Originariamente Scritto da
axeUgene
la cosa un po' buffa su cui mi viene quasi sempre da riflettere è che io in effetti non sono, né mi sento, affatto diverso per educazione dall'
omo tradizionale della mia generazione; nessuna eccentricità o particolare propensione al libertinismo ideologico, un 70% di
caserma - un po' in senso proprio, molto nel senso dello spirito cazzeggione di Elio & le storie tese, e libroni di diritto - in parte spiegano - e filosofia, un 30% di arte e sobrio edonismo;
quindi, prima di tutto sospetto anche di me stesso, e penso ci sia un Caffo in ognuno; ma, proprio nella curiosità di comprendere modelli di virilità alternativa, sta riflessione mi spinge sulla radice più profonda di un'estetica che precede l'etica -
si deve essere così perché è più bello - che rimanda comunque ad un desiderio potente, al principio del piacere e della gratificazione;
ora, senza insistere sullo scherzo dei punti-mutanda di Dark, che è bello se dura poco, oggettivamente provo un certo sconcerto nella circostanza che il valore di una persona della cui generosità, lealtà e bontà difficilmente si può dubitare, possa essere oscurato in termini di appetibilità da propensioni iconicamente
maschili, malgrado le ossessioni;
cioè, mi fa - a me che sono uno di suo diffidente - l'effetto di uno che dica:
che posto di merda Napoli, con quel disordine e caos, la gente che si prende confidenze e mangia per strada... va beh, ok...