fai attenzione, perché l'educazione romana ti fa fraintendere;
la giustificazione per fede per Lutero significa che Dio rende giusto il peccatore istillandogli la fede, e non che giustifichi chi abbia fede nella Legge e relative opere, dato che mai si potrebbe pretendere di essere giusti di fronte a Dio;
l'uomo non ha alcuna possibilità autonoma in questo senso, e la cosa discende sempre dalla Romani, da cui parte tutto - senza le opere (4,6), senza la legge (3,21), senza le opere della legge (3,28). trovando poi conferma nello stesso Agostino;
non è una cosa facilissima da capire, perché il punto non sono le conseguenze psicologiche sulla persona, che diventa "buona", non essenzialmente, ma l'accettazione della circostanza che Dio sia Dio e sia intervenuto autonomamente su di noi, indipendentemente da quello che facciamo e sentiamo di giusto o meno, che è pure importante, come conseguenza eventuale, ma non decisivo;
è una cosa parecchio radicale, che contrasta in modo quasi irresolubile con la nostra mentalità latina; ma tant'è; se si vuole comprendere davvero la questione, di qui bisogna passare.