Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
La stella di Betlemme.

Ritorniamo ancora una volta alla nascita di Gesù.
Si può stabilire una data in modo più preciso, perché finora non abbiamo preso in considerazione un elemento del racconto evangelico: si tratta degli astronomi provenienti da Babilonia, che subito dopo la nascita di Gesù arrivano a Gerusalemme e poi a Betlemme, perché avevano seguito una stella ( Mt 2,1-12)
Pie leggende hanno aggiunto qui dei particolari che non esistono nel testo, il quale non parla né del loro numero, tre, né del loro rango regale.
Dal fatto che vengono offerti tre doni, si è concluso che ci fossero tre personaggi, e poiché i doni avevano un valore regale , gli offerenti furono trasformati in re.

Ma è più importante ciò che possiamo ricavare dal testo stesso.

Vengono designati come magoi, cioè astronomi di professione, che praticavano anche l'astrologia e forse provenivano dalla classe sacerdotale.
Il che significa non erano ebrei, ma "pagani" questi personaggi che andavano da Gesù e appartenevano ai ceti più nobili della loro società.

Era famosa la specola di Sippar, presso Babilonia, che si trovava in "Oriente" come Matteo chiama la patria di questi uomini.
E proprio a Sippar , presso l'Eufrate, gli archeologi hanno scoperto un'iscrizione cuneiforme dell'anno 8 a.C., in cui sono calcolati tutti i più importanti movimenti dei pianeti per l'anno successivo.
Non meno di cinque volte in questa tavoletta viene menzionato il principale avvenimento, l'incontro tra Giove e Saturno.
Era un evento che fu subito interpretato: Giove era considerato il pianeta del dominatore del mondo, Saturno come il pianeta del territorio che i romani chiamavano Palestina.
L'incontro che i babilonesi avevano calcolato si verificava sotto il segno dei pesci e ciò per gli astronomi, ma anche nella letteratura rabbinica, valeva come simbolo della regine situata tra la Mesopotamia occidentale ed il paese ad oriente del Nilo, che più tardi divenne il territorio dove si insediarono gli ebrei.

Altri reperti su tavolette d'argilla confermano questi dati.
La cosiddetta "tavola dei pianeri", conservata a Berlino e di cui c'è oggi una copia riprodotta su di un papiro egiziano, risale già all'anno 17 a.C. e calcola tutti i movimenti dei pianeti fino all'anno 10 d.C.; questa tavoletta dimostra che anche in grandi città "dell'Occidente" come Alessandria e Roma si era informati su simili fenomeni o apparizioni astrali e c'erano grandi attese al riguardo.
L'imperatore Augusto, alla pari dei suoi vassalli, era un appassionato osservatore di queste cose.
In conclusione si giunse a considerare Augusto stesso come "Giove" e Saturno come il pianeta dell'età aurea,
Se la tavoletta astrale riportava un incontro tra questi due pianeti per l'anno 7 a.C., Augusto ed i suoi sostenitori dovevano aspettarsi un avvenimento importante, superiore a tutti gli altri nel tempo della sua signoria, mentre gli astronomi dell'Oriente prevedevano la nascita di un sovrano del mondo in Palestina.

Fine prima parte.
Ripeto la domanda: se Gesù è nato nel 7 a.C. all'epoca del censimento di Quirino aveva tredici anni. Di chi era incinta allora Maria durante il fantomatico viaggio a Betlemme?