Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
Ma allora quel continuum non � un segmento, ma piuttosto una semiretta od una retta, il che classifica quel continuum una zona illimitata; invece se ho capito bene tu collocheresti questa possibilit� di espansione numerica da M in N nella illimitatezza del numero dei periodi. Comunque sia i ragionamenti mi sembrano puntati pi� sull'assurdo che sul reale. Innanzi tutto non si tiene conto del fattore tempo, poi certificare N come numero jolly e che pu� assumere qualsiasi forma anche e che la tecnologia ha classificato come il pi� grande in assoluto vedersi passarer da in M quasi sconosciuto � un concetto si matematico ma realizzato con la bacchetta magica.
Forse mi sono espresso male. Intanto N non � il numero pi� grande in assoluto, ammesso e non concesso che esista, ma un numero grande a piacere. A piacere di chi? A piacere di chi � invitato a tirarlo fuori. E gi� qui l'amore si spreca.
Poi, un noto teorema assicura che dove una funzione � derivabile, ivi � anche continua (ovvero esistono finiti limite destro e limite sinistro, e coincidono); il viceversa non � sempre vero, perci� in matematica non � vero affatto. Una funzione � definita nel suo dominio, limitato o illimitato che sia. Il continuum di cui parli riguarda l'iterazione dell'operatore "derivata", che trasforma una funzione derivabile in una funzione diversa, a meno che non sia l'esponenziale puro o la funzione nulla. � chiaro che se la funzione di partenza � polinomiale, a forza di derivare prima o poi diventa la funzione nulla, qualunque sia il suo grado. E infatti questa � la fine di tutti noi comuni mortali.
Perci� non si tratta n� di rette, n� di periodi, n� di segmenti. E nemmeno ho escluso la dipendenza dal tempo, che � una variabile come un'altra. Un x = x(t) lineare e un y = y(t) quadratico combinati assieme danno un moto parabolico; un x = x(t) e un y = y(t) armonici danno un moto ellissoidale, che diventa circolare se hanno la stessa ampiezza e sono in quadratura di fase. N� v'� da stupirsi del giramento di balle, del resto anche l'amore vuole i suoi sacrifici.

Insomma l'ammore, dopo tutti questi ragionamenti e concetti, se n'� bellamente che andato, a meno che non ci si ripensi.
Come vedi, l'amore � sempre presente e produttivo di effetti. Lo vedi? No, ma vedi quello che fa. Vedi l'attrazione gravitazionale? No, ma ti accorgi che pesi. E meno male, altrimenti saresti alla deriva nello spazio.