Questa cosa dell'assenza dei giovani alle manifestazioni ed agli scioperi � una cosa che ho notato anch'io, molto triste.


Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
nelle situazioni di crisi si mostra la verit� dei sentimenti delle persone, a volte generosi, altre meschini; c'� anche chi approfitta delle crisi per affermare un potere o sfogare sentimenti meschini, ecc...

personalmente, ho tracciato la linea di confine sulla questione dell'autostima:
chi, con critiche, oppure affetto, intende, tende comunque a rafforzarla � con me;
chi la vuole abbattere, � contro, semplicemente perch� la mia capacit� di sopravvivere � pi� o meno legata a quell'autostima.
Ti rispondo con ritardo, perch� ci ho pensato a lungo. E' giusto difendersi dal male che i genitori, consapevolmente o inconsapevolmente, ci fanno. E' sacrosanto.
Per� vorrei spiegare una cosa che ho capito dopo molti anni, e che mi ha aiutato a disinnescare certi meccanismi di attacco perversi. I genitori si sentono responsabili di ogni debolezza, ogni insuccesso, ogni dolore dei figli, spesso irragionevolmente. Ma ovviamente non tutti avvertono questo senso di colpa a livello consapevole, quindi quando il figlio ha una pena d'amore, non riesce a trovare lavoro, si ammala, a cinque come a cinquant'anni, i pi� deboli scaricano questo dolore, questa frustrazione di non poterlo o non saperlo aiutare proprio su quel figlio che ha bisogno di aiuto e dovrebbero sostenere. Non riescono a reggere il senso di colpa e ti aggrediscono: "E' colpa tua!" (Sottinteso "Non � colpa mia"!). E allora il pi� forte, il pi� intelligente, il pi� razionale tra i due - che non pu� basare la propria autostima solo sugli sproloqui di un vecchietto - deve disinnescare la bomba e dirglielo chiaro e tondo: "Non � colpa tua", perch� la maggior parte delle cazzate le facciamo da soli, o le subiamo semplicemente per caso.
Ti faccio un esempio tratto dalla mia esperienza: lo scorso Natale, ospite come ogni anno da mia madre, non abbiamo fatto altro che litigare, lei insofferente, piantava grane con mio padre (sono divorziati), immaginava complotti e attacchi che erano solo nella sua testa, finch� sbotta: "Lo so che mi odiate perch� ho lasciato vostro padre!" Nel 1978! Mi si � accesa una lampadina nella testa, le ho detto: "Se hai sensi di colpa sono fatti tuoi, non li sfogare su di me. Ti abbiamo sempre sostenuto, abbiamo formato una famiglia serena col tuo compagno, ecc. ecc. ecc.". Insomma, per quagliare: ho capito che mi attaccava perch� si sentiva in colpa nei miei confronti, quindi il gesto di pace doveva venire da me, se l'avessi aspettato da lei, campa cavallo...