
Originariamente Scritto da
LadyHawke
Vero, certe attenzioni, scambiate per gentilezza e galanteria, o forse inizialmente lo erano anche, come per fare un esempio recente che mi è capitato per strada, non volute creano disagio.
Camminando sul marciapiede arrivo all' angolo della strada e mi fermo, in quello sta attraversando un signore anziano, ma acora arzillo che gentilmente mi cede il passo, gli rispondo con gentilezza grazie ma non devo passare, questo insiste e gli rispondo che sto aspettando mio marito( eravamo d'accordo per venirmi a prendere uscita dalla parrucchiera). Che fa questo? Una battuta? Voleva attaccare bottone? Solo voglia di scambiare una parola con un essere umano? Non so come interpretare. O forse sì visto il disagio.
Se fosse solo stato un gesto di gentilezza come capita a volte si sarebbe fermato al gesto e fine.
Mi risponde peccato, se lui non va bene come marito.

Io istintivamente rispondo la prima cosa che mi viene in mente in quel momento: NO!

E il tipo se ne va.
Sono stata troppo acida?

In realtà la cosa mi ha creato disagio e una riflessione, sono io che ho detto qualcosa di sbagliato che gli abbia creato qualche aspettativa?
Nel senso che come accade a tante donne ci si mette in discussione come se la colpa di certe attenzioni non volute sia nostra, quando invece non e così.