Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
Se un cristiano non se la sente di promettere un legame eterno con il proprio coniuge, evita di sposarsi. La colpa sta nello sposarsi, pensando di poter poi separarsi e divorziare dal coniuge in caso di crisi coniugale.
beh, è strano il caso che descrivi, cisto che persino la Sacra Rota - cioè, l'istituzione in assoluto più ritrosa in materia - concede l'annullamento in caso di riserva mentale di quel tipo;

posto che questo non è il caso ordinario; la gente - oggi - si sposa da innamorata, pensando di stare insieme per tutta la vita; le magagne escono fuori dopo; un po' perché il matrimonio stesso è per molti IL traguardo, che però cambia tutte le carte in tavola; un obiettivo esistenziale, conseguito il quale la personalità individua altro, che non necessariamente rientra nel quadro dell'altro coniuge; e così i figli, ecc...

la domanda dovrebbe essere, sempre alla luce del messaggio evangelico:
è una colpa non amare più, anche alla luce dei cambiamenti di comportamento del partner, in un contesto in cui l'amore è un percorso spontaneo di romanticismo e il matrimonio non è combinato ?
di solito, ci si sposa in buona fede;
e, di solito, la rottura di un matrimonio è un fatto doloroso anche per chi la decide; un fallimento, l'inizio di un periodo molto difficile, una decisione sofferta; non è quello che si legge sui giornaletti di gossip che raccontano le vite dei personaggi dello spettegulo;

specularmente, posta la risposta alla domanda, quanto è evangelica l'idea che un coniuge possa far valere la Legge per imporre a chi non ama più di restare e vivere nella coazione o nella finzione, se il sentimento autentico manca ?
è questa una condizione umana auspicabile per il Gesù dei Vangeli ?