Citazione Originariamente Scritto da LadyHawke Visualizza Messaggio
Come già detto si può star qui a discutere all'infinito ma non si giungerà mai a capo di niente, non si riuscirà a mettere d'accordo la ragione, la coerenza e la logica con i misteri e dogmi della fede nella religione cristiana cattolica, vanno accettati così come sono, oppure non accettati.
beh, ma si potrà confrontarli con altri in termini di tenuta logica e credibilità, no ?
poi, a te può non interessare e pace; ma stando a quel che dici dovremmo buttare nel cassonetto della carta tre millenni di filosofia e teologia, da Epicuro a Mancuso;

Come la penso l'ho già scritto, noi tutti guardiamo ad un Dio, ad una entità spirituale universale con occhi umani, una vista limitata. Sempre dal mio punto di vista limitato, come già detto, non credo che se esistesse veramente un Dio creatore questo debba essere per forza come descritto dalla bibbia, e noi a sua immagine e somiglianza, piuttosto siamo noi umani a volerlo immaginare così, ad assegnargli i poteri descritti nei testi sacri che appunto cozzano con il libero arbitrio, se tutto è già predestinato non possiamo realmente scegliere. Preferisco credere che non sia cosi, cioè che tutto è già stabilito in partenza,quindi immutabile ma piuttosto che entro certi limiti abbiamo la possibilità di scelta, scelte spesso condizionate, da eventi indipendenti dalla nostra volontà.
questo è legittimo, posto che lascia scoperte questioni che rendono angoscioso il rapporto con quella divinità, quando viene il momento, proprio perché il sistema su cui si fonda il rapporto psicologico con quell'Entità è sgangherato;

quanto alla predestinazione, sapendo che sei avversa alle questioni complesse, evito di tediarti; ti dico solo che la cosa è parecchio più raffinata, e intesa esattamente al contrario di quanto percepisci: cioè a responsabilizzare la persona, proprio perché in quel modo si rimuove il premio o il castigo dall'orizzonte, e la virtù diventa il premio di se stessa; cioè, non ti si dice: fai quello che ti pare, tanto è tutto deciso;

bensì: agisci in buona fede e spera che le cose vadano bene, perché quella tua buona fede è la testimonianza vera di Dio in te; ma senza la riserva mentale di ottenere qualcosa di altro che non sia questa virtù, perché altrimenti saresti un opportunista e un pagano;

se rifletti un momento, una persona che creda davvero in un dio giudice onnipotente e onnisciente non potrebbe mai essere davvero virtuosa, onesta, a fronte del castigo certo in caso di trasgressione; quale impiegato di banca si intascherebbe le mazzette di banconote, sapendo che tutti i movimenti sono controllati e filmati ? questa non è libertà, né virtù;
per affermare la virtù e la libertà di scegliere, paradossalmente devi proprio escludere la possibilità di pensarti in un negoziato con quel dio a cui credi, io faccio così in cambio di qualcosa...

ovviamente, questo della predestinazione è un escamotage molto mediato ed espresso dalla cultura di 5 secoli fa e antecedente, e va preso per quel che è; ma va incontro a tante altre questioni, come l'eterogenesi dei fini, e cioè che tu, agendo in buona fede puoi produrre risultati diversi ed opposti da quelli intesi; quanto sei colpevole e sbagliata ?
ecco, solo per accennare all'ampiezza delle questioni...