Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
troppo rispetto a quale equilibrio di valori ? come lo stabilisci ?

le tue considerazioni le capisco, ma sono di breve respiro, mancano di sistematicità;

seguendo la tua logica, le nostre leggi potrebbero essere legittimamente tacciate di razzismo, poiché discriminano prassi essenziali di altre culture;

la scelta di vietare l'infibulazione o il matrimonio obbligato al minore da parte del padre sono allocazioni di valore, autoritative; mica rispondono ad un ordine di diritto naturale che si pone al di sopra della discutibilità;
sei disposta ad accettare che anche quelle siano "razziste" ?
perché, se accetti quella definizione estensiva, metti in discussione qualsiasi norma, il cui fine è esattamente discriminare i comportamenti;

ora, finché ti attieni ad un criterio di nascita del singolo, puoi avvalerti del concetto per impedire ingiustizie;
quando lo estendi al tratto culturale in modo così vago ti sembra di aver acquisito uno strumento in più; in realtà hai inibito l'efficacia normativa di quello di cui disponevi.
Continui a confondere il piano descrittivo con quello del giudizio.

Non puoi descrivere una legge che vieta l'infibulazione come razzista, perché non presuppone alcuna generalizzazione rispetto ad alcun gruppo culturale o biologico.

Il razzismo come gerarchizzazione di valore di gruppi umani è quello del nazismo. Quello ideologico.
Ma è razzismo anche quello di chi dice "tutti i napoletani sono fannulloni" o "tutti i siciliani sono mafiosi", benchè non imponga atti necessariamente discriminatori.
Però è chiaro che se tutti i giorni dalle colonne del tuo giornale scrivi titoli che suggeriscono che "tutti i meridionali sono incivili" rispetto a un metro di "civiltà" (sarebbe meglio dire di civismo) che è riferito al tuo gruppo umano, lentamente costruisci una narrazione che diventa concreta e si concretizza precisamente in atti di discriminazione che quelli che leggono quel giornale, prima o poi si sentono autorizzati a praticare verso qualunque persona meridionale incontrano.