93

3. Allontanare la tentazione

La macchia oscura rimane.

Nonostante le migliaia di anni di esperienza e progresso, la stessa macchia oscura, che ha macchiato le prime pagine della storia umana, rimane per sfigurare la nostra civiltà moderna. L’ubriachezza, con tutte le sue conseguenze, si trova ovunque andiamo. Nonostante i nobili sforzi degli operai della temperanza, il male ha guadagnato terreno. Sono state emanate leggi permissive, la disciplina giuridica non ha fermato il suo avanzamento, se non in territori relativamente limitati. Christian Temperance and Bible Hygiene, p. 29

Risultato delle leggi permissive.

Mediante il pagamento di una somma irrisoria, si concede agli uomini la licenza di distribuire ai loro simili la bevanda, che li deruberà di tutto quello che rende desiderabile questa vita e ogni speranza di vita futura. Né il legislatore né il venditore di alcol ignorano il risultato della loro opera. Al bar dell’hotel, nel pub, nelle birrerie, lo schiavo dell’appetito dilapida i suoi mezzi per ciò che distrugge la ragione, la salute e la felicità. Il venditore di alcol riempie la sua cassa con il denaro, che altrimenti avrebbe potuto fornire cibo e vestiario alle famiglie del povero ubriacone. Questo è il peggior tipo di rapina. Tuttavia, gli uomini di grande responsabilità sia nella società sia nella chiesa prestano la loro influenza, in favore di leggi permissive. E perché? Perché possano ottenere un affitto più alto, cedendo i loro edifici ai trafficanti di alcolici. Perché questo è desiderabile per conseguire l’appoggio politico dei loro interessi con l’alcol? Perché questi cristiani professi si stanno compiacendo segretamente in questa tentazione velenosa? Di certo, un amore nobile e abnegato per l’umanità non autorizza gli uomini a incitare i loro simili a distruggere se stessi.
Le leggi, che permettono la vendita di alcolici, hanno riempito i nostri villaggi e città, e perfino le nostre frazioni e casali isolati d’inganni e trappole, per i poveri e deboli schiavi dell’appetito. Coloro che cercano di riformarsi sono quotidianamente circondati da tentazioni. La terribile sete dell’ubriaco esige che sia soddisfatta. In ogni angolo si trovano fonti di distruzione. Ahimè, quanto spesso la loro forza morale è vinta. Quanto spesso le corrette convinzioni sono messe a tacere. L’uomo continua a bere e continua a cadere sempre più in basso. Poi seguono le notti di dissolutezza e giorni di stupore, imbecillità e miseria. Così, passo dopo passo, la distruzione va avanti, fino a quando l’uomo, che una volta era un buon cittadino, un marito gentile e un buon padre, sembra diventato un demone.
Supponiamo che quei funzionari, che all’inizio (dell’anno) rilasciano la licenza per i venditori di alcol, (alla fine dell’anno) possano contemplare un quadro fedele dei risultati della vendita di bevande, effettuate nell’ambito di quella licenza; davanti a loro si aprirebbero quei dettagli spaventosi e terribili, che corrispondono alla realtà.
Ci sono padri, madri e bambini che soccombono sotto la mano dell’assassino, lì ci sono le vittime miserabili del freddo e della fame, di sporche e ripugnanti malattie; ci sono i criminali, che riempiono oscure prigioni, ci sono le vittime della follia, torturate da visioni di nemici e mostri. Ci sono genitori con i capelli grigi che piangono i loro figli, che una volta erano nobili e promettenti, e ora sono scesi prematuramente nella tomba.
Giorno dopo giorno le grida di agonia, strappate dalle labbra di una moglie o dai figli dell’ubriacone, ascendono al cielo. Tutto questo è quello che il venditore di alcol può aggiungere ai suoi guadagni. Quest’opera infernale è realizzata sotto l’ampio sigillo della legge. Così la società è corrotta, i presidi e le carceri sono sovraffollati da poveri e criminali, e la forca è provvista di vittime. Il male non finisce con l’ubriacone e la sua famiglia infelice. I pesi delle imposte aumentano, la moralità dei giovani è in pericolo, le proprietà e anche la vita di ogni membro della società sono in pericolo. L’immagine non potrebbe essere presentata in modo così vivido, eppure è inferiore alla realtà. Nessuna penna umana può descrivere pienamente gli orrori dell’intemperanza.
Se l’unico male derivato dalla vendita di bevande alcoliche fosse la crudeltà e la negligenza manifestata dai genitori intemperanti verso i figli, questo solo basterebbe a condannare e distruggere la loro vendita. L’ubriacone, non solo rende la vita dei suoi figli miserabile, ma con il suo peccaminoso esempio induce anche loro verso il sentiero del crimine.
I cristiani come possono tollerare tutto questo male? Se le nazioni barbare dovessero derubare i nostri figli e li maltrattassero, come i genitori intemperanti maltrattano i loro discendenti, tutta la cristianità si unirebbe per porre fine all’affronto. Ma, in un paese che pretende di essere governato da princìpi cristiani, la sofferenza e il peccato, imposti sull’innocente e indifesa infanzia dalla vendita e dall’uso di bevande alcoliche, sono considerati un male necessario. Review and Herald, 8 Novembre 1881