Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
Tra il matrimonio e il solo scopare c'è una ampia gamma di sentimenti e sensazioni. Non è una fetta di torta da tagliare col coltello.
non è così, se ci rifletti un momento: l'impegno, l'esclusività, il coinvolgimento sentimentale, c'è oppure no; e quello che vedi in mezzo sono solo le menzogne che uno racconta agli altri e a se stesso; e lo fa proprio perché si vergogna senza, perché non ha un racconto alternativo decente per farlo, visto che è educato a quell'impegno;
Inoltre il solo scopare è una esigenza più degli adulti, gli adolescenti sono ancora in grado di provare sentimenti genuini e sinceri.
io penso il contrario; i giovani sono molto più pulsionali, mentre gli adulti saprebbero essere più riflessivi, non foss'altro che per una questione ormonale;
quelli che pensi di vedere tu pensano al sesso disimpegnato in modo più mediato e reattivo, proprio perché cercano di liberarsi di quelle gabbie che non sopportano, apprese da adolescenti;

Idem come sopra, fare l'amore non è una scena porno.
che vuol dire ? mica ho detto questo;

ma è evidente che un adolescente sarà esposto ad una rappresentazione, un costrutto di sessualità meramente ricreativa, che è ubiquitario; e che quell'idea e sistema di rapporti gli saranno comunque presente come un modo, un'opzione, una possibilità che convive con le altre;

se ci fai mene locale, è ovvio che siamo nati in mezzo alla seconda fase della rivoluzione culturale più imponente della storia, e che per questo pone grandi problemi agli istituti sociali, come quello della famiglia:
se il romanticismo aveva sdoganato il sentimento di consapevole di massa, con le storie di un amore di cui solo le élites erano consapevoli, negli anni 60 c'è stata l'irruzione, e si è imposto per vari motivi il desiderio consapevole, come leva della rivolta femminile, dell'autodeterminazione a scegliere in base al proprio desiderio; che era qualcosa di appena ventilato già nella commedia tradizionale, con la storia della giovane promessa al vecchio potente e protervo, ma che desiderava un suo bel coetaneo; ce ne sono centinaia, è un tema ricorrente;

tutto quello che vediamo, dalla moda, alla celebrazione del corpo, della gioventù e della bellezza, e relativi feticci, sono il segno ubiquitario di quella consapevolezza; è anche evidente che tutto il casino che fanno gli islamici è dovuto alla vicinanza di questo modello dirimpettaio che mette in crisi tutti i loro equilibri con le sue tentazioni: se la donna pensa di aver diritto a scegliere in base al suo desiderio, l'ometto qualsiasi rischia di non comandare più in famiglia e non sarebbe più disposto a fare da caporale per i gerarchi di quelle società;
alla fine, tutti questi discorsi, come quelli di Cono, sempre lì vanno a parare: sul controllo della libertà, l'autodeterminazione e la sessualità femminile; fine;

ora, il punto è solo se si vuole che quel contesto di desiderio sia affrontato dall'educazione, normato in qualche modo compatibile con la sua natura, o lasciato all'ideologia pornografica o para-pornografica, che ne ha il quasi-monopolio, con tutti i portati nevrotici e schizoidi, di scissione tra perbene, accettabile, e desiderato, ma ignobile, il sesso coniugale, e quello libero o mercenario, dove si può esplorare quell'istinto, ma di nascosto;

Sbagli. Ciò che investi nella coppia non muore, a prescindere da come va a finire. Se la coppia finisce, tutto quello che c'è stato prima è stato vissuto e sentito. Il risultato dell'impegno non è l'eternità della coppia, ma il compimento di un percorso di crescita e di amore.
questo è quello che penserei io; ma, evidentemente, è esperienza poco condivisa, se nella retrospettiva si parla di fallimento e prevale il rancore;

io credo che molte persone si accontentino in origine di un moderatissimo entusiasmo iniziale, per insicurezze varie e perché comunque si vogliono "sistemare" - nel senso di scacciare la paura della solitudine, sentirsi socialmente collocati, appoggiarsi a qualcuno, che è comprensibile;

ma, una volta sistemati e abituati a ciò che prima si desiderava, l'obiettivo raggiunto, si fanno i conti con le parti pese di quel compromesso e l'equilibrio spesso non regge più;

Niente nella vita è dovuto, a parte i pagamenti delle rate. Le persone che ragionano così, lo fanno in tutti gli aspetti della loro vita e, per quello che potuto sperimentare personalmente, gli capita perchè sono narcisisti. Quelli patologici poi sono quelli che arrivano alla violenza.
questo lo puoi dire razionalmente; a livello emotivo è difficile che una persona abbandonata non la viva come un'ingiustizia oggettiva, e non come il fatto di trovarsi dalla parte di chi è più dipendente per sue fragilità;
è per questo che non si dovrebbe assimilare la coppia ad altre "imprese" su cui si investe, ma essere emotivamente preparati al genere di situazioni che si possono verificare.