D'accordo.
Due parole: se ben ti ricordi anche i regimi democratici nascono a seguito di guerre civili e per conservare le proprie conquiste non esitano finanche a dichiarare guerre "preventive" e penso soprattutto alla Rivoluzione francese dell'89 e alla Comune di "Parigi" del '48, quest'ultima sostenuta a livello politico anche da uno come Marx, e non a caso ma come anticipazione della "dittatura" dei proletari. Non è a mio avviso la forma di Stato di un Paese ciò che genera le guerre, ma è proprio la incompatibilità tra popoli che non hanno nulla in comune se non situazioni di conflitto ai propri confini a causa delle commistioni e le difficili convivenze tra appartenenti all'una e all' altra etnia di almeno due Nazioni confinanti. Questa è una delle ragioni. Fermo restando che le guerre sono sempre ideologiche, fino a un certo punto. Ovviamente non c'entra una mazza la economia perché, diciamoci la verità, cioè se è vero che tutti i continenti abitati derivano da uno stesso "plesso" originario, cioè quella che i competenti chiamano "Pangea", allora sono dotati "tutti" delle stesse risorse funzionali alla economia. Già questa considerazione basterebbe a giustificare la non economicità delle guerre. Ma poi si presenta uno come Mussolini, al quale gli amorazzi non consentono di soddisfare nel modo giusto i propri appetiti "sessuali" e allora, tralasciando anche uno come Hitler che sicuramente aveva i "coglioni" pure lui ma era più bohemienne che albergatore e allora ti ritrovi in una guerra totale da un decennio all'altro. Insomma.
A me risulta, su basi "testuali", che ad esempio il regime dittatoriale di Saddam era molto ben voluto dal popolo. Questo perché? Perché il Suddetto metteva a disposizione sempre del popolo, un fortissimo ed efficientissimo Stato Sociale finanziato col petrolio, e grazie alle sanzioni americane alle esportazioni, che avevano l'effetto di conservare le riserve di greggio, quindi un effetto contrario alle intenzioni dei sanzionatori, così arricchire a dismisura la collettività sociale, che peraltro non chiedeva di meglio.
Io continuo nel dire che la dittatura è solo una forma di governo che predilige l'ordine all'arbitrio; la ricchezza alla libertà sconsiderata, il prestigio nazionale al ventre molle di popoli decadenti. Un po', e so di dire il già detto, la differenza che all'epoca passava tra Sparta e Atene.
Grazie.