Originariamente Scritto da
axeUgene
la delusione è colpa tua, che persegui deliberatamente il fraintendimento per screditarmi, in modo disonesto;
non ho mai detto che "Dio" sia una favoletta, e più volte contestato chi mette in discussione la fede in quanto tale, perché Dio è un'opinione, tanto indimostrabile, quanto inconfutabile; puoi crederci, ma non presentare come un fatto la Sua esistenza;
il punto che continui a rimuovere con la Chiesa qui, la Chiesa là, e che la Chiesa cattolica non ha un monopolio di Dio, non di quello testamentario e nemmeno di quello cristiano;
le favolette non riguardano "Dio" in sé, ma la pretesa dei preti di tutte le parrocchie di spacciare le loro dottrine per organizzazione coerente di un precetto divino; nel tuo caso, in modo molto maldestro, addirittura meno credibile di tanti altri;
tu vorresti rimuovere la circostanza di fatto per cui in nome di Cristo per te l'omosessualità è un peccato, mentre per metà dei cristiani la natura con cui quelle persone sono state create, che il matrimonio non è un sacramento ma un fatto mondano, e in nome di Dio della gente si fa esplodere o dice che il tuo papa è un impostore o quant'altro; opinioni, come la tua; nessuna "verità";
quindi, se io per ipotesi dicessi: va bene, diciamo che Dio esiste; a quale Sua legge mi dovrei conformare ? a quella tua ? a quella riformata ? a quella islamica o a quella ebraica ?
la Verità sarà pure una, ma che sia la tua e non quella altrui lo devi dimostrare, non enunciare;
io non ti dico: Dio non esiste; ti faccio solo presente che il tuo dio, con i relativi precetti dottrinari della tua chiesa, ispira precetti diversi, e tu dovresti convincere che quelli "veri" sono i tuoi, a fronte di quelli altrui; non è colpa mia se ci sono più religioni testamentarie e più confessioni cristiane, precetti diversi; che fai, mi rimproveri di averti rammentato tre millenni di storia che si studiano a scuola ? se credi, fai pure...
tu sei deluso, ma dalla realtà; e ti stizzisci con me solo perché te la faccio notare, come nel caso del libero arbitrio; e rimuovi, rimuovi tutto, ripetendo come un mantra gli slogan inconcludenti; alla fine, per sostenere l'insostenibile devi volare talmente basso da screditare anche quelli che potrebbero essere punti di forza, se solo tu prendessi atto di una realtà manifesta da secoli.