Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
nel senso che non hanno mediamente investito in attività ad alto rischio, ma non è che comprano i bot e basta; prestano a costruttori che falliscono, le banche locali a imprenditori locali, amici, a rischio, e spesso presenti negli stessi cda delle banche; quegli imprenditori, a loro volta, offrono posti di lavoro a rischio, perché l'impresa è governata male, e "drogata";
per cui interviene la politica con gli "aiuti". a perdere. è vero che ci sono banche che nascono per un unico affare. però la gran parte ha una storia secolare alle spalle ed è abbastanza solida. e questo è uno dei grandi divari fra nord e sud italia.

Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
non sono le comiche, ma la storia millenaria del credito, che si fonda sulla fiducia; altrimenti, come potresti entrare in un negozio e farti dare il pc da cui scrivi in cambio di pezzi di carta, o di un impulso elettronico generato da 5 cifre che digiti ? altrimenti, dovresti andare al Media center col carretto di patate e broccoli

tu citavi smith. io penso che egoismo e fiducia non vadano mai mano nella mano. fiducia implica solidarietà, implica a volte complicità se non connivenza. insomma meglio concorrere egoisticamente al fine "comune" che è il profitto, piuttosto che violare le leggi a causa della troppa "fiducia".

Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
non sono affatto immobilizzati, come ti ho spiegato; costituiscono il pegno fiduciario perché si possa spendere, come nella risposta alla frase sopra; certo che è difficile se ti devo spiegare l'abc della società moderna;

la società l'ho studiata. non a livello economico ma giuridico. e so che se si rispetta la legge conta la volontà di fare profitti, non la fiducia. bisogna stare nelle regole.

Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
no, perché è un ciclo continuo, se lo stato non combina i guai che tu vorresti, cioè si gioca la fiducia senza due paracadute di emergenza, che pochissimi hanno;

ho capito. quindi bot, cct, btp e ctz vanno perduti e mai rimborsati. è possibile?

Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
una parte di patrimonio di garanzia; le ho citate per compiutezza;
ok.

Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
certo, questa è un'ipotesi di scuola che si studia "in laboratorio" per osservare interazioni; ma la sua applicazione alla realtà dipende dai caratteri strutturali dell'economia in questione; se questa soggiace a vincoli materiali di varia natura, demografici, infrastrutturali, tecnologici, disponibilità di materie prime, tutte le ipotesi teoriche prendono un segno diverso, e non puoi pensare che un'ipotesi teorica pensata 100 anni fa per l'economia USA funzioni in un contesto globale completamente diverso per l'Italia oggi;

ma allora se il problema è l'epoca in cui viviamo che come dici sarebbe diversa da 100 anni fa, ti dico che non ci sarebbe volendo neanche la necessità di un'economia di mercato che, come la politica, è diventata solo un modo per farsi i caxxi propri...

Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
la mafia c'è dappertutto, infatti; non è che a Milano non circoli coca però se apri un negozio di giocattoli a Bologna o Varese, l'unico racket che passa è quello dei vigili che ti multano per 500 euro se hai l'adesivo di un'organizzazione umanitaria incollato alla vetrina e non l'hai denunciato, perché è "pubblicità";

allora. la droga è un affare a sé. diciamo che sia al nord che al sud lo smercio di stupefacenti è gestito occultamente sempre dallo stato. latamente considerato è un modo per tenere l'ordine dove lo stato e il suo apparato repressivo non arrivano.

Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
ti sto dicendo che la moneta è solo un'unità contabile, e il meglio o peggio una statistica, in cui c'è chi ha più interesse a quella forte, chi a quella debole; dipende dalle circostanze; se competi con gente che ha un costo del lavoro un quinto o un decimo del tuo, la moneta debole ti aiuta poco o niente, dato il divario; con una moneta svalutata resti comunque indietro su quella fasci di mercato, ma paghi di più tutto quello che importi; allora, ti conviene la moneta forte e la specializzazione in fasce e settori ad alto valore aggiunto in cui hai già un vantaggio competitivo e i tuoi prodotti sono preferiti e difficilmente imitabili;

la cina insegna che tutto può essere imitato. a mio parere - se è questione di parere - occorrerebbe una moneta debole. proprio per colmare il divario di crescita di cui parli. eppoi guarda, anche quella delle "zone salariali" non mi pare fosse una cattiva idea.


Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
vabbè, un sistema del tutto diverso; non una cima di efficienza e benessere;

ok: i luoghi comuni si sprecano...

Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
proprio per il meccanismo che ho spiegato: la gente teme il futuro, quindi non spende, tiene giacenze; le banche hanno disponibilità di liquidi, la BCE alimenta ancora di più, ma le imprese vedono che la gente non compra e non investono, anzi licenziano; così si alimenta il circolo vizioso; tutto parte dalla fiducia, non da trucchi contabili;

come ti dicevo è una questione di egoismo e non di fiducia.


Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
l'identità nazionale è una convenzione culturale, non una realtà; il 70% delle leggi che disciplinano la tua e la mia vita è UE, oppure regionale; la differenza di opportunità e qualità della vita è molto maggiore tra un emiliano e un molisano - o tra un renano e uno che ive in Pomerania, che tra un italiano e un tedesco, magari di Vicenza e Augsburg;
in Europa le multinazionali sono meno padrone che altrove, per tanti motivi; uno su tutti, è che il tessuto sociale e demografico, l'ambiente molto antropizzato e denso, tende al socialdemocratico; il motivo è semplice; i benestanti non si possono mai isolare troppo dai poveri, anche quelli che stanno nelle zone più ricche; quindi, tendono a convergere su politiche più equitarie, soprattutto nelle grandi concentrazioni urbane; in provincia, invece, sono più paurosi e conservatori, ovunque;

diciamo che se in europa c'è uno straccio di stato sociale e non l'affidare ogni individuo al caso, all'iniziativa singola, all'opportunismo e all'assenza di Stato, come avviene altrove, è per ragioni storiche e vicende assai intricate che meriterebbero un trattato apposito.

Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
non è affatto detto; se un operaio tessile prende 1200, e in Romania 600, per competere sul costo del lavoro dovresti pagare 500, dato che nessuno delocalizza senza una convenienza; con quei 500, e l'aumento di tutto ciò che ha una componente importata, cioè tutto, dato che l'energia e il trasporto incidono anche sulla produzione nazionale, come campa ?

campa col prodotto delle esportazioni, nella consapevolezza che la drastica diminuzione di salario potrebbe essere compensata, ad esempio, dalla tassazione dei beni importati a carico del fornitore estero, e che è cmq provvisoria

Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
appunto, non è affatto detto; ti faccio l'esempio speculare, dei dazi; tra i 70 e gli 80, gli USA fecero una guerra nazionalista alle auto giapponesi, che esercitavano una politica commerciale molto aggressiva, con auto economiche e molto affidabili; gli USA imposero dazi e ci fu una gran campagna nazionalista don lo slogan "comprate americano"; alzare il costo dell'auto straniera è come svalutare relativamente il costo del prodotto nazionale nel mercato interno; beh, i consumatori americani continuarono a comprare giapponese in massa, e tutta la manovra mise semplicemente a nudo la realtà; e cioè che quelle auto erano migliori e i clienti le preferivano a quelle domestiche, nonostante il dazione; una gran pubblicità involontaria offerta dal governo, che ha voluto ignorare e forzare la realtà strutturale del mercato, laddove la vera concorrenza sarebbe stata quella di fare auto più competitive, e non cercare il trucco, la scorciatoia; idem, specularmente per le esportazioni; devi vedere i dati strutturali; non è che basta enunciare una teoria pensate solo per mostrare correlazioni di reattività a misure considerate nella loro astrattezza; è come l'effetto di uno stesso sforzo fisico su soggetti molto diversi; per uno è l'allenamento quotidiano che ne fa un atleta professionista; per l'altro l'infarto o la rottura di legamenti o problemi muscolari;

ma scusa i dazi possono favorire le esportazioni e proteggono la domanda interna. dove è il problema?

Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
non puoi prendere il passato a modello; avevamo un credito - possibilità illimitata di indebitarci - garantito dalla Guerra fredda, e con 4/5 del mondo esclusi dalla competizione e un saldo netto di rapina; oggi siamo come degli aristocratici - piccoli - spodestati dalla Rivoluzione francese; certo che abbiamo nostalgia per i bei tempi andati, quando si campava di rendita, e chi lavorava aveva comunque un posto garantito; se gli andava male, da usciere al ministero;

ma il futuro qual è ?

Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
intendo tasse uguali, o quasi, per tutti - cioè, imprese che non sono tentate dalla concorrenza fiscale - e diritti uguali per i lavoratori, per lo stesso motivo; cioè, lo sviluppo delle aree arretrate deve essere guidato in modo da non consentire la schiavizzazione di chi ci abita e lavora.
d'accordo.