 500 che lo vuol rallentare;
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Nel momento in cui ho visto che mi ostacolava e non avevo la spalla accanto che pensavo spontaneamente dovesse essere
io credo che tutti abbiamo dei bisogni, e che cerchiamo di soddisfarli con le relazioni; ci si strumentalizza, è un fatto;
quel suo dover essere che pensavi era la proiezione di una tua esigenza, e non c'è niente di male;
però il mismatch avviene proprio perché siamo educati a raccontarci come storie di amore altruistico circostanze in cui in un modo o nell'altro perseguiamo il soddisfacimento di un nostro bisogno, e questo genera tutti i casini e rende gli strascichi più drammatici e protratti del necessario;
al momento, il racconto che ne fai sembra congegnato appositamente per farti stare male, ed è per questo che ti faccio queste domande; io ho iniziato a soppore molto meglio circostanze analoghe quando ho cominciato a rivedere il tutto in termini di bisogni di cui in quel momento cercavo il soddisfacimento.
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Il discorso dell’amico lo ha fatto la madre
Le madri vanno sempre incontro ai loro mirabolanti figli maschi :D
Come sono sono, 500 ma pure 126, quella che ha realizzato che era meglio cambiare aria, sono stata io
Ripeto che il disagio attuale che sto vivendo in questo momento, le caratteristiche positive le ha fatte andare giù per lo scarico
In effetti è pure vero che il bisogno di sembrare meno effervescente era il mio :D
Ho cercato solo di fargli gestire qualcosa che sapesse gestire
Perché?
Perché nei tempi in cui eravamo concentrati nello sforzo del dovere di procedere con gli studi, non mi pesava essere meno esplosiva di quello che ero
Poi perché il tempo era passato e mi dispiaceva distruggere ogni cosa
E perché lui stava nella sua comfort zone e non si smuoveva da lì?
Perché la mamma così lo aveva abituato
Adesso da scelte fatte a senso unico, ci sto rimettendo io
A casa sua è stato sempre tutto ok
Mia madre qualche giorno fa è caduta, niente di grave
Stavolta
Poi un giorno, capita male
Devo lasciare mia figlia e vado a trottare
A te tutto questo ti farebbe considerare cosa positivamente del passato?
Se qualsiasi persona vivesse quello che sto vivendo io
Poco poco vorrebbe bruciare tutto intorno a se’
Il bisogno che avevo io, ero quello di una vita normale
Di avere cura e rispetto per le cose veramente importanti
Per quanto mia madre sia quello che è
Io dovevo trovarmi nelle condizioni di gestirmi tutto come credevo fosse meglio per me
Non mi reputo ne’ matire, ne’ particolarmente buona
Mi reputo una persona che sa che vive e che andrà a morire
Nel mentre vorrei stare bene
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Originariamente Scritto da
efua
Il discorso dell’amico lo ha fatto la madre
Le madri vanno sempre incontro ai loro mirabolanti figli maschi :D
mica tutte; mia madre quando è capitato a me ha detto a papà che era colpa mia :asd:
era colpa di entrambi, o di nessuno più di tanto;
occhio perché le madri possono comunicare modelli da emulare per vie imprevedibili; poi un giorno ti ritrovi ad aver sclerotizzato ad uso di tua figlia una lamentela di forma diversa, ma analoga a quella di tua madre negli effetti per il sentimento di sacrificio, e non sai il perché delle sue recriminazioni, che a un certo punto ci sono sempre; l'eventuale gioia passata che rimuovi ora, potrebbe essere quella che un giorno manca a lei come punto di riferimento e autorizzazione, non verbale ma con l'esempio;
Citazione:
In effetti è pure vero che il bisogno di sembrare meno effervescente era il mio :D
questa è una cosa tua, che ti potrebbe capitare di nuovo; non vorresti essere più padrona di un meccanismo che ti ha fatto comunicare una te stessa diversa da quella che poi emergerebbe ?
Citazione:
Poi perché il tempo era passato e mi dispiaceva distruggere ogni cosa
e pure questa è una cosa di cui il conto viene presentato a fine pasto; ci cadiamo tutti:
Citazione:
Adesso da scelte fatte a senso unico, ci sto rimettendo io
Citazione:
A te tutto questo ti farebbe considerare cosa positivamente del passato?
la questione del passato è come lo vivi in retrospettiva oggi, non in funzione del tuo sentimento di oggi - che è pure comprensibile - ma della consapevolezza di come lo vivevi quando era presente, e la misura in cui la consapevolezza di quel presente di ieri ti racconta a te stessa, come uno specchio;
nahui racconta di un suo presente non ideale, e motiva; ma poi dice anche: come coppia eravamo felici, che diventa consapevolezza;
quegli anni non sono finiti nel cesso; li ha vissuti, evidentemente con gioia;
dico: uno può scoprirsi in sovrappeso; ma, pure nel momento della dieta, se ha preso quei kg in più nei ristoranti in Costiera sarà diverso da averli presi al McDonald's, no ? :v
le difficoltà attuali le capisco; ma, secondo me, puoi stare molto meglio e piacere molto di più se abbandoni i panni della persona offesa che per colpa solo altrui ha fatto una vita che non voleva; una cosa che non ti rende giustizia, ti sminuisce, pure agli occhi di tua figlia quando da donna ti prenderà a modello.