Voglio condividere con voi il mio flusso di autocoscienza.
Cercando di spiegarmi i miei errori di coppia, e la mia rabbia, ho capito che - vista la mia educazione tradizionalista, contrapposta ad una ambizione e desiderio di rivalsa sociale, invece di cercare di affermarmi IO nel mondo, ad un certo punto ho fatto un passo indietro, mi sono assunta il ruolo di custode del focolare, ed ho fatto di mio marito il mio fallo nel mondo. Ho proiettato su di lui tutte le mie ambizioni, come a volte i genitori fanno con i figli. Ma lui aveva altre idee sulla sua vita, giustamente, ed io sono rimasta col cerino in mano
Boh, dobbiamo fornire altre argomentazioni alla discussione, no ?
E questo come ti ha fatto sentire?
Immagino non sia stato un percorso semplice...
“Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]
Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .